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domenica, giugno 05, 2011

INCUBI DI MORTE

Moonlight Età: 20
Buongiorno. sono una ragazza che vive in una famiglia stupenda, e da pochi mesi frequento una persona fantastica. La mia vita è tranquilla, vado all'università e sono una persona serena....finchè non chiudo gli occhi.
MI è capitato molte volte di vedere persone morte in vita mia (ho operato con
la CRI in obitori nelle emergenze, e la cosa non mi ha dato mai problemi), ma
da anni i miei "sogni" stanno diventando sempre più angoscianti.
Fughe da persone che tentano di uccidermi, persone morte, fatte a pezzi, morenti, o con le ore contate da chissà che squartamento, e la gravità degli eventi aumenta con il passare del tempo.
Ho sognato il mio nonno defunto zappare un orto sterile circondante una casa diroccata, mia nonna ancora viva seppellire bambini sull'orlo della decomposizione, un uomo che strappava il cuore di mio padre dalla sua schiena, e stanotte gente che uccideva bambini di 6-7 anni, o li seppelliva ancora morenti, non mi ricordo a quale fine. Sogni simili mi tormentano ormai con una frequenza esasperante, più volte nell'arco di una settimana.
di solito vittime e carnefici (eccezione per le uniche due volte in cui ho visto nonni e papà) sono volti sconosciuti, ma ormai sta diventando angosciante mettermi a letto....che cosa vuol dire tutto questo? cosa posso fare?
Sperando in una risposta, vi ringrazio per l'attenzione.

LUTTI E DIFFICOLTA' RELAZIONALI

D-Rose Età: 23
Scrivo qui quello che scrissi tempo fa in un blog,come sfogo,con in aggiunta un'altra sezione.
La mia storia è molto lunga…. non pretendo che qualcuno mi risponda o mi aiuti.
Mi sento veramente demoralizzato, in questo periodo più del solito. Ho 23 anni.
Diciamo che questa situazione di malessere è iniziata da quando è morto mio padre 6 anni fa.. o meglio, da quando si è ammalato nel 2003. Avevo accompagnato mio papà a fare una ecografia. Avevo poco più di 16 anni. Mentre lui era dentro, un uomo di mezza età si avvicinò e mi disse “se sei qui con lui, sei forte, queste cose lasciano un segno. Per fortuna io ho mia moglie, mia figlia e altri parenti che mi stanno vicino, che mi sostengono. Vedrai, in questi momenti ci saranno persone che perderanno di valore, e altre che ti dimostreranno il loro e ci saranno per sostenervi, sempre. Spero che tuo papà vada a stare bene e che tu possa crescere felice, ma non forte, perché forte lo sei già”.
Un anno e mezzo dopo mio padre morì. Abito da solo. Mia madre sta con un altro uomo, con cui peraltro bisticcia spesso, e il rapporto con lei è molto logoro e teso. Zii, zie, cugine, ecc… non mi chiamano mai. Sono solo. E ho anche forti allergie e ultimamente sto facendo molti esami perché ho un dolore nella regione addominale-inguinale, ma nessuno è ancora riuscito a dirmi cosa sia.
E tutto quello che la gente riesce a fare è dirmi sempre che mi piango addosso. mi piango addosso, perché nonostante tutto lo schifo che mi piove addosso da 7 anni ho un lavoro, esco, vado in piscina, leggo, ascolto musica, ecc…? Questo è piangersi addosso? Quando c’è gente che per un brutto voto finisce dallo psicologo o inizia a bere e\o drogarsi? E io sono il debole? Quello che si piange sempre addosso? L’unica cosa che vorrei è conoscere una ragazza che mi ami e che mi sostenga.
Ma nessuna vuole una persona come me. Sono troppo vero per questo mondo falso e superficiale. Sono realista non pessimista, e qualcheduno è ancora in grado di capirne la differenza.
Ma sto male.
Nonostante io sia forte e non molli mai, sto male. Anche io sono fatto di carne
e ossa, anche io ho un cuore. Anche io vorrei qualcuno vicino, una ragazza che
mi ami e che io possa amare.
Anche io vorrei qualcuno che mi tenga compagnia. Compagnia vera. Perché di persone ne conosco tante.
Di “amici” ne ho tanti. Ma nessuno mi è vicino davvero. Nessuno mi ha mai dimostrato veramente di volermi bene. Devo sempre essere io a muovermi a fare i favori. Altrimenti chi li sente più… puff… svaniscono.
Però poi alla fine, nel giudizio delle persone io sono sempre il piangione.
Ecco, io vorrei, come già detto, conoscere una ragazza, che voglia una relazione seria. Che non sia sfuggente.
Mi spiego: non voglio una schiava, ma una donna che mi ami. Non una che si riesce a vedere si e no una volta a settimana, perdipiù, che magari quando si è in compagnia, risponde a messaggi di altri ragazzi\e.
Esiste, mi chiedo? Esiste una ragazza che mi accetti per come sono e per i problemi che ho? Esiste una ragazza che apprezzi se uno le offre un gelato o le regala un mazzo di fiori? Perché quando ho fatto queste cose mi sono sentito addirittura dire che ero uno sfigato, che vivevo nel medioevo.
Mi chiedo cosa vuole allora una ragazza, una donna.
Essere trattata bene sembra di no.
Quindi io non vado mai bene.
Sono in una crisi pazzesca…. stavolta non vedo uscite.
Sto davvero male, non me ne va mai bene, nonostante io mi impegni sempre a cambiare le cose e a vivere questa vita di merda al meglio, nonostante tutti i casini sopradescritti.Ho passatto troppi lutti per avere solo 23 anni.Oltre a mio padre,ho person tutti i nonni,alcuni zii,e alcuni cari amici,e in più una mia cuginetta di soli 2 anni (ora ne ha quasi 5) ha subito numerosi danni (tra cui la perdita della vista) a causa di un errore di dottori.Io penso di essere maledetto.Posso pregare o no...posso fare quel che voglio,ma le cose mi vanno sempre male.Io non sò più cosa fare.E il problema è che non ho mai provato a suicidarmi....anche se alle volte ho riflettuto sul fatto che probabilmente se crepassi non importerebbe a nessuno.Ritengo di essere forte,molto forte per avere sopportato tutto questo e altre cose che ho probabilmente dimenticato, ed essere ancora relativamente sano di mente,non drogato e\\o alcolizzato.Però non sò più cosa fare.Veramente.Qui non è questione di azioni fatte o meno,ecc...E' proprio che qualunque cosa faccio mi va male.Io non ce la faccio più.Sto da schifo.Forse da ciò che ho scritto si evince che io odi il prossimo,ma non è così.Se però c'è una cosa che non sopporto più e che gli altri anzichè stare zitti (non dico aiutarmi,quello è pretendere troppo) mi criticano.

FETICISMO PER IL PIEDE E CASTRAZIONE

davide Età: 23
Mi chiamo Davide ho 23 anni è ho una vita piuttosto regolare, studio, mi tengo costantemente in forma, ho una situazione familiare piuttosto buona, ho tante conoscenze e pochi amici che considero davvero tali Tutto sommato mi reputo una persona seria con la testa sulle spalle, socievole, allegra senza particolari problemi fisici o psichici. Ciò che mi turba da un pò di anni a questa parte è la mia strana e ambigua sessualità e ai miei desideri sessuali assurdi. Preciso che mi piacciono solo ed esclusivamente le donne fisicamente e nutro una particolare attenzione per le loro estremità (piedi) da quando ero piccolo (forse per un episodio all'asilo ma non posso accertarlo con sicurezza). Verso gli 11-12 anni preso dalla fissa di sottomissione davanti alla visione di piedi femminili ho cominciato a praticare sesso con un amico raggiungendo il massimo del piacere davanti a tale visione. In poche parole provavo (e provo tutt'ora piacere) nel fare sesso con un "uomo" sapendo che per raggiungere l'orgasmo davanti una foto o un video con piedi dovevo farlo con un uomo, e sono sicuro che mi ecciterebbe ancora di più farlo realmente davanti una donna la quale ci umilia in tutto ciò. Ma adesso arriva il peggio, crescendo ho sviluppato altre fantasie le quali mi mette anche in imbarazzo descriverle anche perchè potrebbero far alludere ciò che in realtà non sono affatto. Una di ciò è la castrazione, anche se per me rimane solo a sfondo di gioco. Mi chiedo da cosa possano derivare tutte queste strane fantasie? eppure non credo di aver passato un infanzia difficile o di essere cresciuto in un ambiente inadeguato, inoltre a me piacciono le donne e non gli uomini, e ad essere sincero non mi considero ne gay ne tanto meno bisex.
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Saluti

SIEROPOSITIVITA', DEPRESSIONE E SUICIDIO

Mafalda Età: 47
La mia è una richiesta di colloquio,perchè stò pensando sempre di più,ogni giorno di più, di uccidermi.Io che ho sconfitto il mio sicario,me stessa,e con lui tutto ciò che gli permetteva di vivere,una tossico dipendenza che è durata 20 anni,da i 15 a i 35,con tutto ciò che essere tossica comporta...Una sieropositività che dura dal 1989,per la quale pensavo di morire di li a poco,per come stavano allora le cose x la persone positive,ma ho visto morire cari ed amici,questo prima ancora che sapessi di me,infatti il saperlo con certezza non mi ha dato nessuna emozione,come qualcosa che davo per scontata in tutti i sensi.La mia vita x me aveva valore solo per la mia bambina e per lei sono riuscita ad essere più forte di tutto questo,ora lei è grande,26 anni,da 4 vive per conto suo,ed io vivo con mia madre,con la quale più diverse non potremmo essere,e mio fratello che ha 43 anni,ma è come se ne avesse 12,anche se mia madre ancora dice...poi si imparerà...!!!Pietas.Dottore sono tanto stanca,conosco la morte dall'età di 6 e poi 10 anni,perdendo due papà con incidenti stradali,tanto che a 11 ho tentato il suicidio,nella speranza di raggiungerli.Ora sono molte di più le persone che mi guardano dall'alto,spero...Ed io qui non servo più a nessuno.Distinti saluti Nadia

AUTOLESIONISMO E BULIMIA

Sarah età: 15
Salve, non nego che parlarne mi fa vergognare tantissimo e non mi viene facile. Ho 15 anni e ho cominciato a tagliarmi da circa tre mesi. All'inizio cercavo di farmi il meno male possibile, ma via via le cose sono peggiorate. Do pugni alle porte, mi tolgo le pellicine con le mani fino a farmi sangue, prendo la limetta e per essere "felice" devo premere forte e amo vedere il sangue che poi scende giù. Da piccola sono sempre stata odiata dalle mie compagne, mi disprezzavano perché ero cicciottella, bruttina e ho cominciato a pensare davvero di esserlo. Quando un anno fa ho ricevuto il rifiuto di un ragazzo mi sono sentita morire. Lo amavo davvero e lo amo ancora.
Ho iniziato a soffrire di bulimia e ne soffro ancora. Ho smesso per un mese, il mese in cui ho iniziato a tagliarmi e poi ho cominciato sia a tagliarmi che a vomitare. E inoltre ho paura di parlare alle interrogazioni e vado in panico davanti a un compito in classe, tanto che rovino il lavoro fatto a casa. Questa
può anche essere una sciocchezza, ma assicuro che non vedere elogiato il tuo lavoro è davvero frustante. Questa storia mi sta compromettendo l'anno scolastico. Vorrei parlarne con i miei genitori, ma non so come fare, loro hanno già abbastanza problemi e non credo che fargli vedere le mie braccia completamente rosse e graffiate li aiuti. Ma vorrei tanto farmi aiutare, sono stanca di stare male. Ho cercato di parlarne con la mia migliore amica, ma non basta, mi aiuta, ma non può farmi smettere. Mi vergogno tantissimo del mio aspetto, del mio modo di fare e di essere, ho paura persino a guardarmi allo
specchio. Aspetto un aiuto..