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martedì, giugno 22, 2010

ESERCIZI PER PROBLEMI D'EREZIONE E MANCANZA DI LIBIDO

occhiblu Età: 35  volevo sottoporre alla sua attenzione il problema di mio marito (di anni 42), con problemi di erezione e scarsità di libido.
Gli era stato prescritto inizialmente un anno e mezzo fa dall'andrologo sia il Levitra che il Viagra a basso dosaggio ma con nessun successo. Dagli accertamenti eseguiti non è risultato nulla di patologico, per cui ci l'andrologo ci ha consigliato di seguire la terapia sessuologica intrapresa da settembre 2009. 
Sono passati i mesi ma vedo che non si arriva a un punto,sono parecchio preoccupata,e volevo conoscere la sua opinione a riguardo, per cui proverò a spiegarmi. A gennaio io ho subito un intervento per l'asportazione di un fibroma,in seguito al quale il ginecologo mi ha raccomandato per 6 mesi di astenermi da rapporti liberi per eventuali problemi di gravidanza e contemporaneamente la sessuologa ci aveva racomandato di non avere tentativi di rapporti sessualiche in caso di fallimento da parte sua ( con probabilità alta in quella fase)avrebbero annullato tutto il lavoro fatto su di lui fino ad allora. Da Gennaio non abbiamo più neppure tentativi di rapporti sessuali (ovvero con penettrazione). Da premettere che questo problema l\'ha sempre avuto e nascosto in 5 anni di fidanzamento non ha mai tentato di avere rapporti sessuali (con penetrazione)con me ( il desiderio da parte di entrambi c\'è sempre stato, ma i nostri rapporti durante il fidanzamento si traducevano in baci, carezze, acnhe agli organi genitali, ma anzicchè venire dentro di me concludeva l\'atto con una mastrubazione fatta da se stesso, dopo il matrimonio ci abbiamo provato, ma lui fin dalla prima volta dopo la penetrazione dopo un paio di min nel corso dei quali era riuscita a far venire me,gli si è ammosciato. per cui ha passato una fase in cui si accaniva e voleva riuscirci ad ogni costo senza risultato...poi invece la fase di cercare di non farlo) questo ha scatenato in lui la liberazione dal “peso” di doverci provare e di fallire, per cui si è riavvicinato con baci e carezze. La sessuologa durante questa prima fase ha fatto fare a lui tutta una serie di esercizi di masturbazione con pause e perdita totale e parziale dell'erezione in modo da innescare nella sua mente l'idea che anche una parziale perdita dell'erezione durante il rapporto non gli avrebbe impedito di riprendere l'erezione e portare a termine il rapporto. Da circa 2 mesi ha iniziato a farci fare degli esercizi di coppia e qui sono iniziati i problemi,se ci diceva di farli almeno 2 volte in una settimana lui arrivava ad uno e il giorno prima della seduta ,su mio rimprovero dato che non aveva avuto voglia di farlo, per cui su mio suggerimento ci ha assegnato degli esercizi anche se brevi da fare ogni giorno in modo da abituarlo all\'idea della continuità. Mi spiego meglio ci ha fatto fare una serie di esercizi su diversi step in modo da vedere a che punto arrivava i lsuo blocco: - primi 3 giorni distesi sul letto solo con i fianche che si toccano x 5 min -
poi per altri 3 giorni lui disteso io messa su in fianco con la testa sopra il suo petto e una gamba sopra la sua. 
- Poi altri 3 gg tutte e due su un fianco abbracciati 
Questi esercizi li ha fatti tranquillamente. Passati alla fase successiva iniziano i problemi: l'esercizio consisteva nel baciarsi e accarezzarsi tranne le parte intime indossando solo mutande e canottiera il risultato è stato che si soffermava solo a baciarmi in viso ed accarezzarmi le gambe, solo su mia insistenza ha inziato ad esplorare le altre parti: schiena, collo ,pancia. In seguito all'ennesima seduta con la sessuologa ha deciso di passare alla fase successiva ,c l'esercizio consisteva nel baciarsi e accarezzarsi anche le parti intime lasciandocci le mutande da eseguire a gg alterni ( alternando con i giorni dedicati alla sola sua mastrurbazione) , con lei ci saremmo rivisti dopo 2 settimane. Il risultato è stato che dopo 10gg non l'avevamo fatto neppure una volta..in seguito alla mia ennesima arrabbiatura si è fatto tutti i giorni, ma vedo in lui un blocco a partire e poi la non disinvoltura nell'accarezzarmi, sembrerebbe come se quel divieto imposto a gennaio lo avesse bloccato del tutto. La scorsa settimana c'è tornato da solo ,so che hanno parlato e cercato di capire il perchè delle sue paure,cercando di tentare la strada di tentare di trattare il problema come una “ fobia”. La sessuologa gli ha dato da fare sempre degli esercizi di masturbazione utilizzando del lubrificante vaginale e di continuare glie esercizi con me, cosa che non ha fatto assolutamente, ho trovato il tubetto integro dentro il suo comodino. Io sono alquanto preoccupata e comincio ad essere sfiduciata .Mi era anche venuto in mente di mollarlo ,della serie se mia ama veramente forse il fatto che io vada via di casa lo scrollerà ed è per questo che lo scorso lun ho chiesto io alla psico- sessuologa un incontro senza mio marito per poterle parlare dato che non riscivo a spiegarmi certi suoi atteggiamenti ovvero il motivo per cui faceva gli esercizi con me con difficoltà di iniziativa, ovvero se la psicologa ci assegnava gli esercizi da fare almeno 2-3 volte in 2 settimane lui aspettava gli ultimi giorni.......Nel frattempo mi abbracciava e mi accarezzava in tutte quelle occasioni in cui era quasi certa la situazione in cui no si finiva a fare sesso( era arrivato persino ad abbracciarmi la notte incosciamente mentre dormiva), in quanto il suo unico chiodo fisso era che dato il suo deficit erettile ( di cui è stata esclusa la causa organica) non ce l\'avrebbe fatta. Infatti lo step di esercizi a cui si è fermato come già detto sono stati quelli in cui tutti nudi ci abbracciavamo,baciavamo senza penetrazione. Durante l\'ultimo incontro tra la sessuologa e il mio marito lei le ha dato da fare sempre un esercizio in masturbazione ma questa volta usando un gel dicendogli : \" questo simola come se lo facessi con lei...x cui se ci riesci non puoi non riuscirci con lei \" questo l\'ha spaventato al tal punto che io ho trovato la confezione di gel integra nel suo comodino. Da questa sua paura lei ha tratto la conclusione che se riusciva bene in masturbazione e non si era sbloccato con me l\'unica spiegazione è che ha una omosessualità latente. Mi ha detto che nelle prox sedute tenterà di metterlo di fronte a questa dura realtà per fargli aprire gli occhi e a poco a poco fargli accettare la realtà. Mi ha chiesto di non dirgli nulla del nostro incontro ne di quello che ci siamo dette...lui attualmente è in trasferta e dovrebbero rincontrarsi la prox settimana, questo è il motivo x cui lo so io, me l'ha detto con poco tatto a me!!! A me sembra pura follia, da questi gesti trarre una diagnosi di certezza di questo problema. Io conosco mio marito, è vero che a volte come tutte le persone coivolte sentimentalmente a volte sono poco "lucide", ma a volte solo chi vive insieme può conoscere fino i n fondo una persona... e premettendo ciò posso dirle che: - è una persona insicura, il che deriva dal rapporto con la madre opprimente e insicura anche ha trasmesso tutto ciò ai figli; - ha fatto si che si sentissero sempre giudicati da lei qualsiasi cosa facessero, faccio un esempio banale,se da piccini andavano a trovare qualcuno al ritorno faceva loro la lastra su cosa avevano detto su cosa avevano fatto.... - ha costretto il mio marito e i lsuo a fare la pipi seduta a gabinetto onde evitare che sporcassero il wc. - si comprava i vestiti e li nascondeva nell\'armadio per paura delle critiche della mamma che ci sarebbero state sistematicamente. - la sua mamma accusava i suoi figli di essere stupidi, buoni a nulla,incapaci di qualsiasi cosa in realtà quella che è un mostro è lei, che nella vita oltre a lamentarsi non ha concluso nulla di buono. Questa specie di mamma ha costretto la sua figliola ( sorella del mio marito) a sposarsi velocemente non appena ha trovato una persona che pensava di amare, e a quanto mi riferisce è rimasta incantata dalla sua famiglia e dal loro calore, purtroppo il loro matrimonio è fallito quando gli è morto un figliolo. Il mio marito invece non ha avuto la forza di uscir via da quel vortice infernale e andar a vivere da solo Da quando sta con me ormai 7 anni a poco a poco ha scoperto come va la vita.. molte sue insicurezze sono andate via.. ma tante sono rimaste, quando si trova davanti a un ostacolo gli viene sempre paura di non farcela. Io che ho sofferto e soffro di attachi di panico penso che il suo problema sia andrebbe inquadrato come una specie di attacco di panico...io ho paura di prendere l'autostrada.. lui di fare l'amore con me per paura che non gli funzioni . E' possibile che mi sbagli ma attualmente questa è la mia idea, ho deciso di farmi seguire per capire.... ma penso che prima di arrivare ad affermare una cosa del genere bisogna essere strasicuri, non si può distruggere 2 persone in questo modo. mi dica cosa ne pensa a riguardo, condivide la diagnosi??

SENSI DI COLPA

dori Età: 20  mi chiamo dori, ho 20 anni, studio ad una facoltà scientifica. da un anno quasi ho commesso un errore relazionale che hanno portato una persona a minacciare il suicidio. cosa che non è avvenuta. io però non ne sto venendo fuori. mi faccio schifo ogno giorno di più, nonostante gli sforzi di chi mi sta accanto e mi ha detto che è stata una reazione esagerata, che non ho colpa, che ho solo fatto un errore. ma io non riesco a togliermi di dosso i sensi di colpa. mi sento come se fossi impura e il pensiero che lo sono non mi aiuta. mi sento come se non avessi diritto a reclamare la verità e la giustizia, perchè io per prima son stata ingiusta. come se gli errori degli altri fossero comunque meno gravi dei miei. ho incubi, i pensieri non si fermano. quando studio faccio fatica, negli spazi vuoti mi immagino in prigione o nel mezzo di uno scandalo. sono in ansia, nemmeno so perchè. ho sempre di paura di deludere chi mi ha dato la vita. ho provato una vergogna enorme, alla luce di alcuni avvenimenti, una vergogna che mi sta togliendo le forze di vivere. con gli altri faccio finta di niente, non sanno niente di tutto ciò che provo. ma proprio non riesco a parlarne. Dori

SONO 10 ANNI CHE PIANGO PER LA SOLITUDINE

amy  Età: 27 Buongiorno, Dottore. Le scrivo in una situazion che non saprei neanch' io spiegare. un passato, direi, che forse si vede nei film e una forza che mi si è rivoltata contro. problemi alimentari (anoressia passata a bulimia) dai quali ho creduto di uscirne grazie all'amore del mio fidanzato. problemi che si sono ripresentati quando è deceduto. un primo tentativo di suicidio, che ora come ora direi, non ho portato a termine, per paura , forse del dolore stesso. una seconda relazione, basata sulla violenza e forse in quel momento ho cominciato a concepire l'idea di me, come immondizia. premetto che i problemi alimentari sono cominciati a 14 anni, scoprendo di "essere stata" una gemella. adesso ho una relazione stabile, ma ho tentato il suicidio nuovamente nel mese di aprile, salvata, di nuovo, ma stavolta non dal mio timore, ma dal mio ragazzo. sto conseguendo una seconda laurea e via via, mi chiedo perchè lo sto facendo, comunque non serve, ormai al mondo d 'oggi. spesso non riesco a portare a termine le cose. passo dall'ostinazione assoluta al diniego delle cose. sento che tutto il male, la morte, la violenza,la rabbia, ormai vivono dentro di me a tal punto che non riesco a prendere le cose, anche le più sciocche come tali. sono stata seguita dal punto di vista psicologico, ma ormai, ho abbandonato l'iter, perchè io stessa per alcuni versi, credo che prima o poi riuscirò a quietare questo rifiuto che ho dentro. non ho una specifica domanda, se non, perchè alcune persone sono cosi sensibili da essere quasi schiacciate dalla vita e dalle persone e questo sistema permette che persino cercare un lavoro o essere donna o avere una particolare età, permetta che ogni singolo istante diventi terribile? dovrei vedere nel mio ragazzo adesso, una speranza affinchè la mia vita non sia più velata di un'ombra di morte o di silenzio? perchè, ormai sono 10 anni che non esiste una notte o la mattina, in cui smetta di piangere per la solitudine. grazie.

venerdì, giugno 04, 2010

ATTACCHI DI PANICO E IPOCONDRIA

Reika  Età: 25  Buonasera, Vi scrivo perchè avrei bisogno di un consiglio. Soffro di attacchi di panico e ansia ipocondriaca da diversi anni. Tutto questo mi ha portato ad avere paura per il mio stato si salute senza motivo, in particolare paura di avere patologie cardiache. Nonostante io andassi da vari dottori per farmi vedere con esiti ovviamente negativi, non mi sono mai convinta e ho paura. Vivo sempre pensando che mi verrà qualcosa all\'improvviso, non lasciando spazio alla mia vita quotidiana. Oltre a questo, arrivano molto spesso attacchi di panico violenti, che mi portano anche cause fisiche debilitanti: Tachicardia, formicolii fortissimi in tutto il corpo, difficoltà respiratorie... e non mi permettono di fare niente. Si presentano soprattutto in un'occasione precisa: viaggiando con l'auto in autostrada. Per me è diventato un incubo. Non riesco a stare in auto, comincio a non sentirmi più padrona del mio corpo e penso di morire da un momento all'altro. Io voglio uscire da questa situazione. Mi sono fatta aiutare da uno psicologo, ma senza risultati. Vorrei sapere che tipo di terapia sarebbe più adatta al mio caso, così da cercare qualcuno che mi possa aiutare qui dalle mie parti. Vi ringrazio della cortese attenzione. 
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Quando gli attacchi di panico sono ripetuti è utile una terapia farmacolgica unita a psicoterapia. Quest'ultima da sola potrebbe non bastare. 
Saluti
Dott. Roberto Cavaliere

ESPERIENZE SESSUALI E PORNODIPENDENZA

sergio1149 Età: 60 Sono nato nel 1949. Sposato nel 1975, separato nell83 a seguito di una relazione con un'altra ragazza iniziata nel 1980. Conduco, da subito dopo il diploma, un'azienda di famiglia, dal 1976 da solo, a seguito della morte di mio padre. Ho due sorelle di uno e due anni più grandi, un fratello di 5 anni più piccolo e una sorella di 14 anni più piccola. In casa il sesso era tabù. 
Timido, non riuscivo e non riesco a socializzare da solo. Ma nel gruppo di amici mi sono sempre trovato bene ed ero, sono, quasi sempre un leader. Nel terzo o quarto anno delle scuole elementari ho subito molestie sessuali dal mio maestro: mi faceva salire sulla cattedra al suo fianco per leggere e mi slacciava i pantaloni per palpeggiarmi i genitali facendomi eccitare. Non ho mai protestato. Ricordo che ero attratto dall'avvenenza della sua fidanzata sulla quale, insieme ad altri ragazzi, facevamo apprezzamenti particolari. In quello stesso periodo tentai i primi approcci sessuali con compagno di scuola, più esile di me; sempre con fantasie attive nei suoi confronti; ma non è mai accaduto nulla di concreto. Non so nemmeno se lui l'abbia mai capito. A 10 anni durante l\'estate tentai degli approcci con una mia coetanea. Intorno ai 12/13 anni (scuole medie), giocando con un amico in un parco (nessuno che potesse guardarci) provammo quello che poteva essere un rapporto sessuale con i pantaloni tirati giù ma senza penetrazione (non ricordo una forte erezione). Prima io dietro di lui. Quando dovevamo scambiarci i ruoli, trovai una scusa e andammo via. Avendo due sorelle vicine di età, la nostra casa era ferequentata da ragazza con le quali, a volte, facevamo dei giochi di sesso quasi innocenti. Ricordo una volta che dovervamo mostrare gli organi genitali e il sedere: quando arrivava il mio turno mi tirai indietro. In quello stesso periodo ho avuto delle piccole esperienze con mio fratello. Sempre attive da parte mia. Forse rivolgevo ai ragazzi le attenzioni che non riuscivo a rivolgere alle ragazze. Intorno ai 12/13 anni ho iniziato a masturbarmi giornalmente. E non ho più smesso. Tranne che nei periodi di maggior intensità di attrazione sessuale con ragazze. Così è successo nei primi anni dei rapporti con la mia ex moglie e della mia attuale compagna che è sempre la stessa dalla separazione. All\' età di 14 anni fui fermato per strada da un uomo, credo avesse circa 25-30 anni. Ci incontrammo alcune volte nel bagno dei cinema: mi masturbava e lo prendeva con la bocca.; mi dava mille lire ogni volta. Sono state le uniche esperienze con persone dello stesso sesso. Con internet sono diventato pornodipendente. Chat erotiche, video porno. Ho avuto tre storie extra con altrettante donne conosciute in chat, contemporanee. Una è stata importante, da 4 anni ci sentiamo solo al tel, giornalmente. Non ho più la possibilità di incontrarla per la distanza, ma la desidero sessualmente ed emotivamente e vorrei poterla rivedere. Fatta questa premessa, la situazione oggi è che non ho più desiderio dessuale. In questi giorni nemmeno i video o i racconti porno riesco ad eccitarmi. L'ultimo rapporto con la mia compagna risale all'agosto dello scorso anno. Un tentativo è stato fatto un mese fa ma con risultati deludenti: non riesco a tenere l'erezione. Il medico dice che non sono impotente perchè continuo ad avere erezioni notturne. La mia compagna, forse per non moertificarmi, non tenta nessun approccio. Ci vogliamo bene, lei fiorse più di me perchè la ritengo più corretta e onesta di me e non terrebbe in piedi un rapporto senza amore. Io non riesco a parlarne, forse perc hè do la colpa al mio interesse per quell'altra donna che ancora continuio a sentire al telefono. Vorrei fare una psicoterapia. In tal caso, a chi rivolgermi in Puglia? Cosa mi consigliate di fare?.

BINGE EATING, DIGIUNO E VOMITO

Opera  Età: 18 Non capisco... sono sicura di avere qualche problema, per favore chiaritemi le idee. Fin da piccola mi sono sempre odiata profondamente. Non un odio adolescenziale derivato dal brufolo o da un ragazzo. è il pensiero di me come persona che trovo rivoltante perchè sono tutto quello che non vorrei essere, eppure non sono una ragazza con un brutto passato alle spalle, sola o altro. ho degli amici, dei genitori che per quanto non si sopportino, penso che amino me, ho un ragazzo che mi adora, degli amici, una sorella a cui sono molto legata. dovrei essere felice no? invece il pensiero di me, della mia personalità, del mio modo di fare... mi porta disgusto, fosse per me mi prenderei a sprangate da sola. Nella mia vita non vedo nessun traguardo positivo. Non sono niente di particolare, non ho nessun talento, non sono brava a scuola... sono un fallimento su tutti i fronti. E la mia forza di volontà è inesistente. Non sono capace di affrontare nulla, perdo di partenza perchè le cose difficili non le affronto, io non m'impegno mai. ne sono incapace. A malapena tollero le cose semplici e facili. Eppure vorrei essere diversa,vorrei impegnarmi ed avere dei risultati, vorrei essere perseverante. Ed alla fine l'unica cosa in cui sono persevante da quando avevo 12 anni è il tagliarmi il posto destro ed essere ossessionata dal mio corpo. Che sia binge eating, il digiuno o il vomito o anche il semplice conteggio delle calorie. Ho pensato spesso di suicidarmi, ho anche macchinato spesso il modo in cui farlo ma non ne ho mai avuto il coraggio, tranne che da piccola ma la mia idea di avvelenamento ai tempi era molto fantasiosa e la questione si è risolta con una lavanda gastrica. Cosa c'è che non va? Perchè non riesco in niente?

IL VIZIO DEL GIOCO

Gattinoni  Età: 43  DA QUALCHE MESE HO SCOPERTO CHE IL MIO COMPAGNO HA IL VIZIO DEL GIOCO (POKER ON LINE, MACCHINETTE AL BAR, GRATTA E VINCI, SUPERENALOTTO, LOTTO) CHE LOGICAMENTE NEGA E LO PORTA A RACCONTARMI DELLE FROTTOLE, ALL\'INIZIO LO CONTROLLAVO DI NASCOSTO PER ESSERNE SICURA, IERI SERA HO AFFRONTATO L\'ARGOMENTO VISTO CHE PRIMA DI NATALE 2009 HA CHIESTO UN PRESTITO ALLA BANCA ED ORA NE HA CHIESTO UN\'ALTRO NON Sò DI QUANTO.......QUANDO GLI HO CHIESTO UNA SPIEGAZIONE HA DETTO CHE NON ERANO PROBLEMI MIEI E CHE NON DOVEVO PREOCCUPARMI, MA QUANDO MI HA CHIESTO DI COMPRARGLI LE SIGARETTE Lì GLI HO DETTO CHE ERA UN SUO PROBLEMA COME AVEVA DETTO LUI E A QUEL PUNTO MI Dà QUASI UNA SPIEGAZIONE DICENDOMI CHE CON LA CRISI CHE C\'E\'DA QUALCHE MESE PAGA LUI LE SPESE DELL\'APPARTAMENTO (AFFITTO, LUCE,ECC.)ALLA FINE GLI COMPRO LE SIGARETTE,POI DICE DI ANDARE A CASA (VIVE CON SUA MAMMA E SUO FRATELLO) MA Fà SOLO FINTA PERCHè POI SE NE Và AL BAR. IERI POMERIGGIO VERSO LE SEI LO CHIAMO MA LUI NON RISPONDE ALLORA SONO ANDATA A CASA SUA E MI HA APERTO LA MAMMA DICENDOMI CHE LUI ERA ALLA TOILETTE CHE PRIMA ERA AL COMPUTER A GIOCARE, INVECE L\'HO TROVATO A LETTO CHE FINGEVA DI DORMIRE. A QUESTO PUNTO SONO ANDATA DALLA MAMMA E LEI SI E\' LAMENTATA CHE E\' SEMPRE A GIOCARE LI AL PC CHE HA PAGATO SOLO L\'AFFITTO DI FEBBRAIO E CHE STANNO INDIETRO DI DUE MESI CON L\'AFFITTO, E CHE NON HA MAI CONTRIBUITO ALLE SPESE, LA SETTIMANA SCORSA GLI HA DATO € 30,00, L\'ALTRO IERI € 60,00, IERI ALTRI € 50,00, E CHE APPENA TORNA A CASA DAL LAVORO SI METTE A GIOCARE (PC) POI VIENE A CASA MIA E TORNA VERSO LE 23:30/24:00 E SI METTE A GIOCARE DI NUOVO FINO ALL\'UNA/TRE, MA Và VIA DA CASA MIA ALLE 21:30/22:00 DICENDO CHE VA\' A CASA A DORMIRE CHE è STANCO...........HO PROVATO PIù DI UNA VOLTA AD AFFRONTARLO MA \"SCAPPA\", FINALMENTE IERI SERA HO RIAFFRONTATO L\'ARGOMENTO E LUI E\' SCAPPATO DI NUOVO LOGICAMENTE ERA AL BAR MA NON GIOCAVA CHE E\' SENZA SOLDI GUARDAVA SOLO UN TIPO GIOCARE, GLI HO DETTO CHE RIMANEVO Lì FINCHE\' NON VENIVA VIA CON ME COSì SIAMO ANDATI A CASA E DOPO UN LUNGO SILENZIO MI HA CHIESTO PERCHè NON MI FIDO DI LUI ED IO GLI HO DETTO CHE FACENDO UNO + UNO Fà DUE ( MA NON GLI HO DETTO QUELLO CHE MI AVEVA DETTO LA MAMMA E TANTOMENO CHE AVEVAMO PARLATO DEL SUO PROBLEMA) LUI LOGICAMENTE HA NEGATO DI AVERE QUESTO VIZIO ECC. HA PERò AMMESSO DI AVER SPESO FINO A DUE MESI Fà CIRCA € 400,00 SOLO DI GRATTA E VINCI, SUPERENALOTTO, LOTTO E CHE OGNI TANTO SI GIOCA € 50,00 CON LE MACCHINETTE DEL BAR. DICE CHE LUI GIOCA PERCHE\'PER LUI è UN PASSATEMPO E NON UN VIZIO, SUA MAMMA MI HA CONSIGLIATO DI METTERLO DI FRONTE AD UNA SCELTA O IL GIOCO O IO, MA CONOSCENDOLO SCAPPEREBBE, E POI SICCOME L\'ANNO SCORSO HA AVUTO UN INFARTO CERCO DI DIRGLI LE COSE IN MODO DELICATO, MA FORSE STO\' SBAGLIANDO TUTTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!HO PROVATO GIà DA TEMPO A FARLO ANDARE DA UN PSICOLOGO MA DICE CHE SONO SOLDI E TEMPO PERSO