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mercoledì, dicembre 14, 2011

NON HO UN LAVORO E NON SO' CHE LAVORO VOGLIO

schakira Età: 43
Salve, a 43 anni mi ritrovo senza sapere cosa vglio fare come lavoro e dove vorrei costruire le basi per un futuro.
Premetto che mio padre e' morto quando io ero piccola, mia mamma per motivi economici, e come afferma lei non mi ha fatto studiare perchè mi vedeva fragile ....visto che siamo 7 figli ha preferito mandarmi ad aiutare mia sorella quando ero adolescente e con il passare degli anni sono riuscita ad imparare un lavoro che fino a qualche anno fa mi permetteva una certa stabilita\' economica ma dall\'altra faccia della medaglia mi impediva di avere una vita sociale.
Tanto e\' vero che non ho mai avuto una relazione con un uomo.Pensavo solo lavoro e aiutare la famiglia.Tutto e\' cominciato quando ho deciso di non voler piu' lavorare in famiglia, (le mie paure,mi sentivo oppressa,mi mancava l\'aria )mi rendevo conto che piu passavano gli anni e piu\' la mia vita era vuota......nel frattempo ho conosciuto un uomo dolcissimo,molto sicuro di se e sopratutto ottimista su una chat ma molto lontano km da me e con abitudini diverse dalle mie........
mi sembrava la persona che io avevo sempre desiderato.....e ne sono convinta ancora oggi dopo 1 anno .Decisi di trasferirmi pensando di riuscire in qualche modo a trovar una soluzione.....ma mi sentivo confusa ....tutte le mie certezze lavorative erano cascate .....avevo trovato un lavoro che mi teneva molto di piu\' impegnata di prima......praticamente non vivevo piu\' una voce dentro di me mi diceva molla tutto.....forse è stato il destino ma mia mamma stava male e cosi ho approffittato della situazione e sono ritornata a casa.Il problema e\' che oggi non ho un lavoro, ma sopratutto non riesco a capire quale lavoro si adatta a me( aparte quello che ho fatto da quando ero adolescente)non so cosa mi piace e mi sembra che tutti i lavori non siano adatti a me.....(ho solo la licenza media)e vedo che c'e solo quel lavoro davanti ai miei occhi.......non credo piu' in me stessa .....mi sento una fallita e ho tantissima paura di far soffrire mia mamma che ora vive da sola e soffre di solitudine..Cosa mi consiglia???Non riesco a capirmi....
Spero di essere riuscita a spiegarmi...questa e' una situazione che va avanti gia'da un anno che non so cosa fare della mia vita!!!!Grazie e aspetto un suo pensiero

IL DOLORE PER UN INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA

serendipity Età: 33
quello che mi è successo è terribilmente triste. ho scoperto di aspettare un bambino circa tre settimane fà.
ho una separazione alle spalle, due figli meravigliosi e un nuovo compagno da circa un annetto.
abitiamo in due case separate e conduciamo due vite completamente diverse, fin qui nulla di strano, ma un bimbo in arrivo per me che sono mamma, e conosco bene questo aspetto della vita, implica un cambiamento radicale nei confronti delle abitudini di vita dei futuri genitori.
il bebè necessita di affetto di attenzioni di tempo ma sopratutto di tranquillità.
il mio ex marito non ha mai accettato il mio nuovo compagno e spesso ha cercato di mettermi il bastone tra le ruote per far si che questa cosa cessasse di esistere.
non abbiamo mai smesso di frequentarci, al contrario questi continui tormnenti hanno fatto si che la nostra unione si rafforzasse.
ho avuto paura per questo bebè, ho avuto paura per i miei bimbi, ho avuto paura di non riuscire mai a trovare la tranquillità di cui parlavo.
abito in una splendida casa immersa nel verde poco distante dal mio luogo di lavoro, una casa che ho voluto da sempre che mi è stata affidata dal tribunale come domicilio famigliare, una casa che però il mio ex marito contribuisce ancora a pagare tramite la rata mensile del mutuo.
avrei potuto vendere questo immobile per acquistarne uno nuovo dove permettere a tutti di poter vivere tranquilli e sereni, ma i tempi in cui ci troviamo e la lentezza con cui si svolgono queste pratiche mi avrebbero fatto vivere una gravidanza terribile. così analizzando ogni aspetto in modo quasi viscerale ho deciso di sospendere questa gravidanza.
sarebbe stata una femminuccia, si sarebbe chiamata ilaria, tremo e rabbrividisco a pensarla perchè mi pare di vederla. mi sono accorta di quando ha cessato di vivere. ho sentito la nausea cessare come per incanto e un fiume di sangue scendere dal mio ventre.
è stata la cosa più brutta che mia sia mai successa e auguro a chiunque di non viverla mai.
non posso che augurarle di restare in cielo ancora.
non credo che avrò mai un altro figlio.
non credo che ci conosceremo mai più.
mi rendo conto della gravità della sua perdita e quel che è peggio di aver sprecato una possibilà di una nuova vita, ma in maniera concreta ho temuto di non poter essere abbastanza per lei.
economicamente sono messa abbastanza alle strette e il mio nuovo compagno ha iniziato da poco una sua attività che per ora non gli permette nessun tipo di extra.
mi auguro che questo triste momento passi presto e che la madonna abbia pietà di me.

DIFFICOLTA' E PENETRAZIONE DOLOROSA

sara Età: 24
Da un anno e mezzo ho una relazione con un ragazzo di 28. Prima di stare con me, lui era vergine; io avevo avuto qualche esperienza ma molto occasionale. La penetrazione per me è sempre stata dolorosa (ho già escluso problemi ginecologici tramite varie visite; c'è da dire che io sono un po\' \"stretta\" e lui invece è un po\' sopra la media, come circonferenza), e riesce solo con l\'uso di lubrificante. Anche così, ben presto mi dà fastidio e mi tocca \"sopportare\" finché lui raggiunge l\'orgasmo (ci mette ben 30 - 40 minuti, purtroppo); io naturalmente non provo molto piacere. Tramite masturbazione esterna invece riesco a venire anche in fretta e più volte di seguito, ma sempre facendomi delle fantasie: chiudo gli occhi e mi immagino situazioni per me eccitanti.
Provo pochissimo desiderio verso questo ragazzo, che pure amo molto. Se lo guardo o lo bacio non mi viene voglia di spogliarlo; provo più che altro sentimenti teneri, ho voglia di coccolarlo. Lo trovo molto inespressivo mentre gode, toccarlo in qualsiasi modo non mi dà la sensazione di controllare la sua eccitazione né di influire su di lui.. praticamente vedo che è eccitato solo perché ha l\'erezione. Per il resto, chiude gli occhi e sta immobile. Non ho la sensazione di \"dialogare\" con lui attraverso il corpo; lui per eccitarmi segue un certo iter, e che io risponda oppure no è lo stesso, lui va avanti sperando che prima o poi io mi ecciti.
Data la difficoltà di penetrazione (e anche di sesso orale: non riesco a reggere mezz\'ora di pompino, dopo pochi minuti mi fa male la bocca, il collo...), la forma di sesso più frequente è questa: lui con una mano masturba me e con l\'altra masturba se stesso; quando ha finito mi viene in bocca. La cosa può durare anche tre quarti d\'ora, durante i quali io cerco di immaginare qualcosa di eccitante. Grazie alle fantasie e alla stimolazione prolungata (io verrei molto prima, lui ogni tanto si interrompe apposta, per farmi \"durare\" fino a dopo di lui) mi eccito anche molto... però mi rendo conto che così è praticamente come masturbarmi da sola! Non possiamo andare avanti in questo modo.
Però ci sono molto affezionata, non vorrei lasciarlo. Come possiamo fare?

VIOLENZA SESSUALE, AUTOLESIONISMO E PAURA DI PERDERE L'ALTRO

PiccoloCasino Età: 19
Salve,
Esattamente non so da dove cominciare. Non ho mai parlato con uno psicologo anche se diverse volte avrei voluto farlo per trovare una soluzione o una qualche risposta a quello che ho passato e che sto passando. Forse dovrei partire da qualche anno fa.. Ho subito una violenza sessuale.. Non me ne rendevo conto, cercavo di addossarmi la colpa di quello che era successo. Cominciavo a vedermi male allo specchio perchè mi sentivo sporca, esattamente ero diventata schiava dello specchio. Vedevo male il cibo e ne vivevo un brutto rapporto. Sono arrivata a stare male per tutto, a non dormire la notte, a piangere soltanto.. Fino a che ho provato odio per me stessa e per qualsiasi cosa negativa che mi succedeva mi ripetevo che era colpa mia. Quindi ho cominciato a procurarmi dei tagli alle braccia. Ho smesso quando ho conosciuto un ragazzo speciale.. Si prendeva cura di me, mi voleva bene, non andava a dormire la notte fino a quando non era certo che io mi stessi dormendo. L\'ho amato e lo amo davvero, con tutto il cuore, con lo stesso cuore che mi strapperei se potesse farlo tornare qui da me.. Ha avuto un incidente ed è morto.. Non c\'è più.. Sono stata male ma lui mi aveva insegnato a lottare e a sorridere qualunque cosa succeda. Tempo dopo ho conosciuto un suo amico che mi è stato vicino con il quale sto da un po. Ma la paura che ho di perdere di nuovo qualcuno che amo mi uccide, mi distrugge, non mi fa vivere come mi ha insegnato lui. È una cosa che non riesco a vincere, mi strazia. Penso sempre alla morte, ho paura di stare in macchina, mi irrigidisco, sudo e sento il cuore che batte così forte da strapparmi il petto e uscire fuori. Almeno tre volte al giorno mando un messaggio al mio ragazzo dicendogli che forse ho sognato qualcosa di brutto temendo che se succeda ancora una volta sia colpa mia. Mi vergogno a dirlo ma faccio di nascosto il gesto delle corna a ogni singolo pensiero negativo, prima era una volta poi tre poi quattro poi sedici e adesso trentadue.. Io sono una persona dolce, paziente, buona. Ascolto sempre gli altri ma non riesco ad ascoltare me.. Questi brutti pensieri mi tormentano davvero, si concentrano su le persone che amo.. Non so piu che fare.. Mi dispiace aver scritto così tanto non so neanche se avró una risposta e per questo mi sento una completa idiota.. Ho dimenticato di dire che adesso non mi ferisco più, fisicamente intendo. Eccetto una o due volte, non lo faccio più da quando è andato via..glielo devo..

HO UN DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS

Aster Età: 31
Salve
le scrivo perchè penso di avere un disturbo post traumatico da stress.
Ho vissuto parecchi litigi da parte dei miei genitori fin da piccola , mio padre è una persona apparentemente calma che durante i litigi però aveva degli scatti d'ira e più di una volta ha aggredito mia madre.... lei ha sempre subito, piangeva poi lui le chiedeva scusa e avanti così.... ogni volta.
Ora dopo 33 anni di matrimonio mia mamma ha chiesto la separazione.... dopo aver passato anni di depressione dalla quale solo ora forse ne sta veramente uscendo.
Mio padre picchiava anche mio fratello e quando mia mamma si metteva in mezzo .... finiva per aggredire anche lei, questa era la dimanica solita.
Credevo di aver superato queste problematiche legate alla mia infanzia, ma forse non è così. Credo di averle elaborate a tal punto di pensare di averne il controllo, anche se forse non è così.
Riscontro problemi nella mia vita affettiva , ho avuto una lunga relazione di tanti anni ... dove forse si manifestavano già dei sintomi di questa problematica.
Ma l\'ho capito forse definitvamente adesso , sto avendo una relazione con un uomo impegnato. Ovviamente pur sapendo tutte le conseguenze legate ad una situazione del genere , l\'ho portata avanti ....
Ora è più di un anno che andiamo avanti e lui sta cercando di chiudere la sua relazione con l\'altra persona ,ma non ha detto a lei di noi due,non vuole dirglielo e dopo l\'ennesimo suo passo indietro io mi sento distrutta...Mi sento innamorata di lui , ma allo stesso tempo adesso provo rabbia per la fiducia che ho mal riposto e che lui ha tradito. Lui non capisce che questa cosa mi fa stare male e continua a chiedermi di aspettare,continua a trovare delle scuse a mio avviso. Voglio chiudere questa relazione ma non riesco ... lui non me lo permette ... e io non riesco a darci un taglio netto.. ci sto provando con tutte le mie forze... credo che tutte e due forse abbiamo una dipendenza ll'unoo dall'altro.
Ho cercato di essere sintetica , spero che mi possa dare un consiglio.
Grazie

OSSESSIONE DI ESSERE LESBICA

lalla Età: 21
Buongiorno dottore,
sono una ragazza di 21 anni, studio all\'università ma da qualche tempo sono molto in ansia.
Fino a 15 anni ho fatto una vita normale, serena e tranquilla, non mi sono mai posta il problema di essere lesbica, avevo le mie cotte per i ragazzi tipiche dell\'età ..tutto bene insomma...a 15 anni ho visto un film \"Il ciclone\" in cui c\'è una coppia lesbica, non ho provato assolutamente niente vedendolo e mi sono solo un po\' impressionata. POi dal giorno dopo ho cominciato a farmi delle domande: mi piacerebbe? che cosa farei? mi sento attratta dalle ragazze? Le risposte erano negative ma nonostante tutto continuavo a farmi le stesse domande come per convincermi sempre di pìù della cosa ma ho fatto peggio nel senso che...più me le facevo.. più le risposte diventatvano diverse, ero sempre più confusa e sempre meno certa di essere etero.
Sono andata da una psicologa che ai tempi veniva nella nostra scuola e le ho detto tutto, lei mi ha risposto che la mia era un'ossessione, ha usato il termine circolo vizioso, mi ha detto di non pensarci e così ho fatto. Ho risolto a poco a poco il problema, in tutti questi anni ho fatto le mie esperienze, naturalmente con ragazzi maschi, ho avuto alcune storie..ho vissuto serenamente insomma. La settimana scorsa, dopo 6 anni, dopo aver visto un altro film in cui c\'era una coppia lesbica ho ricominciato a pormi le stesse domande di allora, all\'inizio dando risposte precise e poi no, insomma a forza di farmi le domande divento sempre meno convinta e mi sembra che si, mi possano piacere le donne anche se a scuola con le mie amiche non provo nulla per esempio..nel senso che se fino a due settimane fa ero cotta di un mio compagno di università adesso, dopo due settimane di arrovellamenti mentali, mi sembra che non mi piaccia più, mi pongo sempre le stesse domande: ti piacerebbe esserlo? Vorresti avere un rapporto con una donna? mi immagino in determinate situazioni con donne e rispondo sempre no, non mi piace, io stessa non provo attrazione per le ragazze..ma..come se non fossi sicura per autoconvincermi me le pongo di nuovo durante il giorno..tanto che alla fine ribalto tutto: mi sembra che mi piacciano, mi sembra di provare qualcosa e che forse mi potrebbe piacere avere un rapporto con una donna, cioè a forza di rifarmi le domande non sento più la sensazione: che schifo no!! Ma quella: oddio non saprei!! forse sì??!! Il punto è che arrivo a queste conclusioni ( cioè si mi piacciono le ragazze) solo dopo tre quattro giorni che mi pongo le stesse domande, cioè all\'inizio le risposte sono negative, poi, ponendomele sempre è come se mi complicassi ancora di più la vita, mi facessi ancora più problemi, mi confondessi e mi autoconvincessi di essere lesbica ancora di più.
Dentro di me sono anche sicura che se all\'epoca non avessi mai visto il film non mi sarebbe successo nulla e questa tiritera non sarebbe mai iniziata, idem per l\'ultimo episodio..da quando ho visto dii nuovo un film con questo argomento è ripartito tutto d\'accapo. Prima le ragazze non le pensavo, non ci badavo, mi sono detta più volte mamam mia quanto sono stata stupida a pensare di essre lesbica quando ero più piccola!!!
Tutto questo mi fa stare male anche perchè penso: come mai due settimane fa le donne non mi piacevano,sognavo una storia con il mio compagno di università, una famiglia e dei figli, non ci facevo caso, non mi veniva in mente nessun pensiero, e, anzi pensandoci magari o parlando con le mie amiche o sentendo al tv mi faceva anche schifo e, da quando ho rivisto un episodio in un film in cui c\'era una coppia lesbica mi faccio tutte queste domande, mi sembra che mi piacciano e che i ragazzi non mi interessino più?? Si non penso di poter diventare lesbica in due settimane, ma allora perchè le mie risposte diventano sempre meno chiare? Forse per il fatto che mi faccio troppe domande, di continuo durante la giornata? o forse perchè sono davvero lesbica e questi anni di serenità e di vita sessuale normale sono stati solo un caso??? IO sogno una vita normale, con un marito e dei bambini..in questi anni da quando avevo risolto il primo episodio non ho mai badato, pensato alle ragazze anzi le ripeto...mi sono detta più volte che stupida che sei stata a pensare di poter essere omosessuale, ho avuto una vita amorosa serena con ragazzi con cui mi sono trovata molto bene. Non so cosa pensare, mi sono informata e so che esiste una sindreome da ossessione di essere omosessuale e mi sono ritrovata con le testimonianze di alcuni ragazzi che accusavano, per così dire, gli stessi sintomi.
La prego mi aiuti, non vivo bene, sono in ansia. IO so e sono consapevole che è tutta una questione ossessiva però non riesco a convincermi, a liberarmi da questa questione e non capisco perchè.Grazie

DESIDERO FARE SESSO MAGGIORMENTE COL MIO RAGAZZO

Dana84 Età: 26
Salve,
sono una ragazza di 26 anni, da un anno e mezzo sto con un ragazzo di 27, ci amiamo moltissimo e siamo molto affiatati, tanto che ci vediamo quasi tutti i giorni ed abbiamo già fatto progetti per il futuro, il problema è che la nostra vita sessuale, almeno per me, non è molto soddisfacente in termini di quantità.
Entrambi non abbiamo una casa nostra, abitando ancora con i genitori, perciò in quel senso dobbiamo accontentarci delle poche volte che uno dei due ha casa libera.
Agli inizi lo facevamo anche in macchina, solo che la frequenza dei rapporti era sempre piuttosto esigua.
Lui è una persona molto razionale e matura, tiene molto al controllo (chiamiamolo così) degli istinti e delle passioni.
Ha avuto molte esperienze, anche piuttosto trasgressive e nel raccontarmele mi ha detto che si è già tolto tutti gli sfizi, tanto che per lui il sesso è, si importante, ma non fondamentale.
Nelle precedenti storie che ha avuto mi ha anche raccontato che solitamente dopo circa 3 mesi perdeva completamente il desiderio sessuale, cosa che invece con me (dopo un anno e mezzo) non è mai successo.
Io invece non ho mai avuto una gran vita sessuale. Sono stata per due anni con una persona che non mi soddisfaceva e con cui facevo l\'amore all\'incirca una volta ogni 10 giorni, ho avuto poche \"avventure\" ma non mi hanno mai pienamente soddisfatta.
Quando ho conosciuto il mio attuale ragazzo gli raccontai di queste esperienze e gli dissi che per me invece il sesso era molto importante.
Ho sempre vissuto in base ai racconti delle mie amiche fidanzate che mi parlavano sempre di quanto fosse bello all\'inizio fare sempre l\'amore, non importava dove o se c\'erano delle difficoltà, c\'era semplicemente questo desiderio incontrollato l\'uno per l\'altro che le portava ad avere rapporti più volte al giorno (anche se non c\'era la possibilità di una casa), a letto, in macchina o in altre situazioni.
Non avendo mai vissuto queste cose io le ho sempre desiderate e invece con il mio ragazzo non abbiamo mai fatto niente di tutto questo.
Quando faccio l\'amore con il mio ragazzo, lui mi soddisfa, ma lo facciamo una volta e basta (anche all\'inizio).
Prima lo facevamo 2/3 volte a settimana, poi con il tempo siamo passati ad una volta a settimana ed adesso lo facciamo all'incirca una volta ogni 15 giorni.
Ho provato a parlarne con lui più volte, ma ogni volta si arrabbia perchè dice che non apprezzo ciò che ho, non apprezzo l\'amore che lui mi dimostra (che è la cosa più importante), che in ogni caso (secondo lui) lo facciamo tantissimo, che quando lui fa l\'amore con me non deve essere solo mero sesso, ma un esperienza anche spirituale (non religiosa o cose simili), che farlo in macchina è rischioso (prima non lo era, adesso sì), che non c\'è occasione, che quando avremo casa nostra sarà sicuramente diverso (cosa a cui non credo molto), ma soprattutto mi ricorda continuamente che lui con le altre perdeva il desiderio nel momento in cui loro glielo facevano percepire come un dovere e che se io continuo a parlarne lui perderà la voglia perchè lo vedrà come un \"dovere\". Perciò è diventato quasi un argomento \"tabù\". Se ne parlo ancora c\'è lo spauracchio che lui non avrà più voglia di fare l\'amore con me.
Lui mi ha anche detto che forse è anche perchè io sono troppo disponibile e ne parlo troppo. Perciò io ho fatto un enorme sforzo per non essere aggressiva e per lasciare che lui sia il \"cacciatore\". Il problema è che comunque non è cambiato niente. Io non ne parlo più ed evito di fargli troppe avance, ma comunque lui non dimostra di avere alcuna iniziativa in più.
Spesso succede anche che lui mi dice che lo eccito e mi parla di fantasie che vorrebbe realizzare in quel momento (sempre però quando non c\'è occasione), ma poi non fa niente, lasciandomi ferita ed un pò presa in giro. Gli ho detto di evitare di farlo, ma nonostante questo continua a farlo.
Io non sò più che fare. Vedo tra le mie amiche e leggo su internet che i miei desideri non sono esagerati o malsani, ma piuttosto normali, eppure mi chiedo se è realmente così e se il problema sono io. Magari pretendo troppo, non lo so. Mi aiuti a capire cosa posso fare, per favore. Grazie.

SONO UNA RAGAZZA CHE NON HA MAI AVUTO UNA PULSIONE SESSUALE

Sara_M. Età: 18
Salve, sono una ragazza di 18 anni, e sono molto confusa.
Non so, forse è una cosa normale e sono solo io che la sto esasperando, però.. Anche se è molto imbarazzante da dire, io non ho mai avuto una vera e propria pulsione sessuale. Non mi sono mai eccitata, non mi sono mai masturbata o altro. In diciotto anni ho avuto un solo rapporto sessuale, che non mi ha per altro dato piacere, non più di tanto almeno. Il punto è che non ho mai avuto voglia di avere un rapporto sessuale o anche solo un contatto.
Io provo una passione a livello puramente artistico per il corpo, che sia maschile o femminile.
Mi piace osservare ciò che almeno personalmente ritengo bello o armonioso, mi piace osservarlo, magari fino ad imprimermi ogni particolare nel cervello, ma lo faccio costantemente senza alcun tipo di intento lubrico.
Non provo un'eccitazione sessuale alla vista di un corpo nudo, provo piuttosto un piacere puramente superficiale e visivo. Perché ritengo che certe forme e certi abbinamenti di forme siano meravigliosi da guardare.. Però ad esempio non provo lo stesso genere di soddisfazione nel TOCCARE con mano certe bellezze o armoniosità.
Il corpo umano per me è 'guardare ma non toccare' Bello da vedere, che sia una bella donna o un bell’uomo per me è indifferente, ciò che attrae il mio sguardo è l’armonia, di certo non cosa la crea questa armonia. Se devo toccare le curve che tanto mi affascinano in una donna, o ad esempio il petto degli uomini che può essere tanto piacevole da vedere, ecco, allora la cosa diventa molto meno.. Attraente, diciamo, molto meno piacevole. Metta caso, una mia mano che si poggia ad esempio sul fianco perfettamente curvo di una donna, è un’invasione di uno spazio tanto bello e affascinante.
Per quanto riguarda il rapporto sessuale, provo disgusto alla sola idea. Mi sembra una cosa assolutamente priva di sensualità.. Ho sempre l’idea che sia volgare, indecente.. Soprattutto non riesco ad immaginare me stessa in dei panni simili. Se solo provo ad immaginarmi in un certo ambito, mi si rovescia lo stomaco.
E' questa l'unica cosa che mi preoccupa. L'apparentemente totale mancanza di impulsi sessuali. Non credo di avere mai avuto in diciotto anni di vita, l’impulso vero e proprio di allungare la mano a toccare qualcuno, o anche solo l’intimo desiderio di poter provare un corpo in generale.
In generale, sono piuttosto sicura che, se avessi una sessualità realmente sviluppata anche a livello fisico, sarei bisessuale, perché provo attrazione sia per donne che per uomini, anche se non è l\'attrazione fisica di cui tanto si parla oggi
Ho avuto ragazze e ragazzi al mio fianco, indifferentemente, ma mai con nessuno di loro sono riuscita ad andare oltre al bacio senza cominciare a sentire un fastidioso disagio a livello del petto.. Questa cosa, per quanto possa sembrare infantile, mi mette in difficoltà anche con le mie relazioni con gli altri, che dopo un po\' cominciano a stancarsi del mio essere sempre così scostante.. Ma proprio non ci riesco. Sarebbe come forzarmi a farlo se dovessi imporre a me stessa di fingere di niente, e spesso il disagio mentale diventa anche fisico, tra cui muscoli che si tendono, nausea, sudore freddo e così via..
Cosa devo fare?

ANSIA E BLOCCO ALLO STOMACO

francesca Età: 20
Le scrivo perché un problema all\'apparenza stupido sta cominciando a complicarmi la vita, perchè non riesco a superarlo. premetto che sono sempre stata una persona abbastanza ansiosa e l\'ansia spesso si manifestava con problemi allo stomaco, come scomparsa dell\'appetito o sensazione di vomito. tempo fa, dopo una cena fuori con il mio fidanzato c\'era stata una litigata e io, a causa dell\'agitazione del momento, avevo vomitato. da quella volta mi succede regolarmente: ogni volta che andiamo a cena fuori, appena mi si presenta il piatto davanti lo stomaco si chiude all\'improvviso, il cuore mi batte fortissimo, ho molto caldo e non riesco assolutamente a mangiare niente. se mi sforzo, sto male. il tutto avviene nel giro di pochissimi secondi: un attimo prima sto benissimo, sono affamata, ma appena arriva il piatto mi prende questa crisi. sicuramente è una sciocchezza, ma per me è molto imbarazzante stare sempre male senza motivo e davvero non so come fare a risolvere questa situazione. non ho mai sofferto di disturbi alimentari di nessun genere. spero possiate aiutarmi!

BUGIARDA COMPULSIVA

Asia Età: 20
Buongiorno, sono una studentessa e chiunque mi conosca mi descriverebbe come una comunissima ragazza ma ho un segreto enorme. Sono una bugiarda compulsiva. Mento su tutto, a volte non mi rendo conto neanche di farlo ma le menzogne escono dalla mia bocca senza che io neanche me ne accorga. Prima era un qualcosa di moderato. Qualche bugia ogni tanto ma ora mento su tutto anche sulle cose più stupide e senza un fine preciso; semplicemente è diventato più facile per me raccontar bugie che la verità. E la cosa più incredibile è che mi credono nessuno dubita di me e nessuno mi ha ancora scoperto e penso che ciò mi porti inconsciamente a continuare a farlo. Penso che un passo importante sia il fatto che io ne sia cosciente ma come fare?come fare a smettere di essere una bugiarda? Non ho nessuno che mi possa aiutare perchè nessuno ne è al corrente e sinceramente preferisco esser vista così che rivelarmi come una gran bugiarda.Voglio uscirne lo giuro, voglio smettere ma non capisco da cosa nasca questa paura per la verità, questo continuo mentire senza intenti malvagi o altro. Io semplicemente mento forse per piacere di più ad amici e parenti; son sempre piccole bugie ma che mi fan apparire migliore agli occhi altrui. Ma se scoperta non ho idea di come potrebbero reagire. Giuro voglio smettere ma ho bisogno di consigli. Dire la verità ormai non è più semplice come sembrava, la bugia è diventata un riparo sicuro dalle critiche per me. Ma vorrei provare ad esser apprezzata per quello che son veramente e non per le mie menzogne.