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domenica, aprile 09, 2006

DIRLO O...NON DIRLO ?


sempre io N° di riferimento: 572943301 Età: 27 Ciao psico, no so se ti ricordi di me, scrissi molto tempo fa riguardo alla paternità del mio bambino, dirlo o non dirlo era il titolo.Sono vicina al parto ed ho davvero tantissima paura che il mio bambino non siafiglio di mio marito, ebbi un rapporto dopo circa 6 giorni dalla scomparsadelle mestruazioni, non protetto e neanche completo.Inizio ad avere degli incubi.....la mia paura è che nella peggiore delle ipotesi questo piccolio sia dell altro che per altro non ho mai piu visto e cheall ospedale venga fuori questa cosa. Sono cresciuta senza un padre e nonvorrei che questo accadesse anche a mio figlio....amo mio mairto e queltradimento fu un avvventura senza passione ne sentimento i un momento dicompleto buio nella mia vita.....come potrei fare se dovessi dopo la nascitatrovarmi da sola? mi giudiucherebbero come una puttana una poco di buono e nonsono niente di tutto questo.....non saprei dove andare a vivere ioltre adesso con la maternità sono anche fuori dal lavoro quindi senza paga.....come potrò riuscire a partorire con questo peso nel cuore? ho bisogno di un amico....di una parola....e non posso svelare a nessuno questa cosa.......a chi posso rivoglermi in modo anonimo per essere aiutata? questa depressione.......è iniziata il giorno un cui la mia bambina è dovuta nascere sotto mia firma quasi a sei mesi e morire subito....da allora.....ho cercato diandare avanti tenendo tutto dentro ma piu si avvicina il parto e piu io m isento morire......Mi aiuti
Le rinnovo le indicazioni che le detti nella precedente richiesta di consulenza che allego di seguito. Le ribadisco di pensare al momento al bambino che dovrà nascere, rinviando ogli decisione a dopo. Vedrà che dopo la nascita vedrà le cose sotto una diversa ottica. Nel pubblicare l'email invito chiunque voglia a darle qualche parola di conforto. Cordiali saluti.
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N° di riferimento: 223694755 Età: 26 Buonasera, spero di poter avere davvero una risposta perche nella mia situazione non riesco piu a vivere. Ho perso tre bambini, due aborti volontari al terzo mese e un parto terapeutico al quale sono stata davvero obbligata da tutti i medici a 5 mesi e mezzo. Dal giorno in cui mia figlia è nata e morta per mano mia, il mondo ha perso ogni colore ogni forma ed io non sfogandomi con lacrime e disperazione mi aqutodistruggevo silenziosamente. Un giorno ho incontrato un uomo che gia conoscevo ma non vedevo da anni, ho avuto con lui un solo unico rapporto di 5 minuti, senza baci senza calore, niente di niente. Un rapporto non protetto....ma con coito interrotto....quel mese ho avuto rapporti anche mio marito con il quale sto da 8 anni e che io amo davvero moltissimo. Non so cosa mi sia preso, mi facevo schifo, mi sentivo un assassinaun verme per aver ucciso mia figlia quasi di sei mesi....Il caso ha voluto che in quel mese io restassi incinta, stavolta di un maschio, stavolta sembra che non ci sia nessun tipo di problema. Ma io vorrei morire e se non fosse per questo cucciolo che porto in grembo e per mio marito l avrei gia fatto....il perche è semplice, sono terrorizzata dal fatto che dopo tanto dolore e sofferenza, dopo tanti drammi sentiti da me e mio marito, dopo tutto quello che abbiamo passato io possa aver fatto una cosa del genere. Prima anche se obbligata ho ucciso la nostra bambina, poi l\'ho tradito....e il peggio è che anche se quel rapporto c\'è stato solo dopo 6 giorni dall ultima mestruazione.....io sono terrorizzata che non possa essere suo figlio: Vorrei confessare, liberarmi ma mi sentirei egoista perche oltre a procuarare a lui altro dolore dovrei metterlo sulla strada di essere lui a decidere, quindi porto la mia corce con estrema sofferenza con sensi di colpa e rimorsi che non mi danno pace....Non so cosa sia piu giusto....non so come agire, come comportarmi cio che so è che non potrei amare nessun altro uomo al mondo, non è ipocrisia ma solo verita..... Aiutatemi grazie a veder meglio questa situazione.

Il quesito che lei mi pone implica delle convinzioni strettamente personali (dire la verità o meno) che per deontologia professionale non posso darle. Le posso fare delle considerazioni che potrebbero aiutarla a trovare una risposta. Innanzitutto mi sembra di capire che le probabilità (rapporto dopo 6 gg dal ciclo e coito interrotto) di essere rimasta incinta dell'altro siano più basse delle probabilità di essere rimasta incinta di suo marito. Inoltre mi sembra di capire che lei questo bambino lo desidera (?) indipendentemente da chi sarà il padre. A questo punto vorrebbe far assumere a suo marito la responsabilità sul da farsi? Qualsiasi decisione prenda non può prescindere dal rispetto e bene che vuole a suo marito ed al futuro figlio. Qualche volta una mezza verità o una mezza bugia possono essere utili a salvare il tutto. Segua quello che ritiene più giusto e vedrà che non avrà rimpianti. Rimango a sua disposizione. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

La ringrazio per avermi risposto, vorrei che qualcuno mi prendesse per mano mi abbracciasse e mi dicesse che tutto andrà bene. Ho ucciso mia figlia, non era questo gia un peso cosi enorme? mi sono riempita di tagli, le mie braccia sembrano un gioco di fin filetto....ma adesso c\'è il miocucciolo, si che lo desidero come non potrei non desiderarlo? io lo amo e mio marito lo ama.....ma ho cosi tanta paura.....se mi uccidessi....tanto ormai dopo aver ucciso mia figlia che avrei da perdere, darei un peso troppo grande a lui e a chi mi ama e non se lo meritano. Vivo pensando al peggio, di notte gli incubi dal giorno in cui ho ucciso mia figlia non mi hanno piu lasciata.....ho amato e amo mio marito ma se dicessi a lui una cosa del genere ne morirebbe non se loaspetta da me.....ma io non capivo non vivevo, dopo quel giorno il mio cervello è andato in tilt.....Come faccio? sto cosi male che il cuore mi sanguina a dismisura....parlo al mio piccolo facendogli capire che nessuno piu di me e mio marito lo amano e lo ameranno ed è cosi....perchè.....non bastava gi aessere stata io ad uccidere la mia piccola....perchè anche questo? lo guardo e mi sento morire.....vorrei dirglielo ma la famiglia che abbiamo desiderato da cosi tanto temposi dissolverebbe in un attimo.....sono un mostro..... La ringrazio per la tempestivita della sua risposta, mi aiuti la prego.....se la disturbo me lo dica, ma capisce che questa cosa non posso rivelarla a nessuno e sto male troppo male ho cosi tanta paura di perdere mio marito e il mio piccolo cucciolo che non dormo piu e ci sono solo pensieri negativi in me. Non volevo uccidere mia figlia non volevo farlo ma lei era incopatibile con la vita, rischiavo anche io ma non me ne fregava nulla lei con me viveva e a me bastava con lei avevo un legame di assoluta simbiosi lamavo e l amo cosi tanto che quel giorno ho ucciso anche me stessa.uno pischiatra ha dovuto firmare scrivendo che aveva il mio consenso io quel giorno urlavo che non volevo ucciderla ma ho firmato perche e come ho firmato non lo so ma su quel foglio c\'è la mia firma sotto il nome di mia figlia....perche non mi sono ammazzata dopo? perche lo stavo meditando il come farlo....poi come per miracolo è venuto lui, il mio, il nostro cucciolo è la mia vita insieme a mio marito. ma adesso questa croce mi fa impazzire non voglio piu far del male ma le giuro che il mio cervello non reggerebbe piu altro dolore....

Invece come ha trovato la forza di scrivermi deve trovare la forza di parlarne con qualcuno, una persona a lei cara o uno psicologo. Il suo dolore è ancora forte, nonostante la gioia per la futura nascita del bambino. Trovare una persona che la sorregga in questa fase le impedirà di compiere qualche azione di cui potra pentirsi in seguito. La vita, nonostante tutto il dolore passato e se lei lo vorrà, le può riservare ancora grandi felicità. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere
Non posso piu scriverle? gli psicologi costano cosi tanto, e poi ci sono andata appena ho ucciso la mia piccola e mi è stato detto di tornare quando il mio dolore si concretizzava.....che vuol dure? non so da chi andare

Non si tratta di non potermi più scrivere, ma il suo disagio merita un analisi più approfondita, rispetto ad un servizio online che può e vuole solo essere informativo. Si pùò rivolgere ai terapeuti di una struttura pubblica, per ovviare i problemi dei costi. Cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

2 commenti:

de ha detto...

desidero incoraggiare la ragazza di 27 anni che ha scritto parole molto sentite e che in parte ho condiviso in un periodo simile,desidererei portarla a riflettere sul fatto che la vita è un dono prezioso e non ci spetta toglierlo e con questo mi riferisco alla gravidanza in corso la quale probabilmente può essere terminata con la nascita di un bellissimo maschietto.per quanto riguarda ciò che è successo in precedenza all'altra bambina,io mi sentirei esattamente come lei,ma mi chiedo come mai non prova gli stessi sentimenti per i due aborti volontari avuti prima,credo che ci sia una forte differenza sul decidere di salvare una vita in cambio di un altra o toglierla solo per motivi futili.i medici avranno valutato bene la sua situazione prima di consigliarle una simile cosa e di sicuro l'hanno incoraggiata a prendere la decisione migliore anche per la bambina.ora che sia successo veramente così o meno dovrà concentrarsi su qesto bambino che non ha nessuna colpa degli sbagli che gli altri possono aver fatto e mi creda le assorbirà tempo energia e le darà in cambio gioie e sorrisi e coccole e molto molto altro.riguardo a suo marito lei sa che per continuare il suo rapporto con lui serenamente ha bisogno di dire la verità e questo a parer mio è inevitabile per stare insieme,ma dovrà lei scegliere il momento migliore e dimostrare con le sue azioni quanto può nuovamente fidarsi di lei e se le vuol bene così come si capisce dalle sue parole saprà perdonarla,per forza.io probabilmente prima di parlargli cmq farei al bambino anche gli esami per vedere se in realtà è figlio del vostro matrimonio in modo da poterlo anche rassicurare che è così e permettergli di amare suo figlio come desidera amarlo.con affetto debbye

Anonimo ha detto...

mi sembra una situazione molto complessa ma io non avrei dubbi, sopporterei fino all'ultimo, negherei l'evidenza pur di salvare la mia famiglia pur di dare a mio figlio l'unico padre che possa amarlo veramente. Parlare in questo momento servirebbe solo a scaricare la coscienza a liberare la mente ma parebbe un atto di egoismo più che un atto d'amore. Devi vivere con questo peso sperando che vada tutto bene e che non si scopra mai nulla nel caso si verificasse l'ipotesi peggiore. E' un regalo che fai a tuo figlio. la sua serenità in cambio della tua. Io da questo punto di vista sono diventata categorica. Ormai dopo 6 mesi in ospedale in cui ho visto la gente soffrire e morire, a 15 anni come a 80 e dopo avere visto mia madre morire in un letto d'ospedale aggrappata alla vita come non era mai stata, sono diventata egoista, tutto ciò che facciamo è inutile se non serve a dare un sorriso in più e la serenità che meritano alle persone che amiamo. Difendi quello che hai con le unghie e con i denti. Auguri