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mercoledì, dicembre 14, 2011

NON HO UN LAVORO E NON SO' CHE LAVORO VOGLIO

schakira Età: 43
Salve, a 43 anni mi ritrovo senza sapere cosa vglio fare come lavoro e dove vorrei costruire le basi per un futuro.
Premetto che mio padre e' morto quando io ero piccola, mia mamma per motivi economici, e come afferma lei non mi ha fatto studiare perchè mi vedeva fragile ....visto che siamo 7 figli ha preferito mandarmi ad aiutare mia sorella quando ero adolescente e con il passare degli anni sono riuscita ad imparare un lavoro che fino a qualche anno fa mi permetteva una certa stabilita\' economica ma dall\'altra faccia della medaglia mi impediva di avere una vita sociale.
Tanto e\' vero che non ho mai avuto una relazione con un uomo.Pensavo solo lavoro e aiutare la famiglia.Tutto e\' cominciato quando ho deciso di non voler piu' lavorare in famiglia, (le mie paure,mi sentivo oppressa,mi mancava l\'aria )mi rendevo conto che piu passavano gli anni e piu\' la mia vita era vuota......nel frattempo ho conosciuto un uomo dolcissimo,molto sicuro di se e sopratutto ottimista su una chat ma molto lontano km da me e con abitudini diverse dalle mie........
mi sembrava la persona che io avevo sempre desiderato.....e ne sono convinta ancora oggi dopo 1 anno .Decisi di trasferirmi pensando di riuscire in qualche modo a trovar una soluzione.....ma mi sentivo confusa ....tutte le mie certezze lavorative erano cascate .....avevo trovato un lavoro che mi teneva molto di piu\' impegnata di prima......praticamente non vivevo piu\' una voce dentro di me mi diceva molla tutto.....forse è stato il destino ma mia mamma stava male e cosi ho approffittato della situazione e sono ritornata a casa.Il problema e\' che oggi non ho un lavoro, ma sopratutto non riesco a capire quale lavoro si adatta a me( aparte quello che ho fatto da quando ero adolescente)non so cosa mi piace e mi sembra che tutti i lavori non siano adatti a me.....(ho solo la licenza media)e vedo che c'e solo quel lavoro davanti ai miei occhi.......non credo piu' in me stessa .....mi sento una fallita e ho tantissima paura di far soffrire mia mamma che ora vive da sola e soffre di solitudine..Cosa mi consiglia???Non riesco a capirmi....
Spero di essere riuscita a spiegarmi...questa e' una situazione che va avanti gia'da un anno che non so cosa fare della mia vita!!!!Grazie e aspetto un suo pensiero

IL DOLORE PER UN INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA

serendipity Età: 33
quello che mi è successo è terribilmente triste. ho scoperto di aspettare un bambino circa tre settimane fà.
ho una separazione alle spalle, due figli meravigliosi e un nuovo compagno da circa un annetto.
abitiamo in due case separate e conduciamo due vite completamente diverse, fin qui nulla di strano, ma un bimbo in arrivo per me che sono mamma, e conosco bene questo aspetto della vita, implica un cambiamento radicale nei confronti delle abitudini di vita dei futuri genitori.
il bebè necessita di affetto di attenzioni di tempo ma sopratutto di tranquillità.
il mio ex marito non ha mai accettato il mio nuovo compagno e spesso ha cercato di mettermi il bastone tra le ruote per far si che questa cosa cessasse di esistere.
non abbiamo mai smesso di frequentarci, al contrario questi continui tormnenti hanno fatto si che la nostra unione si rafforzasse.
ho avuto paura per questo bebè, ho avuto paura per i miei bimbi, ho avuto paura di non riuscire mai a trovare la tranquillità di cui parlavo.
abito in una splendida casa immersa nel verde poco distante dal mio luogo di lavoro, una casa che ho voluto da sempre che mi è stata affidata dal tribunale come domicilio famigliare, una casa che però il mio ex marito contribuisce ancora a pagare tramite la rata mensile del mutuo.
avrei potuto vendere questo immobile per acquistarne uno nuovo dove permettere a tutti di poter vivere tranquilli e sereni, ma i tempi in cui ci troviamo e la lentezza con cui si svolgono queste pratiche mi avrebbero fatto vivere una gravidanza terribile. così analizzando ogni aspetto in modo quasi viscerale ho deciso di sospendere questa gravidanza.
sarebbe stata una femminuccia, si sarebbe chiamata ilaria, tremo e rabbrividisco a pensarla perchè mi pare di vederla. mi sono accorta di quando ha cessato di vivere. ho sentito la nausea cessare come per incanto e un fiume di sangue scendere dal mio ventre.
è stata la cosa più brutta che mia sia mai successa e auguro a chiunque di non viverla mai.
non posso che augurarle di restare in cielo ancora.
non credo che avrò mai un altro figlio.
non credo che ci conosceremo mai più.
mi rendo conto della gravità della sua perdita e quel che è peggio di aver sprecato una possibilà di una nuova vita, ma in maniera concreta ho temuto di non poter essere abbastanza per lei.
economicamente sono messa abbastanza alle strette e il mio nuovo compagno ha iniziato da poco una sua attività che per ora non gli permette nessun tipo di extra.
mi auguro che questo triste momento passi presto e che la madonna abbia pietà di me.

DIFFICOLTA' E PENETRAZIONE DOLOROSA

sara Età: 24
Da un anno e mezzo ho una relazione con un ragazzo di 28. Prima di stare con me, lui era vergine; io avevo avuto qualche esperienza ma molto occasionale. La penetrazione per me è sempre stata dolorosa (ho già escluso problemi ginecologici tramite varie visite; c'è da dire che io sono un po\' \"stretta\" e lui invece è un po\' sopra la media, come circonferenza), e riesce solo con l\'uso di lubrificante. Anche così, ben presto mi dà fastidio e mi tocca \"sopportare\" finché lui raggiunge l\'orgasmo (ci mette ben 30 - 40 minuti, purtroppo); io naturalmente non provo molto piacere. Tramite masturbazione esterna invece riesco a venire anche in fretta e più volte di seguito, ma sempre facendomi delle fantasie: chiudo gli occhi e mi immagino situazioni per me eccitanti.
Provo pochissimo desiderio verso questo ragazzo, che pure amo molto. Se lo guardo o lo bacio non mi viene voglia di spogliarlo; provo più che altro sentimenti teneri, ho voglia di coccolarlo. Lo trovo molto inespressivo mentre gode, toccarlo in qualsiasi modo non mi dà la sensazione di controllare la sua eccitazione né di influire su di lui.. praticamente vedo che è eccitato solo perché ha l\'erezione. Per il resto, chiude gli occhi e sta immobile. Non ho la sensazione di \"dialogare\" con lui attraverso il corpo; lui per eccitarmi segue un certo iter, e che io risponda oppure no è lo stesso, lui va avanti sperando che prima o poi io mi ecciti.
Data la difficoltà di penetrazione (e anche di sesso orale: non riesco a reggere mezz\'ora di pompino, dopo pochi minuti mi fa male la bocca, il collo...), la forma di sesso più frequente è questa: lui con una mano masturba me e con l\'altra masturba se stesso; quando ha finito mi viene in bocca. La cosa può durare anche tre quarti d\'ora, durante i quali io cerco di immaginare qualcosa di eccitante. Grazie alle fantasie e alla stimolazione prolungata (io verrei molto prima, lui ogni tanto si interrompe apposta, per farmi \"durare\" fino a dopo di lui) mi eccito anche molto... però mi rendo conto che così è praticamente come masturbarmi da sola! Non possiamo andare avanti in questo modo.
Però ci sono molto affezionata, non vorrei lasciarlo. Come possiamo fare?

VIOLENZA SESSUALE, AUTOLESIONISMO E PAURA DI PERDERE L'ALTRO

PiccoloCasino Età: 19
Salve,
Esattamente non so da dove cominciare. Non ho mai parlato con uno psicologo anche se diverse volte avrei voluto farlo per trovare una soluzione o una qualche risposta a quello che ho passato e che sto passando. Forse dovrei partire da qualche anno fa.. Ho subito una violenza sessuale.. Non me ne rendevo conto, cercavo di addossarmi la colpa di quello che era successo. Cominciavo a vedermi male allo specchio perchè mi sentivo sporca, esattamente ero diventata schiava dello specchio. Vedevo male il cibo e ne vivevo un brutto rapporto. Sono arrivata a stare male per tutto, a non dormire la notte, a piangere soltanto.. Fino a che ho provato odio per me stessa e per qualsiasi cosa negativa che mi succedeva mi ripetevo che era colpa mia. Quindi ho cominciato a procurarmi dei tagli alle braccia. Ho smesso quando ho conosciuto un ragazzo speciale.. Si prendeva cura di me, mi voleva bene, non andava a dormire la notte fino a quando non era certo che io mi stessi dormendo. L\'ho amato e lo amo davvero, con tutto il cuore, con lo stesso cuore che mi strapperei se potesse farlo tornare qui da me.. Ha avuto un incidente ed è morto.. Non c\'è più.. Sono stata male ma lui mi aveva insegnato a lottare e a sorridere qualunque cosa succeda. Tempo dopo ho conosciuto un suo amico che mi è stato vicino con il quale sto da un po. Ma la paura che ho di perdere di nuovo qualcuno che amo mi uccide, mi distrugge, non mi fa vivere come mi ha insegnato lui. È una cosa che non riesco a vincere, mi strazia. Penso sempre alla morte, ho paura di stare in macchina, mi irrigidisco, sudo e sento il cuore che batte così forte da strapparmi il petto e uscire fuori. Almeno tre volte al giorno mando un messaggio al mio ragazzo dicendogli che forse ho sognato qualcosa di brutto temendo che se succeda ancora una volta sia colpa mia. Mi vergogno a dirlo ma faccio di nascosto il gesto delle corna a ogni singolo pensiero negativo, prima era una volta poi tre poi quattro poi sedici e adesso trentadue.. Io sono una persona dolce, paziente, buona. Ascolto sempre gli altri ma non riesco ad ascoltare me.. Questi brutti pensieri mi tormentano davvero, si concentrano su le persone che amo.. Non so piu che fare.. Mi dispiace aver scritto così tanto non so neanche se avró una risposta e per questo mi sento una completa idiota.. Ho dimenticato di dire che adesso non mi ferisco più, fisicamente intendo. Eccetto una o due volte, non lo faccio più da quando è andato via..glielo devo..

HO UN DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS

Aster Età: 31
Salve
le scrivo perchè penso di avere un disturbo post traumatico da stress.
Ho vissuto parecchi litigi da parte dei miei genitori fin da piccola , mio padre è una persona apparentemente calma che durante i litigi però aveva degli scatti d'ira e più di una volta ha aggredito mia madre.... lei ha sempre subito, piangeva poi lui le chiedeva scusa e avanti così.... ogni volta.
Ora dopo 33 anni di matrimonio mia mamma ha chiesto la separazione.... dopo aver passato anni di depressione dalla quale solo ora forse ne sta veramente uscendo.
Mio padre picchiava anche mio fratello e quando mia mamma si metteva in mezzo .... finiva per aggredire anche lei, questa era la dimanica solita.
Credevo di aver superato queste problematiche legate alla mia infanzia, ma forse non è così. Credo di averle elaborate a tal punto di pensare di averne il controllo, anche se forse non è così.
Riscontro problemi nella mia vita affettiva , ho avuto una lunga relazione di tanti anni ... dove forse si manifestavano già dei sintomi di questa problematica.
Ma l\'ho capito forse definitvamente adesso , sto avendo una relazione con un uomo impegnato. Ovviamente pur sapendo tutte le conseguenze legate ad una situazione del genere , l\'ho portata avanti ....
Ora è più di un anno che andiamo avanti e lui sta cercando di chiudere la sua relazione con l\'altra persona ,ma non ha detto a lei di noi due,non vuole dirglielo e dopo l\'ennesimo suo passo indietro io mi sento distrutta...Mi sento innamorata di lui , ma allo stesso tempo adesso provo rabbia per la fiducia che ho mal riposto e che lui ha tradito. Lui non capisce che questa cosa mi fa stare male e continua a chiedermi di aspettare,continua a trovare delle scuse a mio avviso. Voglio chiudere questa relazione ma non riesco ... lui non me lo permette ... e io non riesco a darci un taglio netto.. ci sto provando con tutte le mie forze... credo che tutte e due forse abbiamo una dipendenza ll'unoo dall'altro.
Ho cercato di essere sintetica , spero che mi possa dare un consiglio.
Grazie

OSSESSIONE DI ESSERE LESBICA

lalla Età: 21
Buongiorno dottore,
sono una ragazza di 21 anni, studio all\'università ma da qualche tempo sono molto in ansia.
Fino a 15 anni ho fatto una vita normale, serena e tranquilla, non mi sono mai posta il problema di essere lesbica, avevo le mie cotte per i ragazzi tipiche dell\'età ..tutto bene insomma...a 15 anni ho visto un film \"Il ciclone\" in cui c\'è una coppia lesbica, non ho provato assolutamente niente vedendolo e mi sono solo un po\' impressionata. POi dal giorno dopo ho cominciato a farmi delle domande: mi piacerebbe? che cosa farei? mi sento attratta dalle ragazze? Le risposte erano negative ma nonostante tutto continuavo a farmi le stesse domande come per convincermi sempre di pìù della cosa ma ho fatto peggio nel senso che...più me le facevo.. più le risposte diventatvano diverse, ero sempre più confusa e sempre meno certa di essere etero.
Sono andata da una psicologa che ai tempi veniva nella nostra scuola e le ho detto tutto, lei mi ha risposto che la mia era un'ossessione, ha usato il termine circolo vizioso, mi ha detto di non pensarci e così ho fatto. Ho risolto a poco a poco il problema, in tutti questi anni ho fatto le mie esperienze, naturalmente con ragazzi maschi, ho avuto alcune storie..ho vissuto serenamente insomma. La settimana scorsa, dopo 6 anni, dopo aver visto un altro film in cui c\'era una coppia lesbica ho ricominciato a pormi le stesse domande di allora, all\'inizio dando risposte precise e poi no, insomma a forza di farmi le domande divento sempre meno convinta e mi sembra che si, mi possano piacere le donne anche se a scuola con le mie amiche non provo nulla per esempio..nel senso che se fino a due settimane fa ero cotta di un mio compagno di università adesso, dopo due settimane di arrovellamenti mentali, mi sembra che non mi piaccia più, mi pongo sempre le stesse domande: ti piacerebbe esserlo? Vorresti avere un rapporto con una donna? mi immagino in determinate situazioni con donne e rispondo sempre no, non mi piace, io stessa non provo attrazione per le ragazze..ma..come se non fossi sicura per autoconvincermi me le pongo di nuovo durante il giorno..tanto che alla fine ribalto tutto: mi sembra che mi piacciano, mi sembra di provare qualcosa e che forse mi potrebbe piacere avere un rapporto con una donna, cioè a forza di rifarmi le domande non sento più la sensazione: che schifo no!! Ma quella: oddio non saprei!! forse sì??!! Il punto è che arrivo a queste conclusioni ( cioè si mi piacciono le ragazze) solo dopo tre quattro giorni che mi pongo le stesse domande, cioè all\'inizio le risposte sono negative, poi, ponendomele sempre è come se mi complicassi ancora di più la vita, mi facessi ancora più problemi, mi confondessi e mi autoconvincessi di essere lesbica ancora di più.
Dentro di me sono anche sicura che se all\'epoca non avessi mai visto il film non mi sarebbe successo nulla e questa tiritera non sarebbe mai iniziata, idem per l\'ultimo episodio..da quando ho visto dii nuovo un film con questo argomento è ripartito tutto d\'accapo. Prima le ragazze non le pensavo, non ci badavo, mi sono detta più volte mamam mia quanto sono stata stupida a pensare di essre lesbica quando ero più piccola!!!
Tutto questo mi fa stare male anche perchè penso: come mai due settimane fa le donne non mi piacevano,sognavo una storia con il mio compagno di università, una famiglia e dei figli, non ci facevo caso, non mi veniva in mente nessun pensiero, e, anzi pensandoci magari o parlando con le mie amiche o sentendo al tv mi faceva anche schifo e, da quando ho rivisto un episodio in un film in cui c\'era una coppia lesbica mi faccio tutte queste domande, mi sembra che mi piacciano e che i ragazzi non mi interessino più?? Si non penso di poter diventare lesbica in due settimane, ma allora perchè le mie risposte diventano sempre meno chiare? Forse per il fatto che mi faccio troppe domande, di continuo durante la giornata? o forse perchè sono davvero lesbica e questi anni di serenità e di vita sessuale normale sono stati solo un caso??? IO sogno una vita normale, con un marito e dei bambini..in questi anni da quando avevo risolto il primo episodio non ho mai badato, pensato alle ragazze anzi le ripeto...mi sono detta più volte che stupida che sei stata a pensare di poter essere omosessuale, ho avuto una vita amorosa serena con ragazzi con cui mi sono trovata molto bene. Non so cosa pensare, mi sono informata e so che esiste una sindreome da ossessione di essere omosessuale e mi sono ritrovata con le testimonianze di alcuni ragazzi che accusavano, per così dire, gli stessi sintomi.
La prego mi aiuti, non vivo bene, sono in ansia. IO so e sono consapevole che è tutta una questione ossessiva però non riesco a convincermi, a liberarmi da questa questione e non capisco perchè.Grazie

DESIDERO FARE SESSO MAGGIORMENTE COL MIO RAGAZZO

Dana84 Età: 26
Salve,
sono una ragazza di 26 anni, da un anno e mezzo sto con un ragazzo di 27, ci amiamo moltissimo e siamo molto affiatati, tanto che ci vediamo quasi tutti i giorni ed abbiamo già fatto progetti per il futuro, il problema è che la nostra vita sessuale, almeno per me, non è molto soddisfacente in termini di quantità.
Entrambi non abbiamo una casa nostra, abitando ancora con i genitori, perciò in quel senso dobbiamo accontentarci delle poche volte che uno dei due ha casa libera.
Agli inizi lo facevamo anche in macchina, solo che la frequenza dei rapporti era sempre piuttosto esigua.
Lui è una persona molto razionale e matura, tiene molto al controllo (chiamiamolo così) degli istinti e delle passioni.
Ha avuto molte esperienze, anche piuttosto trasgressive e nel raccontarmele mi ha detto che si è già tolto tutti gli sfizi, tanto che per lui il sesso è, si importante, ma non fondamentale.
Nelle precedenti storie che ha avuto mi ha anche raccontato che solitamente dopo circa 3 mesi perdeva completamente il desiderio sessuale, cosa che invece con me (dopo un anno e mezzo) non è mai successo.
Io invece non ho mai avuto una gran vita sessuale. Sono stata per due anni con una persona che non mi soddisfaceva e con cui facevo l\'amore all\'incirca una volta ogni 10 giorni, ho avuto poche \"avventure\" ma non mi hanno mai pienamente soddisfatta.
Quando ho conosciuto il mio attuale ragazzo gli raccontai di queste esperienze e gli dissi che per me invece il sesso era molto importante.
Ho sempre vissuto in base ai racconti delle mie amiche fidanzate che mi parlavano sempre di quanto fosse bello all\'inizio fare sempre l\'amore, non importava dove o se c\'erano delle difficoltà, c\'era semplicemente questo desiderio incontrollato l\'uno per l\'altro che le portava ad avere rapporti più volte al giorno (anche se non c\'era la possibilità di una casa), a letto, in macchina o in altre situazioni.
Non avendo mai vissuto queste cose io le ho sempre desiderate e invece con il mio ragazzo non abbiamo mai fatto niente di tutto questo.
Quando faccio l\'amore con il mio ragazzo, lui mi soddisfa, ma lo facciamo una volta e basta (anche all\'inizio).
Prima lo facevamo 2/3 volte a settimana, poi con il tempo siamo passati ad una volta a settimana ed adesso lo facciamo all'incirca una volta ogni 15 giorni.
Ho provato a parlarne con lui più volte, ma ogni volta si arrabbia perchè dice che non apprezzo ciò che ho, non apprezzo l\'amore che lui mi dimostra (che è la cosa più importante), che in ogni caso (secondo lui) lo facciamo tantissimo, che quando lui fa l\'amore con me non deve essere solo mero sesso, ma un esperienza anche spirituale (non religiosa o cose simili), che farlo in macchina è rischioso (prima non lo era, adesso sì), che non c\'è occasione, che quando avremo casa nostra sarà sicuramente diverso (cosa a cui non credo molto), ma soprattutto mi ricorda continuamente che lui con le altre perdeva il desiderio nel momento in cui loro glielo facevano percepire come un dovere e che se io continuo a parlarne lui perderà la voglia perchè lo vedrà come un \"dovere\". Perciò è diventato quasi un argomento \"tabù\". Se ne parlo ancora c\'è lo spauracchio che lui non avrà più voglia di fare l\'amore con me.
Lui mi ha anche detto che forse è anche perchè io sono troppo disponibile e ne parlo troppo. Perciò io ho fatto un enorme sforzo per non essere aggressiva e per lasciare che lui sia il \"cacciatore\". Il problema è che comunque non è cambiato niente. Io non ne parlo più ed evito di fargli troppe avance, ma comunque lui non dimostra di avere alcuna iniziativa in più.
Spesso succede anche che lui mi dice che lo eccito e mi parla di fantasie che vorrebbe realizzare in quel momento (sempre però quando non c\'è occasione), ma poi non fa niente, lasciandomi ferita ed un pò presa in giro. Gli ho detto di evitare di farlo, ma nonostante questo continua a farlo.
Io non sò più che fare. Vedo tra le mie amiche e leggo su internet che i miei desideri non sono esagerati o malsani, ma piuttosto normali, eppure mi chiedo se è realmente così e se il problema sono io. Magari pretendo troppo, non lo so. Mi aiuti a capire cosa posso fare, per favore. Grazie.

SONO UNA RAGAZZA CHE NON HA MAI AVUTO UNA PULSIONE SESSUALE

Sara_M. Età: 18
Salve, sono una ragazza di 18 anni, e sono molto confusa.
Non so, forse è una cosa normale e sono solo io che la sto esasperando, però.. Anche se è molto imbarazzante da dire, io non ho mai avuto una vera e propria pulsione sessuale. Non mi sono mai eccitata, non mi sono mai masturbata o altro. In diciotto anni ho avuto un solo rapporto sessuale, che non mi ha per altro dato piacere, non più di tanto almeno. Il punto è che non ho mai avuto voglia di avere un rapporto sessuale o anche solo un contatto.
Io provo una passione a livello puramente artistico per il corpo, che sia maschile o femminile.
Mi piace osservare ciò che almeno personalmente ritengo bello o armonioso, mi piace osservarlo, magari fino ad imprimermi ogni particolare nel cervello, ma lo faccio costantemente senza alcun tipo di intento lubrico.
Non provo un'eccitazione sessuale alla vista di un corpo nudo, provo piuttosto un piacere puramente superficiale e visivo. Perché ritengo che certe forme e certi abbinamenti di forme siano meravigliosi da guardare.. Però ad esempio non provo lo stesso genere di soddisfazione nel TOCCARE con mano certe bellezze o armoniosità.
Il corpo umano per me è 'guardare ma non toccare' Bello da vedere, che sia una bella donna o un bell’uomo per me è indifferente, ciò che attrae il mio sguardo è l’armonia, di certo non cosa la crea questa armonia. Se devo toccare le curve che tanto mi affascinano in una donna, o ad esempio il petto degli uomini che può essere tanto piacevole da vedere, ecco, allora la cosa diventa molto meno.. Attraente, diciamo, molto meno piacevole. Metta caso, una mia mano che si poggia ad esempio sul fianco perfettamente curvo di una donna, è un’invasione di uno spazio tanto bello e affascinante.
Per quanto riguarda il rapporto sessuale, provo disgusto alla sola idea. Mi sembra una cosa assolutamente priva di sensualità.. Ho sempre l’idea che sia volgare, indecente.. Soprattutto non riesco ad immaginare me stessa in dei panni simili. Se solo provo ad immaginarmi in un certo ambito, mi si rovescia lo stomaco.
E' questa l'unica cosa che mi preoccupa. L'apparentemente totale mancanza di impulsi sessuali. Non credo di avere mai avuto in diciotto anni di vita, l’impulso vero e proprio di allungare la mano a toccare qualcuno, o anche solo l’intimo desiderio di poter provare un corpo in generale.
In generale, sono piuttosto sicura che, se avessi una sessualità realmente sviluppata anche a livello fisico, sarei bisessuale, perché provo attrazione sia per donne che per uomini, anche se non è l\'attrazione fisica di cui tanto si parla oggi
Ho avuto ragazze e ragazzi al mio fianco, indifferentemente, ma mai con nessuno di loro sono riuscita ad andare oltre al bacio senza cominciare a sentire un fastidioso disagio a livello del petto.. Questa cosa, per quanto possa sembrare infantile, mi mette in difficoltà anche con le mie relazioni con gli altri, che dopo un po\' cominciano a stancarsi del mio essere sempre così scostante.. Ma proprio non ci riesco. Sarebbe come forzarmi a farlo se dovessi imporre a me stessa di fingere di niente, e spesso il disagio mentale diventa anche fisico, tra cui muscoli che si tendono, nausea, sudore freddo e così via..
Cosa devo fare?

ANSIA E BLOCCO ALLO STOMACO

francesca Età: 20
Le scrivo perché un problema all\'apparenza stupido sta cominciando a complicarmi la vita, perchè non riesco a superarlo. premetto che sono sempre stata una persona abbastanza ansiosa e l\'ansia spesso si manifestava con problemi allo stomaco, come scomparsa dell\'appetito o sensazione di vomito. tempo fa, dopo una cena fuori con il mio fidanzato c\'era stata una litigata e io, a causa dell\'agitazione del momento, avevo vomitato. da quella volta mi succede regolarmente: ogni volta che andiamo a cena fuori, appena mi si presenta il piatto davanti lo stomaco si chiude all\'improvviso, il cuore mi batte fortissimo, ho molto caldo e non riesco assolutamente a mangiare niente. se mi sforzo, sto male. il tutto avviene nel giro di pochissimi secondi: un attimo prima sto benissimo, sono affamata, ma appena arriva il piatto mi prende questa crisi. sicuramente è una sciocchezza, ma per me è molto imbarazzante stare sempre male senza motivo e davvero non so come fare a risolvere questa situazione. non ho mai sofferto di disturbi alimentari di nessun genere. spero possiate aiutarmi!

BUGIARDA COMPULSIVA

Asia Età: 20
Buongiorno, sono una studentessa e chiunque mi conosca mi descriverebbe come una comunissima ragazza ma ho un segreto enorme. Sono una bugiarda compulsiva. Mento su tutto, a volte non mi rendo conto neanche di farlo ma le menzogne escono dalla mia bocca senza che io neanche me ne accorga. Prima era un qualcosa di moderato. Qualche bugia ogni tanto ma ora mento su tutto anche sulle cose più stupide e senza un fine preciso; semplicemente è diventato più facile per me raccontar bugie che la verità. E la cosa più incredibile è che mi credono nessuno dubita di me e nessuno mi ha ancora scoperto e penso che ciò mi porti inconsciamente a continuare a farlo. Penso che un passo importante sia il fatto che io ne sia cosciente ma come fare?come fare a smettere di essere una bugiarda? Non ho nessuno che mi possa aiutare perchè nessuno ne è al corrente e sinceramente preferisco esser vista così che rivelarmi come una gran bugiarda.Voglio uscirne lo giuro, voglio smettere ma non capisco da cosa nasca questa paura per la verità, questo continuo mentire senza intenti malvagi o altro. Io semplicemente mento forse per piacere di più ad amici e parenti; son sempre piccole bugie ma che mi fan apparire migliore agli occhi altrui. Ma se scoperta non ho idea di come potrebbero reagire. Giuro voglio smettere ma ho bisogno di consigli. Dire la verità ormai non è più semplice come sembrava, la bugia è diventata un riparo sicuro dalle critiche per me. Ma vorrei provare ad esser apprezzata per quello che son veramente e non per le mie menzogne.

martedì, novembre 22, 2011

DISTURBO DA ATTACCO DI PANICO

MARIAF Età: 49
GENT.LE DOTT.
ho sofferto in passato di dap in relazione alla guida dell\'automobile tanto da farmi smettere di guidare x lunghi periodi ,poi seguita x 16 mesi da terapia comportamentale ho riavuto la possibilità di \"rinascere\"
il dap è stato improvvisamente scatenato 10 anni fà dopo la morte di mia nonna a cui ero molto legata..
4 anni fà la morte improvvisa di un\'amico e pian piano ecco riapparsi attacchi panico sempre collegati alla guida..
riesco a guidare solo x strade vicino casa e senza semafori o rotonde..
Ora la situazione è peggiorata,l\'attacco mi prende quando son ferma al centro della strada e debbo svoltare in altra direzione,se mi fermo subito segue capogiro,se incrocio altre automobili ,o le ho dietro la mia ,succede uguale, capogiro e senso di svenimento..
Da questa primavera son in cura senza farmaci da una psicoterapeuta,ma nn ho fatto progressi..
ad ogni seduta mi viene richiesto di raccontare cosa ho fatto e cosa mi è successo in quella settimana..
sono scoraggiata..
nn vedo soluzione x me e nessun miglioramente che debbo fare?
non essendo io terapeuta ,nn mi permetto di criticare l\'operato,ma vorrei conferma da lei su quale terapia seguire e se ho scelto quella giusta.
In attesa sua autorevole risposta
distinti saluti
MARIAF

HO COMINCIATO A TAGLIARMI

mikybonny88
ultimamente a causa di stress e problemi economici e familiari, e in concomitanza della relazione recente e tormentata che stò avendo con un ragazzo ho cominciato a tagliarmi. Quando sono più triste mi faccio piccole ferite con una lametta, dove nessuno può vederle. Sono preoccupata perchè non vorrei che la cosa peggiorasse. vorrei farmi più male ma non ne ho il coraggio. Fin da bambina penso al suicidio, ma nn l\'ho mai messo in atto, ne credo lo fare, per la mia famiglia.Sono figlia di genitori separati quando ero ancora molto piccola, e da bambina ho fatto fatica ad accettare l\'essere una femmina.Nella vita ho avuto episodi di autolesionismo ma si eran sempre limitati a pugni o testate contro sassi e muri.Sono sempre in ansia. Non so se devo rivolgermi ad uno psichiatra.nella mia famiglia ci sono casi di depressione cronica maniacale.Sono preoccupata per me, non riesco a capire se sia solo una crisi adolescenziale o qualcosa di più serio.Ho 23 anni ormai. Inoltre nella mia vita ho sempre manifestato una mancanza di aspettative e interessi che stupisce chiunque mi conosca,e nessuno sembra reputarlo possibile. Devo preoccuparmi? Dovrei vedere uno psichiatra?Come posso fare a mantenermi più calma evitando autolesionismo e crisi isteriche? grazie dell\'attenzione

MIA SUOCERA HA UN DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA'

Santa o malata pazienza Età: 40
Ho una suocera che credo che abbia un disturbo di personalità narcisistica (in base ai parametri, ben 6 su 9, e ne bastano 4, citati nella penultima versione del DSM, quella in cui era ancora una patologia questo disturbo...). Ha cresciuto i tre figli puntualmente anticipando con ansia i loro bisogni, senza mai ascoltarli, in base ad un suo paradigma mentale che fosse formalmente perfetto. Da fuori la famiglia sembrava perfetta. Il marito l\'ha tradita e lei ha iniziato un mobbing genitoriale quotidiano fino al penultimo anno di vita del marito (l\'ultimo anno di vita gli é stato risparmiato, su accorata richiesta del migliore amico, nonché fratello di lei...). Anche in vita era il classico uomo che in casa delegava (o abdicava?), come il superangelo del focolaio voleva. In ogni situazione ed occasione marcava i confini e ribadiva il suo ruolo supremo (ad es triangolandosi anche in banalissime comunicazioni di servizio tra padre e figli, intervenendo nelle comunicazioni tra padre e figli, ad es. di lavoro, in cui lei fosse stata fisiologicamente esclusa, per concludere e passare ad altro argomento da lei introdotto, ovviamente). Il papà è mancato qd figli erano \"ufficialmente\" adulti e fuori casa.

La primogenita é tuttora anoressica ed ha più di 50 anni (non ha mai concluso gli studi nè ha mai lavorato), la secondogenita si é sempre sentita troppo figlia per far un figlio (quindi si é separata e sta con chi non ne può avere), non é riuscita a dare l\'esame di laurea finchè non si é laureato l\'ultimogenito. L\'ultimogenito non é riuscito a sposarsi se non dopo aver combinato innumerevoli casini e dopo 20 anni di fidanzamento e solo dopo che é \"arrivato\" un figlio. Tutti e tre i figli sembrano aver sviluppato un cieco senso di appartenenza e quindi di assoluta fedeltà alla famiglia di origine, piuttosto che spirito critico. Per due volte abbiamo provato a sposarci e la II volta (dopo 20 anni e con un figlio), ha conciso con una frattura insanabile per cui é stato messo fuori dalla famiglia anche mio marito (lo spunto é stato una discussione tra me e la suocera, in cui mio marito non era presente, ma in seguito alla quale non ha preso le difese della mamma... Nb ufficialmente non ha preso neanche le mie!).

Le due sorelle (l\'anoressica presente e l\'altra non presente alla discussione) hanno preso le parti della mamma, senza comunicare in alcun modo con il fratello (nessuno lo chiama). Lui non ha mai avuto un rapporto con la sorella anoressica (che ha 8 anni più di lui ed un carattere non molto affine), ma con l\'altra ce l\'aveva, ma è offeso perchè lei lo abbia condannato senza neanche sentire la sua versione e quindi da due anni non si parlano.. È una famiglia in cui non si parla ( e tantomeno lo fanno direttamente quando lo fanno...).

Nessuno dei figli ufficialmente ammette che la mamma é malata, ma anzi se la prendono con... la paziente designata, della quale, come da perfetto copione rigidamente rispettato, non si occupano, lasciandola letteralmente nelle mani di chi é stata fattore concorsuale molto importante.

Perché l\'ospedale in cui é stata ricoverata quando la pz designata è arrivata a pesare 28 chili (per 170 cm) non ha denunciato il fatto agli assistenti sociali? Come funziona questa società? È un famiglia che ha bisogno d\'aiuto, ma che non chiede aiuto perché non sa di averne bisogno...io sono la reietta della famiglia ed ho difficilissimi rapporti come se io fosse l\'amante di mio marito (indovinate chi é la moglie...). Che posso fare io per mia cognata? Inoltre con mio marito ho diversi problemi. Oscilla tra due situazioni: rabbia a anestesia affettiva (è introverso e non educato ad ascoltarsi, alle emozioni). Sto pensando ad una terapia di coppia...Rischio di chiudere con mio marito. Inizio ad essere molto molto stanca e mi chiedo se tutta questa pazienza (neanche Penelope ha atteso tanto...), più che Santa non sia malata, dovuta, magari, ad un mio trascorso ( papà pz psichiatrico...che é mancato da circa 4 anni). Preciso che non sono materna (e non ho mai amato questo ruolo con gli uomini) nei confronti di mio marito, ma che mi ritrovo a fargli da psicanalista e francamente vorrei farne a meno.

PORNODIPENDENZA E MASTURBAZIONE COMPULSIVA

Enrico
Età: 54
Desidero esprimere la mia testimonianza nella speranza che possa essere di qualche utilità per le persone che si trovano ad affrontare questo problema. Sono un uomo,eterosessuale,sposato e divorziato attualmente ho una compagna. Ho iniziato precocemente a masturbarmi e mi ricordo perfettamente il mio primo orgasmo che raggiunsi quando frequentavo la quinta elementare; da allora non ho più smesso,nonostante i divieti,le proibizioni ed i sensi di colpa e di peccato, anche se il mio rapporto con la masturbazione è stato per molti anni conflittuale proprio a causa dei sensi di colpa; poi ,attraverso letture e testimonianze,li ho superati e sono arrivato alla convinzione che l\'autoerotismo è un\'espressione perfettamente normale della sessualità e che,anzi, mi è stato molto utile per la conoscenza del mio corpo ed il miglioramento anche della sessualità di coppia.Ho sempre continuato a praticarlo,sia nei momenti in cui sono stato single sia quando avevo una relazione con una soddisfacente ed appagante vita sessuale.Ad un certo punto della mia vita,però,avendo a disposizione più tempo libero, mi sono accorto che la pratica del\'autoerotismo stava diventando,da una sana,piacevole e gioiosa espressione della mia sessualità ed esaudimento del desiderio, in una specie di Moloch che aveva preso il sopravvento su di me, per cui trascorrevo molte ore (sempre di più) su Internet alla ricerca di materiale pornografico con una compulsione a scaricare video che poi mettevo su CD,facendone una collezione ossessiva (video che poi non riguardavo quasi mai perchè spinto a cercarne sempre di nuovi); la cosa è andata avanti un pò con la conseguenza che mi portava a trascurare ogni altro interesse e, cosa peggiore, a volte ero quasi rallegrato dal fatto che non potessimo incontrarci con la mia compagna per qualche motivo di impegni, per potermi dedicare a questa ossessiva e compulsiva attività.

Come succede per tutte le cose ( dal bere un bicchiere di vino a pranzo o con gli amici a bere smodatamente, oppure dal fumare qualche sigaretta in certi momenti quando costituisce un piacere al fumarne compulsivamente 40-60-80)anche l\'autoerotismo si era trasformato per me in una specie di dipendenza dalla droga; a quel punto ebbi uno scatto di orgoglio e mi resi conto che su quella strada non sarei andato da nessuna parte e si trattava di un circolo vizioso e perverso che mi avrebbe condotto sempre più giù, trascinato in un gorgo verso un abisso dalle conseguenze imprevedibili e nefaste.Allora non ho fatto il proponimento eroico ma difficilmente realizzabile di rinunciare completamente all\'autoerotismo ma mi sono proposto di ricondurlo nella sua dimensione, integrato nella mia vita: ho deciso di riprendere in mano le redini della mia vita e così ho abolito completamente la fruizione di pornografia su Internet, ho eliminato tutti i CD che avevo collezionato,lasciandone solo qualcuno che, in certi momenti mi ispira, e contenendo la mia pratica autoerotica,affidata alle mie fantasie, in un solo momento della giornata( quando sono da solo): al mattino ,al risveglio,quando effettivamente sento la voglia e quando posso indugiare un pò nel letto,anche se non è escluso che ,a volte, mi venga voglia anche in altri momenti ma sempre quando sono libero da impegni e senza trascurare altri interessi; così l\'autoerotismo per me è tornato ad essere un momento di intimità con me stesso, un momento in cui fare l\'amore con me dedicandomi il piacere che il mio corpo sa offrire e che mi fa star bene, con voglia di fare, con apertura verso gli altri.

Io ritengo che,a meno che la pornodipendenza e la conseguente masturbazione compulsiva abbiano raggiunto un tale livello di radicamento da dovere richiedere uno specifico intervento psicoterapeutico ,magari associato anche a farmacoterapia, sia possibile,attraverso la presa di coscienza del problema ed un certo autocontrollo e sforzo di volontà, risalire la china e tirarsi fuori da quel pozzo nero in cui si è caduti.

Purtroppo la pornodipendenza,con l\'avvento di Internet, si è diffusa molto più di prima prprio per la facilità di accesso e, se non si interviene in tempo trascina la persona in un abisso dalle conseguenze catastrofiche per la vita di relazione,affettiva,lavorativa ed anche economiche se l\'individuo si lascia prendere nel diabolico gioco delle Web-cam.

Spero che questa mia testimonianza possa essere utile per qualcuno che, come me, è scivolato lungo questa brutta china.

DIPENDENZA DA GIOCO ONLINE

maria Età: 45
salve,sono una mamma separata di due figli,una ragazza di 15 anni ed un ragazzo di 19, il problema è con mio figlio credo sia diventato dipendente giocando ad un gioco online chiamato se nn erro metic2,nn sò da quanto tempo sia iniziato il problema, lavoro a turni a ciclo continuo e questo mi fà stare fuori casa parecchie ore al giorno compresa la notte, lui ha il pc in camera, internet 24 ore.... nn sempre quando arrivavo a casa o quando ero a casa controllavo cosa facesse o meno.. cmq ho iniziato a \"vedere\" quando mia figlia mi ha raccontato che mentre lei si alzava x andare a scuola suo fratello si preparava x andare a dormire, mia figlia si alza alle sette del mattino, ho provato a parlargli sembrava mi avesse ascoltato ora credo mi volesse tenere solo buona...sono passati piu di due mesi da quando gli ho parlato la prima volta,ho provato con le buone, con le cattive, sono passata alle minacce nulla nn è servito a nulla, nn mi ascolta piu nn mangia piu nn dorme piu e se dorme qualche ora alla mattina poi di nuovo davanti al pc,ora la situazione è peggiorata ulteriormente da quando ha iniziato a parlare tramite skipe con altri giocatori, parla ad alta voce , ride, urla si arrabbia e nn gli interessa nulla se sua sorella deve dormire o io mi devo alzare alle tre del mattino x andare a lavorare, continua imperterrito fregandosene di tutto e di tutti, a settembre si è iscritto a scuola guida e ancora deve fare l esame di teoria, nn ha piu nessun altro interesse se nn quel gioco,ho pensato di togliergli drasticamente il pc ma prima di fare questo ho bisogno di un consiglio su come affrontare il dopo xche è diventato nervoso risponde male ma sopratutto è diventato aggressivo, cosa devo fare? a chi mi devo rivolgere? medico di famiglia? psicolgo o csm? o è sufficente staccare la spina al pc x un pò? sto esagerando? ho letto alcuni forum dove si parlava del problema e alcuni genitori scrivevano che nn avevano fatto nulla xche i figli si dovevano responsabilizzare ed infatti dopo qualche tempo si erano staccati dal pc da soli....sarà ma io ho paura che se continua cosi mio figlio si ammali veramente...se nn si è già ammalato...ringrazio di cuore...maria

PAURA DEGLI UCCELLI

Nefertiti
 Salve.Ho 20 anni e sono una studentessa universitaria r

Da quanto ricordo ho sempre avuto paura degli uccelli.Solo che ultimamente la paura è peggiorata!Ciò che mi terrorizza è il becco,al solo pensiero rabbrividisco.Ho paura di tutti gli animali che presentano il becco.Nella mia casa estiva sono stata costretta a fare strade lunghissime per evitare di passare accanto ad un recinto di galline.

Qualche settimana però mi è successa una cosa strana:stavo facendo il bagno,quando all\'improvviso ho iniziato a tremare e mi sono bloccata;a provocarmi questo è stato l\'improvviso pensiero che dalla vasca uscisse un piccione.Sono stata bloccata per almeno 5 minuti.E\' un periodo di forte stress per me,in cui ricorrono sogni spaventosi e angoscianti.

A volte penso che la scelta di frequentare la facoltà di psicologia sia stata motivata dalla voglia di capire perchè tante volte sto male.

La ringrazio dell\'attenzione.

Nefertiti

FOBIA PER L'AIDS

Max



Età: 43
Salve,
Le sarei veramente grato se mi aiutasse, per quanto sia possibile qui, a superare o quantomeno attenuare il mio problema che ora le descrivo. Sono un uomo di 43 anni ed ho sempre avuto una fobia pazzesca per le malattie sessualmente trasmissibili, specie per l\'AIDS. Questo mi impedisce di vivere serenamente le mie esperienze sessuali. Ho paura di venire in contatto con la vagina e soprattutto di avere rapporti completi con una donna per paura che sia infetta. Qualsiasi rassicurazione non cambia in me questo terrore. A livello razionale posso anche rendermi conto che è a volte assolutamente razionale ciò che provo. Non mi piace usare il profilattico, nel senso che desidererei far l\'amore con una donna con cui sentirmi tranquillo. Non so se mi spiego. Come posso fare? Non posso mica chiedere le analisi del sangue ad ogni donna che incontro. Non ne posso davvero più! Mi creda! Grazie infinite!

Max

RICERCO SESSO IN CONTINUAZIONE

sonia Età: 47
Sposata da 20 anni, il rapporto con il mio patner è disastroso già da circa 15 anni. Abbiamo 2 figli. Tre grosse crisi matrimoniali dove io volevo la separazione, ma poi ho voluto riprovarci. Ritengo di non essere pù innamorata di mio marito pur volendogli molto bene. Sessualmente non abbiamo mai avuto un\'attività brillante e da molti anni alterniamo periodi dove ogni tanto abbiamo qualche rapporto con periodi (sei o più mesi) dove non ci sfioriamo nemmeno. Tre anni fa ho iniziato a tradirlo in cerca di sesso e niante altro. Ora non riesco a rinunciare al sesso e le possibili avventure le cerco, frequento chatt erotiche per eccitarmi, a volte mi sono eccitata anche telefonicamente. Mi masturbo spessissimo anche in maniera forte, con oggetti e mi eccita molto anche provocarmi dolore o pensando di essere una prostituta. Ho avuto anche qualche esperienza con il mondo sadomaso che in alcuni aspetti mi attrae molto. Da qualche mese tradisco regolarmente con lo stesso uomo che mi soddisfa molto sessualmente, se però non possiamo vederci per qualche settimana vado in \"astinenza\" e cerco alternative. Il pensiero di trovare piacere sessulmente è presente molto spesso durante la giornata, sono tormentata da questo pensiero e dal senso di colpa nel tradire mio marito. Non riesco ad affrontare dentro me il pensiero almeno di essere corretta e lasciare definitivamente mio marito. Inoltre sento che ormai sto vivendo mentalmente un rapporto con il sesso che definirei non normale, ma non so proprio come affrontare tutto ciò.

domenica, luglio 17, 2011

IMMAGINO DI FARE LA PROSTITUTA

nemesi Età: 20
Salve, sono una ragazza di 20 anni. All'età di 8 anni, tramite amici di famiglia, ho conosciuto un ragazzo di qualche anno più grande...divorzio dei genitori, bullo, testa calda...tra l'altro ora ha anche problemi di droga...una sera eravamo in macchina con la madre e un'amica della madre. Io e lui stavamo dietro e mi disse "dopo devo dirti una cosa"...ho cercato di farmi dire cos'era e lui niente...quando la mia curiosità cominciava a salire...lui ha preso la mia mano e l'ha posata sul suo membro sfregandosi...poi mi ha detto "puoi farlo quando vuoi"...io ho tolto la mano ma non capivo sinceramente cosa stesse succedendo...poi ha cominciato lui a mettermi le mani in mezzo alle gambe...ma io non dicevo niente...anzi, ogni tanto continuavo a toccare lui...appena scesi dalla macchina, mentre la madre e l'amica erano un pò più avanti...lui mi ha preso da dietro e ha cominciato a sfregarsi dietro di me...vestiti, senza scoprire niente...i miei ricordi sono un pò rimossi...ricordo bene il'inizio nella macchina...e poi ricordo ad una festa...quando stavasmo giocando con altri e mentre camminavamo, ci siamo fermati un pò dietro agli altri e lui di nuovo si è sfregato (non so se questo è il termine giusto)...mi ha detto che era più bello in bagno...io sono andata, ho abbassato i pantoloni e l'ho chiamato quando ero "pronta"...lui è venuto e, ora so che il termine di quello che abbiamo fatto in bagno è "petting"...da lì io ho iniziato a masturbarmi anche a casa...da quell'età finora...ho avuto una storia importante di 7 anni...all'inizio ho avuto un pò di difficoltà...rivedevo la scena del bagno...ma poi tutto ok...io mi chiedo...perchè mi piaceva prestarmi a quelle cose? e poi...io adesso non riesco a fare l'amore...non mi piace il ragazzo che mi tratta con dolcezza a letto...oppure che il rapporto dura tutta la notte...mi piace farlo veloce...uno sfogo ecco cosa...alle volte vedo dei video porno, comincio a masturbarmi velocemente e appena finisco mi sento anche sporca...ma perchè mi sta succedendo questo?? alle volte mi immagino di lavorare in qualche night, di fare la prostituta, di dare il mio corpo al servizio degli altri...ma so il mio corpo scinde dal mio cuore...e sono pensieri che vengono...molto spesso...e se ne vanno...cosa succede?? spero in qualche risposta. grazie

CONOSCENZA CON LA WEBCAM

Chiara Età: 22
salve, sn una studentessa universitaria di 22 anni, sn sempre stata molto insicura, fisicamente ero cicciottella e adesso piano piano sto dimagendo, anche se nn ho raggiunto ancora il peso che vorrei... nn ho mai avuto molta fortuna con i ragazzi, e quelli che ho conosciuto hanno voluto fare solo una cosa con me, e dopo esserci cascata qualche volta con la speranza che si innamorassero di me, ho smesso di accettare inviti quando vedo situazioni simili... è per questo che per un periodo ho frequentato una chat, lì ho conosciuto un ragazzo, e ci siamo visti in webcam... credo che mi sia piaciuto a prima vista, è molto bello, ha 8 anni più di me e veniva da una storia complicata con la sua ex. Ci siamo conosciuti con il passare del tempo vedendoci in webcam quasi tutti i giorni e mandandoci foto per mms durante la giornata... io gli ho mostrato solo le pose migliori, nascondendo sempre i miei difetti, la mia pancia ecc... penso la webcam mi abbellisca e le foto che metto sui social network le ho scelte in base al mio gusto, mettendo quelle in cui sembravo più magra! Lui è sempre stato molto sospettoso perchè la sua ex lo tradiva, ma io con un po' di abilità sono riuscita a fugare ogni suo dubbio e a fargli aprire il suo cuore. Mi ha parlato come nessuno ha mai fatto, mi ha fatta sentire una regina, mi ha sempre detto che sn la più bella di tutte(e lo sebravo, viste le foto "scelte") e io gli ho dato tutto quello che potevo di me stessa. Ci sentiamo al cellulare dalla mattina alla sera, con sms e telefonate...come due veri fidanzati. Questa cosa va avanti da più di 10 mesi, lui dal primo girono mi ha sempre chiesto di vederci dal vivo, una volta è venuto anche nella mia città (A 600km di distanza) per vedermi, ma io nn ho voluto... lui mi ha perdonata e ha continuato a volermi bene, a sostenermi, a non farmi pesare quanto lui soffrisse di questa situazione. Ora, dopo due mesi
di discussioni su questo argomento, dove io costantemente mi mettevo a piangere appena mi chiedeva di vederci, e mettevo mille scuse, lui mi ha detto che nn ce la fa più, che è arrivato al limite, che se nn voglio vederlo allora devo sparire dalla sua vita... So di averlo portato all'esasperazione, ma ho troppa paura... paradossalmente preferisco perderlo così piuttosto che incontrarlo e vedere la delusione nei suoi occhi, e magari la rabbia per le mie "bugie"...
ma sto malissimo, sento di nn aver amato mai qualcuno così tanto, di nn aver mai conosciuto così a fondo una persona, di nn avere mai dato così tanto ad una persona... ho la sensazione di nn poter vivere senza di lui... sento di aver tradito la sua fiducia in qualche modo,e che vedendomi mi dica di nn amarmi e di aver perso solo tempo con me... voglio affrontare le mie paure, come posso fare? Come supero le mie insicurezze? potrò mai conquistare la sua fiducia anche so lo deluderò?

PEDOFILIA E ALTRO...

Sasha Età: 28
Salve,
Mi ritrovo qui a scrivere dopo essermi resa conto di aver bisogno di un aiuto... la forza e la paura di andare da un psicologo di persona non l'ho. E l'unica maniera per potermi sfogare e scrivendo e sperando in un piccolo aiuto.
Sono una ragazza gioviale e solare ma questo solo apparentemente infatti solo una mia amica sa realmente dei miei problemi e anche lei mi ha detto che forse ho bisogno di un aiuto. Ho passata un infanzia un pò troppo burrascosa infatti appena sono nata io i miei si sono lasciati ( preciso che ho un fratello di 2 anni più grande).Anche se molto piccola ho visto atteggiamenti da parte di mio padre un pò come se non fossi sua figlia...(anche se meno male che nella fase dell\'adolescenza sono diventata uguale a lui) ... la mia vita cmq proseguiva abbastanza normalmente, anche se molto piccola alle volte mi trovavo io e mio fratello a confortare mia madre.. quindi diciamo che siam diventati quasi subito adulti ...cercando di responsabilizzarci per evitare problemi a mia madre...all\'età di 5 6 anni mi sono ritrovata in una situazione abbastanza particolare per una bambina di quell\'età infatti il papà di un compagnetto di mio fratello ( dopo che lui e sua moglie sono diventati molto amici con mia mamma) aveva attenzioni particolari verso di me (mi toccava e si faceva toccare) essendo piccola lo facevo ma forse solo perchè pensavo che era un gioco anche se mi piaceva ( forse è sbagliato dirlo ma.. )un giorno ci siamo ritrovati io lui suo figlio e mio fratello a casa di lui ( mia mamma e sua moglie) erano andate in un posto....Lui con una scusa mandò mio fratello e suo figlio a comprare il gelato e io e lui ci siamo ritrovati soli a casa ... La prima cosa che ha fatto è stata di portami nella stanza da letto...poi lui è andato in bagno e poi è ritornato ed è ritornato con le parti intime scoperte ... poi ad un certo punto mi ha girata e mi sono sentita (non so se ha penetrato) un piacere.... e questo piacere me lo sono portata x anni... cmq poi per motivi che non mi ricordo ci siamo allontanati e non ci siamo più visti solamente qualche anno dopo ( preciso che lui mi diceva sempre questo è un ns segreto e ci rincontreremo appena ti spunteranno i peli della pubertà) a mare e diciamo che ha ricontinuato ciò che faceva anni prima ...( ovviamente nessuno se ne accorgeva perchè diceva che mi stava insegnando a nuotare) questa cosa è durata un altro paio di anni e poi di nuovo ci siamo riallontanati ma quando ci siamo rincontrati ero abbastanza adolescente a capire che quello che lui aveva fatto si chiamava \"PEDOFILIA\" ... lui se ne reso conto che io ero abbastanza cresciuta da non potermi dire \"questo è un ns segreto\" e da quel giorno non ci siamo più rivisti..... (per fortuna)....Come accennavo poco fa quel senso di piacere me lo sentivo sempre addosso che nella fase di adolescenza mi sono ritrovata in mezzo a due ragazzi (ovviamente della mia età) che mi intrigava di riprovare quel piacere ...ma mai riuscito anche perchè forse loro ancora troppo piccoli..
Tutto questo ad un punto è finito e mi rendevo conto che appena ho conosciuto il mio ragazzo ( di quell\'epoca)che avevo 14anni avevo paura e mi trovavo a disagio nei momenti di Petting...e trovavo mille scuse pur di non farlo ( che anche se è vero dicevo che avevo paura di rimanere in cinta)....infatti fino adesso è così che ne ho 28...Poi un giorno mi sono trovata costretta di dire qualcosa e l'ho detto e lui diciamo che ha capito ... Poi per motivi vari ci siamo lasciati la ns storia è durata 5 anni e per altri 5 6 anni non mi sono legata più a nessuno. a 24 anni ho conosciuto un ragazzo e il ns rapporto è durato 2 anni( sempre senza fare sesso) e l'ho lasciato perchè mi accorgevo che non mi batteva il cuore ( lo so che 2 anni son tanti per capire se ti batte il cuore o meno ma non lo lasciavo solamente perchè aveva dei lati che mi piacevano..però cmq anche se aveva questi lati l'ho lasciato ... Arriviamo ad adesso che mi sono resa conto che ho il cervello pieno di queste cose e mi sono complessata ulteriolmente ...Ho conoscito 2 mesi fa per caso mentre ero con le mie amiche in un pub un ragazzo di 2 anni più grande di me...l'ho conosciuto come un ragazzo timido e chiuso... ma grazie alle mie amiche si è spinto a cercarmi...cmq ci siamo frequentati e una sera mi sono convinta ad uscire con lui abbiamo parlato e parlato e parlato 8 e onestamente mi sono trovata al mio aggio)dopo 3 volte che siamo usciti da soli ci siamo ritrovati io a parlare dei miei problemi e lui dei suoi \"e un pò mi sono stranita\" xkè lui alle sue spalle al il divorzio dei suoi genitori ma per causa di suo padre che era un tipo molto manesco ma non mi ha spiegato la causa del xkè suo padre faceva così solamen( anche se io gli ho fatto domande in merito)solamente ha detto\"Buh è pazzo\".... lui dice che lui visto che era il più piccolo (xkè ha 3 fratelli e una sorella) ne ha ricevute poche legnate... Io qui mi sono sentita in pena per lui ma ho avuto paura per me perchè con quello che si sente alla televisione purtroppo si deve avere paura...Cmq ci siamo continuati a frequentare e onestamente con me lui ha avuto sempre un comportamento rispettoso quando mi ha chiesto del perchè di alcuni miei atteggiamenti gli ho parlato chiaro dicendo delle mie paure "verso di lui" e di quello che avevo passato... Lui non è sembrato sorpreso ma a modo suo si è giustificato.... Un giorno mi sono ritrovata con lui a parlare al telefono e ho visto un atteggiamento aggressivo poi giustificato e in quell'occasione gli ho detto che quel comportamento non mi era piaciuto dopo circa 15 giorni ci siamo ritrovati di nuovo a discutere per tel e anche se davo ragione a lui mi dava contro ..Io mi sono sentita colpevolizzata e anche se giustificando diceva cose senza senso... ad un certo punto ho chiuso la telefonata dicendo che la ns conoscenza finiva li e gli auguravo buona fortuna...L'indomani attraverso mess e attraverso l'amica mia abbiamo riparlato e diciamo che abbiamo fatto pace ( ma a me gira sempre quel discorso che lui possa essere come suo padre) ...Ora mi ritrovo qui a farmi mille problemi e parlando con la mia amica mi sono ritrovata a dire che quando lui c'è mi trovo bene (ma alle volte non lo sopporto al telefono e alle volte fa discorsi che non hanno senso) e poi mi sono trovata ad analizzare il mio cuore che sembra che non batte più per nessuno...e non è la prima volta...Mi sono ritrovata a pensare che l'unica persona che è riuscita a farmi provare sentimenti forti che partono dal cuore è stata di una mia amica 1 anno fà che la voglio troppo bene e sono stata abbastanza male quando se n'è partita...non mi seccavano i suoi messaggi anzi quando li ricevevo stavo ultra che bene....mi ritrovo a vedere dei film anche in tele che qundo c'è una coppia uomo-donna che sono in intimità non provo piacere mentre quando ci sono 2 donne sale dallo stomaco un senso di piacere...Perchè tutto questo?? perchè mi ritrovo apensare cose impossibili e perchè il mio cuore non batte più e prova solo fastidio?
P.s di quest'ultimo raga mi sono dimenticata di dire che un giorno mi sono trovata a parlare non so come mai di quello che mi è successo da piccola..
Spero con immenso cuore di poter ricevere qualche consiglio utile per poter affrontare tutto questo..GRAZIE PER LA SUA ATTENZIONE!!
Cordiali saluti
Sasha

ORNITOFOBIA

silvia Età: 23
Salve sono una ragazza di 23 anni, soffro di ornitofobia, che secondo me è ad un livello abbastanza avanzato. Ho problemi con tutti gli uccelli, ma i miei incubi sono con i piccioni, essenso questa una realtà quotidiana. Sono abbastanza esausta, non posso andare a mare, nei parchi, camminare senza avere l'ansia, praticamente sono sempre in ansia quando esco di giorno

SPERO CHE NON MI PASSI LA VOGLIA DI VIVERE

Adriana Età: 14
Ho capito, non so quando di preciso, di essere diversa da tutti gli altri sia coetanei che non.
Quando sono triste, quando non vengo apprezzata, capita o accontentata penso spesso al suicidio. Nel passato o anche pregato dio di farmi morire, in certi istanti ho desiderato la morte più di ogni altra cosa al mondo. Se solo ne avessi il caraggio, avrei fatto finire la mia vita già da un bel pezzo. Perchè?
Per far sentire in colpa tutte quelle persone che mi trattono male. Sono molto sensibile e mi vergogno molto spesso di questo, quindi tendo sempre a rinchiudermi dentro me stessa. Non vengo capita, le persone che ho intorno (come famiglia e amici) non capiscono quanto sia vulnerabile la mia sfera emotiva! Ora che non credo più in dio, cerco di immaginarmi il "non esistere" e non posso, perchè per la mente umana è impossibile immaginare il nulla, infatti il solo fatto di "immaginare" implica che io immagini "qualcosa" e il nulla come entità astratta è inarrivabile come lo è anche l'infinito, così per evitare di diventare pazza posso solo immaginare che il mondo continui a girare senza il mio cuore che batte insieme a tutti gli altri, e non voglio. Il mondo è un posto bello, voglio lottare per esso ma molte volte troppe persone cercono inconsapevolmente di farmi cambiare idea.
Mi sento anche stupida quando penso al suicidio semplicemente perchè so che
sono morte tante persone che avevano tanta voglia di vivere. L'anno scorso in un incidente stradale è morto un mio amico. Ho sentito le urla strazzianti di sua madre dritte nel mio cuore. Tutti noi, suoi amici che lo conescevamo bene e che davanti alla sua tomba urlavamo il suo nome e invano chiedavamo che si risvegliasse anche solo per un secondo; in quelli istanti di disperazione e rabbia ogni atamo che forma il mio corpo ha conosciuto il vero dolore e il pensiero che io possa procurare altro dolore a chi davvero mi vuole bene mi allontana dal suicidio. Ma ho anche il dubbio che non ci siamo molte persone che mi voglione bene, sono sicura di poche ma neanche. Io ho voglia di vivere..Voglio però vivere bene! Ho paura, tanta paura che un giorno mi stancherò di tutto ciò. Ora come ora non voglio stancarmi di vivere perchè sono sicura che un giorno troverò pace e vivrò bene... Ma se questo giorno non
arriverà mai? Cosa farò a quel punto?
E se Giacomo Leopardi con la "teoria del piacere" avesse ragione? Lui sosteneva che l'uomo nella sua vita tende sempre a ricercare un piacere infinito, come soddisfazione di un desiderio illimitato. Questo desiderio viene
cercato soprattutto grazie alla facoltà immaginativa dell'uomo, che può concepire le cose che non sono reali. Poiché grazie alla facoltà immaginativa l'uomo può figurarsi piaceri inesistenti, e figurarseli come infiniti in numero, durata ed estensione. La natura fornisce tale facoltà all'uomo come strumento per giungere non alla verità, ma ad un'illusoria felicità.
Fino ad adesso ho solo provato una felicità finta, immaginando gli amici che potrei avere, il posto in cui potrei vivere ecc...ecc..
Spero solo che la voglia di vivere non mi passi mai, qualsiasi cosa mi succeda.
Grazie.