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martedì, marzo 30, 2010

DIPENDENZA DA SLOT MACHINE

unkown Età: 20
Salve a tutti.
da luglio 2009 ho iniziato gradualmente a giocare sempre piu spesso alle slot
da 20 euro a settimana fino a ora che ne lascio anche 150 .
ho sempre giocato nella mia vita anche a volte le mille lire ai videopoker
quando avevo 13 anni (giocavo con mio padre/madre che mi osservavano) ma era un gioco che con mille lire vincevo quasi sempre dieci mila lire e incassavo
felice!
poi levarono i videopoker e non giocai piu..questo fino a quando per caso misi
pochi euro in una slot di quelle nuove e vinsi una cifra che per me era abbastanza importante (100euro). li presi e andai via. da quel giorno ho iniziato a frequentare quando ne avevo occasione il bar e a cambiare 20 euro anche per giocare e non mi limitavo piu a usare gli spicci che avevo in tasca.
andavo avanti tra vincite e perdite ma mai troppo grosse.
arrivai anche a mettere da parte 750 euro ricavati da frequenti vincite di 100/150.
da luglio che ho avuto problemi seri in famiglia e dovendo accompagnare spesso in ospedale mia madre ho trovato una bar vicino dove passavo le ore che lei era dentro.
iniziavo a girare con minimo 100 euro nella tasca ma non li spendevo tutti.
adesso da circa 3 mesi giro con anche 300 euro destinati al gioco e non li
metto mai tutti faccio massimo 100 per volta e se per caso ne ho 50 e perdo
vado alla posta prelevo perchè voglio avere soldi se trovo una slot.
in questa settimana ho speso oggi 280 e 165 ieri sono a pezzi ma non perchè
sono indebitato fortunatamente non mi hanno dato un danno non avendo famiglia da mantenere e riesco quasi sempre a tenere qualche banconota in tasca per non restare senza soldi.
in famiglia sanno che gioco ma non immaginano le cifre.
cosa dovrei fare per smettere totalmente?ho paura di non riuscirci..ma voglio
davvero farla finita con questo vizio.


grazie dell\'attenzione spero di ricevere un aiuto al piu presto.






Cordialmente

RUMORI FASTIDIOSI

Torredipisa Età: 58
Buongiorno
Vivo con mia moglie da trenta anni in un condominio alla periferia di Pisa.
Si tratta di una costruzione di cinque piani, eseguita senza tenere conto di
alcun criterio di isolamento acustico. E questo è il problema di base.
Infatti durante le visite dei nostri amici di allora, specialmete al sabato sera,
gli inquilini dei piani sottostanti picchiavano col bastone per manifestare evidentemente il loro fastidio per i rumori che venivano prodotti da noi. Si trattava semplicemente di calpestii, di conversazioni, di musica e di  TV, ma evidentemente, a causa dell'isolamento acustico inesistente, tutti questi rumori venivano percepiti in modo notevole.
Una sera fummo addirittura aggrediti dai nostri vicini e andammo in causa.
Ovviamente vincemmo la causa perchè fu dimostrato che le visite dei nostri
amici avvenivano entro gli orari consentiti dal regolamento di condominio e
che comunque si trattava di normali rumori di vita comune.
Tuttavia l'atmosfera di quel condominio si era fatta molto tesa.
Anche se ritenuti dalla parte del torto, i nostri vicini cominciarono a farci dispetti tipo distorcere i tergicristalli dell'auto oppure alzare il volume TV quando sentivano che mettevamo a letto la nostra bambina.
Pensai addirittura di cambiare casa e comunque per me divento' un vero tormento quando ricevevo visite. Avevo il terrore che si verificassero ancora
quegli spiacevoli eventi.
E qui inizia il problema.
Questa paura di generare rumori che scatenassero l'ira dei vicini, mi obbligarono per molti anni a cercare di limitare al massimo tutti i rumori. Ma questo non era un problema per mia moglie e mia figlia che invec continuarono a vivere tranquillamente senza preoccupazioni.
Poi gli inquilini se ne andarono definitivamente.
Sembrava che quell'angoscia continuata per anni fosse finalmente cessata.
Ed invece è accaduto - e sta accadendo tuttora - il contrario:
Adesso sono io che non sopporto i rumori degli altri, e si badi bene, non sopporto proprio gli stessi piccoli rumori che noi stessi producevamo allora.
Ho pensato anch'io di tagliare gomme alle macchine, senza pero' fare niente.
Pero' adesso proprio non capisco perché mi sta succedendo questo.
Non appena sento un rumore appena un po' piu' forte degli altri, mi trovo a trasalire e comincio a sudare, il cuore mi palpita e dentro di me sento il folle desiderio che quel rumore finisca.
Insomma io ho preso lo stesso posto dei vicini di allora.
Che cosa posso fare? Quale consiglio mi dareste per questo problema?
Spe di non avervi annoiati.
Grazie e saluti
Fabio

SOFFRO DI DEPRESSIONE PER LE VIOLENZA SUBITE

serendipity Età: 40
Salve, mi chiamo Teresa e ho 40 anni. Da tre anni soffro di depressione e credo di essere arrivata ad un punto in cui vivere non vale più la pena. Sono stanca di tutto e di tutti. Ho una bambina e sono sposata.
Mio marito cerca di tirarmi su ma ogni giorno diventa pesante respirare e il
solo pensiero che mi fa andare avanti e che forse quel giorno sarà l'ultimo.
Non mi sento vigliacca se voglio farla finita anzi al contrario,credo ci voglia
tanto coraggio e tanta disperazione per portare a termine un suicidio. Sono
stata violentata da mio padre, mia madre ci ha abbandonate con un padre-padrone e alcolizzato. Per anni siamo state molestate e picchiate senza che nessuno (pur sapendo) facesse nulla. So che sono passati anni ma il dolore è sempre vivo. Fortunatamente sono morti ma in me è rimasto qualcosa di incompiuto. Non voglio rovinare la mia famiglia, ma in fondo staranno meglio senza di me. Ho pensato anche di andare via di casa e vivere lontano da tutti, ma purtroppo non saprei dove andare non ho le possibilità per farlo. Grazie

AUTOLESIONISMO ONLINE

Silvye Età: 24
Salve, non nascondo che ho molta vergogna a parlarne, e non mi viene facile. Sono autolesionista e masochista ma in un modo diverso dalle altre testimonianze che ho letto... non mi procuro tagli, ma la mia "passione" malata consiste nel frustarmi con una catenella, sopratutto su schiena, fianchi e gambe... ho iniziato da piccolissima, intorno ai 13-14 anni, nei pomeriggi a casa da sola senza i miei ho iniziato spogliandomi, e iniziando a colpirmi con una catenella mentre mi guardavo davanti allo specchio... questa pratica mi è rimasta per tutti questi anni, è come se "sento" di meritarmi una punizione, e devo guardarmi mentre la subisco, così nella mente mi rimangono impresse le immagini di me che piango e provo dolore... nei momenti di lucidità poi provo molta vergogna di quello che ho fatto, e molte volte mi sono detta che devo smettere, ma non ce la faccio, e ricasco sempre nella stessa vicenda, a volte mi sembra anche di sentire una voce cattiva dentro di me che mi ordina di farlo. Con gli anni poi ho scoperto molte altre attività autolesionistiche, e con internet ho iniziato a raccontarle nel web a sconosciuti/e e ad espormi ai loro giudizi o consigli, mi vergogno davvero a scriverlo, ma a volte chiedo che mi vengano assegnate punizioni on-line che devo eseguire a casa da sola...
Ho letto alcune cose riguardo al masochismo, dovrebbe essere sempre causato dal senso di colpa per qualcosa (infatti io quando lo faccio penso di meritare
tutto ciò), e penso possa essere legato in parte anche al rapporto che ho avuto coi miei genitori, poco amorevoli verso di me, molto assenti... Cosa dovrei fare per riuscire a smettere?
Credetemi, non è stato facile scrivere questa testimonianza, ho molta vergogna nonostante l'anonimato...

domenica, marzo 14, 2010

NON SO' PIU' CHE FARE

MELANIA Età: 20
Salve mi chiamo melania le ho già scritto una settimana fa però non ho trovato alcuna risposta,siccome ho veramente bisogno d'aiuto le scrivo di nuovo spiegandole nel dettaglio la situazione.Ho 19 anni,20 tra qualche mese.Sono nata ad r. ed ho sempre vissuto in un piccolo paesino di provincia fino all'estate 2007 in cui mi sono trasferita a m..
Il motivo per cui mi rivolgo a lei è perchè sto vivendo una situazione strana e
non riesco a venirne a capo anche perchè quando espongo il mio problema a
qualcuno tipo mia madre mi vengono addossate tutte le colpe senza risolvere
alcun problema anzi complico solo ulteriormente la situazione.
Prima di trasferirmi ero felice,conducevo una vita normale,nonostante i contrasti con mia madre.Lei deve sapere che mia madre non è mai stata molto
permissiva anzi molto invasiva direi,io in principio ero convinta che tenerla al corrente di tutto potesse in un certo senso tranquillizzarla e lasciarmi più libera,in realtà,non è andata proprio così.Sin da quando ero bambina mi ha privato di scegliere,in un certo senso di vivere ad esempio non potevo guardare la tv al pomeriggio perchè dovevo studare,non potevo uscire a giocare al parco con le mie cugine,non potevo parlare in dialetto...e l'elenco potrebbe continuare all'infinito.Crescendo però ho cercato di lottare per avere i miei spazi,anche se è stata dura.Pensi che ho lottato per la scelta della scuola superiore da frequentare,può sembrare buffo o incedibilmente ridicolo,ma mia madre nonostante i miei ottimi voti non voleva che frequentassi il liceo classico.Ottenuto ciò ho contiuato a chiedere e a cercare di ritagliarmi degli spazi.In parte ci sono riuscita,a 15 anni ho ottenuto il permesso di poter uscire la sera fino alle 10,30 per 2 volte al mese naturalmente,secondo la sua ottica,o solo il sabato o solo la domenica.Io nonostante tutto ho sempre accettato anche se le sue decisioni mi facevano male,visto che ero l'unica tra le mie amiche ad avere questo tipo di problema,cercavo di non darlo a vedere rispettando sempre mia madre,mettendomi nei suoi panni(quando potevo).Finalmente a 16 ho ottenuto un pò più di libertà,anche se è durata poco;infatti potevo uscire tutti i sabato e domenica ovviamente fino alle 10.30
senza però uscire dal piccolo paesino dove abitavo,senza andare in macchina con i miei amici,senza andare alle feste di compleanno,insomma potevo semplicemente uscire per fare un giro ed andare a mangiare una pizza.Io però,non mi sono mai ribellata e per fortuna nonostante tutto ciò ho sempre avuto tantissimi amici,già forse la mia unica ancora di salvezza.Quando abitavo li avevo una vita attiva,molto attiva:frequentavo il liceo classico,corsi di teatro,aiutavo le catechiste in parrocchia,insomma grazie al mio carattere ho sempre svolto molte attività e conosciuto tante persone.Proprio per il mio carattere ritenuto da tutti i miei amici:forte,sono sempre stata la consigliera di tutti,ed io mi riconoscevo così fino a poco tempo fa...ora non più.
Da quando ho saputo di dovermi trasferire per me tutto è cambiato,mia madre con cui nonostante tutto,le confidavo tutto si è trasformata da amica in nemica;prima di apprendere la notizia della mia partenza(ho saputo di dover partire un mese prima,tutto e tutti sapevano tranne che io) ignara di tutto vivevo la vita tipica di una ragazza di 16 anni,tra le varie cose che mi sono capitate c'è stata anche quella di innamorarmi,infatti intrapresi una relazione con un ragazzo del mio stesso paese più grande di me di un anno,tutto procedeva per il meglio e mia madre era a conoscenza di tutto.Quando mi dissero della partenza mi dissero anche di dover troncare la relazione,io accettai di partire per stare vicino a mio padre che lavora qui,però rifiutai di interrompere la relazione,così i miei cominciarono a seguirmi quando uscivo,fino al punto di inventarsi che il ragazzo avesse un'altra relazione.Io facevo finta di credere a tutto e continuai la relazione,ignara del fatto di essere spiata.Fu così che un giorno i miei mi costrinsero a telefonare con il vivavoce al ragazzo per dirgli di lasciarci.In realtà dopo molto tempo sono venuta a conoscenza del fatto che i miei gli hanno parlato dicendogli che se non mi avesse lasciato lo avrebbero denunciato poichè lui aveva 18 anni ed io
quasi 17.Fui costretta a telefonare poichè fui picchiata;inoltre da quel giorno
non mi fecero uscire più di casa,mi fu sequestrato il cellulare e mi accompagnavano loro a scuola ed assistevano per ore alle lezioni di teatro
affinchè non potessi rimaner sola.Rivolgendomi al mio parroco e ad un mio professore volevo denunciare l'accaduto,ma quando seppi che potesse andar di mezzo anche mio fratello più piccolo di me di 5 anni,decisi di non far nulla,poichè lui è fragile e molto legato a mia madre.Inoltre speravo che a 18
anni avessi potuto ottenere quella libertà tanto sperata e sognata,ma ciò non è stato.Passato un mese,segregata in casa,senza poter salutare i miei amici, mi trasferì in questa città.Magari città,abito in un piccolo paesino di montagna
dove per certi versi non fa caldo neanche in estate.Da quando sono qui ho perso tutte le libertà che avevo sudato.Sono quasi 3 anni che non esco nè al
pomeriggio,nè alla sera,nè in settimana,nè nei giorni festivi.All'inizio che arrivai qui uscivo con la figlia di un collega di mio padre,ma ho interrotto l'amicizia perchè mi ha offerto una canna,inutile dire che i miei nn mi hanno
mai creduta,ma ci sono abituata.Ora solo a volte ho il permesso di pranzare con una mia compagna di classe,ma naturalmente accade così raramente che non la considero neanche un'uscita.Passo notte e giorno a studiare e quando ho un pò di tempo libero o sono al pc,naturalmente controllata da mia madre,oppure ascolto la musica.Devo dire però che molto spesso parlo a telefono con i miei amici,dato il fatto che la mia camera è su in mansarda,però naturalmente sono costretta a mettere giù quando mia mamma sta per sale.Io non chiedo molto anzi credo che sia normale per una ragazza di quasi 20 anni uscire,avere un ragazzo,praticare un attività.A tutto ciò devo aggiungere il rapporto negativo che ho con questa città.Il primo anno che ho frequentto la scuola qui,è stato durissimo, "una lotta contro la sopravvivenza",io che ho sempre avuto tanti amici mi sono trovata da sola in un banco vicino alla cattedra ed il mio nome è diventato ''terrona'',così io che ho sempre avuto ottimi voti sono stata bocciata; è stato l\'anno più brutto della mia vita accusata di esser ladra,umiliata,presa in giro per l'accento partenopeo,la cosa che mi ha fatto più male è stato il fatto che mia madre fino al giorno in cui una mia prefessoressa glielo dicesse in faccia che il problema era la provenienza partenopea,lei non mi credeva e mi accusava di inventarmi tutto.Inutile nasconderle che solo a pensare qualche episodio,mi viene da piangere.
Questi problemi non li ho esposti mai così apertamente,ho sempre preferito tenermi tutto per me,avendo come unico sfogo il pianto,infatti tutte Le sere prima di andare a dormire con la bocca sul cuscino per evitare che qualcuno mi ascolti e mi dica che sono una bambina,piango fino a quando non mi addormento.Ormai sono quasi 3 anni che vivo così,il problema è che adesso non ne posso più,non mi basta piangere per un'ora la sera,adesso mi vengono crisi di pianto in ogni momento anche se sono in mezzo alla gente; a ciò si sono aggiunti anche dei disturbi fisici:ho sempre forti mal di testa che mi tormentano,ho avuto un calo della vista,perdo peso e capelli,inoltre sto accusando da qualche settimana forti dolori alla colite e ho il ciclo che va e viene continuamente,non so più che fare prima riuscivo a nascondere tutto adesso non più,per questo ho chiesto un suo parere,perchè ho bisogno di aiuto.NON SO PIù CHE FARE.INOLTRE DA QUALCHE MESE MI TORMENTA IL PENSIERO DI UN SUICIDIO E IN QUELLE POCHE VOLTE CHE SONO SOLA IN CASA SENTO IL FORTE DESIDERI DI FARLO MA NON HO ANCORA TROVATO IL CORAGGIO.L'UNICA COSA DI CUI SONO SICURA è CHE IL MONDO DELLA MIA ASSENZA NON PIANGEREBBE NEANCHE UN Pò....

NON SONO DEPRESSA MA VORREI SMETTERE DI VIVERE

Sono stanca di tutto.. Sono certamente piu fortunata di tanta gente.. Considerando poi tutto quello che succede nel mondo in questi giorni.. Sono solamente stufa di me.. Mi fa schifo tutto nella mia vita, l'università? Sono al terzo anno ma tanto non servirà a nulla.. Non studio, faccio finta, apro i libri e li fisso o fisso il vuoto.. Ho smesso di lavorare a ottobre e da allora passo tutte le mie giornate in casa passando dal divano al letto.. Da qualche giorno ho iniziato un corso per bagnino.. Convivo con la mia fidanzata che mi reputa una bambina vizziata, insopportabile.. Oggi abbiamo avuto l'ennesimo litigio.. Perché dopo essersi fatta levare due denti del giudizio ho letto il foglio delle precauzioni e delle cure che le ha lasciato il dentista.. Le ho detto che a casa non avevamo l'antibiotico e che visto che eravamo all'ospedale di farsi fare la ricetta.. Mi ha risposto a culo.. Che tanto ne aveva due compresse e che non le servivano altre.. Eravamo con la sua ex.. Allora ho fatto finta di nulla e me la sono presa.. Avevo ol muso.. E una volta salite in macchina è sbottata contro di me... La amo ma sono stufa di essere messa all'ultimo posto... Durante l'ultimo viaggio in spagna in spiaggia chiacchierando delle lezioni di spagnolo è uscito fuori il discorso delle posizioni della vita.. Io ho risposto che al 1^ c'era la mia compagna, l'amore che proviamo l'un l'altra, al2^ mia sorella, mio fratello e i miei cani, al 3^ la mia migliore amica.. Lei mi ha risposto che sono malata.. Come faccio a mettere al secondo posto la mia famiglia.. Lei al primo mette fratelli e sorelle, al 2^ se stessa a seguire il lavoro (é carabiniere) e solo dopo potrei esserci io.. Ho questo pensiero in testa da allora.. Mi domando cosa ci faccio con una persona che prima dice di amarmi e poi mi sbatte in faccio una veritá cosi a crudo... Non è la prima volta nella vitache penso al suicidio, quando avevo 15-16 anni mi tagliavo con la lama del rasoio l'avambraccio.. Mi piaceva sentire il dolore.. Era l'unica cosa che mi faceva sentire viva.. È un po che penso a quei momenti ed oggi ho iniziato nuovamente a tagliarmi il dorso e il palmo della mano e il lato del polso.. Speravo di risentirmi viva con il dolore fisico ma penso di essere arrivata al limite della mia sopportazione di questa terra.. Non ho più emozioni.. Piango e basta.. Versare lacrime mi stanca e mi permette di dormire.. Ne ho parlato con la mia migliore amica.. Mi ha detto che anche lei ultimamente ci pensava a quamto sarebbe bello morire e lasciarsi andare ma che non è giusto.. E che ci siamo l'una per l'altra quando abbiamo bisogno.. Ma quello che pensavo e che le ho detto è che sono stufa di essere presa per una stronza incapace da tutte le persone che incontro nella vita.. Che sono stufa di combattere.. Che non ho voglia di piangere.. Non ho voglia di sentirmi sola.. Non ho piu voglia di sentirmi non amata!! So perfettamente e ho letto molte lettere e dicjiarazioni di persone che volevano suicidarsi e le risposte sono sempre state le stesse.. Non ne vale la pena e probabilmente

Hai una depressione e che devi farti vedere da un medico per farti aiutare ma è possibile che è da quando ho 14 anni che vorrei smettere di vivere che vorrei addormentarmi la sera e non svegliarmi piu.. Non sono depressa!! Non posso essere depressa da 10 anni e riuscire a divertirmi se esco o se sono in vacanza ma pensare continuamente al morire.. Vabbeh..

venerdì, marzo 05, 2010

AUTOLESIONISMO

ciuf Età: 28
Vorrei sapere con chi posso parlare del mio problema. Mi provoco tagli con forbici, chiavi, cacciaviti...ecco non lo ho fatto più per un lungo periodo. Dopo un brutto litigio con il mio ragazzo mi sono trovata a tagliarmi di nuovo.
Mi ricorgo che da bambina prendevo a testate il muro da sola, mia mamma mi
fermava e mi dava della scema.
Prima di tagliarmi di nuovo ho fatto quello che ancora mi succede di fare...mi prendo a schiaffi in faccia da sola, forti tanto forti e con tutte e due le mani insieme. Comincio a prendermi a pugni, a battermi il petto, le gambe, la pancia...stavolta stavo male.. non ce l'ho fatta sono andata in cucina...ho preso il coltello e a mente mia mi stavo odiando...sapevo che stavo sbagliando, sapevo che era un errore...ma mi sono tagliata di nuovo.
ecco vorrei capire che devo fare che cosa devo fare per finirla di procurarmi dolore...è come una vocina nella testa...è come una richiesta di piacere...voglio azzittire la vocina...voglio finire di soffrire
Grazie mille
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vere Età: 21
Ho paura... ogni giorno si fa sempre più cupo per me....Devo sempre concentrarmi di sorridere all'esterno per non far sapere agli altri quanto sto male. è da 5 anni che soffro di autlesionismo. Mi provovo con le unghie fregi su braccia e mani. Non riesco a non farlo e non riesco a non star Sola...Gli altri mi mettono a disagio. Sono arrivata persino a non uscire il sabato sera per il disagio fortissimo che provavo a contatto con le altre persone....Ho paura. Ho cicatrici su braccia e mani e quando le vedo sto bene maquando le vedono gli altri devo sempre inventare scusa anche se da un lato sono felice che li vedano. Ho veramente bisogno di aiuto.Ho paura di restare sola vi prego rispondetemi
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vera Età: 22
salve. non ce la faccio più, voglio scomparire e ammazzarmi. il modo più accessibile mi sembra un salto di molti metri.
rimando continuamente, ho paura, temo la disperazione dei miei ''cari'' che odio. vivo in una famiglia infernale. siamo sempre soli, mia madre è una pazza: quando si arrabbia urla, mi salta addosso (morsi, unghiate, tirature di capelli, bene che va manate); odia il mondo, è molto sola e delusa, riversa tutte le sue frustrazioni su di noi, in particoare su me. anche io la tratto male: polemizzo, non le parlo. è un circolo vizioso.
sono sola non ho amici, mai un ragazzo. faccio una facoltà inutile e che non sopporto.
da alcuni mesi bevo e mi taglio qualche volta per sentirmi meglio, ma poi mi sento in colpa per queste azioni.
mi sembra di sbarellare, prima non stavo così.
mi metto a parlare da sola, rompo le cose. anche qui faccio cose di cui poi sento vergogna e schifo. poi vado in giro e che trovo? solo solitudine, le persone di fuori non sono meglio. a scuola mi prendevano in giro, i ragazzi mi trattavano male, delusioni amorose che ancora mi ossessionano.

IL MIO FIDANZATO SOFFRE DI MASTURBAZIONE COMPULSIVA

Barbara Età: 27
Salve a tutti. Ho un problema, in realtà ne ho tanti, vado per gradi.
Dall'età dell'adolescenza soffro di anoressia, attualmente da un'anno sono in terapia da una psicologa ed una nutrizionista, ciò ha comportato in me una eccessiva sensibilità, emotività ed ossessione in alcune cose.
Sto insieme al mio fidanzato da tanti anni, va tutto abbastanza bene, dico abbastanza perchè spesso abbiamo delle divergenze sui nostri stili di vita, ma
c'è una cosa che non riesco a sopportare..
E' una cosa naturale, che fanno tutti, anche se io da quando sto con lui non ne sento più il bisogno e gradualmente ho smesso di farlo ormai da tanto tempo.
So che si masturba, ne parlammo anche in passato e sono sicura che lo fà tutt'ora.
Di recente ho avuto un'impulso ossessivo ed ho iniziato a cercare fra i suoi cd, portandone un po' a casa mia senza dirglielo e fra questi ho trovato dei cd con data risalente a quando non stavamo insieme di hentai, tutto hentai, immagini, filmati...io non so se li guarda ancora, ma il pensiero che si masturbi con quella roba finta mi fa schifo, mi da la nausea, non lo sopporto.
Ai primi tempi che uscivamo insieme per scherzare mi aveva fatto vedere qualcosa del genere, ma l'avevamo presa un po' così sullo scherzo, ma poi ultimamente ho scoperto una vasta gamma di immagini e filmati...
So che in camera sua c'è un cd con un video porno "reale", o magari ce ne sono di più, gli chiedetti anni fa di farmelo vedere, così per scherzo, anche se ero un po' nervosa e mi dava fastidio...gli chiesi di buttarlo, ma lui mi rispose in maniera negativa, sempre un po' scherzosa, non ricordo bene come.
Attualmente sto passando un periodo difficile per diversi problemi e sto prendendo lo Xanax per calmarmi.
Perchè dico questo, per farvi capire il mio stato emotivo.
Ho da poco finito di guardare tutto il suo repertorio, tremavo, dal nervoso e dalla rabbia...
Non sopporto che lui si masturbi, forse io non lo soddisfo abbastanza? Non mi
pare proprio! Ne parlammo già tempo fa, lui mi disse che era una sensazione
diversa, ma a me da la nausea.
Mi capitò anche di "sentirlo" mentre si masturbava, è successo una volta sola, parlandogliene (litigando) in seguito, la cosa poi è passata, ma mi è rimasta...
La mia attuale psicologa non sa tutto questo ed il motivo è perchè conosce il mio fidanzato, alcune volte abbiamo fatto delle sedute insieme e dirgli queste
cose mi da alquanto fastidio...lei sa solamente che ci sono cose che mi turbano che non riesco/posso a dirle, lo so che devo dirle tutto, ma non ci riesco è più forte di me, come non riesco a dirle che mia madre 2 anni fa ha tradito mio padre, cosa che nessuno sa a parte me.
Mi angoscia tutto questo, mi da un fastidio tremendo ed a volte facciamo l'amore solo per evitare che lui si masturba (tutte mie ossessive paranoie), lui non lo sa...sa solamente che certe volte non ho davvero voglia di fare l'amore...ma che lo faccio ugualmente per dargli piacere.
Non riesco a parlarne nemmeno con lui.
Alcuni anni fa avevamo affrontato l'argomento, poi non ci ho più pensato, mentre ultimamente mi sono sentita dire alcune frasi da lui che mi hanno
riportato alla mente vecchi ricordi...

PROBLEMATICHE AFFETTIVE E RELAZIONALI

carla Età: 34
Riguarda il mio ragazzo di 39 anni. stiamo insieme da 2 anni. lui vive a 350 km da me e a 1500 dalla sua famiglia. ha un buon lavoro, stabile.non ha amici. non si stima come professionista. non gli piace la città in cui vive ma non può fare a meno. dice che è una persona inutile, che sarebbe meglio sparisse dalla terra e questo lo dice da tanto tempo. soffre di depressione che si accentua in certi periodo ma non vuole alcun aiuto neanche farmaceutico. fa male anche a me perchè non so come stargli accanto. lui mi ama e non ho dubbi, ma mi fa soffrire questa situazione. non so come comportarmi, cosa dirgli e anche come difendere me. ho paura che faccia un brutto gesto. io provo a parlargli ma con le maniere dolci o con quelle più dure il discorso non cambia....come mi devo comportare? sto molto male anche io in questa situazione
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tommaso Età: 30
Sono innamorato di una mia collega con la quale sono  stretto contatto per moltissime ore della giornata. Lei è fidanzata da anni e da quando lavora con me (4 mesi) io non faccio altro che desiderarla. Ci scontriamo sempre, non andiamo d'accordo perchè siamo davvero simili, ma la desidero in una maniera mai provata prima. Non parlo di desiderio fisico, parlo di attrazione mentale, platonica. Non mi dichiaro per via del lavoro anche se sono ormai 4 mesi che soffro per questa situazione. Mi sembra di essere erotomane, eppure mi ritengo intelligente e pratico di vita vissuta. Lei mi fissa. perchè? Guardare mentre si dialoga è più che normale, ma fissare (che è diverso dal guardare)una persona anche quando non le si parla io la reputo un'altra cosa. Sto letteralmente impazzendo. Non so cosa fare. Per ora sto provando a essere meno orgoglioso, anche perchè fino ad oggi l'orgoglio ci ha portato a litigare. Non trovo soluzioni. Esiste la possibilità che le piaccia e che non voglia muoversi in quanto crede difficoltoso lasciare un amore consolidato per uno "sconosciuto"? ho provato a lasciar perdere, ma lo stare a stretto contatto mi impedisce di metterla da parte.. ho provato a disprezzarla, a vederla come un'amica e persino come una figlia (anche se ha 25 anni).. niente. non ci riesco proprio. devo licenziarmi?
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Cristina Età: 40
Caro Dott.  sono una donna di 40 anni indipendente e realizzata professionalemnte, tuttavia la mia situazione familiare non mi permette di avere rapporti affettivi sani.Sono stata cresciuta dai nonni perchè i miei genitori erano incapaci di prendersi cura di me e mia sorella...mia madre oggi è una donna di 66 anni con cui non ho mai avuto rapporti madre- figlia anche se mi ha sempre cercato e per quanto ha potuto cerca di ristabilire un \'\'affetto\'\' a modo suo...mio padre oggi 66 anni è in galera , accusato di maltrattamenti alla convivente, ha avuto altri 3 matrimoni parecchie amanti e rapporti instabili con l'altro sesso.. inutile dirle che ho sofferto molto per questa figura da un lato affascinante dall'altro inesistente completamente.. Sono in terapia da 2 anni , mi trovo piuttosto bene.,..e sono anche arrivata alla consapevolezza che io cerco un'uomo simile a mio padre piuttosto assente e che non può garantirmi quelle sicurezze di cui ogni donna ha bisogno.. il punto è che a questo punto non so come fare a togliermi questa visione distorta dell'amore che fa soffrire perchè la mia idea rimane che il vero amore è sofferenza... la prego mi aiuti.,. adesso mi piace un uomo sposato che non potrà mai darmi quello che cerco eppure io non posso fare a meno di lui..
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maria Età: 47
Eccomi qua, entrata anch'io a far parte del club delle donne tradite,non lo avrei mai creduto adoravo il mio uomo e nonostante le difficoltà che si incontrano in un matrimonio credevo che avessimo travato il giusto equilibrio....pia illusione. Quest'estate dopo un periodo difficile e dopo quasi venti anni di matrimonio quando finalmente i problemi economici si stavano risolvendo, quando l'estate tanto agognata era arrivata e finalmente potevamo godercela con i nostri figli nella nostra piccola casa al mare eccolo lì il mio piccolo uomo che si fa scoprire( mi vede arrivare e non si nasconde, anzi si fa trovare abbraciato a lei)e mi fa morire in un solo attimo.Ho perso venti chili in quindici giorni il cuore si è fermato ma la cosa più allucinante di tutta la storia è che lui ha sempre negato la relazione e quindi non ha mai nè chiesto scusa nè fatto nulla per farsi perdonare, mettendo in moto i meccanismi di cui di parla nel blog.Per altro anch'io non ho mai provato ribrezzo per lui nè lo ho allontanato da casa Ho aspettato pazientemente che
prendesse la sua decisione morendo dentro.Ora che è tutto finito c'è tanta amarezza e sto così male perchè li ripenso e li rivedo in quell'abbraccio mortale per me.Lui si è scaricato di tutte le colpe e io continuo a morire......
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paolomio1 Età: 48
Sono in crisi con mia moglie o forse, mia moglie è in crisi con me. Sposati da 18 anni e 3 figli tra 10 e 16 anni lei viene da famiglia divorziata, io da famiglia bacchettona per tanti anni tira lei la famiglia io sono concentrato sul lavoro.
poi 2 anni fa la crisi. suo padre muore all'improvviso,i figli crescono,grande confusione interiore, io che sto lontano affettivamente. parliamo e ci diciamo che si è rotto qualcosa, passiamo un agosto separati, io a dimagrire, lei coi figli. prendo atto, il mio lavoro non va bene, io decido di riprovarci seriamente con lei.
prendo cura di me, dimagrisco 20 kg,in un anno, sono un'altro anche fisicamente, torno a occuparmi molto dei figli, mi impegno a far ripartire un nuovo lavoro, mi dimostro collaborativo e premuroso, si forse molto diverso dall'io di prima, x me molto migliore di prima.
pero' ..mi dice che qualcosa si è rotto, non è un problema di altro uomo, si lo so che lo si dice sempre..ma non c'è un altro o un altra.
pero' manca sesso,trasporto,tenerezza, non è che lei sia mai stata una superomantica, questo no, lei dice che ora sono l'uomo perfetto, unico, ma che
ora lei deve trovare la passione dentro, senza quella non puo' dare e ricevere,non si comanda ai sentimenti.
dice che secondo lei sarebbe bene vivere lontani per un po' x capire se le anco davvero,che non riesce ad uscire da questo malessere, dice che lei non erita tanto e che io merito una che mi faccia stare bene etc etc ma siamo empre qui, nessuno dei 2 va dall'avvocato, con i figli procediamo bene ma io non riesco a vivere un rapporto cosi', sopravvivo ma non capisco...
Una amica psicologa dice che se ci credo devo darle tempo e non stressarla, lasciarla maturare....è questione di tempo..dice lei.
paolo
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Invito tutti coloro che pongono come richiesta di consulenza online una problematica affettiva o relazionale a porre quest'ultime all'interno del forum del sito www.maldamore.it ( http://www.maldamore.it/public/FORUM/ ) dove si troverà ascolto e sostegno da parte degli altri utenti

OSSESSIONI O SINDROME DI TOURETTE

lor789 Età: 18
Buonasera, vorrei capire se ciò che mi affligge sia grave o meno: ho dei tic o movimenti continui che occupano gran parte della mia giornata.Non sono verbali, solo motori e sono acompagnati o meglio causati (credo) da pensieri o ossessioni (per esempio se non compio quel determinato movimento oggi i miei genitori faranno un incidente stradale,cosi faccio quel movimento sino a che ho un senso di soddisfazione e mi convinco di aver fatto il movimento giusto e nessuno corre il rischio).Inizialmente mi capitava in solitudine ora anche in compagnia e molte volte è imbarazzante perchè vengo notato.inoltre con il tempo si aggiungono nuove ossessioni :violenze da parte di estranei,un brutto voto, pessimo futuro ecc.. e si aggiungono anche movimenti come salti, giravolte ecc.Il mio rendimento scolastico ne risente  perchè sono sempre in uno stato ansioso e sotto tensione.Penso spesso al suicidio.Quando torno da scuola rimango almeno mezzora (quando va bene, sto anche 1 ora e di più) a saltare e stare attento a non fare il movimento sbagliato e a non guardare le copertine dei libri sbagliati altrimenti devo rincominciare da capo.Ho scritto questa mail in 35 minuti perchè ho anche il vizio di cancellare sino ad una determinata parola lasciando la prima lettera e se sbaglio e cancello anche la prima lettera devo cancellare sino a d un altra parola e molto spesso sbaglio e cancello tutto.Non riesco più ad andare avanti.Ho letto qualcosa su internet e mi sono riconosciuta nella sindrome di tourette anche se non si menzionano ossessioni.La situazione familiare è positiva ,anche quella affettiva e scolastica ma più vado avanti meno riesco a stare in compagnia e non ho voglia di fare niente, neanche di studiare.
Grazie per la pazienza.
buona serata
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Vista la complessità dei sintomi che lei manifesta solo un consulto neurologico la potrà aiutare a fare chiarezza.
Saluti