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mercoledì, agosto 18, 2010

MIO PADRE E' UN ALCOLISTA

Butterfly Età: 23
Mio papa ha perso il lavoro da circa 2 anni, e da quel momento si è incrementato il problema dell'alcol. Gia prima beveva, ma ora molto di piu. io non vivo piu a casa da 4 anni, ma mia sorella si. Mia mamma non ha la forza di reagire alle sue inprecazioni, quando la insulta e le tira gli oggetti...lei piange solo. Mia sorella invece, trovandosi in casa, reagisce dicendogli che sta rovinando la nostra famiglia e ke non deve comportarsi cosi, ma lui tanto non risponde ed è come se non gli importasse. poi magari il giorno dopo si comporta come se nulla fosse accaduto...e cosi fino a quando non succede di nuovo...va avanti cosi da parecchi anni, ma ora siamo arrivati al limite. Soprattutto perchè a settembre mia sorella andra via di casa per studiare, e a questo punto mia mamma rimarra' da sola con lui in casa. Una psicologa ha detto a mia sorella di aspettare quando lei se ne andra' puo darsi ke le cose in casa cambino, perchè trovandosi da sola, mia mamma dovra' trovare la forza di reagire...ora si comporta cosi per difenderla! Pero' secondo me non andra' proprio cosi...perchè mia mamma è incapace di reagire..lei piange solo..poi siamo noi sorelle che ci accaniamo contro nostro padre!!!
Una volta sono anche scappate ci casa in seguito ad una sfuriata di mio padre,
mia sorella ha caricato in macchina mia mamma e l'ha portata via...ma tanto
non è cambiato nulla...si è pensato di chiamare le forze dell'ordine...ma mia
mamma non ne trova il coraggio. Abbiamo parlato con il medico di famiglia, per altro grande amico di mio padre, lui ci ha confermato che il fegato è peggiorato, ma deve agire di sua spontanea volonta'...dovrebbe farsi aiutare
da un'associazione alcolisti anonimi...Come ce lo mandiamo pero'?
Abbiamo pensato di mandare nostra madre da uno psicologo per fare in modo che almeno lei trovi la forza di reagire e sia in grado di decidere per il bene
della famiglia...
Come vede le abbiamo provate tutte...ora nn sappiamo piu che fare!!

SONO ECCITATO DAI PIEDI DELLE MIE PARTNER

ax81 Età: 29
Buongiorno, sono un ragazzo di 29 anni e ho un problema, o meglio è da poco che credo di averlo classificato come tale e vorrei gentilmente un vostro parere.
Per molti anni sono stato fidanzato con una ragazza di cui ero molto innamorato. Purtroppo la nostra storia è finita un anno fa circa. Io ero molto attratto fisicamente da lei, in particolare dalle sue estremità inferiori. Infatti da sempre i suoi piedi per me sono stati uno strumento di eccitazione non indifferente. Da quando ci siamo lasciati ho capito che in una ragazza la prima cosa che guardo sono proprio i piedi. Attualmente sto frequentando una nuova ragazza la quale mi piace molto come persona, ma purtroppo non trovo i suoi piedi sexy o eccitanti al tal punto da far scattare costanti confronti nella mia testa con quelli della mia ex.
Ad oggi continuo a guardarmi intorno osservando in modo maniacale i piedi anche delle mie amiche, trovando la cosa molto eccitante ma al tempo stesso spaventosa, in quanto riconosco ormai di avere una vera ossessione per i piedi
femminili in generale.
Inoltre di recente ho scoperto che la mia ex vuole tornare sui suoi passi e tornare con me.
Io penso che lo farei principalmente per soddisfare un esigenza sessuale legata alle sue estremità. La persona con la quale esco ormai da piu di sei mesi mi piace molto, ma ripeto, il "difetto" dei piedi mi sta frenando nel rapporto.
Non so più come comportarmi. Posso chiedere un'opinione e/o un consiglio?



SPOSATO, MA FORSE SONO OMOSESSUALE

pali Età: 39
Desidero confrontarmi su alcuni miei comportamenti per me destabilizzanti e oramai antichi. Sono un uomo sposato, da pochi mesi padre di un bellissimo bambino; ho accanto a me una donna meravigliosa che ho conquistato e voluto nella mia vita. Sono un'artista ed ho una creatività molto vivace. Attraverso la vita con piccoli e grandi passi.Ho molti rapporti di lavoro e tra gli amici, sono quello più estroverso, simpatico e ottimista.
Ma da troppi anni mi porto dentro di me un mondo fatto di incontri occasionali,
inventati, dialoghi, immagini di uomini, incuriosito dal corpo dell'uomo, dal pene. Amore e sesso con mia moglie procedono, alcuni periodi, con lunghe astinenze. IO ho quotidianamente la voglia del corpo e nei periodi in cui sono
solo, per qualche giorno, non faccio altro che masturbarmi con vigore, ripetutamente anche tre o quattro volte al giorno, solleticato dai video hard gay di internet, o da qualche uomo, straniero, intravisto durante le miei passeggiate in città, o da qualche video gay recuperato in un sexy shop.
Ho iniziato a relazionarmi sessualmente con la donna in genere, molto tardi, intorno ai 30 anni. In tutta la mia vita da non sposato, e lo sono da 4 anni, avrò fatto sesso o amore, forse 2 volte. Non ho un fisico atletico, sono gradevole però, ma probabilmente questo non sentirsi bene con il proprio corpo, ha rallentato questi rapporti. Ricordo però, andando indietro nella mia adolescenza che provavo un gran piacere masturbarmi pensando a qualche mio
amico, a qualche professore, con pratiche di onanismo, che ora sono diventate, per fortuna ora da sposato, diluite, più intense. Per qualche strana
perversione provo un piacere a dilatare il mio orifizio, quasi a trasformarlo in una grande vagina, pronta ad accogliere nuovi desideri. A volte sono oossessionato dal desiderio di incontrare un altro uomo o più uomini. Da anni
mi sono masturbato pensando ad un mio amico, il quale è diventato il mio confidente. Era vittima dei miei desideri più irrefrenabili; lui mi ha ripagato
con un'immagine del suo pene ed un tentativo furtivo di prenderlo, in occasione di una festa, in bocca. Per un periodo della mia vita ho pianto per
lui, perchè lo volevo con me, e mi è balenata l'idea di vpoter vivere con lui.
Ma ero solo, in questa costruzione; in realtà cercavo un confronto sicuro e confidenziale sessuale.
Non nascondo che alcune mie amiche hanno creduto che io avessi avuto in passato storie con uomini, dicono, data la mia grande sensibilità.
A questo punto della mia vita sento che non ho mai vissuto un rapportoomosessuale. Mia moglie sa che per un perodo ho fatto una lunga riflessione su questo, ma con lei siamo andati avanti felici verso la vita e i suoi frutti.
Un rapporto omosessuale mai affrontato, di scoperta del mio corpo e del corpo dell'altra persona, può farmi capire meglio?
Mi sento sporco, ossia non pulito nell'anima, ossessionata da questi miei antiche desideri mai sedati e affrontati.
In tutto questo sento che un giorno saprò consigliare mio figlio a vivere pienamente le proprie emozioni, per potersi capire meglio e procedere, inquesto quotidiano di per sè già faticoso, con passi leggeri.
Grazie.



SONO UNA COMPLETA NULLITA'

Claudia Età: 18
Vorrei tanto poter morire, poter scomparire dalla faccia della terra x sempre! Sn una completa nullità , la mia vita è una completa nullià ! Sn sola, ho perso la mia migliore amica, ho perso il mio unico grande amore, ho perso la poca fiducia k i miei erano riusciti a darmi, ma soprattutto ho perso il controllo di me stessa! Sto male, tantissimo e nn ce la faccio più a continuar così, non lo sopporterei ancora. E' tropp forte il dolore k sento e k ho dentro di me! Vorrei tanto poter far qualcosa, ma nn so cs potrei far, nn c'è nessuna speranza! Sn giovane, cn tanta vita ancora davanti a me, ma nn riesco a vedere il mio futuro in modo positivo, vedo tutto nero e so cn assoluta certezza k io nn potrò mai essere felice in questa vita.



MI SONO OPERATA ALLO STOMACO PER OBESITA'

giuseppina Età: 24
Sono una ragazza di 25 anni che sta vivendo in un momento particolare della sua vita e consigliandomi tutti di parlarne con uno psicologo ho pensato di rivolgermi a lei...Essendo obesa da quando avevo 9 anni e aumentando anche 10 chili al mese ad aprile di questo anno mi sono operata togliendo l'80% di stomaco. E ora iniziano i problemi seri. Da Aprile a oggi ho perso 50 chili e nell'ultima settimana non mangio e non bevo più perchè sono terrorizzata all'idea che qualcosa possa farmi tornare al peso che avevo prima e che lo stomaco si possa allargare...sono partita il mese scorso dal mangiare e vomitare e sono arrivata al non mettere più nulla in bocca...infatti oggi la pressione ce l'ho 70 45...per le persone che mi stanno accanto sono diventata anoressica ma se fosse come è possibile essere anoressiche a 125 chili?? e come posso fare a risolvere questo problema che mi si è creato con il cibo?? Io credo che questo problema non si pone perchè ho pensato di fermarmi quando arriverò a pesare 39 chili e le persone non mi sparleranno più ne davanti e ne dietro...perchè ormai viviamo in un mondo dove se non sei perfetta non ti accetta nessuno...secondo lei come dovrei fare?? Io a parte i giramenti di testa dovuti alla pressione bassa sto benissimo...anzi non mangiando non mi
si pone il problema del dover vomitare a tutti i costi invece se metto qualcosa
in bocca ci vuole più tempo ad ingoiarla che a ricacciarla su...all'inizio mi sentivo solo in colpa dopo aver finito di mangiare arrivando al vomito sotto il pianto invece ora faccio di tutto per provocare il vomito...poi un'altra cosa...anche secondo lei è come mi hanno detto gli altri e cioè che sto tentando l'autodistruzione e non riuscendo a suicidarmi ho scelto questo modo
più facile?? spero che almeno lei mi riesca a chiarire la situazione che una
persona che vede la cosa da fuori riesce a dare consigli migliori...resto in
attesa di una sua risposta...

p.s. ho provato a fare il test sul vostro sito e questo è il risultato Sono presenti disturbi del comportamento alimentare in maniera sempre più netta all'avvicinarsi al punteggio totale ( 156 punti).

Il punteggio delle risposte ottenuto: 141

LA SUA PRESENZA MI FA' MALE

francy Età: 29
caro dottore, ho 29 anni e credo di avere un problema dal quale non riesco ad uscire, i miei genitori sono separati da 3 anni, in realta lo erano anche prima, ma in casa, mio padre ha sempre tradito mia madre e lei lo ha sempre perdonato..io ho sempre avuto paura che si separassero..e cercavo affetto altrove ...scegliendo sempre uomini con problemi, da curare..all'età di 17 anni dopo un fidanzamento di quasi 3 rimasi incinta per via di una violenza, aborti con l autorizzazzione di un giudice...lasciai questo ragazzo dopo di lui il vuoto...a 20 anni connobbi un ragazzo che aveva 9 anni in piu' di me, lo scelsi perchè mi dava sicurezza era un ragazzo semplice e normale senza problemi ne di alcol ne di droghe ne di altro cosi' me ne innamorai ma dopo 2 anni inizio' a tradirmi ripetutamente, mi tradive per 2 mesi con la stessa preda per poi tornare da me pentito..siamo rimasti insieme per 9 lunghi anni ma ogni anno ecco che mi tradiva,come fosse una malattia....ma io nn riuscivo a nn credergli quando mi implorava di perdonarlo e mi diceva di aver capito...tante donne in 9 anni...ma..l'anno scorso mi porto a lasciarlo perchè al contrario delle altre volte mi fece le corna davanti affinche io lo mandassi all altro paese, lo feci ma lui praticamente volle giocare sporchissimo, stava con lei e voleva stare anche con me..io cercai di evitarlo ma fu inutile perchè mi pedinava quando lei era a lavoro, scrissi anche a lei e gli chiesi di tenerlo lontano da me, ma fu inutile...anzi peggio..una sera lui mi aspettò fuori casa e mi salto addosso, lo implorai di non toccarmi, ma nn smise, alchè io gli dissi che qualsiasi cosa avesse fatto io sarei stata una mummia perchè nn lo volevo. non lo riconoscevo, non lo avevo mai visto cosi' squallido...fatto sta che quella notte lui fece una cosa che nn aveva mai fatto in 9 anni...rimasi incinta!!!!!!!!! Pensavo potessimo tenerlo credevo che lui sarebbe ritornato da me come sempre , daltronde sapeva che nn prendevo pillole e percio' c era stato sempre attento, credevo lo volesse...all'inizio nn ci credeva cosi' lo portai dal mio ginecologo ..ma nulla dopo la visita ando' da lei e ci ando' per altri gg era sempre con lei...mi disse che il bambino lo voleva, ma haimè fece di tutto per farmi credere il contrario..alchè mi sentii sporca, mi sentii un peso e pensavo a me alla mia vita ai miei genitori e mi chiedevo se era quella la vita che avrei voluto per mio figlio..mi feci una domanda e mi chiesi" se potevo scegliere di vivere come ho vissuto, avrei desiderato che mia madre mi desse la vita? la mia risposta è stata NO!" amavo troppo quel bambino per farlo nascere da solo, senza una famiglia, mi misi da parte e non lo cercai mai, fu lui a cercarmi qualche volta.. venne il giorno, e la sera prima fu l'unico giorno che lo chiamai, volevo essere certa che lui nn lo volesse, infatti lui nn rispose.. la mattina andai in ospedale, avevo già pianto tanto in quesi due mesi ma quella mattina piansi dalle 6 alle 13 ora in cui mi somministrarono l anestesia. uscita dall ospedale mi chiusi in casa per tre gg nel frattempo la madre del mio ragazzo si ammalo' di tumore, matastasi ovunque le diagnosticarono 2 mesi di vita, lei era una donna molto buona e quando seppe cio' che era successo pianse tanto e mi chiese perdono per suo figlio. dopo l'aborto lui mi gironzolava intorno facendosi vedere con lei, ma io nn gli davo importanza ne a lei e ne a lui, il mio dolore era concentrato sulla perdita" del bambino, piu' nulla mi faceva male...dormivo 2 ore a notte e facevo incubi e avevo tanti sensi di colpa piangevo sempre da sola e davanti agli altri. parti' per un mese andai in brasile..neanche li' trovai pace pensavo solo a quello che mi era successo. al mio ritorno lui torno da me era novembre 2009 ..mi imploro' di perdonarlo, sua madre si aggravo' e mori' ,
lui non mi ha permesso di respirare, è da novembre 2009 che mi sta dietro piange come un disperato io lo umilio ogni giorno per allontanarlo ma nulla lui è qui che sopporta ed io sto male perchè nn passa un giorno che nn penso alla
castrazione che ho ricevuto, al bambino che aveva per anni desiderato e ai
pianti che mi faccio tutti i gg, vorrei farlo sparire dalla mia vita, so di non
amarlo piu' lo so ...ma la sua presenza mi fa male e anche la sua assenza mi
fa effetto, nn capisco piu' nulla Vorrei soltanto guarire perchè tutta la mia
vita mi sembra una malattia...



AL MIO RAGAZZO E' MORTA LA MADRE

fragolina Età: 27
Buonasera, scrivo non per me ma per il mio ragazzo (27 anni) vorrei aiutarlo a superare un truama enorme, la perdita della madre, avvenuta ormai quasi 11 anni fa. Non ne parla mai, tutto ciò che so l'ho saputo dai suoi familiari, da lui ricevetti solo un sms dopo 4 mesi che stavamo insieme dove mi diceva che testuali parole: "Io non ho più la mamma vera".
Ancora lo ricordo con dolore.. vive da solo ma nella sua casa non ci sono esposte fotografie della madre, e ne ha mostrate solo alcune dentro ad alcuni cassetti. Al contrario, la casa dei nonni materni è piena di immagini che la
ritraggono a tutte le età.
E' un ragazzo chiuso ma dal cuore grande, non piange mai ma a volte lo vedo
piangere dentro. Il padre ha un'altra famiglia, i gentori erano già saperati alla scoparsa della madre da circa 4 anni. Inutile dire che non va mai al cimitero a trovarla.
Come posso aiutarlo? Posso fare qualcosa, o deve superare da solo il trauma?
Grzie in anticipo!!!