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lunedì, maggio 21, 2012

SONO ATTRATTO DA VIDEO SUI TRANS

roqueluis79 Età: 32
Salve,ho rapporti diciamo frequenti con donne,per fortuna o come si voglia dire non sempre la stessa.non mi vanto di questo sia ben chiaro.diversi anni fa ho scoperto in internet video porno riguardanti transessuali(con aspetto molto femminile)mi masturbo regolarmente due volte o tre al giorno.ma solo con video di cui ho già detto prima.seleziono i video con trans solo dall'aspetto molto femminile.e poco importa se la scena è passiva o attiva.
Faccio un lavoro dove conosco molte ragazze.adesso ho una relazione comolicata con una ragazza con la quale pratichiamo sesso se va bene una volta alla settimana, e io non cerco altre ragazze per rispetto a lei.soffro di piccola sindrome DE.e alcune volte mi risulta complicado arrivare all'orgasmo.però il sesso o amore con una donna mi appaga molto.avrei la possibilità di provare con un trans ma rimane solo una fantasia.non riesco a fare il passo in più.non nascondo che con qualcun trans dei video porno,forse farei il passo. ho qualche disturbo secondo lei?e se è si cosa posso fare?
La ringrazio anticipatamente per la risposta che spero mi dia.
Distinti Saluti.



NON HO IL CONTROLLO SUL MIO CORPO, SULLA MIA MENTE E SULLA MIA VITA

dafne Età: 25
Salve dottore,
le scrivo perchè sono molto confusa riguardo ad atteggiamenti che tornano periodicamente: spossatezza, noia, calo a picco dell'autostima (già non alta nei periodi "normali"), pessimismo, senso di fallimento, pianti disperati senza un motivo ben definito e atteggiamenti morbosi (abbuffate, gelosia per il passato del mio ragazzo, aggressività nei miei confronti e nei suoi...). Solitamente questi "sintomi" compaiono per 1 o 2 giorni al mese (in corrispondenza della sindrome premestruale)e non gli ho mai dato importanza, attribuendone la natura ai "picchi" ormonali e riuscendo a tenerli discretamente sotto controllo. Ma qualche volta sono rimasti costanti per periodi più lunghi (da 1 a 3mesi)e ora mi trovo in uno di questi periodi. Ho contratto un mese fa la mononucleosi e forse la spossatezza proviene da quella. Ma mi sento continuamente come se stessi per scoppiare a piangere, ho continui dubbi sul mio ragazzo e temo di star rovinando il nostro rapporto. La nostra storia è nata in modo anomalo. Mi ha lasciata una prima volta, dopo tre mesi di relazione in cui si era esposto, faceva progetti per il futuro ecc.), semplicemente sparendo. Il ritorno di fiamma, dopo circa 4anni non ha avuto un esito migliore. Ho scoperto che mentre stava con me cercava disperatamente di incontrare la sua ex, fidanzata e reticente, mandandole dichiarazioni disperate. Nonostante tutto gli ho concesso una terza possibilità, viviamo insieme da un anno, mi riempie di attenzioni, nei momenti in cui mi lancio, quasi in trance, in indagini su e mail, cellulare ecc.. non rilevo niente di \"preoccupante\". Ma, nell\'ultimo periodo, il fiutare un flirt innocente da parte sua con qualche bella ragazza mi distrugge. Piango diperatamente guardandomi allo specchio, vivo l\'uscire di casa per andare all\'università o da qualsiasi altra parte come una violenza, non riesco a studiare e ho paura di un colossale fallimento alla prossima sessione di esami (già quella di febbraio è stata fallimentare, o quasi),le domande del mio ragazzo per capire cosa mi prende le recepisco come attacchi, sto ingrassando e sento di non avere il minimo controllo sul mio corpo, sulla mia mente e sulla mia vita. Non so cosa fare e, più passano i giorni, più cresce la paura che tutto ciò possa durare ancora molto a lungo.



MIO MARITO E' PORNODIPENDENTE

fiorella Età: 39
Buona sera,
mi chiamo Fiorella, ho 39 anni e sono sposata da un anno e mezzo con un uomo di 48 anni.
Mio marito non ha avuto nessuna donna prima di me, ci siamo conosciuti 5 anni fa; soffre di eiaculazione ritardata. Riesce solamente con la masturbazione ad avere un orgasmo. Prima di sposarci abbiamo seguito un percorso di terapia di coppia da un sessuologo psichiatra nella mia città. Ci ha aiutato ma il problema ( appurato che è di natura psicologica) sussiste.
Non le scrivo per questo però. Dopo il matrimonio ho scoperto che è pornodipendente. Per lui questo è sempre stato normale, non avendo un riscontro oggettivo con una compagna reale non ha mai capito la gravità del problema.
Le sintetizzo che ha ammesso di avere questo problema, di fatto nonostante mi abbia chiesto di aiutarlo ( ben conscia che io poco posso fare se non togliergli il pc), si è dimostrato recidivo a distanza di mesi.
Ora, avendo acquistato un i pad, di notte ( dormiamo separati perchè russa) si masturba costantemente guardando video porno.
Tenga presente che per essere sposati da poco più di un anno non è che si faccia gran che l\'amore. Anzi.... veramente poco.
E quando lo facciamo non è un gran che. Tende a perdere l\'erezione durante la penetrazione.
Ora mi trovo in una situazione di rabbia e frustrazione. Non riesco più ad avvicinarlo e per la verità lui nemmeno mi cerca (penso che la sessualità solitaria compensi la sua incapacità di vivere realmente una relazione di coppia).
Tutti questi problemi sono stati verbalmente svicereati a suo tempo. solo che ora non ce la faccio più.
Tra l\'altro mio marito fuori dal letto è un uomo professionalmente impegnato. Svolge un ruolo di alta dirigenza presso una importante struttura privata. A suo tempo lo psichiatra mi disse che in lui vivevano due personalità: quella professionale ,completa ed equilibrata e quella privata, in fase di sviluppo, problematica da \"trattare\". Bisognava fare dialogare le due parti.
Non so più cosa fare con lui. Per me stessa, per noi....
Le dico inoltre che a suo tempo, fui io a chiedergli di seguire una terapia di coppia, non lui! questo credo sia un dettaglio importante. Lo fece di buon grado, ma mancando di una consapevolezza soggettiva non credo si sia veramente reso conto del problema.
Quando ho scoperto questa sua dipendenza dalla pornografia mi è cascato il mondo. Credevo di riuscire a tollerare il disagio eiaculatorio ma questa cosa mi ha completamente destabilizzata. Oltretutto non venne mai fuori in sede di seduta sessuologica.
Per lui ho cambiato città, lasciato lavoro, ecc...
Fuori dal letto è amabilissimo, mi vizia, coccola, dà tutto ( vivo in una condizione economica agiata). Ma non mi basta.
Mi sento infelice, piena di rabbia, e non vorrei dire cose pesanti.
Non so se sia giusto verbalizzare in modo chiaro anche se non piacevole i problemi che ha. Ho paura di ferirlo.
Non so se metterlo di fronte ad un aut aut.
So che non vorrà andare di nuovo da un terapeuta.
cosa posso fare?
Vi prego datemi un consiglio.
Saluti



IL MIO MALESSERE IN GENERALE INFLUENZA ANCHE LA MIA RELAZIONE ?

Maria Età: 18
Ciao,
mi chiamo Maria e ho 18 anni. Frequento da quattro anni un indirizzo superiore che non mi interessa, non mi appassiona, quello per geometri. Al momento della scelta ero molto interessata alla tipologia di materie trattate, ma con il tempo, dopo un anno circa (premetto che sono sempre stata una lettrice accanita) ho pubblicato un libro e questo non ha fatto che farmi allontanare sempre più dal panorama tecnico che forse in fondo in fondo mi è stato sempre "stretto". Per fortuna i miei genitori mi hanno lasciato sempre libera in ogni scelta e non mi hanno mai oppresso. Non ho cambiato scuola allora perchè sinceramente avevo paura di pentirmene e non avevo ancora ben chiare le mie idee future ed essendo andata sempre bene a scuola, anche i professori che avevo consultato mi avevano chiesto di pensarci molto bene... Con il trascorrere del terzo anno, però, la "sofferenza" è aumentata come sono aumentate le materie tecniche e ho capito sempre di più che questo studio non è il mio futuro. Ora mi trovo al quarto superiore ed è troppo tardi per cambiare. Nel frattempo me ne sono fatta una ragione e la mia media scolastica è ancora alta (non riesco a capire come faccio a resistere!). Il problema è che dentro di me, essendo un'inguaribile ottimista, penso di essere riuscita a lasciarmi alle spalle questa sofferenza, ma mi accorgo che spesso non è così! Ne soffro eccome... A tratti quando sono molto stanca perchè magari faccio le ore piccole per studiare anche quello che davvero mi interessa e la mattina dopo ho davanti persone che mi parlano di mattoni, tubi e pareti isolanti, dentro di me non fanno che echeggiare questa frase "ma che me ne importa a me?" oppure "che ci sto a fare qui?". Tutto questo mio malessere, mi chiedo, va ad influenzare anche la mia vita privata e quindi i rapporti con le altre persone? Sono una persona molto socievole e per fortuna vanto amicizie vere e durature che frequento spesso. In passato molti sono stati fondamentali facendomi riprendere da brutti momenti... e viceversa! Tutto sommato, quindi, sto bene e non ho grossi problemi. Ultimamente, però, mi sto frequentando con un ragazzo che conoscevo già da un anno come amico e che dopo un po\' di turbolenze è diventato il mio ragazzo... Lui è un tipo molto studioso e frequenta il mio stesso indirizzo, ma è al quinto anno. A Settembre andrà a studiare al politecnico di Milano e chissà quanto durerà a distanza. Non che stia già pensando di sposarlo, ma vivere una storia senza pensare neanche al futuro prossimo è praticamente impossibile. Comunque il problema è che io ho paura che lui assuma atteggiamenti possessivi che in passato mi hanno fatto soffrire parecchio e che con tutto lo stress che accumulo giorno per giorno peggiori ancora di più il mio stato d'animo. Gli voglio molto bene e gli ho fatto capire di essere molto impegnata sia per via della mia attività di piccola scrittrice che con gli amici con i quali mi trovo bene e ai quali non intendo rinunciare per niente al mondo. Lui mi ha risposto che anche lui aveva parecchi impegni e di non preoccuparmi, di comprendermi. Così io gli ho anche proposto di presentarglieli proprio perchè mi fido abbastanza di lui e sono sicura che ci si troverò bene, ha accettato e con il tempo lo farò, come lui lo farà con i suoi, di amici, ma resta sempre il fatto della paura. Ogni volta che mi chiede che faccio e sono in compagnia di amici glielo dico, gli dico la verità, perchè deve saperla e perchè non è giusto che debba mentire, ma mi viene un magone nell'attesa di una risposta con qualche provocazione o "insulto" se sto con loro. Perchè? Perchè mi conosco e so che attualmente si configurerebbe come il lasciarci e mi farebbe altrettanto soffrire visto che ci tengo... Vorrei portermi fidare ciecamente e che capisse che vorrei un rapporto maturo...basato sul volersi veramente bene volendo la felicità dell'altro e non solo con la visione egoistica dello stare insieme a una persona perchè si è innamorati della propria immagine con quella persona e non della persona stessa. Come posso stare più tranquilla alla luce di tutto quello che ho esposto? Intendo di tutta la situazione, della questione della "scadenza" di Milano, dei nostri impegni, dei miei condizionamenti precedenti...

Ringrazio per la lettura...

Maria



DIPENDENZA SESSUALE E RELAZIONALE DALLA MIA EX

Alessandro Età: 46
Buongiorno.
Ho avuto una relazione di circa due anni,turbolenta e difficile che sicuramente ha creato in me un forte dipendenza psicologica.
Negl'ultimi mesi di questa relazione la mia compagna si lasciò andare ad ogni fantasia sessuale,portandoci entrambi a sperimentare tutto quanto ci passava per la testa.
Ora che la relazione è finita le giuro che mi sembra di impazzire,non tanto per la relazione in se,che come dicevo sopra era difficile e piena di contrasti,ma proprio per la mancanza "sessuale" di lei e di quanto facevamo.
Mi sembro un drogato e spesso cado nella tentazione di chiamarla,di mandarle sms,calpestandomi la dignità,proprio per la pulsione sessuale che mi divora.
Ci sono giorni che che farei qualunque cosa,tutto,pur di fare sesso ancora con lei....
Non credo sia un sano comportamento il mio.
Lei è da sola,non ci siamo lasciati per altre persone,e so che anche lei ha questa forte attrazione per me,ma come fa a resistere?Le donne hanno più forza in questo o sono io che ho perso la testa?
Come faccio a calmarmi?La masturbazione mi da sollievo per 2/3 ma poi tutto ritorna...
grazie



SONO UN SINGLE COL PROBLEMA DELLA MASTURBAZIONE

nico  Età: 39
Buongiorno,sono un 39 enne single con il problema della masturbazione.
Nel senso che dedico un sacco di tempo a farlo e associato a spinelli ,pregiudicando la mia resa nella vita quotidiana.Negli ultimi tempi,ormai da 3 o 4 anni ,mi rendo conto di essermi isolato dalla realta' quotidiana.Vivo all'estero,la mia famiglia (di sani principi) e' una realta' un po' particolare ,mio padre e' una persona semplice e di sanissimi principi,una gran buona persona,mia madre ,vittima di un 'educazione rigida, e' invec e piu\' ansioisa e ha un carattere molto forte e chiuso nelle sue convinzioni.Con mio fratello nn ho mai avuto un bel rapporto e da una decina d\'anni che nn lo si sente piu',gestiva un locale e lo stress lo ha portato ad allontanarsi dalla famiglia in modo netto.Con i miei genitori ho sempre avuto un rapporto difficile,un po' meno con mio padre,esuberante gia\' da ragazzino il rapporto si e\' fortemente compromesso quando sono stato scoperto con dell\'hashish.Premetto che uso abitualmente hashish come 6 10 canne giornaliere(altre droghe ho provato in piccole dosi md exstasy trip cocaina...quest'ultima un po\' piu\' che provata ma a dosi cmq accettabili e mai per lunghi periodi,NON da riscontrare una dipendenza rilevante intendo).

Mia madre comunque nn ha mai accettato il fatto che io facessi uso di sostanze stupefacenti associandole all'eroina.La mia vita e\' stata un continuo altalenarsi di problemi dovuti al mio modo di essere,anche se mi reputo una persona valida ed intelligente ho sempre avuto problemi in una maniera o nell'altra sempre per le canne,nel senso che l\'alterazione della mia personalita' si rifletteva in maniera negativa per disordine e nervoso.OggiAggiungi un appuntamento per oggi sono senza lavoro,sto cercando di capire come mai nonostante la mia professionalita\' e disponibilita' mi accadono circostanze \"particolari\"per le quali nn riesco a mantenere un posto di lavoro in maniera duratura.La mia situazione sentimentale e'al momento in stand by,dopo una relazione di piu\' di 10 anni ho deciso di rimanermene da solo,anche se ultimamente mi sta tornando il desiderio di un rapporto sentimentale.

Tornando al discorso della masturbazione,ho iniziato all'incirca a 12 anni,sono stato abbastanza precoce negli istinti sessuali,all\'asilo gia\' cercavo di scoprire questo mondo.L\'ho sempre praticata,anche se ha iniziato a diventare un problema,adesso che mi rendo conto,all\'eta\' di 22anni.Dal principio si manifesto\' un incremento dovuto all\'assunzione di alccol ,hashish e alcune piccole quantita\' di extasy.Coi 25 anni,e l\'inizio dell\'uso quotidiano del pc la situazione e\' sempre piu\' andata peggiorando.Ho vissuto esperienze di alcuni periodi senza lavoro e solo,che hanno permesso un radicamento molto forte di questo vizio.Quando convivevo con la mia ex ragazza,i rapporti nn erano molto frequenti,e nn disinibiti come li avrei voluti...cosi\' che iniziai sempre piu\' a cadere nella trappola della pornografia in internet.Mi soffermavo fino a tarda notte con i classici sintomi da dipendenza,piu\' di un\'h o anche 2 con 2 3 orgasmi.Negli ultimi anni mi e\' sorta la depravazione di farlo mentre mi fumo 1 o 2 canne.Ho gestito un locale,dove ho sopportato delle belle situazioni di stress,e ricordo che dovevo scappavo 2 o3 volte al gg per una masturbazione con canna...




INDOSSO UNA MASCHERA

hope Età: 20
Salve, sono una ragazza di 20 anni. Apparentemente la mia vita sembra quella di una normale ragazza ventenne: ho una meravigliosa famiglia, genitori adorabili, 3 fratelli magnifici, un fidanzato adorabile e pronto a tutto, amici, certo pochi ma buoni. Eppure sento fortemente la mancanza di qualcosa, insoddisfatta di me stessa all'ennesima potenza. Nonostante abbia tutto questo amore intorno mi sento sola, incapace di capire e di far capire qual'è il mio problema, cos'è che mi assilla, ed è per questo che tendo ad indossare una maschera, quella di una persona felice soddisfatta sicura di sè a cui piace sempre scherzare; ma in realtà dentro mi sento morire. Odio tremendamente stare sola perchè in quei momenti divento me stessa rifletto su cosa sono oggi e non faccio che piangere. Non so cosa provochi in me qst situazione, forse il fatto che oramai sono due anni che cerco di realizzare il mio sogno, quello di entrare a medicina e, nonostante tanto studio, tanta volontà e speranza non ce la faccio. Vorrei parlarne con qualcuno, mia sorella è anche psicologa, ma ho paura di rivelare il mio reale stato d'animo per non dare dispiacere ai miei.. mi sento in trappola..