anonimo Età: 23
Vorrei solo sapere
cosa ne pensa e come posso migliorare
la mia vita.Non faccia caso agli errori grammaticali.
Sono un Indiano nato in India.Appena nato mi sono trovato
pieno di cugini
coetanei e alcuni piu grandi.Ovviamente ero molto felice e
trascorrevo le
giornate con loro a divertirmi,pero i miei genitori non
erano mai presenti.Mia
madre era preside di una scuola. Trascorreva solo 2 ore al
giorno con me
difficilmente,ma mi amava e per questo lavorava e voleva
mandarmi in una buona scuola.Lo stesso posso dire di mio padre che pero non
trascorreva neanche un ora con me perche impegnatissimo con il suo lavoro(tornava
tardi e partiva mattina presto) in un negozio di attrezzi elettrici(che non
andava bene) poi qnd avevo 3 anni si trasferi in Italia da solo per cercare
un lavoro.Entrambi mi amavano moltissimo ma mia madre era molto severa con me
per lo studio.Noi non parlavamo d\'altro che di studio dopo di che si metteva
a correggere i compiti di altri ragazzi perchè in India anche i presidi
insegnano.Mi picchiava ogni giorno per lo studio. Appena scendeva dal bus mi
chiedeva se avevo fatto i compiti di scuola e altri compiti che lei mi aveva assegnato
altrimenti Baaaam!.Avevo cominciato ad evitarla e mi avvicinavo solo
quando era di buon umore.Cmq la amavo un po. Lunica persona che mi coccolava
era la nonna.La mamma,di fine settimana mi preparava molte cose buone da
mangiare.Andavo a scuola ma ero un tipo solitario anche perche avevo gia molti
cugini in casa e amici nella via in cui abitavo.Poi cmq a scuola cera molta
competizione per lo studio tra i ragazzi quindi erano tutti nemici un contro
l\'altro.Cmq,non avevo un riferimento per il futuro,non sapevo cosa fare e perche
stavo studiando ,i grandi dicevano solo che se studi diventi ricco da grande e
sarai contento altrimenti un mendicante e dovrai soffrire molto.Pero
nessuno mi diceva cosa e come studiare.Cosi studiavo altrimenti gli insegnanti
picchiavno di brutto e cera sempre una paura continua.All\'eta di 8 anni mia madre
si trasferi in Italia e mi aveva lasciato indietro perche continuassi a
studiare in una prestigiosa scuola privata(inglese,cattolica e solo per
maschi).Ma appena mia madre sene ando non ero piu vincolato a studiare e a scuola
le prendevo ma studiavo solo materie matematica,scienze,geografia che mi
piacevano molto.Passavo il mio tempo a giocare e in altri hobby come
studiare la piante (soppratutto quello di mango) e crescerle.Mi piacevano anche
gli animali ma i miei non ne volevano uno.Vedevo la povertà ogni giorno
quando andavo a scuola e
mi dispiaceva moltissimo non poterli aiutare soppratutto
quelli vecchi.Visitai
i miei per un mese in italia.Il mio interesse erano i
giocattoli che in india
non potevo avere.Io sapevo che dovevo far contento i miei
genitori studiando ma non riuscivo,ero troppo accecato dai giocattoli,cosi
resi la vita difficile a coloro con cui stavo in
india,facevo finta che mi
mancavano i genitori spesso facendo finta da piangere,ero
uno stupido.La nonna vedendo mi piangere piangeva pure lei e questo non mi
piaceva per niente,e cmq Lei voleva che io andassi a vivere con i miei per il mio
bene.Insomma non
capivo piu niente,i miei zii mi crescevano solo perche cosi
ricevevano i soldi
dai miei.Ma non mi aiutavano neanche per una virgola e quando volevo mangiare un po di piu ,si arrabiavano.Avevo
cominciato a scappare
dalla scuola e non ero piu fra i piu bravi della classe anzi...Poi un giorno
la nonna mori.Sentivo spesso un peso enorme su di me e per
questo scappavo
dalle mie responsabilità e ciò mi aiutava a dimenticare.Cosi
all\'eta di 11
anni mi trasferi in Italia.Adesso ero contento perche avevo
giocattoli e tanto
cibo ma avevo molta nostalgia della casa in cui ero
cresciuto e mi dispiaceva
aver lascito le mie cugine che erano molto legate a me e io
un po meno.Cmq
iniziai la scuola qui nelle medie ed tutte le materie erano
facilissime
rispetto a quelle in india .Il mio livello di matematica ed
inglese era
pargonabile a quello delle superiori e i ragazzi mi
ammiravano ma molti mi
invidiavano.Poi essendo diverso loro si tenevano a distanza
da me e non
volevano a che fare con me.Cosi ero solo ma felice con i
miei genitori e
gicattoli e videogames.Fini medie e cominciai Il liceo
Scientifico.I miei
genitori erano operai in una conceria e lavoravano duro,ma
io non mi rendevo
conto.Ovviamente avevo molte difficolta di lingua ma un po
le superai.Venivo da una realta molto diversa.Qui al liceo la discriminazione
comincio a farsi
sentirsi piu forte.
A scuola nessuno mi voleva come amico anzi mi odiavano
perche ero straniero,e se andavo a fare amicizia mi respingevano subito a suon di
parolacce.Durante educazione fisica mi prendevano a pallonate se mi mettevo a
giocare con loro.Cosi imparai a prendere le distanze ma loro erano piu
numerosi e non volevano lasciarmi in pace.Forse cosi ho peggiorato la
situazione perche hanno cominciato a pensare che fossi arrogante.Avevo cominciato ad
odiare la scuola,anche se decidevo di impegnarmi ,e per un certo
periodo prendevo dei buonissimi voti,soffrivo questo loro modo di comportarsi e
non capivo il perche.Tornavo a casa ma non potevo raccontare niente ai
miei genitori perche non avrebbero potuto fare niente e anche perche non volevo
farli preoccupare,è poi erano cosi stanchi.In qualche modo fini il liceo.Ma
nessuno mi guidava o diceva cosa dovevo fare.Avevo anche una serie di principi
morali che mi impedivano di essere violento ed ero anche cordiale ai \"nemici\",non dicevo neanche una di parolaccia perche era una questione
morale,anche per questo a scuola mi consideravano stupido,ma io continuavo a stare
zitto per guadagnare la fiducia degli
insegnanti ed evitare i problemi.Mi dicevano \"come puoi prendere un voto migliore del mio\" e contestavano con
gli insegnanti e altre affermazioni assurde.A casa per dimenticare tutto ciò
giocavo ai videogiochi,e altro,e i miei genitori non capivano perche non avessi bei
voti.Ormai odiavo la scuola ci andavo solo
perchè mi obbligavano i miei e anche perche non avrei trovato un buon lavoro.Cmq avevo cominciato ad amare i miei
genitori perche
l\'uniche persone che avevo.Tutta quella strada l\'avevo
fatto da solo senza il
sostegno dei genitori(anche loro erano persi in questo nuovo
ambiente) e senza neanche un amico,giorno dopo giorno per 5 anni.Cercavo cmq
di essere contento,e ci riuscivo quando stavo da solo,dopo tutto sono sempre
stato un po introverso.Non c\'erano molti indiani della mia età,la
maggior parte erano
molto piccoli per cui...I miei volevano che almeno mi
laureassi e non volevano
che io mi metessi a lavorare come loro in un posto dove la
dignita è negata.
Cosi senza una guida intrapresi ingegneria ,passai
facilmente i test
d\'ingressso,ma anche qui la gente non voleva a che fare con me e mi lanciava di quei sguardi che...Pero io ignoravo tutto.Ho notato che
molti italiani hanno una strana tendenza a considerare stupidi gli
stranieri,almeno dove vivo io ,nel veneto,ovviamente loro non conoscono la realta da cui
veniamo,anzi hanno una visione tutta loro.Ormai sono passati 4 anni
dall\'inizio della triennale e non sono riuscito a finirlo anzi vado molto male anche
perche spesso sono molto depresso e sono senza energie,a scuola non riesco a
concentrarmi e mi addormento,e poi fare il pendolare...Non ho piu alcuna
motivazione e non so cosa fare della mia vita...Sto pure invecchiando e sono
diventato anche molto debole fisicamente anche se sono alto 1.80 ed ero molto
robusto,ora sembro un barbone di strada,alcuni credono che io sia un delinquente o
meglio mi guardano in quel modo ogni volta che entro in qualsiasi
negozio.Sembro un 30enne.Ho cercato di trovare lavoro soppratutto quelli umili ma niente
e cosi per passare il tempo faccio qualche passegiata qua e la nel parco a
filosofare sulla vita.Avrei dovuto mettermi a lavorare,quando non cera la
crisi, subito dopo le medie o fare un corso professionalizzante.Adesso mio padre è
un dissocupato da
piu di 2 anni ,mia madre ha avuto una malattia invalidante e
non lavora,per la
pensione ci vuole ancora molto e non si sa se l\'avranno
anche se hanno
lavorato tantissimi anni e pagato le tasse...Ho dei sensi di
colpa giganteschi
e non me ne frega un cavolo degli italiani,voglio solo un
lavoro e fare soldi e
migliorare la salute dei miei e quello mio.Certo poi gli
Italiani dicono che
dovete essere grati al paese che vi ha accolto altrimenti
andatevene.Ho sempre riscontrato un alto grado di maleducazione degli italiani,ma
gli ho sempre ignorati.Spesso dimenticano la loro di immigrazione.Io sono
qui per fare soldi,e integrazione loro non la vogliono perche hanno paura
del diverso, anche se io l\'ho cercato spesso.I miei genitori stanno
invecchiando e hanno
moltissime preoccupazioni,quali la mutua della casa e le
bollette varie ,poi
soppratutto il mio di futuro.Che cosa devo fare?Mi sento un
idiota ad aver
trascorso la mia gioventu in questo modo.Ogni tanto vorrei
finirla con la vita
e ...ma non posso perche mi preoccupo per i miei genitori e
li ho gia delusi
moltissimo e tutti i loro sforzi sono andati sprecati.Ho
parlato dei miei
problemi ma cosa mai possono fare apparte sostenermi.Ho
sempre vissuto in un mondo tutto mio.In italia i miei genitori mi hanno dato
tanto affetto e hanno soddisfatto ogni mia richiesta.Non posso immigrare per
alcuni motivi...
La colpa è solo mia che non ho studiato ma come potevo?????