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sabato, aprile 01, 2006

AUTOLESIONISMO

N° di riferimento: 589475513 Età: 24 Mi chiamo S....a ho 24 anni mi sono diplomata 3 anni fa al liceo,e sono in cerca di un\'occupazione.La mia famiglia è compostada 4 persone.I miei genitori sin da quando si sono conosciuti hanno sempreavuto un rapporto molto turbolento mio padre aggressivo alzava anche le mani sudi mia madre quando litigavano,li ho sempre conosciuti così solo da qualcheanno mio padre non alza più le mani su mia madre,ma siamo sempre all\'erta chela situazione non prenda pieghe sbagliate.Ho una sorella di 17 anni,stà uscendomediante 1 psicoterapia dalla bulimia il suo calvario iniziò 3 anni fa quandosi ammalò di bulimia,ma ora va molto meglio.La mia vita affettiva è molto complicata,mi sento sempre vuota poco amata,hosempre bisogno di molte coccole x sentirmi appagata,coccole ke richiedo spessoal mio ragazzo(con lui siam insieme da 7 mesi e stò riprovando ad amarenuovamente dopo due storie andate male.).Ho avuto una vita affettiva moltotravagliata,a partire dai miei genitori ke litigavano spessissimo e per questomotivo sin dall\'età che sarei dovuta andare alla scuola materna mi morsicavole mani e facevo delle crisi isteriche perchè non volevo lasciare mia madre,poinell\'adolescenza ho avuto i miei primi amori,il primo ragazzo l\'ho avuto a 15anni lui aveva 2 anni in più di me,siamo stati insieme 9 mesi e con lui c\'èstato il 1°rapporto sessuale anche se non desiderato (lui me lo chiedeva quasitutti i giorni e al 7 mese l\'ho accontentato)è stata un\'esperienzabruttissima,in quanto è stato freddo e sbrigativo,tenevo al valore dellaverginità ma ho avuto paura di perderlo e comunque poi lo perso lo stesso.Poiho avuto delle storie di poca importanza durate qualche mese,ma niente dipiù...non volevo andare oltre,tutto il resto mi faceva schifo,poi la mia seconda grande storia d\'amore,è durata 2anni e 9mesi con un ragazzo piùpiccolo di me di 4anni,bella storia ma arrivati al dunque(zonarapporti)nulla,mi ritraevo,non ho mai spiegato i miei problemi,e con lui facevol\'amore ma provavo dolore e tristezza piangevo anche durante il rapporto,ma nascondevo la tristezza delle mie lacrime e le facevo passare x emozione felicità...Nel momento in cui mi stavo fidando sempre più di lui la storia è finita perchè lui non mi amava più come prima così si è giustificato.Quando ero ancora con questo ragazzo (lui mi ha lasciata il 12 marzo2005),iniziò a succedermi ciò che mi crea il mio problema che ora come ora nonsò come affrontare,pensavo che passasse da solo e invece si stà aggravandosempre di più...Quando mi innervosisco mi sento un peso fortissimo come unmacigno nel corpo e nello stesso istante fa scattare in me una grandeaggressività verso me stessa,inizio a picchiarmi talmente forte sul viso,dafarmi i lividi e indolenzirmi le mandibole il collo la testa,sbatto le mani latesta contro i muri(i miei muri sono buccia d\'arancia)e così mi pungo migraffio mi ledo a tal punto che faccio fatica a muovere gli arti.mi pizzico legambe atal punto di lasciarmi i segni passata la crisi mi sento svotata matriste e sofferente a tal punto che morirei.Grazie per la cortese attenzione.
Le cause del suo autolesionismo, grossomodo, le già delineate lei nella email. Posso darle qualche suggerimento (preso dall'articolo sul sito) per diminuire gli attacchi d'autolesionismo:
Non isolarsi ma far presente la problematica ad una persona a noi significativa al fine che possa diventare un "sos" nei momenti di crisi acuta.
Nel momento in cui si manifesta la crisi acuta svolgere un'attivita "lesionistica" rivolta ad un oggetto esterno, quale "picchiare" un oggetto morbido al fine di "scaricare" la rabbia.
Uscire immediatamente di casa .
Nei momenti non di crisi acuta praticare un’attività fisica che "svuota" in qualche maniera della rabbia accumulata.
Esprimere la propria rabbia anche attraverso qualche forma artistica, come dipingere e disegnare ad esempio.
Ma soprattutto non bisogna vergognarsi di ammettere di essersi volutamente feriti, per timore di non essere capiti, di essere giudicati negativamente o di essere considerati dei pazzi. Invece non c'è motivo di cui vergognarsi, sia perché gli autolesionisti non sono pazzi, sia perché tale fenomeno è più comune di quanto si creda, in forma più o meno patologica . Se la buonavolontà personale di combattere l’autolesionismo non produce significativi miglioramenti bisogna chiedere, senza esitazione, timore e vergogna, aiuto ad un’esperto.
Ma sopratutto, nel suo caso, deve recuperare fiducia negli altri. Non tutti sono "cattivi". Cordiali saluti.

42 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao leggendo la tua storia mi sono un pò rivista e da qui è nata la voglia di scrivere un commento. anche io penso di far parte del club degli autolesionisti, io mi limito, si fa per dire a graffiarmi, a torturare i brufoli, a creare delle lesioni sulla pelle che spesso si infettano ed il "gioco" continua. Ormai ho le gambe piene di cicatrici e d'estate mi vergogno a mettermi in costume, oltre che per il fatto di essere obesa. Quando sono arrabbiata più che sfogarmi con gli altri ho il bisogno di scaricare l'ansia su me stessa. Anche nella mia storia c'è un padre violento ed in generale il concetto che l'aggressività rivolta verso gli altri sia negativa ed potenzialmente distruttiva. spero sempre di trovare un modo più costruttivo di affrontare la vita.

Anonimo ha detto...

salve,sono una ragazza e fra pochi giorno compio 16 anni...anch'io ho lo stesso problema della ragazza di 24anni,però essendo solo da tre mesi che sono entrata in questo tunnel,non sono ancora arrivata a farmi così tanto male,anche perchè a differrenza di lei,io mi taglio.Il mio stato d'animo in quel momento è...non saprei nemmeno io come descriverlo,però ho tanta rabbia e dolore represso...vorrei poter parlare con qualcuno,perciò se è possibile rispondete al più presto...grazie...

Anonimo ha detto...

Sono passati circa 3 anni da quando mi facevo del male, sceglievo sempre parti nascoste del mio corpo. Non ho mai capito perchè lo facevo, ancora oggi ogni tanto lo faccio, mi fa sentire fiera , mi fa sentire speciale e allo stesso tempo me ne vergogno, perchè so che è una cosa sbagliata. Non ne parlo con nessuno perchè so che non capirebbero, è una cosa mia.
E mentre il sangue esce a gocce dai tagli, mi sento euforica, leggera.
Oggi mi guardo allo specchio e non sono contenta di quello che vedo, perché il mio riflesso mostra una persona triste e infelice.

Anonimo ha detto...

Anche io scelgo parti nascoste..ci penso e ci ripenso.. perchè non voglio vedere le cicatrici sul braccio ogni volta che scrivo. quelle cicatrici che rimarranno sulle mie braccia quanto dentro di me. Sono arrivata a tagliarmi con le unghie in un momento in cui la tensione era troppa. Il mio ragazzo abita a 459km lontano da me..e non possiamo mai vederci. E la continua paura di essere sostituita mi porta a tagliarmi...ma di tagliare i rapporti non se ne parla. Ogni volta che pronuncia una frase sbagliata sento il bisogno di vedere il mio sangue scorrere. Come se il dolore fisico riuscisse ad annebbiare quello sentimentale.. e dopo la solita frase mi balza in mente "questo è l'ultimo".. ma per un pò è sembrato non esserlo mai.
Ora è da un pò che non lo faccio.. ci ripenso in continuazione..ci vado vicina.. ma non fino in fondo. E un pò ne sento la mancanza.. rivoglio quel piacere che era così confortante quanto spaventoso...
Sentire i tagli che pulsano per il dolore.. ed un misto di orgoglio,paura e vergogna ti assalgono.
Ho paura a ricominciare perchè non voglio rientrare in quel tunnel che avevo ormai dato per scontato fosse chiuso.
Ma come fai a chiuderla una cosa del genere??..rimane sempre un pò dentro di te...

sara ha detto...

ciao, sono una ragazza di 17 anni.. fino ad un paio d'anni fa nn pensavo fosse un vero e proprio problema.. credevo di potermi controllare.. diciamo che lo prendevo come un gioco! mi taglio da quando ne avevo 13!
ho imparato a mascherare le cicatrici e a tagliarmi in posti dove è difficile notarlo.. all'inguine.. tra le dita..!
lo faccio quando sono nervosa.. arrabbiata.. è finora l'unica soluzione che ho trovato.. sentir male mi rilassa..
l'unica cosa che mi mette a disagio è la curiosità degli amici.. non so mai cosa rispondere quando mi chiedono come me li sono procurata!!

Anonimo ha detto...

sono una ragazza d 16 anni....anke io mi taglio..da poco però..sono 2 mesi circa...tutto questo perchè credo che il male fisico riesca a sovrastare quello psicologico...mentre mi taglio sento come una liberazione...è bello..mi.piace..anche se so ke questo non è il modo d affrontare la vita...
vado settimanalmente da uno psicologo che mi ha detto ke il mio autolesionismo è dovuto dalla rabbia che ho dentro di me...sono arrabbiata con me stessa...non so più che devo fare..non so + cosa rispondere quando il miei amici mi dicono"CHE HAI SUL POLSO???"...

aiuto ='(

Anonimo ha detto...

Io ho 14 anni ed è da qualche mese che sono un'autolesionista...la prima volta nn sapevo neanche che stavo facendo,ma il dolore nn lo sentivo...e finito il lavoro me ne pentii e mi promisi che quella fosse stata l'ultima volta!La mia vita è abbastanza complicata,forse sono incapace d'esser felice.A volte fingo d esserlo,sorrido mentre dentro d me sto piangendo...mi sento infinitamente sola anche quando sono circondata da tante persone,perchè sento che a nessuna di quelle persone interessa davvero di me,io voglio solo essere amata,o almeno vorrei riuscire a smettere di amare!...e sento anche di aver sempre bisogno d'affetto(ma non sono capace di chiederlo),di quell'affetto che i miei genitori non hanno mai saputo darmi...erano troppo impegnati a litigare tra loro per pensare a me!Poi ho un fratello gemello e un fratello maggiore cn cui solo ultimamente il rapporto è diventato decente.Ma per me la mia famiglia sono i miei amici,ed è per questo che con loro mi sono confidata...ma adesso avrei preferito tenere la bocca chiusa!Credevo che sarei stata capita...ma tra chi mi prendeva a schiaffi e chi mi giudicava pazza o stupida mi sono sentita ancora peggio.Hanno iniziato a controllarmi tutti i giorni le braccia...ma mai nessuno mi ha chiesto davvero il perchè...mai nessuno ha tentato davvero di capirmi!Sono riusciti a farmi smettere per poco tempo...ma poi i problemi si sono accumulati e io ho ricominciato a tagliarmi sempre più frequentemente,quasi tutte le sere...Quando il sangue esce dal mio corpo sento una sensazione di libertà,faccio un respiro di soglievo e sto quasi meglio...è come se avessi fatto il mio dovere...perchè merito di soffrire!La gente non capisce che quello che mi dicono mi resta impresso...mi chiamano stronza,stupida,pazza, forse anche per scherzare e io quando mi taglio sento le loro parole che si ripetono nel mio cervello!Sento che è colpa mia se i miei vogliono divorziare...e quando mio padre incazzato mi grida tutte quelle cose io nn riesco più a scordarmele...mi sento davvero una merda,come dice lui...mi sento cattiva e superficiale, come mi ha detto mesi fa la mia migliore amica in un litigio!
Ma quando il dolore si fa sentire è talmente forte da farmi dimenticare tutto questo!

Anonimo ha detto...

Salve ho 19anni, E da non so quanto ho un problema di autolezionismo... Quando mi innervosisco, divento acecata dalla rabbia e mi mordo il braccio destro, sembra sciocco lo sò ma io non posso farci niente, i miei famigliari lo sanno, ma e da tantissimi anni che lo faccio quindi ormai non ci fanno ne anche più caso, passo dei periodi quando sono fuori casa che posso anche farne ammeno, ma solo quando persone della mia famiglia come mio padre o mia mamma, (quelle che conoscono questo mio problema) lo faccio, solo da sola o davantio a loro fuori casa mi controllo, per paura che pensino che sono una pazza, che di consequenza e una cosa positiva perchè cosi non l'ho faccio spesso... non penso che sia un'autolesionismo grave visto che non mi sono fatta cosi tanto male da farmi uscire il sangue, ma mi rimangono dei lividi e delle costre che copro di conseguenza con le maglio o con il fondotinta da non far capire agli altri che lo faccio io.... Avrei bisogno d'aiuto visto che non mi ricordo ne da quando ho iniziato ad autoferirmi... Ormai sono cresciuta così e faccio fatica a cambiare.

Anonimo ha detto...

Salve,
il mio nome è Marika, ho 33 anni e attraverso il periodo più difficile della mia vita.
Sono reduce di una separazione dopo 10 anni di matrimonio, il frutto di questo amore ha 8 anni ed è l' unica certezza della mia vita. la mia infanzia non è stata facile, un padre violento, malato di cuore dal quale non avro mai piu risposte in quanto è morto 18 anni fa. Un anno fa, quando il mio matrimonio ha raggiunto l'apice del suo fallimento sono stata isolata da mia madre, la quale ha ben pensato di mettersi dalla parte del mio ex marito ospitandolo in casa ed escudendo del tutto il mio enorme dolore. In quel periodo ho capito che l'unica soluzione era seguire quell' istinto incontrollato e ho iniziata a tagliarmi, all'inizio i tagli erano molto profondi e sempre sui polsi, ma la mia intenzione non era il suicidio, era solo cercare un alternativa a quel grande dolore che sentivo dentro. Ho deciso di andare da un psicologo, il quale mi ha aiutata fino a quando ho deciso di non andare piu. La tentazione di tagliarsi era molto grande, ho capito cosa fosse l' astinenza perche fino ad allora avevo sempre con me gli attrezzi del lavoro.Sono trascorsi 4 mesi, ma ieri dopo aver litigato con il mio compagno per l' ennesima volta, mi sono chiusa in bagno e ho cercato da me la soluzione. Mi dispiace per tutte le persone che desiderano la mia pace, ma non avevo molte scelte. Far finta di niente davanti a mio figlio è solamente atroce, vorrei urlare il mio dolore ma non posso,mi sento imcompresa ma ho bisogno di aiuto.

Anonimo ha detto...

scusate una domanda .. è possibileche un bambino di 4anni possa farsi del male ??

Anonimo ha detto...

salve sono una ragazza di 15 anni...ho iniziato a tagliarmi da poko...ma ho paura ke diventi una cosa fissa..ho iniziato xk mimanka il mio ex xk mia madre mi sovrakkarika di problemi inutili...

Anonimo ha detto...

ciao..........mi vergogno un pò a lasciare questo commento....ho 17 anni e da un pò di tempo sento che l'unica cosa,l'unica speranza di sentirmi meglio ,l'unico momento d felicità e di potere me lo dia una lametta, quando sono da sola, in bagno ,in camera, ho provato anche in classe!non so perchè lo faccio,non è giusto,non è bello è una cosa sbagliata mi dico eppure sono felice quando sento la pelle tagliarsi e il sangue uscire....va tutto di merda in questo momento della mia vita.ho provato a dirlo alle mie amiche...mi sento più sola di prima!!!!!!!!!!!sono innamorata di un deficente che ha pensato bn d divertirsi con me e poi basta...non è giusto

I W liberty ha detto...

ciao.. sinceramente mi sento scema scrivere qui.. beh, io ho iniziato a tagliarmi dall età di 15anni.. i miei famigliari mi hanno rovinato la vita.. non ho mai potuto prendere le mie decisioni.. mi mettono le mai addosto di brutto e mi insultano solo perchè vorrei fare io le mie scelte..ho perso moltissime persone per loro, amici persone che amavo.. e questo non glielo perdonerò MAI!
ho diversi vizi ma che sono iniziati come vendetta nei loro confronti...
ho iniziato a tagliarmi a 15 anni... subito non sapevo cos era sentivo solo una fortissima neccessità di farmi del male ma avevo cosi tanta rabbia che quasi non sentivo il dolore...
e da quel gg è diventata quasi una dipendenza... è da sei mesi che vivo un periodo strabrutto ogni gg qualcuno riesce a farmi venire il nervoso... incredibile!!
mi taglio e sto meglio per un po non penso ai miei problemi e poi mi sento libera e fiera della mia vendetta.. lo so è una cavolata ma è quello che provo... i tagli sono anche segnali di aiuto ma che nessuno sa cogliere.. mi sento sola..

I W liberty ha detto...

ciao.. sinceramente mi sento scema scrivere qui.. beh, io ho iniziato a tagliarmi dall età di 15anni.. i miei famigliari mi hanno rovinato la vita.. non ho mai potuto prendere le mie decisioni.. mi mettono le mai addosto di brutto e mi insultano solo perchè vorrei fare io le mie scelte..ho perso moltissime persone per loro, amici persone che amavo.. e questo non glielo perdonerò MAI!
ho diversi vizi ma che sono iniziati come vendetta nei loro confronti...
ho iniziato a tagliarmi a 15 anni... subito non sapevo cos era sentivo solo una fortissima neccessità di farmi del male ma avevo cosi tanta rabbia che quasi non sentivo il dolore...
e da quel gg è diventata quasi una dipendenza... è da sei mesi che vivo un periodo strabrutto ogni gg qualcuno riesce a farmi venire il nervoso... incredibile!!
mi taglio e sto meglio per un po non penso ai miei problemi e poi mi sento libera e fiera della mia vendetta.. lo so è una cavolata ma è quello che provo... i tagli sono anche segnali di aiuto ma che nessuno sa cogliere.. mi sento sola..

Anonimo ha detto...

sono capitata qui non per caso,sono autolesionista da un mesetto e sto facendo ricerche per capire ciò che mi stà succedendo.
Fin da quando ero piccola ogni volta che provavo un sentimento di rabbia intenso ho sempre cercato di farmi del male,prima mordendomi poi sgraffiandomi ora sono arrivata a tagliarmi.
Le persone che mi stanno accanto minacciano di non considerarmi più, ma io gli spiago le ragioni e allora capiscono, ma il fatto di sfogarmi cono loro non mi dà quella serenità che provo quando mi taglio.
A volte sento come l'impulso di far vedere a chi fa star male cosa mi faccio per causa sua ma mi perito.
Sò che l'auto lesionismo èuna cosa sbagliata e forse è propio perchè è sbagliata che si prova.
ma quando vedo il sangue uscire,mi sento piì libera,più leggera...non provo più la rabbia che avevo prima ..è strano,ma anche se dico non lo faccio più ci ricasco comunque.

Anonimo ha detto...

sono capitata qui non per caso,sono autolesionista da un mesetto e sto facendo ricerche per capire ciò che mi stà succedendo.
Fin da quando ero piccola ogni volta che provavo un sentimento di rabbia intenso ho sempre cercato di farmi del male,prima mordendomi poi sgraffiandomi ora sono arrivata a tagliarmi.
Le persone che mi stanno accanto minacciano di non considerarmi più, ma io gli spiago le ragioni e allora capiscono, ma il fatto di sfogarmi cono loro non mi dà quella serenità che provo quando mi taglio.
A volte sento come l'impulso di far vedere a chi fa star male cosa mi faccio per causa sua ma mi perito.
Sò che l'auto lesionismo èuna cosa sbagliata e forse è propio perchè è sbagliata che si prova.
ma quando vedo il sangue uscire,mi sento piì libera,più leggera...non provo più la rabbia che avevo prima ..è strano,ma anche se dico non lo faccio più ci ricasco comunque.

Anonimo ha detto...

sono capitata qui non per caso,sono autolesionista da un mesetto e sto facendo ricerche per capire ciò che mi stà succedendo.
Fin da quando ero piccola ogni volta che provavo un sentimento di rabbia intenso ho sempre cercato di farmi del male,prima mordendomi poi sgraffiandomi ora sono arrivata a tagliarmi.
Le persone che mi stanno accanto minacciano di non considerarmi più, ma io gli spiago le ragioni e allora capiscono, ma il fatto di sfogarmi cono loro non mi dà quella serenità che provo quando mi taglio.
A volte sento come l'impulso di far vedere a chi fa star male cosa mi faccio per causa sua ma mi perito.
Sò che l'auto lesionismo èuna cosa sbagliata e forse è propio perchè è sbagliata che si prova.
ma quando vedo il sangue uscire,mi sento piì libera,più leggera...non provo più la rabbia che avevo prima ..è strano,ma anche se dico non lo faccio più ci ricasco comunque.

Anonimo ha detto...

ciao,sono una ragazza di 17 anni e sono..beh lo sappiamo tutti cosa faccio dal momento che più o meno scriviamo qui perchè abbiamo lo stesso "problema". mi taglio da quando avevo 14 anni. ho iniziato a farlo perchè lo faceva mia madre e da bambina quale ero non capivo perchè lo facesse. quando per la prima volta la lama del taglierino ha inciso la mia pelle non ho provato nulla.avevo paura di affondare troppo la lama. poi le cose hanno iniziato a peggiorare, mia madre entrava e usciva in contiunuazione da una clinica psichiatrica, ha tentato il suicidio così tante volte che ho perso il conto. ogni volta la lama affondava sempre più nella mia carne e ogni volta il senso di soddisfazione di PACE cresceva. perchè lo faccio? perchè in quei pochi secondi che seguono l'incisione, quando senti quel dolore prima tenue poi sempre più inteso, mi isolo da quel mondo perverso che è capace solo di fare del male. IL DOLORE FISICO SOSTITUISCE QUELLO DELL'ANIMA. per quei pochi secondi non sento niente solo dolore. e mi piace, ma ho una paura folle di quello che potrei fare.
scusate per questo mio commento.

Anonimo ha detto...

Non so se sia la cosa giusta postare qua....ho quasi 16 anni...ho iniziato anke io a tagliarmi...da due settimane dire...all inizio è stato tutto molto improvviso..ho rotto un bicchiere...è tre secondi dopo mi sono ritrovata con il polso grondante di sangue...avevo paura sì..ma stavo bene...quel dolore..non mi faceva pensare a tutti i miei problemi..sapevo che non era la via giusta...tanto da rimpromettermi di non farlo più...eppure ieri...andando in camera mia...alla sola vista di una lametta che per puro caso si trovava lì...l ho rifatto..
Ora come ora so di non essre in una bella situazione,ho detto a una mia amica quello che ho fatto...e il risultato è che ora il suo attegiamento verso di me è completamente cambiato...
"perchè" mi chiede...
mi fa stare bene...

Anonimo ha detto...

Non so se sia la cosa giusta postare qua....ho quasi 16 anni...ho iniziato anke io a tagliarmi...da due settimane dire...all inizio è stato tutto molto improvviso..ho rotto un bicchiere...è tre secondi dopo mi sono ritrovata con il polso grondante di sangue...avevo paura sì..ma stavo bene...quel dolore..non mi faceva pensare a tutti i miei problemi..sapevo che non era la via giusta...tanto da rimpromettermi di non farlo più...eppure ieri...andando in camera mia...alla sola vista di una lametta che per puro caso si trovava lì...l ho rifatto..
Ora come ora so di non essre in una bella situazione,ho detto a una mia amica quello che ho fatto...e il risultato è che ora il suo attegiamento verso di me è completamente cambiato...
"perchè" mi chiede...
mi fa stare bene...

Anonimo ha detto...

Sono una ragazza di 18 anni e capitano anche a me dei momenti di crisi in cui sento il bisogno di procurarmi del dolore fisico.
In genere mi procuro dei tagli sul braccio destro, solo una volta me ne sono procurato uno in faccia.
Non so perchè lo faccio, ma ho cominciato diversi anni fa. Penso all'età di 14 anni.
Mi fa sentire bene. Tagliandomi mi convinco d'esser forte perchè resisto al dolore fisico. Mi convinco che io non posso provare dolore, io sono forte nessuno può farmi del male. Mi fa sentire grande perchè so che non tutti farebbero un gesto come il mio.
L'ultimo taglio risale a pochi giorni fa e mi sono incisa nel braccio destra 3 lettere "MML".E' pazzesco ma mi sento orgogliosa di quel "marchio" che ho ora sulla pelle...e vorrei poterlo mostrare orgogliosa a tutti quelli che si tatuano per dire loro che quello è un tatuaggio vero!
E' assurdo lo so...ma farmi del male, fa sentire in me quella forza che non ho per affrontare i problemi di ogni giorno.

Anonimo ha detto...

Scrivo quà in questo momento perchè proprio in questo momento vorrei prendere il rasoio e strisciarlo fino a vedere la pelle k se ne va e il sangue scorrere..sono corsa al compuer pur di calmarmi e ho trovato questo blog, forse ora mi sento un po meno stupida.
Ho iniziato a farmi del male fisicamente 2 anni fa, tagli, sigarette spente, tentativi di modificare il mio corpo, ucciderlo, cambiarlo..
Mi sento stupida..
Quest estate non andrò in spiaggia per via delle ferite..seno, collo, gambe, braccia, spalle..
Un anno fa mio cugino si è suicidato, ha cosparso la sua auto9 di benzina e si è dato fuoco..troppe volte vorrei averlo accompagnato, ho paura di vivere

Anonimo ha detto...

ciao a tutti, leggendo i vostri commenti mi sono commossa perchè è stato come leggere nel mio cuore...a ottobre farò 21 anni e mi faccio del male da quando ne avevo 14 o meglio, mi taglio da allora ma già prima mi facevo del male picchiando la testa contro il muro o strappandomi i capelli...
il fatto è che ho sempre bisogno di conferme, senza di esse mi sento inadeguata, povera dentro, insomma...una merda. beh, in realtà anche quando qualcuno mi dedica delle attenzioni in cuor mio so di non meritarle, insomma, autostima zero!
mia madre ha sempre tradito mio padre e quando si arrabbia con lui o con me dice che le abbiamo rovinato la vita, che era meglio se non nascevo e molte cattiverie, è sempre stato cosi e ormai avrei dovuto farci l'abitudine, la mia prima storia d'amore è stata con una persona che mi ha sempre fatta sentire inadeguata, ero sbagliata in tutto quello che facevo e a un certo punto sono arrivate anche le violenze fisiche ma io non so se è questa la causa del mio dolore, so solo che quando vedo il sangue uscire dalle mie braccia quando lo sento che esce dalla mia anima mi sento potente, libera, quando il cervello si annebbia e la lama scorre sulla mia pelle come un pennello scorre su una tela io mi sento invincibile, finalmente libera! ma libera da cosa? quando quel momento è passato è il vuoto dentro me, capisco quanto sia stata debole a cedere, mi sento...morta. il momento dopo, sdraiata sul mio letto completamente senza forze percepisco il silenzio della mia vita e sento l'odore del mio cuore ormai in putrefazione.

due giorni fa mi sono tagliata dopo quasi quattro mesi di astinenza, so di aver sbagliato ma so anche che posso farcela, anzi, possiAMO farcela! CE LA POSSIAMO FARE!

g.

Motley94 ha detto...

ciao, mi taglio da circa 4 mesi. ho 14 anni e mia mamma, quando l'ha saputo, è rimasta scoinvolta. così mi ha minacciato di dire tutto a mio papà se non avessi smesso. io non voglio smettere. non sono una persona forte come lei mi dice, e tanto meno coraggiosa. non posso più parlare con nessuno, ormai non mi viene più i farlo, poichè nella mia città, tutti quelli che conosco mi prendono per idiota. se solo ci fosse qualcuno che mi accettasse per quello che sono...

Anonimo ha detto...

Bhe ormai sono passati circa tre mesi,credo,non ricordo con esattezza...
Era un periodo abbastanza difficile per me,troppi problemi,i familiari,la salute..tante cose che io riuscivo a mettere in un angolo della mia mente e dimenticare...anzi ignorare.
All'apparenza nessuno mai penserebbe che io soffra di problemi di questo genere,"una ragazza perfetta" mi dicono e continuo tutt'ora a sentirmi dire,allegra vivace con voglia di fare e sempre entusiasta,questa era la mia maschera perfetta...che ormaida qualche tempo ha iniziato a crollare...
Quella notte..prima di addormentarmi..ho pensato.Per la prima volta nella mia vita ho incominciato a tirare fuori da quell angolino un problema,poi un altro...poi un altro ancora..e ancora..e ancora.Ero sola a casa.
Le lacrime scendevano da sole...poi si trasformavano in pianto,urla,lamenti...poi sfocatamente vidi quella lametta...il suo luccichio..e dopo quello solo più il rosso.
Il primo taglio me l'ero procurato quasi incosciamente..ma dopo..non riuscivo più a fermarmi..osservavo il sangue colare dal mio polso..e sorridevo,compiaciuta.
Quella sensazione...mi faceva stare bene.
Dopo essermi tagliata ripetutamente sul polso provavo ancora più soddisfazione nel bendarmi..
Alcuni miei amici vennero a sapere di questo mio problema "smettila!" "ti fai solo del male" "ti prego non farlo mai più"....
Per qualche tempo smisi,ma il solo vedere il mio polso senza quelle ferite mi infastidiva,stavo male...e quei problemai continuavano ad assillarmi,tormentarmi....
Adesso la notte piango..piango..e poi nuovamente...a contemplare quel rosso.

Anonimo ha detto...

Dio cm vi capisco...........purtroppo ank io sn entrata in qst girone,e sapete bn cm c si sente visto k qua tt abbiamo qst problema!ho iniziato un annetto fa(a 16 anni)stavo male,il mio raga mi aveva lasciato,la mia famiglia mi odiava e la mia vita stava andando a puttane...cs ho iniziato cn il coltello,poi vedendo k il coltello mi sfreggiava sl ho preso la lametta........e da li nn ho smesso +!mi sfogavo cn le mie amike ma era tt inutile,nex mi capiva o meglio nex lo voleva!cercavo d nascondere i miei tagli...e ankora gg lo faccio!ogni volta k mi vd allo spekkio mi viene voglia d sputarm in faccia e pikkiarm a sangue.-...
poi avevo smesso...fino a 2 mesi fa...........fink il mondo nn mi è d nuovo crollato addosso,e ora nn faccio k andare avanti cn mille tagli sui polsi e bikkieri grandi pieni d camomilla....nn so + cm smettere,il mio raga mi ha minacciata,dicendo k se trova un segnetto su d me mi lascia immediatamente,ma povero idiota,io li so ben nascondere....
oramai piangere nn mi fa + nnt,il dolore si mi fa calmare mi fa sentire x qll k sn...una lurida merda senza futuro....l unika mia speranza è qll d finirla presto cn qst tortura...cn una sola soluzione!spero sl k dio capisca il mio dolore e mi kiami...una volta x tt!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti sono ladyhuddy84.
Anche io ho il vostro stesso problema, quando sono molto nervosa non riesco a sfogarmi se non tagliandomi. Adoro vedere il sangue scorrere, e quasi come se vedessi uscire tutti i cattivi pensieri,la rabbia ed il dolore.
Mi ferisco poco ma quando lo faccio, mi provoco ferite abbastanza profonde. Le parti che prediligo normalmente sono le braccia.
Per ferirmi utilizzo qualsiasi cosa abbia in mano, nel momento d' ira.
ciao ciao

Anonimo ha detto...

ho 20 anni e da 4 anni mi taglio. non è un modo per avere maggiori attenzioni ma è un modo per sentirmi viva e liberà. ho un rapporto amore-odio con la mia lametta.... quando inizio sono piena di rabbia e dolore ma alla fine della seduta mi sento nuova viva e libera da me stessa curo con dolcezza le ferite e le copro ed entro in uno stato di quiete profonda..finchè non riscopro le ferite e mi assale un senso di angoscia e sconcerto per quel che sono costretta a fare per essere libera e allora mi domando:PERCHE'NON POSSO ESSERE COME TUTTE LE ALTRE RAGAZZE CHE RISCOPRONO LA LIBERTA' IN MODO SANO E POSITIVO?

Anonimo ha detto...

ciao........ tra qualche giorno avrò 20 anni.. non ho mai fatto uso della scrittura per descrivere cosa provo da 4 anni.. forse vergogna, frgilità, paura di me stessa, o forse sono sentimenti dettati dal luogo comune che portano una ragazza all'oblio.. in verità mi sento confusa e trovare altre persone che come me hanno lo stesso problema mi fa sentire meglio.. i famigliari, gli amici non riescono a capire.. quando i miei lo hanno scoperto ho letto nei loro occhi lo smarrimento non riconoscevano in me la figlia che avevano cresciuto.. i miei amici mi hanno accusata di esibizionismo.. ed è stato nella solitudine k ho trovato la mia vera forza la forza di dire basta.. ha 3 mesi che non uso più la mia dolce compagna, anche se avvolte ne sento la mancanza.. non so se riuscirò a smettere ma dentro di me sento di potercela fare..

Anonimo ha detto...

mi ha sorpreso questo sito..nn pensavo ci fosse cosi tanta gente con questi problemi..soprattutto non mi aspettavo che tanta gente ne parlasse cosi apertamente,sapendo comunque che nn cambierà nulla, come nn penso cambierà la mia dopo questo commento.
sinceramente credo che possa essere piu utile un confronto più diretto tra le persone che scrivono su un sito simile,anche anonimamente poter parlare piu intimamente e in qualunque momento..perche penso sia una cosa utile parlare con qualcuno k nn ti possa giudicare,qualcuno con cui non sentirsi in imbarazzo..mi farebbe piacere sopratutto parlare con qualcuno piu grande di me...anche per capire cosa mi aspetta.
io ho quasi 18 anni..nel settembre del 2006 la mia vita è cambiata totalmente...nn esiste quasi piu,sono diventata un'anoressica..sono scomparsa in ogni senso..ho iniziato a vedere una psicologa..e mentre cercavano di farmi uscire dall'anoressia sono entrata anche nella bulimia..poi ho iniziato a combattere questi problemi e tutti quelli che avevo tagliendomi i polsi sempre piu in fondo sperando di morire..nn arrivando mai a quell'obbiettivo ho iniziato ad accontentarmi di farmi male..e allora dai polsi mi son spostata anche a tutte le braccia,il collo,le gambe e la pancia.ora io nn so piu come fare..non so piu cosa devo cercare di curare..mi faccio giorni di digiuno...poi settimane in cui vomito tutti i giorni..sono piena di cicatrici e molti problemi di ulcera.nn ho piu il coraggio di chiamare la mia psicologa e nn la sento da4 mesi.ora che anche io ha raccontato la mia storia mi farebbe piacere se qualcuno volesse rispondere

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, sono una ragazza di 18 anni...Ultimamente non sto più bene...Non va niente per il verso giusto, a cominciare dalla scuola, dalle amiche, dal ragazzo, con il quale ci siamo lasciati da poco...Sono insoddisfatta, non mi stimo più...Ieri un altro fallimento...Mi sentivo inutile, una fallita, vuota, incompresa...Allora inizio a piangere, ma vedo che piangere non mi aiuta e così inizio a farmi dei taglietti sui polsi, credendo che solo così possa reprimere il dolore che dentro mi lacera...Mi guardo allo specchio, il mio viso è bagnato dalle lacrime e guardo i tagli...mi chiedo perchè l'ho fatto...Non mi sento meglio, sono sempre io, infelice e triste con qualche taglio...Spero di riuscire a trovare una via d' uscita...Non chiedo di essere felice, chiedo solo un pò di tranquillità e serenità...

Anonimo ha detto...

ciao a tutte,io sono una ragazza di 20 anni e da circa 8 mesi sono autolesionista.Mi taglio solo sul polso sinistro e ogni settimana sono sotto la guida di una psicologa.Non sono affatto soddisfatta della mia vita sentimentale e neanke x quanto riguarda la mia famiglia.solo le amike mi fanno sentire amata.ma a quanto pare non basta.cerco di non tagliarmi spesso ma è una vera e propria astinenza...è come una droga,una volta ke si prova e ke ci sentiamo meglio dopo esserci tagliate,dobbiamo rifarlo sempre.prima lo facevo quando stavo male x sentirmi meglio.adesso invece,lo devo fare x non stare male.Alla vista delle mie cicatrici sul polso sto bene,alla vista del sangue ke mi ricorda di essere ancora viva,e a sentire quel pizzicore sulle ferite mi sento forte e calma.subito dopo mi addormento in fretta e tanto rilassante.Placa ogni senso di rabbia.ma il mattino dopo me ne pento xkè devo ricominciare a nascondere quei segni.poi a volte x non farmi altre cicatrici,mi abbuffo e mi costringo a vomitare...sono anke sulla soglia della bulimia.Purtroppo non mi piaccio.Ho solo un diperato bisogno di amore.ma stanca di cercarlo,mi taglio x stare bene anke se solo x poki minuti...devo essere più forte e col tempo spero di riuscirci e lo auguro a tutte voi.ce la possiamo fare!! 1 caloroso abbraccio.

Anonimo ha detto...

Che dire..una ragazza di 17 anni compiuti da poco..il problema già si sa.."autolesiosismo", una vita schifosa..mi sento così sola..nessuno sa del mio problema..eccetto una persona di cui mi fidavo cecamente, peccato però che quando l'ha saputo l'unica cosa che mi ha saputo dire è.."non rifarlo più"..fosse facile..non una parola di conforto, ne mi ha più chiesto del mio problema..che cosa mi aspettavo?..comprensione forse?qualcuno che mi abbracciasse e che mi facesse capire che ciò che sto facendo è sbagliato e che non c'è nè bisogno?..che stupida che sono..Fin da piccola ho avuto problemi a socializzare con gli altri..io non parlo, ascolto o è quello che faccio credere, perchè dovrei raccontare quello che faccio a qualcun altro?..già da piccola ero l'ombra di mia sorella pefetta..niente problemi di peso..niente di niente..io invece è dall'età di 8 anni che mi torturo sul fatto che non potrò mai essere come voglio essere..e nessuno mi può aiutare..ho cominciato in un giorno come l'altro..ricordo ancora la scena..
Ero sola in casa (spesso preferisco non uscire e stare nel mio favoloso mondo che ho accuratamente creato nella mia testa)..piangevo..piagevo poi mi avviai nel bagno senza rendermi conto mi ritrovai a vomitare ciò che avevo mangiato..mi sentivo così felice forse così potrei essere finalmente perfetta volevo vedere le ossa che mi sbucassero dalla pelle..o questo almeno è il mio sogno..Dopo aver vomitato..ho preso una forbice e mi sono fatta una X sul polso..era una vittoria x me..poi questa felicità è scomparsa subito..e mi sono sentita ancora più da schifo.
Qual'è la scusa di quando mi chiedono.. "ma cos'hai sul braccio?".."o niente mi ha graffiata il mio gatto" con uno stupido sorriso finisco lì la discussione..Questa sono io una 17 enne infelice e incompresa..forse sono io sbagliata..

Anonimo ha detto...

Che dire..una ragazza di 17 anni compiuti da poco..il problema già si sa.."autolesiosismo", una vita schifosa..mi sento così sola..nessuno sa del mio problema..eccetto una persona di cui mi fidavo cecamente, peccato però che quando l'ha saputo l'unica cosa che mi ha saputo dire è.."non rifarlo più"..fosse facile..non una parola di conforto, ne mi ha più chiesto del mio problema..che cosa mi aspettavo?..comprensione forse?qualcuno che mi abbracciasse e che mi facesse capire che ciò che sto facendo è sbagliato e che non c'è nè bisogno?..che stupida che sono..Fin da piccola ho avuto problemi a socializzare con gli altri..io non parlo, ascolto o è quello che faccio credere, perchè dovrei raccontare quello che faccio a qualcun altro?..già da piccola ero l'ombra di mia sorella pefetta..niente problemi di peso..niente di niente..io invece è dall'età di 8 anni che mi torturo sul fatto che non potrò mai essere come voglio essere..e nessuno mi può aiutare..ho cominciato in un giorno come l'altro..ricordo ancora la scena..
Ero sola in casa (spesso preferisco non uscire e stare nel mio favoloso mondo che ho accuratamente creato nella mia testa)..piangevo..piagevo poi mi avviai nel bagno senza rendermi conto mi ritrovai a vomitare ciò che avevo mangiato..mi sentivo così felice forse così potrei essere finalmente perfetta volevo vedere le ossa che mi sbucassero dalla pelle..o questo almeno è il mio sogno..Dopo aver vomitato..ho preso una forbice e mi sono fatta una X sul polso..era una vittoria x me..poi questa felicità è scomparsa subito..e mi sono sentita ancora più da schifo.
Qual'è la scusa di quando mi chiedono.. "ma cos'hai sul braccio?".."o niente mi ha graffiata il mio gatto" con uno stupido sorriso finisco lì la discussione..Questa sono io una 17 enne infelice e incompresa..forse sono io sbagliata..

Anonimo ha detto...

Sono una ragazza di 19 anni, io non mi vergogno del fatto di essere autolesionista, ma mi rendo conto di essere anticonformista..alla gente non piace sentirsi dire che una persona si fa del male da sola. Io mi ferisco da piu di sei anni, è cominciato tutto da tagli sulle braccia, poi erano pastiglie (prendevo quantità decisamente elevate di antidepressivi consapevole del fatto che sarei stata male), poi sono liquidi corrosivi che applico sull'inguine e sulle gambe ed ora sono fratture. L'unica cosa che diceva mio padre a proposito del mio autolesionismo: io se fossi in te non lo farei, guarda come diventi brutta. Attualmente sto andando da uno psicologo comportamentale.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti.
Non so nemmeno da dove cominciare, ho quasi 16 anni, e da 3 mi taglio le braccia.
Non lo faccio per moda, per farmi vedere dagli altri, lo faccio perchè sto male, ma male di brutto.
Da quando sono piccola i miei genitori mi urlano contro, mio padre spesso alzava le mani, specialmente su mio fratello.
Mia madre dice che non è vero, che enfatizzo troppo la cosa per farmi compatire, che sono la sua vergogna più grande, che se io e mio fratello non fossimo mai nati lei sarebbe stata meglio, avrebbe fatto la vita che aveva sempre desiderato.
A 12 anni il primo taglio.
Sangue e felicità. Usciva quasi tutto il mio dolore. o almeno così credevo.
Di solito prendevo una forbice piccola, l'aprivo e cominciavo a picchiare forte contro il braccio.
Pelle e sangue che venivano strappati via.
La mia vita degenerava ogni giorno di più.
Ho avuto dei giorni in cui non mi rendevo conto di ciò che facevo, mi ritrovavo distessa vicino all'armadio, a piangere e pulire il mio braccio, disinfettandolo, poi ricominciando sempre più forte.
Sono arrivata a calcare la lama sopra le vene più evidenti, quelle sul polso.
E c'era tanto sangue, la ferita non si rimarginava e io stavo bene.
Ho dovuto smettere, la mia migliore amica mi ha obbligata a parlarne con mia mamma.
E lei? Ha detto al suo ragazzo "guarda che figlia ho, non dovrei vergognarmi?" e lui ha riso di gusto.
Ho lasciato perdere per un po'.
Dopo nemmeno 5 mesi ho ripreso.
Ora ho crisi di panico e pianto, quando il dolore e la rabbia sono troppo forti sento quasi una voce che mi dice "fallo, fallo e starai meglio. Guarda che bei tagli, allineati, perfetti, sanguinano allo stesso tempo" E io continuo finchè non entra mia mamma in camera e devo nascondermi.
Ho paura di quello che faccio, ho paura delle urla, delle liti.
Ogni lite porta inevitabilmente ad una forbice e a decine di tagli sull'avanbraccio o sulle caviglie.
Non ne parlo nemmeno più con le mie amiche, oltre a bendarmi e a disinfettarmi non possono fare altro.
Forse avrei bisogno di parlare con qualcuno, magari uno psicologo.
Ma a quello della scuola non posso dire queste cose, sarebbe tenuto a dirle alla mia famiglia.
Non so più cosa fare, come aiutare me stessa.

chiara ha detto...

mi chiamo chiara ho quasi 20 anni e da due anni mi taglio in ogni zona del corpo, anche quelle esposte, non mi importa di quello che pensa la gente di me, io sono più forte di loro. l'unica cosa che conta è sentire il dolore fisico, forte, sordo, tanto da non sentire più nulla, ne voci ne sensazioni, ne rimproveri...ho provato a smettere, tempo qualche mese e ci sono ricaduta con tutte le scarpe..una volta che cominci non smetti più, è una dipendenza, ti serve per sentire che se anche ti senti morto dentro, il tuo corpo vive...

Anonimo ha detto...

Ho 20 anni,e i primi episodi di autolesionismo li ho avuti a 16.
Sono iniziati perchè attraversavo un periodo orribile per me; ero totalmente innamorata di un ragazzo di 28 anni che vive tutt'ora all'estero e che inizialmente sembrava ricambiare il sentimento,poi dopo aver fatto l'amore con lui (per me era la prima volta) smise quasi del tutto di cercarmi,senza però dirmi che non voleva sentirmi. Smise semplicemente di rispondermi.
Sono stata profondamente depressa per molti mesi,e per quasi 3 non ho parlato (rispondevo solo alle domande senza mai iniziare un discorso con nessuno). Anche in classe le cose andavano molto male,ero presa di mira dai compagni,subivo prese in giro e offese verbali e a volte fisiche in continuazione. A casa litigavo di continuo con mia madre e con la mia matrigna.
Un giorno mi sono sentita così triste,frustrata,sola..che presi un taglierino e mi incisi il braccio. Il taglio non era profondo,ma io ero incredula di ciò che avevo appena fatto.
Con il passare del tempo aumentai la gravità dei tagli,li facevo con un coltellino sull'avambracci, oppure mi infilzavo con un ago centinaia di volte.
Quando ero particolarmente frustrata mi prendevo a schiaffi da sola,sbattevo la testa o davo pugni al muro.
Quando finalmente mi sono ripresa ho smesso. L'estate scorsa ho subito un'altra delusione amorosa e mi sono incisa un disegno sotto il seno con un coltello.
Fino a una settimana fa non avevo avuto altri episodi..ma è un periodo in cui mi sento vuota,sola e sperduta. Mi sono resa conto di cercare un baricentro della mia vita nelle altre persone,e ora che sto uscendo con un ragazzo ripongo tutte le mie aspettative in lui,anche se siamo usciti poche volte.
Mi sono tagliata l'avambraccio una settimana fa,con le forbicine per le unghie,e lui se n'è anche accorto. Ieri sera pensavo di dover uscire insieme a lui e quando mi ha detto che era impegnato ho ripreso le forbici e mi sono riempita la gamba destra di tagli. La cosa orribile è che mentre lo faccio mi piace il dolore,mi piace vedere il sangue che cola e che mi macchia la pelle,e sentire subito dopo una calma perversa che mi pervade.

Anonimo ha detto...

Non serve a nulla scrivere qui che mi faccio del male, cosa provo nel farlo, tutti i problemi che ho avuto e che continuo ad avere anche quando sembro (perfino a me stessa) calma e serena. Non aiuta a niente, parlarne. Ogni volta che ne ho parlato con qualcuno, mi sono state dette le solite quattro idiozie: non farlo, devi smetterla, sfogati in qualche altro modo, piuttosto chiamami e ne parliamo. Cazzate. La psicologa poi, quando ci sono andata, mi ha fatto parlare per tutto il tempo e alla fine ha tirato le quattro stronzate sulle relazioni con gli altri (no, vabbè, perché serve una laurea per capire che sono attratta da uomini maturi perché non ho mai avuto un padre!) e mi ha detto che ho bisogno di più colori nella mia vita (vesto sempre di nero). Punto. Mi ha fatto venire la nausea e ovviamente non ci sono più tornata.
Il punto è che secondo me non si guarisce mai fino in fondo. So che fra una decina d'anni o poco più arriverò abbastanza in profondità e l'abissale mondo della mia mente e i miei Morti mi ingloberanno. E so anche che non mi dispiacerà.

Anonimo ha detto...

ho 20 anni. è la prima volta che decido di ammettere l'esistenza di un problema, ma credo sia giunto il momento di aprire gli occhi. quando avevo 8 anni mio padre se ne andò di casa e la sua fuga creò nella mia testa un meccanismo di ricerca dell'uomo maturo. a 14 anni ebbi il mio primo rapporto sessuale con un uomo di 37 anni. non so se fu una violenza, so che l'avevo cercato io, so che il suo odore però mi faceva venire voglia di vomitare e so che piangevo. da li sono seguiti rapporti sempre più sbagliati, fatti di abusi, fatti di pianti, volevo toccare il fondo. la prima volta che ho iniziato fu per caso, in un attacco d'ira ruppi un bicchiere e per raccogliere i cocci mi tagliai le dita. mentre il sangue colava capii che quella era la giusta punizione che mi meritavo, così iniziai piano, poi sempre più forte incidevo la carne e mi bagnavo il viso con il mio sangue. sapevo che era sbagliato, ma finchè era il mio segreto, non sarei stata giudicata. tutte le volte che avevo un attacco d'ansia spaccavo un bicchiere, una lampadina, qualsiasi cosa di vetro che mi capitasse a tiro e mi ferivo. in questo modo non solo sfogavo la mia rabbia e punivo il mio corpo, ma saziavo il mio desiderio di suicidio. sono arrivata a tagliarmi la faccia, il collo, le gambe era una specie di droga, una via di fuga. un anno ho detto basta, e sono partita. gli stimoli che un nuovo posto mi regalava, teneva la mia voglia di dolore lontano. poi sono tornata, ormai sono a milano da due anni e tutte le volte che un ragazzo mi lascia (il che succede spesso) o che prendo un brutto voto, un rimprovero sul lavoro, una vocina dentro di me comincia a dire "sei la solita perdente" e la mia voglia di farmi male diventa incessabile. sono arrivata a non uscire più di casa, ad autolesionarmi tutto il giorno anche con chiavi, forbici, lime per unghie, insomma, qualsiasi cosa possa incedere. sono intrappolata in un corpo che odio, ma non riesco a parlarne con nessuno. ho fatto 8 anni di analisi da bambina, ma il massimo che sapevo dire era parlare della scuola e dei ragazzi per paura dei giudizi dello stesso analista. da una parte mi sento una perdente, dall'altra mi do la colpa di esserlo. sono in una guerra dal quale non riesco ad uscire e tagliarmi è l'unico compromesso in grado di farmi stare bene.

Anonimo ha detto...

bhe ... ciao, mi sento una cretin@ a scrivere queste cose ... ma non importa.
Sono Mathilde e ho 12 anni. Ho cominciato a tagliarmi solo da un anno, ma I miei problemi sono iniziati prima.
fin dall asilo, quando ho cominciato a 'frequentare' miei coetanei, mi sentivo diversa. Non parlavo con nessuno. Ho cominciato a scrivere a 4 anni, a leggere a 4 e mezzo.Pensavano fossi autistica. Mi facevano domande strane, mi facevano test straini, mi sentivo strana. Ma gli esami dettero esitipositivi, cominciavo a stare meglio. Poi cominciarono le elementari. Ero asociale, sapevo troppe cose. Le maestre consigliavano uno psicologo. I miei genitori pero' non vedevano, non volevano vedere, volevano tenersi la loro bimba prodigio, il loro mondo falsamente perfetto. Cosi', a 7 anni, ho smesso di mangiare. Tutto cio' che ingerivo veniva poi vomitato. Bleah. passavo lunghi periodi in ospedale e dopo una lunga serie di esami, scoprirono che ero celiaca e allergica a praticamente a tutti gli alimenti, a parte principalmente la carne. A otto anni pesavo 15 chili, prendevo un sacco di pastiglitte dai colori vivaci ed I nomi straini. Da li' furono continui ricoveri e corse in ospedale. 'dottore, pesa 15 chili, sua sorella ha 4 anni e ne pesa 17', ' e svenuta di nuovo!', 'Oddio, nostra figlia ha vomitato sangue'. Passarono gli anni, un po' migliorai, le corse in ospedale diminuirono gradualmente, ma io dentro, stavo sempre peggio. Finche, iniziate le medie, arriva la mia migliore amica, la lametta. Il primo giorno di scuola, seduta da sola, all'ultimo banco. I primi pizzichetti con le unghie, delle minuscule righette rosse sugli avambrecci e sui polsi. Ero sempre piu' sola. le righine si trasformarono in tagli. Poi, venne un altro, l'ennesimo, problema di salute. Io facevo atletica a livello agonistico. Durante l'allenamento per una campestre, svenni. Ambulanza, ricovero. Gli infermieri, quando mi misero le flebo, li notarono quei segni, ma non dissero nulla. Gli esami confermarono un problema al cuore. Dal giorno dell'esito di quegli ultimi esami, mia madre piangeva spesso, io ero sempre piu' triste, i tagli sempre piu' profondi e numerosi. Poi venne il giorno in cui mi lasciarono a casa sola, come al solito, ma quella volta non ce l'ho fatta. Mi sono buttata. Si, dal balcone della mia camera. Ricovero. Altre pastiglie. Tutti mi guardavano come si guarda un animale esoticoin gabbia. I primi tagli sulle gambe, sulla pancia cava. Cominciai a vomitare spesso. Esami. Avevo un calcolo alla coleciste. Altre pasticche. Per qualche mese, quest'estate ho smesso di tagliarmi. Poi ricomincia la scuola. Prima lezione di motoria dell'anno. Mi viene un attaco d'asma. Ambulanza. Ricoverata per una settimana e due giorni. Ecco, avevo anche dei problemi ai polmoni. Ritornai a scuola dopo due settimane di corse in ospedale per altre crisi. Le allergie si erano estese anche alle piante. Tornai a scuola con una mascerina sulla bocca e sul naso. Entrando in classe, mi vedono, un mio compagno mi dice " caz@o, ma sei ancora viva". Quel giorno dovevo tornare da scuola a piedi. sul tragitto verso casa tutti fissavano me e la mia mascherina. Basta, non ce la facevo piu'. Buttai per terra, sul marciapiede, lo zaino e la mia stupida mascerina. Passo' una macchina, io mi buttai. Ora sto scrivendo dal lettino dell'ospedale, sono ricoverata da due settimane.

Anonimo ha detto...

Salve,
sono F...o, ho 21 anni e mi faccio del male da solo da quando ho 15 anni. Ovviamente non lo faccio in continuazione ma a periodi, anche se ultimamente è diventata la norma. Col passare del tempo ho iniziato a provare diversi modi per farmi male. Inizialmente mi tagliavo i polsi e le braccia, ma è inutile dire che in estate era un problema, quindi ho iniziato a tagliarmi nelle cosce, nel petto e nella pancia. Da poco ho iniziato a prendermi a colpi di cintura (dalla parte della fibbia) nella schiena e a spegnermi le sigarette addosso.
Quando mi faccio del male mi sento decisamente meglio. Ormai è un'abitudine, se non lo faccio impazzisco. Il piacere non si limita al momento in cui mi faccio male, ma continua quando sento il formicolio dei vestiti contro i tagli o le bruciature. In questo periodo in cui vedo tutto nero è l'unica cosa che riesce a farmi stare bene per un po'. Ne ho parlato con due persone ma non mi ha fatto stare meglio. Io sono un tipo molto riservato, quindi è stato difficile dirlo a qualcuno... e vedere come cercano di aiutarmi inutilmente, senza capire come sto veramente, mi ha fatto capire che non devo dirlo più a nessuno. Paradossalmente, scrivere queste righe con l'anonimo mi sta facendo sentire un po' più leggero.