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venerdì, agosto 23, 2013

SOFFRO TROPPO PER LA MORTE DI MIO PADRE


Chiara Salve,ho 19 anni compiuti precisamente 8 giorni fa,il 21 agosto ho perso mio padre per un brutto male: carcinosi peritoneale (tumore intestinale).
I 18 anni che dovevano essere quelli più belli,quelli più liberi,si sono dimostrati i più brutti della mia vita! 
Mio padre ha scoperto il male dopo neanche qualche mese dal mio compleanno,da una cavolata sono arrivati a un tumore di 3 anni e mezzo,dopo 2 interventi e 11 cicli di chemio pensavo che le cose si sarebbero risolte.
Mancava l\'ultimo ciclo quando ha iniziato a peggiorare.
A luglio si fece l\'ultimo intervento e ci hanno dato la conferma che ormai non c\'era più nulla da fare anche se la ripresa di malattia non c\'era, stavano solo delle aderenze che \"strozzavano\" l\'intestino.
Sapevo che non ci stavano molte possibilità però io speravo lo stesso.
Avevo un bellissimo rapporto con lui e al solo pensiero che potesse andarsene da un momento all\'altro il mio cuore si riempiva sempre di più di dolore! 
Aspettavo, aspettavo quella chiamata e nel frattempo cercavo di godermi al massimo quello che mi rimaneva...
Era 21 agosto,precisamente le 7.50 di mattina,stavo facendo colazione con il mio ragazzo (non volevo stare la notte da sola,mia madre stava con mio padre in ospedale e mia sorella per svagarsi un pò, perché faceva il pomeriggio,usciva)arriva una telefonata,la tanto attesa telefonata di mia madre,non disse nulla perché piangeva!! In quel momento avevo capito tutto...
Arrivai prima di mia sorella in ospedale e lo vidi lì sul quel letto,mi mancava il respiro,il cuore era a pezzi,mi faceva male lo stomaco,mi sentivo impotente,e senza forze, non capii nulla per tutta la giornata,per non parlare del giorno dopo al funerale!
Andando avanti con i giorni e i mesi mi rendo conto che le persone partono con il presupposto che possono sempre capire tutto e tutti,cosa molto sbagliata! 
Perdere una persona cara,un genitore, alla mia età significa crescere vuoti, tutti i problemi che sembrano così difficili da risolvere x me non sono nient\'altro che il pane quotidiano che la vita mi offre! 
Molti dicono che tutto si sistemerà,che tutto andrà meglio,che il tempo,solo il tempo potrà alleviare le ferite.. \"davvero?? tu hai perso un genitore alla mia età? a 18 anni?? tu sei dovuto crescere all\'improvviso?? tu hai dovuto affrontare cose ASSURDE??\"
Poche sono le persone come me e poche sono realmente le persone che possono davvero capire il mio dolore, perché non è un dolore come tanti altri!! 
E\' un dolore così forte che si riesce a percepire, non è un dolore tanto per, fa veramente male! Parte dallo stomaco, sale , sale sempre di più come se si dovesse vomitare al tal punto che la pancia ti fa tanto male, il cuore ti batte forte, perdi le forze fino ad arrivare al pianto, che purtroppo è solo un piccolo sfogo,e l\'unica domanda è PERCHE\'!!! 
Le persone non ti vengono incontro, ma forse no perché non vogliono ma perché non sanno che dire, perché non sanno che fare, nessuno cerca VERAMENTE di aiutarti psicologicamente,neanche le persone che ti stanno più vicine,nessuno!
Perché parlare con persone che non riescono davvero a capire il tuo problema?perché parlare con persone che non ti aiutano seriamente? 
Aiutare persone,come me, che soffrono, non è semplice! Secondo me non bisogna MAI far rivivere x nessun motivo al mondo quello che hanno vissuto (mi è capitato) perché già sanno che trovare una via d\'uscita non è facile!!
Io ogni giorno mi sveglio disperata, non esiste un minimo motivo x andare avanti,quando esco mi accorgo che i ragazzi della mia età sono così tranquilli e spensierati con un unico problema... \"perché quel ragazzo/a non mi ama?!\" Cavolo si vorrei avere pure io quel problema inutile,insignificante,stupido,senza senso! 
Esiste solo una soluzione, ma dato che un minimo briciolo di cervello mi è rimasto, mi rendo conto che non si può assolutamente fare! 
Ero felice ,perché nel mio piccolo avevo tutto ciò che mi bastava,ero tranquilla , ero spensierata con piccoli problemi che se messi a tavolino si sarebbero risolti tutti, avevo persone al mio fianco che erano veramente sagge!Mi sono rimaste solo le fotografie e la cosa non è positiva!
Ora invece sono vuota, sola, pronta a consolare le persone,con problemi che non sono problemi e mi rendo anche conto di questa cosa, perché consolare me stessa non sarebbe facile, il mio non è un problema,ormai è diventato uno stile di vita, e la cosa più brutta è affrontarlo alla mia età, non ci sarà mai niente e nessuno che mi potrà mai far tornare quella felicità che un tempo mi faceva stare bene! Non basteranno,famiglia,amici,fidanzati, quella felicità è andata via e non tornerà più! 
Sorridere facendo finta di niente,ingoiare il dolore ormai stanno diventando uno stile di vita,il mio stile di vita.
Sono invidiosa,sì, invidiosa di chi può ancora permettersi tutto quello che io ho perso,invidiosa perché non posso più sorridere sul serio, invidiosa perché quella dolcezza,quella bontà non esiste più. 
La disperazione diventa sempre più forte che sentire determinate canzoni,determinati discorsi,determinati film non fanno altro che farmi peggiorare perché non si tratta di depressione,qui si tratta di rabbia,di pure e semplice tristezza! 
Vivere nel ricordo non fa bene, le cose astratte NON sono buone x l\'umanità e chi come me può averne certezza?!
Avevo conosciuto una persona brava,fantastica,sincera,dolce,che amava tutto e tutti,che non alzava un dito manco ad una mosca,così brava che non aveva nemici,che non si lamentava di nulla,che pure quando stava male consolava gli altri,assurdo eh?eppure c\'era,c\'era perché adesso non c\'è più! 
Ecco la fatidica domanda PERCHE\',perché non si può fare più niente?, perché è andato via da me?,PERCHE\' NON PUO TORNARE INDIETRO??,perché... perché!
Forse prima ho sbagliato a dire che è difficile vivere così,perché non è difficile, non si può proprio! 
Ricordo tutto, ma i ricordi non bastano x farmi stare bene, ci sarebbe solo una cosa ma non si può avere,e io come una stupida spero sempre, ma...
sto così tanto a terra,a pezzi che uno spiraglio di luce ,uno, non esiste,non c\'è,gli altri vanno avanti e io sono bloccata qui x terra! 
Vorrei solo svegliarmi da questo incubo.
Mi manca,mi manca tanto,così tanto che non riesco a pensare ad altre cose ,non c\'è niente che mi fa svagare il cervello(nè uscire con gli amici o fare shopping) e forse.. non voglio neanche!
Una cosa è certa questo ormai è diventato il mio nuovo mondo, spero solo che lui da lassù mi dia la VERA forza che nessuno mi da perché qui,senza di lui fa tutto estremamente schifo!!!
Cordiali saluti. Chiara.

MIO MARITO E' MORTO DUE MESI FA'. VORREI MORIRE ANCH'IO


lunetta Età: 55
Ho perso mio marito 2 mesi fa, se n'è andato in meno di tre mesi, per un tumore che non gli ha lasciato scampo. Ancora non riesco a crederci , da quando ci siamo conosciuti è la prima volta che siamo stati così tano tempo lontani. Vivere senza di lui mi sembra impossibile, ed è come se attendessi sempre il suo ritorno. Ho due figli, e solo per loro riesco ad andare avanti, altrimenti preferirei morire anch'io.

IL MIO RAGAZZO SI E' ISCRITTO AD UN SITO PORNO


Cisonoancheio Età: 28
Salve sono una ragazza di 28 anni ho una relazione da quasi tre anni con un mio coetaneo ,la nostra storia all\'inizio è stata molto travolgente e cè stata subito una forte passione, ci siamo baciati subito...e anche il primo rapporto è stato una delle prime cose che abbiamo fatto insieme,però più di un anno fa ho avuto problemi in famiglia, problemi riguardanti la salute di mia madre che si è dovuta sottoporre a un intervento e chemio e radio terapia. A lui ho cercato di non far pesare la cosa di essere sempre di buon umore e non alterare il nostro rapporto però ci sono stati dei momenti in cui ho avuto degli scatti di nervosismo fortissimi, discutevamo sopratutto per una sua partenza in quel periodo in cui invece l\'avrei voluto vicino, partenza che poi c è stata, è stato fuori per cinque giorni ma prima che partisse abbiamo litigato per quasi un mese di seguito, anche se i nostri incontri a letto non diminuivano .Diciamo che da allora è capitato di discutere per questo e per altre cavolate.. mentre prima di allora non capitava quasi mai di litigare...Ma il nostro rapporto oggi rimane comunque bello e soddisfacente per entrambi, abbiamo un buon dialogo e c è sintonia a letto, e abbiamo un sacco di interessi comuni. L\'altro giorno però sono entrata nella sua email ed ho visto che proprio in quel periodo in cui c\'erano state più discussioni circa un anno fa quindi si è iscritto a un sito hot. Allora io non sono bigotta e accetto la masturbazione anche se si ha una ragazza anche perchè non viviamo insieme, lui lo sa come la penso...e lui stesso mi ha confidato di guardare dei film...io ho deciso di non parlare di queste email d\'iscrizione che ho visto con lui anche perchè penso di aver sbagliato nell\'entrare nella sua email, l\'unico problema è semplicemente uno...mi sono iscritta anch\'io in questo sito per vedere un pò come funziona e in pratica se nn hai un abbonamento puoi fare ben poco ma nn è tanto il fatto che si sia iscritto che mi preoccupa( o meglio si ma perchè mi rendo conto che forse con lui in certe situazioni ho esagerato) forse aveva solo voglia di trasgredire o era solo curiosità il punto è che poi lui ha cambiato email e da quella in cui sono entrata io nn ho visto in realtà cosa ha fatto lui in quel sito...ma quello che mi crea disagio è solo una cosa il profilo che avevo visto io e in cui lui poi ha cambiato email è molto anonimo non ci sono foto nè altro..ma facendo una ricerca nel sito ho visto un altro profilo che mi sembra il suo perchè ci sono tre foto di parti intime e credo che siano le sue ..beh tra iscriversi in un sito hot per curiosità per trasgredire o anche per masturbarsi e iscriversi in un sito hot con delle foto per me cè una differenza...la prima situazione anche se a molte donne darebbe disagio a me nn da fastidio la seconda sinceramente un pò si...capisco che nn ho rispettato la sua privacy e che probabilmente è anche un pò dovuto al cambiamento di rapporto che cè stato un anno fa ma adesso che dovrei fare ? io ero molto fragile in quel periodo.. le cose adesso cmq vanno di nuovo bene a letto abbiamo molta sintonia io penso che lui mi ami perchè me lo dimostra costantemente e progettiamo anche di trasferirci insieme parliamo anche di una futura famiglia insieme .Cosa dovrei fare secondo lei nn vorrei umiliarlo affrontandolo ma se effettivamente sono foto sue come penso cosa dovrei fare? io cmq so che se lo affrontassi lui potrebbe mentire,e poi non voglio farlo sentire sotto accusa ...dovrei allora continuare la storia e nn dare peso? mi rendo conto anche che lui si è iscritto proprio in quel periodo in cui io stavo affrontando problemi seri e questo mi dovrebbe far imbestialire ma mi rendo anche conto di essere cambiata nei suoi confronti in quel periodo non a letto ma con gli atteggiamenti si..secondo lei cosa dovrei fare? io non credo che lui adesso sia insoddisfatto sono una bella ragazza attiro gli sguardi di molti uomini d ogni età e penso di piacere al mio ragazzo ma penso che lui stia con me anche per altri 1000 motivi differenti dal sesso ...anche io mi masturbo è una cosa normale...certo non in cam...ovviamente non ho la sicurezza che quello siano foto sue....io nn voglio chiudere la storia con lui stiamo anche organizzando un viaggio a breve e so che sarà una bella esperienza insieme....e inoltre ho fiducia...cosa mi consiglia?! io ho pensato di tenere queste cose per me e nn parlarne con lui....ma se effettivamente sono foto sue io non sopporto il suo mettere in vetrina il pene!e se si masturbasse spesso in cam??cioè se fosse una cosa frequente??? non voglio parlare dipendenza ma se fosse un abitudine difficile da abbandonare?dalle email mi risulta che in passato prima che ci conoscessimo già frequentasse certi siti ma sempre in forma molto anonima , e poi una volta iniziata la nostra storia li avesse totalmente abbandonati...infatti vorrei riuscire a non pensare che quelle foto siano sue ...mi fa un pò sorridere ma o qualcuno ha il pene molto simile al suo o è proprio lui!la cosa che mi crea dubbi è che lui ha qualche vizio....ama fumare e gli piace anche scommettere..per quanto riguarda il sesso nella vita reale...spesso sono più io a prendere l\'inziativa a stuzzicarlo anche a chiedergli cose un pò diverse...lui è sempre stato molto rispettoso cn me...è dolce mi bacia e nn mi tocca in maniera volgare...nn mi sento mai usata da lui...io ho paura che affrontandolo possa peggiorare le cose tra di noi... si possa sentire controllato...la ringrazio anticipatamente....le dico cmq che il mio cuore mi dice di continuare con lui perchè mi sento bene e sono felice quando siamo insieme....ma vorrei un consiglio da una persona esperta esterna che non sia coinvolta emotivamente dalla situazione e che mi sappia veramente aiutare.Pensa che è stata solo una cosa di quel periodo???vorrei che mi consigliasse un modo per tenerlo lontano da queste cose....senza però accusarlo!!! e anche per scoprire se effettivamente quelle foto sono sue...ma so che questo già vorrebbe dire parlarne con lui....pensa che possa essere un vizio?ho la certezza che lui cmq non stia spendendo dei soldi per questo sito...e questo mi tranquillizza...io ho letto varie testimonianze su internet e vedo che è una cosa comune....nel senso che molti ragazzi anche uomini sposati si iscrivono in questi siti..non saprei la ringrazio nuovamente...arrivederla....

IL MIO RAGAZZO HA INIZIATO A PICCHIARMI


Età: 28 Buona sera dottore,
vivo una relazione con un ragazzo da tre anni: circa un anno fa siamo andati a vivere insieme. La convivenza non è facile, possono capitare dei litigi più o meno futili o più seri. Comunque per me le discussioni che a volte si possono verificare dovrebbero essere occasione di confronto e di crescita, invece da parte sua noto sempre una tendenza alla chiusura emotiva. Spesso tende a cambiare argomento cercando di distogliere la mia attenzione dalla discussione oppure reagisce in modo aggressivo!
Ieri sera gli ho richiesto un po\' di attenzione, nella volontà di parlare del nostro rapporto ma questa volta ha reagito in un modo ancora più aggressivo: mi ha picchiato e mi ha offeso verbalmente. La mia paura è che non rimanga un episodio isolato, ma che possa ripetersi.
Le scrivo perché non so cosa fare.
La ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione!

HO DATO ALLA PERSONA SBAGLIATA

La solitudine e l'aver capito che nella vita hai dato a persone sbagliate che non riconoscono niente di quello che hai fatto per loro che ti cancellano con un cancellino fatto di idifferenza e vigliaccheria di persone perverse e malate che non sanno che facendo del male a te fanno principalmente male ai propri figli ma e' giusto cosi...in fondo se avessero avuto la sensibilita e sopratutto l intelligenza di arrivare a qs avrebbero avuto principalmente troppo rispetto di loro stessi prima degli altri ma...questa certamente sarebbe tutta un altra storia.Io soffro per mio figlio in primis e per il mio grave limite.."QUELLO DI NON AVER SAPUTO RICONOSCERE CHE IN IN INVOLUCRO DI PELLE UMANA SI NASCONDEVA STERCO ALLO STATO PURO" 

PROVO UNA FORTE RABBIA VERSO I MIEI FAMILIARI


MF Età: 24
Buongiorno, scrivo per chiedere una consulenza, sono indecisa se intraprendere una terapia o meno. Ho una situazione in casa (vivo sola con mia madre) estremamente conflittuale. Da anni lei galleggia tra il depresso e l\'irascibile, non si è mai curata e prende psicofarmaci unicamente per l\'insonnia. Sono stata un anno all\'estero per un master e sono tornata da qualche mese, quando torno litighiamo e lei mi sbatte fuori di casa (è già successo in passato), poi rientra tutto per poi ri-litigare dopo qualche giorno. Provo una rabbia profonda nei confronti dei miei genitori, penso siano la causa della mia frustrazione. Ultimamente litigo con tutti, amici e fidanzato compresi. Non mi sento capita e non riesco a liberarmi di questa sensazione. Ho una laurea in Psicologia e questo mi ha frenata in passato nel chiedere aiuto, pensando che una terapia fosse troppo lunga e poco mirata per soluzioni a breve termine. Ora capisco che sono stata superficiale e che la mia rabbia non è momentanea ai momenti di litigio ma è intrinseca e costante. Vorrei sapere se esistono degli esercizi di auto-rilassamento che mi aiutino in certi momenti di forte rabbia e di disagio psicologico, una sorta di training autogeno. Penso che inizerò una terapia a Settembre nonostante io dipenda da mia madre economicamente e dovrò vedere se sarà disposta a pagarla, ma nel mentre vorrei poter autogestire queste sensazioni per rimanere consapevole che i sentimenti che provo non sono frutto di un evento in particolare ma di un passato conflittuale e dunque ricordarmi che non me la devo prendere troppo. Ringrazio per l\'attenzione, MF

SONO UN INFERMIERE CON LA SINDROME DEL BURNOUT MA L'HO PERSA VEDENDO MIO PADRE STARE MALE


AlexSV Età: 46
Il 2/11/2012 mio padre, mentre si trovava per strada, subisce un secondo infarto, più devastante del precedente avuto quasi quattro anni fa. Viene ricoverato di corsa in UTIC e sottoposto alle cure del caso.

Passano i giorni ed a complicare tutto ci si mette una polmonite, la quale sommandosi a quel 30% di frazione di eiezione che è rimasta al suo cuore, gli causa grossi problemi respiratori, tali da rendere necessario un trasferimento in Rianimazione ed una conseguente intubazione.

Negli ultimi giorni hanno provato più volte a svezzare mio padre dal respiratore, ma c\'è stato sempre qualche problema che ritardava tutto (desaturazione, tachicardia, tachipnea). Oggi hanno addirittura tentato l\'estubazione completa, ma dopo che il tubo è stato sfilato dalla gola hanno dovuto reintubarlo d\'urgenza poichè tutti i valori erano rapidamente peggiorati.

Io ora mi ritrovo qua a fare i conti con un sentimento difficilmente descrivibile; ho 46 anni e di professione faccio l\'infermiere, per cui nel tempo ho sviluppato quello che mia madre tanti anni fa chiamava \"il pelo d\'orso sullo stomaco\", ovvero quella forma di cinismo senza la quale non si potrebbe fare questo lavoro senza portarsi a casa dolore, disperazione e senso di impotenza quando non riesci a ridare la salute a qualcuno.
E\' per questo motivo che a volte l\'infermiere letteralmente \"scoppia\", cadendo vittima di quello che gli esperti chiamano \"\"Sindrome del Burnout\", patologia che però viene tranquillamente snobbata e non presa abbastanza sul serio da chi dovrebbe metterci in condizione di lavorare con serenità, senza essere spremuti come limoni e considerati come semplici numeri da far girare.
Ora che sul \"patibolo\" c\'è mio padre ho perso quel pelo sullo stomaco che ho sempre avuto; penso che ci siano ottime probabilità che lui possa non farcela e mi ritrovo con un enorme nodo in gola, immaginandomelo come un bambino spaventato che lotta contro qualcosa più grosso e più forte di lui, disperato ed impotente.

Ricordo di aver studiato che chi sta facendo i conti con la Morte, dopo aver passato alcune fasi specifiche, ad un certo punto arrivi ad elaborare ed accettare l\'evento, facendosi in un certo senso una ragione di quello che sta accadendo ed affrontandolo con serenità.

Nel corso degli anni ho assistito ad un lento declino di mio padre, ora 78enne, un lento appassire che ho sempre ritenuto normale ed inevitabile per un essere umano. Mi ero preparato psicologicamente ad un possibile evento nefasto che, prima o poi, sarebbe dovuto capitargli e con il quale ci si doveva misurare e superarlo. Ora che l\'evento si è verificato mi ritrovo in bilico tra un finta consapevolezza di mente quasi fredda (so che mio padre sta male ma spero che qualcosa migliori) e momenti di disperazione come questo, durante i quali penso a quel bambino spaventato di cui parlavo prima e che temo non possa superare questa batosta ricevuta tra capo e collo all\'improvviso.
Nella mia carriera di infermiere ho perso il conto di quante persone ho visto morire, ed a dispetto di quell\'essere bastardamente cinico come ho descritto prima mi sono sempre ritrovato di fronte a queste persone con un senso di smarrimento, di malinconia, guardando i loro corpi oramai senza vita, pensando a come sia strano che un essere umano sia improvvisamente diventato un qualcosa di inanimato, quasi come se si trattasse di un oggetto qualunque.
Probabilmente con la mia freddezza ed il mio distacco ho cercato, nel corso degli anni di lavoro, di non cedere alla paura della morte, ma ora vedendo mio padre nelle sue attuali condizioni inconsciamento associo la sua figura con la mia, non so come spiegare altrimenti.
Io spero solo che mio padre riesca a riportare la pelle a casa, per godersi ancora un po\' il nipotino di quasi due anni che io e mia moglie gli abbiamo dato, spero che possa passare ancora un po\' di tempo con mia madre.
Nessuno di noi è eterno, questo purtroppo è un dato di fatto, ma vorrei davvero che mio padre possa avere ancora un po\' di tempo per stare con noi.
Con lui (e con mia madre) non sono mai riuscito ad avere un rapporto aperto, anzi mi sono sempre confrontato con loro vivendo in un marcato stato di soggezione, ma questo forse non è importante.

Grazie per l\'attenzione.

STO PENSANDO AL SUICIDIO PERCHE' NON RIESCO A RICOLLOCARMI NEL MONDO DEL LAVORO


Salve,
Ho 33 anni, ho un figlio di 3, una moglie.
Sto seriamente pensando al suicidio come unica soluzione poiché non ne trovo altre, non come fine di sofferenze o come via di fuga, ma come soluzione al fatto che non vedo nessuna vis per poter continuare.

Ho investito gli ultimi 6 anni lavorativi per formarmi ed imparare ed oggi con la crisi mi sono sentito dire che il mio profilo é troppo alto e che sono troppo \"skillato\", il settore in cui opero é in profonda crisi un po\' come tutti i settori, c\'é poca richiesta di figure di vendita come la mia e non riesco a ricollocarmi.

Devo sostenere mia moglie, devo pensare a mio figlio e non so fin quando riuscirò a sostenere la famiglia. 

Non vedendo una possibilità di continuare questa vita che ho cercato e costruito vorrei solo addormentarmi e non svegliarmi più. Potrei accettare qualunque tipo di lavoro anche nelle vendite potrei dare tanto a tante aziende pero tra crisi e moderne tecniche di selezione fin'ora non ho trovato nulla.

... Si accettano suggerimenti ...

MI COLPEVOLIZZO PER UN FALLIMENTO SENTIMENTALE


Giorgia  Salve, sono una giovane donna (34 anni), lavoro in uno studio di commercialisti, e sono single. E' oramai da molto tempo, quasi 3 anni, che ho finito una relazione lunga con la persona con la quale avrei dovuto sposarmi. Da allora sono assolutamente disinteressata a fare nuove conoscenze, il lavoro inizia ad annoiarmi, e non ho più alcun piacere nell\'uscire con gli amici, andare al cinema, ecc...Nonostante io abbia molti amici, tanti di questi hanno già bambini, o sono comunque sposati o in coppia, per cui provo a volte anche un certo disagio nel trascorrere il tempo con loro, dal momento che io invece sono sola. Inoltre sono spesso triste perche continuo a colpevolizzarmi per il fallimento sentimentale, finito per incomprensioni stupide e motivi futili. Ho molta paura di rimanere una donna sola, magari in carriera ma sola; per me la cosa veramente importante era quella di creare una famiglia, e il io sogno, mi sembra oramai svanito, con la fine della relazione . Vorrei sentire un parere dello psicologo sul mio disagio
grazie 

TAGLIARMI E' LA MIA DROGA

Leila Età: 16
Il mio primo taglio me lo sono fatta quando sono stata costretta a lasciare la donna che amavo per colpa dei nostri genitori. Quando la lama è entrata dentro me ero libera. Libera del mio corpo, di decidere dove e come ferirmi. Avevo io il controllo di tutto. Piangevo disperata ma quando ho visto il sangue uscirmi dal polso ho pensato che fosse il dolore che mi fuoriusciva dal corpo. Ho sorriso. Un sorriso quasi malato vista la situazione ma quel dolore mi dava forza. Quel sangue erano le mie lacrime che uscivano dal polso solo che faceva molto molto meno male. Ora è diventato una dipendenza non posso farne più a meno. Non so come smettere o forse NON VOGLIO smettere. Ormai è la lametta a guidare me e i tagli diventano più profondi e più numerosi , spesso non riesco a dirmi basta ogni volta che mi taglio, e l dolore diventa piacere. Mi piace rivedere le mie "opere d\'arte \" il giorno dopo. è la testimonianza che ciò che sto vivendo è reale. Ma quando mi taglio io non sono più io e non provo dolore. Mi piace pensare che io non sono io. è questo ciò che spinge la gente ad ubriacarsi, a drogarsi. Amano perdere la consapevolezza di loro stessi. Questa invece è la mia droga e più vado avanti e più aumentano le dosi

giovedì, agosto 22, 2013

LA MIA RAGAZZA HA FINTO DI ESSERE LAUREATA


paolo3 Età: 26
sono stato preso in giro per 1 anno e mezzo dalla mia ragazza che ha finto di essere laureata ha finto la festa di laurea e ha lavorato senza contratto per 5 mesi presso dei dottori che settimana scorsa si sono accorti di tutto.........ha mentito a me alla sua famiglia e a tutte le amiche tenendo il segreto solo per lei........io volevo sapere se è possibile che sia l unica bugia che lei mi ha detto? quante sono piu o meno le probabilità che ce ne siano altre? cosa devo fare con lei?
grazie per l attenzione....

IL NUOVO LAVORO HA RESO DEPRESSO MIO MARITO

Salve, sono una mamma di 25 con un bimbo di 8 mesi, mio marito circa 3 mesi fa ha avuto la proposta di un nuovo lavoro totalmente diverso da quello che gia faceva è passato da un lavoro pratico e dove lo portava a girare di continuo ad un lavoro dietro la scrivania che gli chiedeva lavoro mentale e delle responsabilità. Attualmente ha lasciato questo lavoro perche lo ha portato ad una condizione di depressione e sbalzi di umore, riferendomi che si sentiva inadeguato al contesto lavorativo, ma da adesso in poi nonostante il vecchio datore di lavore sia contento di riaverlo in azienda non fa altro che vedere tutto negativo di farsi paranoie su quello che pensera la gente...insomma nn riesco a fargli vedere il lato positivo della situazione.cosa devo fare?

DALL'ETAA' DI 12 ANNI MI GRATTO LE BOLLE SUL CORPO


emily Età: 19
salve, da quando ho all\'incirca 12 anni ho cominciato a grattarmi le bolle che mi ritrovo sulle braccia e col tempo sono passata anche a tutta la parte superiore del busto e l\'inguine. non so perchè lo faccio, però nel mentre questa cosa mi calma ma poi me ne pento perchè mi vergogno a mostrare la pelle deturpata dalla mia mania e spesso indosso vestiti che possano coprirla. ho cercato più volte di smettere ma ci ricasco sempre. non so come smettere anche perchè a causa di questo problema avito di andare al mere o di mostrare comunque le zone interessate. avrei bisogno di un aiuto anche perchè non ne ho mai parlato con nessuno e mi vergogno a farlo. grazie

LA MIA AMICA SI PROVOCA IL VOMITO AUTOINDOTTO


gruffi.gigi Età: 15
Sono molto preoccupata per una mia amica, ha 15 anni ed ho scoperto che ha dei gravi problemi alimentari da circa 4 mesi: mangia il meno possibile e,talvolta, si provoca il vomito autoindotto. Recentemente ha anche cominciato a farsi dei tagli sulle braccia. Non me ne ha parlato minimamente, nè di questo, nè del fatto che, evidentemente, sta male. Non riesco a capire come sia possibile è una persona fantastica: bellissima, simpaticissima, ha tantissimi amici veri, sembra sempre felice, ha una vita sentimentale invidiabile. Spesso ha qualche difficoltà a scuola(2 liceo classico) ma riesce a recuperare tutto, i genitori spesso le fanno pesare molto il fatto che non si impegna abbastanza a scuola, ma le fanno anche molti complimenti quando migliora. E\' l\'ultima di molti fratelli e sorelle, con i quali ha molti anni di differenza. Io vorrei davvero tanto aiutarla, almeno per farle capire che bellissima persona è, ma o mi ritrovo a sgridarla o stare male per lei o cerco di essere allegra con lei ignorando qualsiasi problema.

E' MORTO MIO PADRE


serena Età: 56
gentile dottore .non so con chi parlare perche\' il dolore che porto dentro per la morte di mio padre e\' scomodo per chi ascolta.mi tengo dentro questo vuoto e seso di impotenza.Non devo piangere ma mostrarmi forte ! e\' quello che le persone vogliono.piango di nascosto e piango anche per il non senso ! il mio compagno e\' venuto al funerale di mio padre e mi ospita a casa sua per tre giorni ,per distrarmi un po (cosi lui dice )accetto a mi sento strana quasi avoler rimanere sola con il mio dolore.lui non fa nulla ! vede le mie lacrime ma rimane inerte !non un abbraccio ne\' una carezza. amici a cena ma sono assente mentalmente.vado via e da allora non mi ha piu chiamata .IL nulla perche\', forse perche\' non vuole vedere una persona triste o piangere ? che miserabilita\'! che vigliaccheria!anziche starmi vicino lui scappa ! non riesco a pensare piu a nulla ma non mi aspettavo un simile comportamento di insensibilita\'! e\' morto mio padre ...

NESSUNO MI E' VICINO PER LA MORTE DI MIO PADRE


maria Età: 56
Da un mese e\' morto mio padre e attorno a me c\'e incredulita\'e dolore e tante sensazioni strane mai provate prima. mia madre presente assente di 86 anni e\' in crisi depressiva ,piange e piango anche io.devo mostrare un sorriso che non ho .devo mostrare di esse r forte ma non ci riesco! il mio compagno e\' venuto il giorno del funerale e non si e\' mai preso un incarico prima della morte di mio padre. essendo medico mi stesse piu\' vicino.niente ! rimaneva a casuccia e lo informavo di quanto accadeva in ospedale. dopo il funerale mi reco nella sua citta per due giorni giusto per distrarmi un po Ma no stavo bene .ero con li ma lo sentivo un estraneo ,non una carezza ,non un bacio ,piangevo di sera e lui faceva finta di non udire.gli ho detto che mi sentivo strana ! certo risponde e\' morto tuo padre! sono andata via forse con finta indifferenza .da quel giorno non si e\' fatto piu sentire ! non so le ragioni ma ammesso che abbia ragione mi ha lascciata in um momento delicato della mia vita e mi chiedo il perche\'!

MIA MADRE NON ACCETTA IL MIO RAGAZZO PERCHE E' BASSO


Ellie Età: 23
Scrivo qui perché non so più cosa fare. La situazione è semplice: mia madre non accetta il mio ragazzo perché è troppo basso e per basso intendo 1.66 (praticamente alto come me). È arrivata anche alle minacce. Mi ha detto che non dovrò più contare su di lei, che mi comprerà solo scarpe alte così \'sembrerete la chiesa e il campanile\', che mi devo vergognare. Trovo la sua reazione eccessiva e la situazione che si è creata in casa imbarazzante e dolorosa. Non sto più bene qui, vorrei andarmene ma non lavorando e frequentando ancora l\'università non ne ho i mezzi. Piango tutti i giorni, per rabbia o dispiacere. Cosa posso fare per farle capire che con lui sto bene e che ho bisogno del suo appoggio anche per vivere questa storia in modo sereno?