Alessia Età: 23
Sono una ragazza di 23 anni, circa 2 mesi fa ho interrotto la gravidanza di un piccolo bambino di 98 mm... E' stata una scelta presa praticamente davanti alla clinica, il mio desiderio più grande è sempre stato avere un bambino e diventare mamma, ma al momento del test il mio convivente non ha reagito come mi aspettavo e tutto il mondo mi è crollato addosso. Non ha mai parlato di non volerlo, ma ha sempre anteposto alla felicità di diventare padre problematiche di casa, lavoro, denaro... premetto che io ad ottobre mi laureo, e che quindi finora non ho uno stipendio, la nostra casa è molto piccola,ma so che tutto questo poteva essere superato.
Invece, mi sono quasi fatta autoconvincere che 5 anni universitari sono serviti a qualcosa, non ad arrivare davanti ad una commissione di laurea con un pancione di 8 mesi, che avrei iniziato a lavorare, e tutte cose che mi ero prefissata prima di sapere che ero mamma.. si, perchè a me non interessava altro che avere quel bambino, invece quel giorno lui e mia mamma mi hanno accompagnata e tutti e 3 in lacrime gli abbiamo detto addio.. i giorni passano,
e la mia rabbia verso il mondo cresce, come cresce sempre più la voglia di riavere un bambino.. con il mio lui riesco ad avere una relazione abbastanza tranquilla e serena a momenti, in altri lo vedo come un carnefice, come una persona che è riuscita a farmi cambiare idea su un desiderio che io ho sempre avuto, lo respingo infatti apparte qualche bacio non riesco a fare nient'altro.. non sono nemmeno convinta di amarlo così tanto ora.. vorrei solo poter chiudere gli occhi e ricominciare invece ho sempre davanti a me l'immagine dell'ultima ecografia, la sensazione del pancino, il test con scritto "incinta", e piango piango anche passeggiando, guardo i bambini con una tristezza negli occhi, e penso solo che il signore sia buono e possa ridarmi questa immensa gioia che ho gettato via per paura di deludere i miei (lo hanno saputo fin da subito, mi hanno sempre sostenuta in tutto, e volevano che io lo tenessi), di perdere opportunità lavorative, di "obbligare" il mio ragazzo a vendere casa, prenderne un'altra e prenderci a carico.. la sensazione che ho però è sempre quella di un immensa nostalgia e tristezza, lo sogno ogni notte, ed è sempre con me..non so come uscirne,vorrei solo riaverlo subito, ho sbagliato tutto.