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domenica, novembre 18, 2007


Seminari Esperenziali full-immersion sulle Problematiche e Dipendenze Affettive.Tutti i seminari si svolgeranno nel fine settimana: sabato e domenica ore 10-18 con pausa 13-14. Avranno un numero massimo di 10 partecipanti e saranno condotti dal dott. Cavaliere. La partecipazione è subordinata al versamento della quota di euro 150,00 comprensiva sia di quota associativa 2007 dell'AILDAR che di contributo spese. Oltre tale importo, null'altro è dovuto.


DATE E SEDI:
Seminario a ROMA il 19 e 20 aprile 08
Seminario a Tirano (SONDRIO) il 26 e 27 aprile 08
Seminario a POMPEI (Na) il 3 e 4 maggio 08
Seminario a BRESCIA il 17 e 18 maggio 08
Seminario a MILANO il 24 e 25 maggio 08
Per maggiori informazioni vedi: http://www.maldamore.it/Progetto_MALdAMORE.htm

FACCIO DEL MALE

frà Età: 26 La mia richiesta ...Non riesco a fare un discorso in questo momento ad essere sincera... si direbbe inutile scrivere allora...ma ho paura anche solo di dire a me stessa che sto affondando. Sprofondo per l'invidia che provo nei confronti di chiunque mi viva affianco, per l'inettitudine che si è impadronita di me e che mi fa cacciare sempre in situazioni fuori dal mio controllo, per il modo in cui con l'arrivo dell'inverno, del freddo e del buio la mia mente si spegne, così come la fantasia, l'entusiasmo...Sprofondo per quello che faccio alle persone che mi amano, per il modo in cui faccio loro volutamente del male solo per il gusto di essere compatita ed avere così paura di essere schifata e abbandonata per questo.

HO INIZIATO A TAGLIARMI

anonima Età: 16 Ho iniziato a tagliarmi pochi gg fa'...dopo una litefuribonda cn i miei...sono salita in camera..ho preso un paio di forbici appuntite e mi sono incisa....mi ha fatto tnt male...ma almeno dopo stavo meglio... il dolore dentro di me era soffocato dal dolore fisico...e sto tanto meglio quando lo faccio...ma ho paura...ho paura che diventi cm una droga xme...mi tiro su la manica del mio bel maglione d lana e vedo due tagli profondi...e il sangue che pulsa nelle vene che li circondano...cazzo cosa ho fatto..cazzo cosa sto facendo...cazzo...ho paura...
T'invito a leggere il seguente post:
troverai sostegno ed utili indicazioni. Saluti

LUTTO

bisognosa di aiuto Età: 18 Sono una ragazza di diciotto anni e sto passando un periodo bruttissimo. Tutto inizò così...7 mesi fa diagnosticarono un'inguaribile malattia a mia nonna e da allora la mia vita non fu + lastessa! Nell'avvicendarsi di ospedali cure inutili e 1 mese fa mia nonna è andata via!!!!!!! Per me lei non era solo una nonna ma anke 1 amica 1 confidente insomma un punto di riferimento. Ora non riesco più a sorridere e a vivere la mia vita. Non ho la forza nemmeno per andare a scuola. COsa posso fare permigliorare la mia situazione? Ho solo diciotto anni e vorrei provare ad andare avanti ma non so come.
Più intenso è il legame che ci unisce alla persona che viene a mancare più lungo diventa il periodo del lutto da attraversare. Ma alla fine uscirai dal tunnel che, al momento, ritieni senza uscita. Ti rimarrà sempre il dolce ricordo di tua nonna, ma non più accompagnato dal dolore che provi adesso. Saluti

CONFUSO ?

confusoO Età: 17 Io non so se in qst periodo sto passando una demolizione psicologica dal punto di vista sessuale. Non riesco a relazionarmi con le donne dal punto di vista sessuale e con gli uomini dal punto di vista dell'amicizia. Spesso sono attratto da uomini. Cosa mi succede?

lunedì, settembre 24, 2007

TESTIMONIANZA: DEVO DIRE DI NO'

chicca Età: 26 Sai qual è la verità mio caro diario? che nella vita si èsempre da soli e da soli uno deve riuscire a tirar via le emozioni…avrò mille difetti ma tutto mi va storto non riesco più a sorridere mi sento come se avessi subito un terremoto interno che mi ha fatto crollare tutto ciò a cui ero legata.. subisco le situazioni inerte.. senza avere più la forza di reagire…addirittura passandoci sempre sopra e non capisco dove sia finita la donna che è in me? dove sia finita mai quella forza che ogni donna lievemente e con sofferenza cerca di costruire con gli anni? devo sempre appartenere a quella categoria?certe volte penso che sono io stessa che faccio tale scelta!Sono io stessa che mi metto volontariamente a giro…volontariamente fra le braccia dell’uomo nero e ne vengo travolta come in un risucchio senza alcuna uscita…mi chiedo ma quando avrò mai la forza di far uscire la lupa che è in me?quando avrò la forza di tirare via gli artigli e graffiare tutti i passanti? Quando finirò di essere cosi un cucciolo senza alcuna meta?Mi chiedo poi che ne ricavo ad essere cosi buona…devo capire che non tutto finisce con e vissero felici e contenti…la realtà è ben diversa…mio caro diario la realtà è che nella mia favola c’è scritto…ritenta ancora questa volta non hai vinto!come le miriadi di gratta e vinci sfigati che ho grattato fin ora..se do uno sguardo al mio passato e al mio presente mi dico…che cazzo hocostruito fino ad ora?non voglio essere il riflesso della debolezza ma neanche quello della crudezza.. ma mi sto trasformando in lupo, sento il necessario bisogno di evadere e lasciare tutte le carni sparse e piene di sangue in questastanza…sento il bisogno di evadere..Vorrei urlare prendere a calci qualsiasi cosa mi capiti sotto mano, ma non ne ho la forza te lo giuro…mi sento come se fossi terribilmente paralizzata.. e lo sai l’errore più grande qual è?chiedere a chi mi sta vicino aiuto quando lepersone che mi circondano sono le prime che mi vogliono gettare dentro quel buco e io continuo ostinatamente a chiedere il loro aiuto…Sai cosa ho deciso di fare?I ncominciare a fottermene anche se non ci riesco sempre.. anche se soffro devo continuare a tenere la mia sofferenza come la mia felicità solo per me…Sai qual è la verità? Che se soffri o se ridi ci sarà sempre qualcuno che al tuo posto riderà e piangerà delle mie disgrazie e fortune…Ma può essere che sono così strana che tutti gli uomini neri e donne nere le tengo accanto a me? Dio aiutami tu a trovare la fede davvero perchè sola non ci riesco da sola non riesco a capire come intervenire non ci riesco più…ho fame d’amore ho fame di vita…ho fame di lealtà ho fame d’amore.. e mi sento come un’anoressica in un mondo pieno di bulimici che accumulano e vomitano all’improvviso le loro bastarde frustrazioni…cosi mi sento.. incompresa e voglio reagire ma non ciriesco…devo dire no devo dire no devo dire no! No a chi mi usa…no a chi mi è amico adesso…no a chi mi stressa…no a chi mi scrocca…no a chi mi ride all espalle…no a tutto quello a cui dico sempre si…e ho capito che il lavoro che stofacendo su di me è difficile…certe volte vorrei spegnerlo questo mio cuoredavvero…vorrei spegnere tutti i sentimenti e metterli in stand by per chi se li merita davvero per chi ha bisogno per chi davvero riesce a nutrire la mia famelica voglia d’amore…Vedi non mi riferisco solo all’amore di un uomo…mi riferisco anche alle amicizie a quei volti oscuri che si celano dietro quella maschera di cera che portano addosso…dietro tutto questo…vorrei far morire questa pecora e far uscire il lupo…Sono sempre stata leale ed onesta…ho sempre dato amore non ricevendone mai asufficienza…e che ci posso fare se tutto cio mi porta ad essere tormentata da buchi neri? Piano piano devo lasciare la sofferenza da parte e tirare fuori la mia freddezza…tirare fuori la mia lupa far si che le mie debolezze siano i miei punti di forza…far si che ciò che desidero mi venga donato…chiedo aiuto davvero lo desidero con tutto il cuore.

martedì, luglio 03, 2007

SEMINARI ESPERENZIALI


INIZIATIVA: Seminari Esperenziali full-immersion sulle Problematiche affettive e sentimentali (dipendenza affettiva, gelosia, tradimento, problemi di coppia, autostima ecc...) in Pompei (Na), ROMA e MILANO.Tutti i seminari si svolgeranno nel fine settimana: sabato e domenica ore 10-18 con pausa 13-14. Avranno un numero massimo di 8 partecipanti e saranno condotti dal dott. Cavaliere. La partecipazione è subordinata al versamento della quota di euro 150,00 comprensiva sia di quota associativa 2007 dell'AILDAR che di contributo spese. Oltre tale importo, null'altro è dovuto.

DATE E SEDI:
Seminario a POMPEI il 13 e 14 ottobre 07
Seminario a ROMA il 27 e 28 ottobre 07
Seminario a MILANO il 10 e 11 novembre 07
Per maggiori informazioni vedi

DISTURBI OSSESSIVI-COMPULSIVI

BUONASERA.. HO 23 ANNI E VI SCRIVO PER CHIEDERVI UN AIUTO. HO INIZIATO NEL 2002 A SOFFRIRE DI PROBLEMI INTESTINALI CON EPISODI DI DIARREA IN CONCOMITANZA CONL'ULTIMO ANNO DELLE SUPERIORI. HO FATTO TUTTI GLI ESAMI POSSIBILI E IMMAGINABILI SCOPRENDO CHE ERO MOLTO STRESSATA. TUTTO QUESTO E' ANDATO AVANTI FINO A GENNAIO DI QUEST'ANNO, QUANDO MI SVEGLIO UN BEL GIORNO E SOFFRO DI CERVICALGIA CON FITTE FORTISSIME ALLA TESTA, SUCCESSIVAMENTE HO SCOPERTO A MIO ZIO GLI AVEVANO DIAGNOSTICATO UN TUMORE AL CERVELLO E DA QUEL MOMENTO HO INIZIATO A PENSARE CHE POTESSI AVERE LA STESSA COSA. HO FATTO TUTTI GLI ESAMI E I MEDICI HANNO RISCONTRATO UNA NORMALE CERVICALGIA CON NEVRALGIA ACUTA. LA SERA DI SAN VALENTINO SONO USCITA CON IL MIO FIDANZATO PER FESTEGGIARE E CI SIAMO ACCORTI CHE PER DIECI MINUTI HO FISSATO UNA RAGAZZA AL TAVOLO AFFIANCO. DA QUELMOMENTO HO INIZIATO A PENSARE CHE POTESSI ESSERE OMOSESSUALE. LA DOMENICA SUCCESSIVA MENTRE STAVO PER ADDORMENTARMI DI FIANCO A MIA MAMMA HO AVUTO DEI PENSIERI VERSO DI LEI, DI AGGREDIRLA CON UN COLTELLO. HO AVUTO UNA PAURA SFRENATA E QUESTI PENSIERI NON MI HANNO LASCIATA STARE UN SOLO ATTIMO. HO PRESO UNA DECISIONE GRAZIE ALL'AIUTO DEL MIO FIDANZATO (CHE LOGICAMENTE E' AL CORRENTE DI TUTTO) QUELLA DI ANDARE DA UNA PSICOLOGA. SONO TUTTORA IN PSICOTERAPIA PRESSO DI LEI, MA LE CRISI DI PIANTO E I SINTOMI PSICOSOMATICI (TREMORE, PALPITAZIONI, PULSAZIONI VAGINALI, SENSO DI ANSIA) NON ACCENNAVANO A DIMINUIRE. HO DOVUTO PRENDERE UN'ALTRA DECISIONE QUELLA DI ANDARE DA UNOPSICHIATRA, IL QUALE MI HA DATO UNA CURA DI ANTIDEPRESSIVI CON ABBINAMENTO DI ANTIPSICOTICI. ORA E' CIRCA 40 GIORNI CHE ESEGUO LA CURA E POSSO DIRE CHE I PENSIERI DI AGGREDIRE MIA MAMMA SONO SVANITI, MI E' RIMASTA LA PAURA DEL COLTELLO, MA PER QUELLO CHE RIGUARDA L'OMOSESSUALITA' NON VA VIA HO SEMPRE DEI DUBBI E MI RENDO CONTO CHE SE GUARDO UNA DONNA NON PROVO INTERESSE MA MI SPAVENTO PER IL FATTO DI AVERLA GUARDATA. HO SCRITTO OGGI AL MIO PSICHIATRA UNA EMAIL E STO ATTENDENDO UNA RISPOSTA. HO PAURA CHE QUESTA COSA POSSA ESSERE REALE, HO PAURA PERCHE' HO SEMPRE AVUTO MOLTI VALORI PER LA FAMIGLIA E NON VOGLIO VEDERE LA MIA VITA ROVINATA. VI PREGO DI RISPONDERMI PERCHE' HO BISOGNO DI AVERE LA CERTEZZA CHE IL MIO SIA UN CASO DI DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO COME AFFERMATO DAL MIO PSICHIATRA. INOLTRE E' DA FEBBRAIO CHE NON RIESCO AD EFFETTUARE LE COSE CHE FACEVO PRIMA: PULIZIE DI CASA, SHOPPING, LEGGERE RIVISTEDI MODA, AVERE E PROVARE SENTIMENTI NEI CONFRONTI DEL MIO FIDANZATO. E' COME SENON PROVASSI PIU' LE EMOZIONI CHE PROVAVO PRIMA E I RICORDI BELLI DELLA MIASTORIA CON LUI SEMBRANO SVANITI NEL NULLA.RESTO IN ATTESA DI UNA VS. GENTILE RISPOSTA O CONSIGLIO.
La complessità della sua situazione e motivazioni deontologiche (lei è in cura da uno psichiatra e da uno psicoterapeuta) m'impediscono di poterle rispondere. Cordiali saluti.

SUICIDIO DI MIO FRATELLO

beatrix N° di riferimento: 586515414 Età: 29 Buongiorno, la mia non è una vera e propria richiesta ma è uno sfogo riferito ad un fatto accaduto tre settimane fà. Mio fratello si è ucciso nel bagno di casa nostra lasciando sgomento.. domande senza risposta. soffriva da un pò di tempo di un pò d'ansia, ma mai da arrivare ad un gesto simile. Il metodo di suicidio utilizzato è l'impiccagione. Ha lasciato dentro me e la mia famiglia, uno stato di angoscia e di domande del tipo "avremmo potuto evitare".. senso di colpa maledetto. e penso che ancora è troppo presto x qualsiasi altra sensazione negativa. ha mai trattato casi del genere?? come se ne esce di solito?? ora penso solo ai miei genitori ma sento che stò iniziando a vacillare. anche perchè lui non era solo mio fratello ma era quasi tutta la mia vita; sorella maggiore 6 anni di differenza.
Un suicidio, qualsiasi tipo di suicidio e di chiunque, lascia sempre mille interrogativi aperti, mille perchè, mille 'avremmo potuto evitare?'. Si può prevenire un suicidio, cercando di cogliere al loro manifestarsi i segni del disagio, al di là della loro rilevanza per un osservatore esterno. Spesso le motivazioni di un suicidio sono irrilevanti ed incomprensibili ai più, ma non a chi lo mette in atto. Saluti

DIPENDENZA... AFFETTIVA ?

xxx N° di riferimento: 9619888 Età: 17 Io sono in crisi, x' ho problemi di amicizia. c'è un sentimento molto forte che lega me a questa mia amica, ma io quando le devo parlare di cose che riguardano noi, di atteggiamente adottati da lei che mi hanno dato fastidio, non sono capace, sto zitta e soffro dentro di me. ormai sono 6 mesi che le devo parlare. sono in profonda crisi. lei è la cosa più importante della mia vita
Una dipendenza affettiva non è solo verso la persona amata, ma può esserlo verso qualsiasi altra persona per noi significativa dal punto di vista affettivo e relazionale. Supera, adesso, questa tua 'dipendenza' per non andare incontro, successivamente, a ben altre 'dipendenze affettive'. Saluti.

venerdì, maggio 04, 2007

CERCO AIUTO E CERCO D'AIUTARE

Helpme pls.. Sono in un periodo di crisi soffro di depressione DA anni.. IL problema principale è che però, nonostante sia un'impiegata statale di 7^ livello, causa uno stato depressivo e di fuga... Sto perdendo IL lavoro e sono in debito finanziariamente...
Richiedete un contributo... Di quanto però? Tra Le altre... Sono in contatto via chat msn con un ragazzo di 20 che pensa continuamente al suicidio e c'ha GIà provato... Non so come aiutarlo e, poichè lui USA msn... Davvero sarebbe molto utile che potessi trovare un aiuto...
CRedo che la situazione di questo ragazzo sia davvero seriamente preoccuppante... Aiutatemi o ditemi come fare... Ho provato ad avvertire I genitori.... Ma senza alcun risultato...I suoi forse is sono rassegnati allo stato di cose... IO però non posso... 20 anni sono troppo pochi....per morire...
Aiutatemi per favore o datemi un conisglio su come aiutarlo....
Per quanto riguarda il ragazzo ha già fatto molto, avvisando anche i suoi genitori. Non può fare altro perchè sarebbe inutile, in questi casi può essere solo di sostegno. Non dimentichi, inoltre, che lei in situazioni del genere, rischia un forte coinvolgimento emotivo che potrebbe nuocere al suo stato depressivo. Pensi anche a "salvarsi" non solo a "salvare". Il contributo che richiedo per la consulenza telefonica è libero e viene devoluto all'associazione AILDAR. Saluti.

DEPRESSIONE CHE SI RIPRESENTA

Monica N° di riferimento: 270315267 Età: 30 Caro dottore complimenti innanzitutto per questo sito, è molto importante essere ascoltati e ricevere dei consigli. Io da giovane ho avuto parecchi problemi di depressione, ho tentato anche il suicidio, poi fortunatamente ho conosciuto il mio grande amore, che mi ha sempre sostenuta. Ad ogni primavera però questo problema si ripresenta, mi sento schiacciare dal mondo, nonostante ho un marito e dei figli splendidi e diversi hobby, divento triste, tutto è grigio e buoio, tutto è negativo. Non so più che fare, adesso sto prendendo anche delle vitamine del gruppo b, dicono che aiutano, non neposso più di questo stato, sembra pure brutto chiedere aiuto a mio marito ogni anno per lo stesso motivo... infatti non dico più niente, mi sembra quasi una tassa che deve pagare. Cosa posso fare per risolvere questa situazione? grazie Monica
Lei la chiama tassa, in gergo tecnico potrebbe essere una riacutizzazione periodica della sua depressione. Se lei soffrisse di pressione alta o di qualsiasi altra patologia cronica, si farebbe scrupoli nel curarla costantemente ? Penso di no. Faccia altrettanto con i suoi stati depressivi. Li curi senza vergognarsi del chiedere aiuto a chi le stà vicino. Saluti

MORIRE SENZA SOFFRIRE

927907737 Età: 19 Non ho più voglia di vivere non ho più motivo per vivere... sse mi guardo intorno non c'è più nessuno disposto ad amarmi e capirmi... ho la maturità ma non voglio farla voglio andare via di casa ma non posso come faccio? eppure tutti vorrebbero che me ne andassi...non sono felice... eppure tutte le volte vorrei uccidermi ma poi alla fine non ci riesco...come si fa a morire senza soffrire? per favore non voglio più vivere...
Raccolgo il suo grido di dolore. La morte, come nel suo caso, viene vista come un modo di sfuggire ad una profonda sofferenza. Ma quest'ultima, per quanto profonda e dolorosa, è destinata a passare. Non c'è notte che non veda il giorno. Invito gli altri visitatori del blog ad esserle di sostegno e a manifestarle affetto, seppur in maniera "virtuale" e la saluto con un significativo aforisma:
"Un'uomo può compiere imprese stupefacenti e assimilare una grande quantità di conoscenze, eppure non avere alcuna comprensione di sé. Ma la sofferenza spinge un uomo a guardarsi dentro. Se vi riesce, ecco che là, dentro di lui, comincia il suo apprendimento. "(S.Kierkegaard)

NON RIESCO AD ANDARE DALLO SPECIALISTA

diva N° di riferimento: 927985185 Età: 38 Soffro da tempo di panico e ansia la quale ora è sfociato anche in disturbo compulsivo ossessivo non riesco a farmi curare perchè ogni qualvolta prenoto la visita dallo psichiatra non riesco mai ad andarci in quanto puntualmente arriva l'ansia incontrollabile e sono sempre costretta a rimandare chiedo per favore la consulenza on line di uno specialista per consigliarmi il da farsi grazie.
Nel suo caso con la presenza d'ansia, panico e disturbo ossessivo-compulsivo è necessario un consulto specialistico "dal vivo". Mi rendo conto della sua difficoltà ad attuarlo. Provi allora innanzitutto a parlare telefonicamente prima collo specialista con cui successivamente effettuerà la visita. Può provare anche con un visita a domicilio. Saluti.

mercoledì, marzo 28, 2007

TESTIMONIANZA: IL PASSATO

alice Età: 33 Caro dottore, vorrei lasciare la mia testimonianza che tanto mi perseguita...sono una ragazza di 33 anni, felicemente sposata con 2 figli e sono siciliana. La mia storia comincia dalla mia nascita, sono l'ultima di tre fratelli, ci togliamo un anno ciascuno...( io sono la figlia indesiderata a detta di mio padre). Mia nonna morì di tumore quando mia madre aveva 15 anni, lei era la più grande di tre fratelli... e per loro fece da mamma e contemporaneamente cercava di tirare sù suo padre con un po d'allegria, anche se lei piangeva di nascosto per non far capire nulla. Mia madre è cresciuta con una durezza e una mancanza d'affetto incredibile, e l'ha riversata su di noi... il suo matrimonio è andato molto male, ma per una ragione cristiana non ha mai voluto divorziare, le liti a casa mia erano continue ed io ne risentivo, avevo bisogno d'attenzione ma lei non riusciva a darmene, un giorno mia madre volle aiutare mio nonno finanziariamente, dandogli tutti i suoi averi per estinguere un debito con le banche( per lui suo padre era tutto), ma questo mio padre non lo digerì, davanti a noi tentò di strangolarla, io potevo avere 4 anni. Così mia madre cominciò ad uscire dicasa, andava sempre in chiesa e ci lasciava soli. all'età di 5 anni mi mise in punizione fuori dalla porta di casa che dava sulla scala, io pensai che mi avesse abbandonata e quindi uscii e vagai sola per il paese in cerca di una casa nuova, fortunatamente feci un largo giro dell'isolato e da sola senza volerlo tornai a casa...poi non ricordo nulla, mia madre dopo anni disse che mi cercò ed era spaventata. A scuola non ero brava, avevo bisogno di essere seguita, mia madre cominciò ad insegnare e fare doposcuola... ma non con me,tornava la sera stanca e io così andavo sempre peggio. I miei fratelli andavano più che bene, per questo venivo derisa da mio padre davanti a tutti, e visto che loro erano bravi a scuola, io dovevo occuparmi delle faccende domenstiche, nonostante anch'io andassi a scuola. Per farla breve nell'età adolescenziale mi facevo atti di autolesionismo procurandomi piccole ferite sulle mani, ho tentato parecchie volte il suoicidio, mi son tagliata i polsi 2 volte, ma non ho avuto il coraggio di andare fino in fondo tagliarmi le vene, sono stata una fifona, di tutto questo nessuno si è mai accorto di nulla, facevo scioperi della fame (di nascosto)di 3/4 giorni, con la speranza di finire in ospedale...così magari l'infermiere si sarebbe accorto della mia presenza!!! Poi ho incontrato lui... l'attuale marito che per me è stato come un angelo venuto dal cielo, è splendido e mi vuole un bene dell'anima e anch'io gliene voglio, mi ha sostenuta e confortata, io vivo solo grazie a lui, però mi sento sempre una bambina incapace...tutti i parenti mi trattano da tale, solo mio marito mi tratta bene e cerca di darmi incoraggiarmi, solo che quando entro in stati depressivi continua a sentirmi sola, e mi sembra brutto dirgli che voglio una dose exstra di affetto e attenzioni, lui crede che ormai tutto è risolto... ma ogni tanto il passato ritorna e credo che a causa del mio passato di non riuscire a dare l'affetto ai miei figli come vorrei. Non nascondo ches pesso penso se dovesse succedere qualcosa a mio marito...la farei finita! ciao Alice

USCIRNE ?

elpasam N° di riferimento: 931735572 Età: 36 Buon giorno Dottore seguo molto spesso il suo bellissimo sito e davvero complimenti per il bel lavoro che fate, detto questo volevo una consulenza riguardo alla mia ex. Sonostato fidanzato per 3 anni con una ragazza che e'stata anoressica da piccola e adesso che e'circa 2 anni che non stiamo piu' insieme, ci sentiamo spesso siamo rimasti in buoni rapporti... mi dice che senza di me non puo stare e piange spesso al telefono mi fa sentire una m...a. di uomo dicendo che e'colpa mia perche vuole l'amore ,una famiglia e figli e spesso per questa causa svuota il suo frigorifero affogando la sua rabbia nel cibo non vomitando, e'bulimia ugualmente o fame nervosa? mentre anche quando stavamo insieme era uguale magari non si faceva vedere!! e allora perche'da la colpa a me come se fossi la causa di tutto? era cosi anche prima e come e'possibile che non si rende conto dell'evidenza, non ritengo nonostante tutto che io l'adori come donna ,possa essere la persona della mia vita purtroppo,ho molta paura,e credo che forse era meglio una separazione netta!!Vorrei un consiglio da lei per cercare di uscirne in maniera BELLA dalla sua vita io voglio molto bene a lei,ma che futuro mi aspetterebbe? meglio cambiare area anche se con molto dispiacere LA PREGO MI RISPONDA...E mi dica come posso comportarmi,GRAZIE davvero di cuore....
La sua ex è probabile che sia affetta da un Disturbo da Alimentazione Incontrollata. Per quanto rigurda la separazione, ritengo che se decidesse in tal senso, dovrebbe avvenire in maniera netta, immediata. Non può pretendere in queste circostanze di uscirne in maniera 'bella', ma meglio un 'dolore che urla che una ferita sempre aperta. Cordiali saluti.

giovedì, marzo 08, 2007

TESTIMONIANZA: LA VITA E' BELLA


michelle* Età: 21 Il mio più grande desiderio: essere perfetta..no forse no..ricominciamo..il mio più grande desiderio: essere amata..amata davvero..sono stata anoressica..e adesso sono bulimica--sento che non esiste alcuna via di uscita..sono forse condannata? voglio guarire..e già..voglio guarire..perchè anche se nessuno se ne accorto sono malata..ho tantisogni, progetti.. l'anno prossimo mi trasferirò a parigi, nella meravigliosa parigi..sono felice.. ma mi sento sola..eppure di fatti non lo sono..vivo con sei persone e tutti mi vogliono bene..ma in tutta la mia vita non misono mai sentita veramente amata...ho bisogno di dare e ricevere amore...ho un curriculum universitario di tutto rispetto..molti mi giudicanocarina,intelligente,simpatica,brillante..ma io non mi sento soddisfatta..sono infelice..volevo essere perfetta..voglio essere perfetta..adesso sono grassa, omeglio mi sento tale..vivo in un corpo che non sento mio..ho perso il controllodella mia vita ma nessuno sembra essersene accorto..voglio guarire, voglio guarire..ma mi sento terribilmente sola in questa battaglia contro il mio male, contro me stessa... mi sento in colpa verso i miei amici e genitori che mi hanno data fiducia e che adeso si ritrovano con una figlia malata che finge d'esserlo..la mia vita non è altro che una finzione verso me stessa e verso gli altri...simulazione di una esistenza normale...voglio, desidero essere felice,accettarmi, credere in me stessa, acquisire autostima..credo di non averevalore...sono stanca..ho paura..la mia è una richiesta di aiuto e di amore..voglio aiutare me stessa e gli altri...e riniziare a vivere...perchè in fondo...la vita è bella!

mercoledì, marzo 07, 2007

AUTOLESIONISMO

..Salve.Mi chiamo Elena.Sono una ragazza di 18 anni,vivo in un paese di una provincia del nord-Italia.Sono all'ultimo anno del liceo socio psico pedagogico,e a scuola ho un rendimento abbastanza soddisfacente.La mia vita è divisa fra danza,scuola,e quando il tempo c'è amici.Sto scrivendo perchè sto riattraversando un periodo non proprio bello della mia"vita".Non so a cosa sia dovuto..è la 3 volta che mi capita nel giro di pochi anni.La prima volta che mi sono sentita in queste condizioni è stato all'inizio della 2 superiore,in seguito ad un incidente di un mio amico,ho cominciato a domandarmi se vivere avesse veramente un senso.Non trovavo risposte e questo mi struggeva abbastanza.Poi,verso la fine dell'anno stesso è pasato tutto.L'anno scorso mi è ricapitata quella che io chiamo la mia crisi,,in seguito ad una gita scolastica che per me è stata stupenda,è cambiato qualcosa.Tornata da Napoli ho mollato il mio ragazzo e ho scombussolato la mia vita:ho ripreso a fumare,ho cominciato a fregarmene di tutto,tutti mi dicevano che io ero cambiata e più me lo dicevano,più io mi comportavo da stronza(scusate il termine).Ciò è inziato tutto verso inzio aprile ed si è attenuato quando è finita la scuola e sono andata al mare,cioè a fine giugno.In questo periodo avevo pensato spesso al suicidio e avevo cominciato ad esprimere la mia tabbia facendomi dei graffi sulle braccia.In seguito,questa estate ho conosciuto un ragazzo col quale ho avuto una storia durata 5 mesi..con lui andava bene(o almeno fino ai 3 mesi)..mi sentivo felice e finalmente potevo riversare il mio amore su qualcuno,e sembrava per di più che questo qualcuno contraccambiasse.Ma anche allora c'era qualcosa che non andava..ogni volta che litigavamo,ogni volta che io soffrivo dei miei complessi d'inferiorità nei confronti della sua migliore amica,ogni volta che c'era qualcosa che non andava io mi tagliavo.Ho trovato delle lamette qui in casa,ed ho inziato a tagliarmi.Su tutte le braccia ed infine sui polsi.Ora è da qualche tempo che non mi taglio più,anche se ho una voglia matta di farlo..solo che mia madre se n' accorta delle cicatrici e no nvoglio che creda che io sia pazza.Solo che in questo periodo sto vivendo una situazione d'ambiguità e di stress,e sono ricaduta in crisi.Mi sento divisa a metà:una parte di me buona e una cattiva,autodistruttiva.E questa trionfa sempre.Spesso penso che se mi uccidessi darebbe meglio..riempirei con la mia morte un vuoto che sento dentro.Questo mio senso di essere sbagliata e di non andare bene.Mangio in modo spropositato ultimamente,ho sempre fame.Non ho voglia di studiare,di uscire.Non riesco a vivere bene neanche con le altre persone.. Cosa posso fare er migliorare?e per cacciare una volta per tutte quella parte autolesionista che spesso,indipendentemente dalle situazioni,torna a farsi sentire? grazie.

Il tuo, come da tua stessa autodiagnosi, è un comportamento autolesionistico. Per autolesionismo s'intende il tentativo di causare intenzionalmente un danno al proprio corpo, lesionandosi in modo di solito abbastanza grave da provocare danni ai tessuti o agli organi. Vari possono essere i motivi che ti possono avere indotto a questo comportamento. - Per scaricare lo stress: autolesionarsi ed il dolore fisico correlato placano lo stress. Tutto il disagio interiore che non si è in grado di gestire viene tramutato in sofferenza fisica, quindi più facilmente gestibile e più reale della sofferenza emozionale che è impalpabile. Per un po' ci si occupa solo del dolore fisico, distogliendosi temporaneamente da quello interiore
Per mostrare agli altri che si sta davvero soffrendo, offrendo loro qualcosa di concreto e di comunementeaccettato come "dolore". Così si esiste agli occhi degli altri. Le cicatrici sulla pelle rendono visibile esteriormente la sofferenza che si ha dentro, è un modo per comunicare agli altri il proprio dolore .I comportamenti autolesivi sono una richiesta di aiuto.
- Ci si sente talmente morti dentro, talmente apatici dal ricercare nella sofferenza fisica una prova che si è ancora vivi.Non si è in legame con il proprio corpo e il dolore fisico è l'unico modo che si ha per sentire di esistere, per percepire il proprio corpo.
- Come sostituto di un desiderio di suicidio.
- Per punirsi di proprie azioni o sensi di colpa .
- Io amo riassumere le possibili cause di un comportamento autolesionista in questa frase: "Si preferisce provare un dolore fisico per non provare un più profondo e doloroso dolore interiore"
Indicazioni utili: - Non isolarti ma fai presente la problematica ad una persona a te significativa al fine che possa diventare un "sos" nei momenti di crisi acuta. - Nel momento in cui si manifesta la crisi acuta svolgi un'attivita "lesionistica" rivolta ad un oggetto esterno, quale "picchiare" un oggetto morbido al fine di "scaricare" la rabbia. - Esci immediatamente di casa . - Nei momenti non di crisi acuta pratica un'attività fisica che "svuota" in qualche maniera della rabbia accumulata.- Esprimere la propria rabbia anche attraverso qualche forma artistica, come dipingere e disegnare ad esempio. Ma soprattutto non devi vergognarti di ammettere di esserti volutamente ferita, per timore di non essere capita, di essere giudicata negativamente o di essere considerati pazza. Invece non c'è motivo di cui vergognarti, sia perché gli autolesionisti non sono pazzi, sia perché tale fenomeno è più comune di quanto si creda, in forma più o meno patologica . Se la buonavolontà personale di combattere il tuo autolesionismo non produce significativi miglioramenti devi chiedere, senza esitazione, timore e vergogna, aiuto ad un'esperto. Saluti

PHRONEMOFOBIA E PHAGOFOBIA

Salve a tutti, mi chiamo Renato, ho 20 anni e sono grazie al vostro sito, venuto a conoscenza di essere affetto da tali fobie :
Phronemofobia phagofobia ( quando ero piccolo) (per il significato di tali fobie vedi http://www.iltuopsicologo.it/Fobie.asp
In questo periodo sto soffrendo della prima, e mi accorgo che è decisamente insolita, stupida e fastidiosa, e mi mette a disagio da un paio di settimane e non riesco a scrollarmela di dosso. Ho chiesto a mio padre di aiutarmi a cercare uno psicologo (non dicendogli di essere infetto di tali fobie per paura di contagiarlo...) e mi ha consigliato prima di rivolgermi ad uno psicologo, di consultare il mio medico. Vi chiedo aiuto, perchè durante gli attacchi di panico che mi porta la Phronemofobia la prima cosa che penso è il suicidio...insomma sto proprio male... ma si puo' guarire da questi stati d'ansia???
Cordiali saluti...

Salve Renato. Si può guarire dalle sue fobie. Senta il suo medico curante che le potrà consigliare qualche bravo psicologo. Sarebbe utile, nel caso delle fobie, un approccio terapeutico di tipo cognitivo-comportamentale. Cordiali saluti Dott. Roberto Cavaliere

DIPENDENZA AFFETTIVA

Mi chiamo Flavia, ho 34 anni da poco compiuti. Avrei necessità di capire ad un certo punto della mia vita cosa sto sbagliando.In breve racconto il punto della situazione ma devo partire comunque da lontano.Ho due fidanzamenti alle spalle: 1°( 8 anni) ero giovane, siamo cresciuti insieme avendo una vita irregolare.Quando ci siamo ripresi abbiamo capito; più lui che non era il caso di continuare.2°( 7 anni) avevo comprato anche casa ; ma la vita di relazione sessuale era finita da un po' per il resto tutto ok.Quando poi ho conosciuto un ragazzo che mi ha fatto particolarmente perdere latesta.La nostra storia è incominciata qui.Lui 44 anni con una storia alle spalle di "playboy" ed una relazione con unaragazza ex sposata semiconvivente con un altro ed una figlia. Lei estetista; lui era cliente e si frequentavano da circa 2 anni; lui andava acasa da lei e ci dormiva anche quando l' altro era via per lavoro.Nel frattempo lui ha messo su un centro estetico chiedendo a lei di andare a lavorare per lui , lei si rifiuta, ma ci va una sua collega che avra' a sua volta una piccola relazione poi scoperta dal marito.( Tutto finisce).Poi eccomi io: la nostra storia incomincia e Mario mi dice di questa relazione: lui continua a vederla e vede anche me. Piano piano lui decide e si stacca da lei .Lui ce l'ha con lei per il fatto dello smacco del lavoro .A distanza da un anno circa; lei si è rifatta viva e preme .Soprattutto perchè ora vuol andare a lavorare da lui.Lui non vede l'ora .Lui mi dice che devo dormire su due guanciali ma io non penso proprio.Per lui ho fatto di tutto ; visto come ci ho perso la testa.Mi sembra quasi di essere instabile anche caratterialmente.Il suo compartamente comunque è abbastanza ambiguo...non parla molto è un tipo taciturno però non pare mi nasconda niente.Ma io vivo nell' ossessione pura.NOn riesco a vivere in pieno e godermi lui in modo naturale senza pensieri .Ho sempre un senso di malessere .Mi sento sconfitta dal mondo intero.Mi sento completamente una frana .Non riesco a tenermi una persona con me e che mi faccia "star bene".Sarebbero tante altre le cose da dire ma volevo essere sintetica.

Salve Flavia. Mi scuso per il notevole ritardo con cui le rispondo. La sua situazione è abbstanza complessa e richiederebbe un analisi più approfondita. La invito a visitare il sito http://www.maldamore.it ed il relativo forum. Sarebbe utile se potesse partecipare ad uno dei prossimi seminari sul Mal d'Amore (vedi http://www.maldamore.it/Progetto%20Mal%20d%27Amore.htm) Rimango a sua disposizione e le progo cordiali saluti. Dott. Roberto Cavaliere

giovedì, febbraio 08, 2007

SENSI DI COLPA

Gentilissimo dottore, mi chiamo Flavio e sono uno studente di 22 anni. Le scrivo perchè la mia vita è diventata un inferno, da quando una mia ex coinquilina si è suicidata più di un anno fa, gettandosi dal balcone di casa del suo ragazzo. Dal giorno che ho saputo la notizia, ho molti sensi di colpa causati da un enorme dubbio. Volevo innanzitutto, spiegarle quello che mi è stato raccontato da un amico della vittima. La mia ex coinquilina, il giorno del suo 30° compleanno si trovava in bar, era completamente ubriaca, ha fatto "casino" (secondo me col suo ragazzo, che magari è andato al bar per impedirle di bere) e al ritorno a casa ha compiuto il gesto. Cosa posso centrare io in tutto questo? Glielo spiego subito.
Voglio premettere che la mia ex coinquilina aveva problemi di alcolismo e depressione. Il giorno del suo compleanno, come farebbe una persona gentile, le ho mandato un semplicissimo augurio di buon compleanno tramite sms.
La paranoia che mi sono fatto è questa:
-lei è tornata a casa tutta ubriaca;
-il cellulare è rimasto a casa perchè magari lo aveva dimenticato e sul display c'era il mio sms;
-il cellulare, squilla per avvisare che c'è un messaggio non letto (i cellulari di ultima generazione come quello che possedeva lei, avvisano della presenza di un messaggio non letto ad esempio ogni 5 minuti);
-lei pensa che in quel sms ci sia scritto che il suo ragazzo la vuole lasciare e presa da un raptus, incapace di intendere e di volere perchè ubriaca, si lancia dal balcone.
Dato che mi sono fatto questo film nella testa e visto che non ho certezza su come sono andate veramente le cose, mi tormento e penso che se non avessi mandato quel sms lei non sarebbe morta e soprattuto non troverò una risposta al mio dubbio. E' possibile secondo lei che una persona si suicidi nella maniera che le ho raccontato? Perchè devo farmi delle colpe che a detta di amici e genitori sono inutili.
La prego mi aiuti.
La ringrazio anticipatamente ed attendo una sua risposta.
Lei ha costruito nella sua mente un "castello fobico", cioè la ricostruzione immaginaria e del tutto distaccata dalla realtà, della paura di essere il responsabile del suicidio della vicina di casa. Andrebbero analizzate le cause che la portano ad avere tali infondati sensi di colpa. Può darsi che lei sia in generale un soggetto che tende a colpevelizzarsi. Tenga presente che depressione ed alcolismo sono fortemente correlati con tentativi di suicidio. La limitatezza della consulenza online e la delicatezza dell'argomento trattato m'impediscono di esserle maggiormente d'aiuto. Cordiali saluti

UNA "DIVERSA LETTURA" DELL'AUTOLESIONISMO

Di seguito riporto una "diversa" lettura dell'autolesionismo pervenutami da una visitatrice del sito. "Diversa lettura" che non condivido ma che pubblico perchè può aiutare a capire perchè un adolescente arrivi a tali comportamenti. Personalmente rimango dell'idea che il dolore fisico indotto dall'autolesionismo serve a non sentire un più profondo e dilaniante dolore interiore.
1-La causa unica e assoluta dell'autolesionismo è lo sbaglio non proprio ma di una o più persone che si ha accanto, quello di farci del male. Al contrario di quello che sembra, non serve reiterare uno sbaglio mentale nei confronti di una persona sensibile per squilibrare l'intero mondo che le unisce. Ad esempio: mi hanno insegnato da quando avevo sei anni compiuti che dai 10 ai 19 non avrei capito più un cazzo della vita grazie all'adolescenza. A dir la verità io le cose le vedo sempre nello stesso modo di prima, e le faccio anche nello stesso modo di prima, e dico sempre le stesse cose di prima, e soprattutto sono sempre io. La cultura dell'adolescenza però è tanto forte nei miei genitori che insistono a fare come se vicino a loro ci fosse il caso tipo del quindicenne appartenente alla relativa cultura.Primo: non sono io. Non importa cosa o chi credano di guardare i miei genitori, ma scelgono deliberatamente di NON guardare me. Sono loro figlio, quindi ne hanno il dovere. Secondo: recitano. Il fenomeno stesso del recitare nasce dal rifiuto della realtà che si ha intorno, quindi sempre volontariamente e senza alcunchè di realmente tangibile come giustificazione, mi stanno trattando come una merda per avere finalmente la gratificazione di aver creduto in idee giuste. QUALCUNO, vicino a me, tiene più in conto le sue idee che me. 2-Io non sono un cretino. Col mio corpo ci faccio quello che mi pare, e non perchè qualcun altro è d'accordo, ma perchè IO sono d'accordo sapendo benissimo che IO sono l'autorità giudicante più importante di questo pianeta, cosa che semmai sono proprio LORO ad essersi dimenticati. I tagli saranno proprio i segni del male che LORO mi hanno fatto, e dovrannno essere visti solamente da LORO quando avranno la sanità mentale di capire quello che succede. Primo: se tu in quanto personaggio della tua vita fai una puttanata, devi essere al corrente del fatto che tu in quanto tu e basta ne pagherai le complete conseguenze. Cosa che NOI adolescenti, parlo di quelli che hanno 15-19 anni adesso, né più, né meno, sappiamo benissimo e che loro a quanto pare non hanno pensato.Secondo: A me non fa proprio male sfarmi i pugni contro i muri. Se no non lo farei. Non mi fa male vedere il mio sangue dipingermi le braccia, perchè è il MIO sangue, e sono i MIEI pugni. Farà male a loro. 3-Proprio i miei genitori sono convintissimi che noi giovani si vada in discoteca perchè va di moda. E loro, che sanno tutto del mondo, sanno anche benissimo che è una merda, pericolosa, ecc. ecc.Noi ci andiamo PERCHE' è pericolosa. Noi ci caliamo in discoteca perchè ci pulsano le vene e ci fanno male le tempie. Perchè balliamo come degli idioti. e quando usciamo ci pensiamo e se ci vediamo ballare alla luce scoppiamo a ridere. Noi beviamo e fumiamo di tutto non perchè pensiamo sia bello ma in realtà, inconsciamente, sappiamo che....Noi sappiamo soltanto che quello che loro chiamano inconsciamente è ciò che nella loro piccola parte quotidiana, nella recita, nel loro personaggio, non esiste. Non c'è NIENTE di inconscio per noi, adesso. Perchè sappiamo perfettamente quello che ci passa per la testa. Che lo vogliamo dire o accettare o meno, è un altro discorso. NOI beviamo fumiamo ci caliamo andiamo fuoi di noi con tutti i mezzi possibili PERCHE' fa male. E' una vendetta, letteralmente. Ma noi, noi che lo facciamo, ne siamo completamente estranei. E' bene che questo sia chiaro.Se serve un'altra testimonianza, ho la mia.