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domenica, marzo 23, 2008

ATTACCHI DI PANICO (DAP)

Buongiorno ho letto sul sito iltuopsicologo la sezione dedicata agli attacchi di panico (http://www.iltuopsicologo.it/attacchi_di_panico.asp). Li conosco bene. A dire la verita mi ha tranquilizzato molto leggere la pagina iniziale,descrive perffettamente quello che sento io la paura di aver paura. Inizialmente queste sensazioni si sono presentate improvvisamente, sicuramente quando percepivo qualcosa d'innaspettato. Ho fatto anche delle associazioni a situazioni specifiche come viaggiare in macchina,ecc. poi mi sono resa conto che potevo controllare queste sensazioni, con il tempo mi sono dimenticata che viaggiare in macchina mi causava quest'effetto, e potevo farlo senza problema. Con il tempo si ripresentavano queste sensazioni, ma in situazioni apparentemente tranquille. Pero sempre un po inabituali e nuove.e ho iniziato ad aver paura di aver paura... (adesso mentre scrivo un pochino d'ansia ce l'ho per esempio, pero ormai gia la conosco e la affronto con più tranquillità, anche se rimango in uno stato d'ansia per un po fino a che non inizio a pensare ad altro). Adesso so che io stessa posso causarmi queste sensazioni..pensandoci... e preoccupandomi di poter averle. Allo stesso tempo e come se volesse continuare a pensarci, perche mi causa curiosita e vorrei capirle...allora queste sensazioni strane ..di panico o ansia si prolungano un po..pero la vera sensazione di panico e troppo brutta e in quel momento non e'che mi sia facilissimo uscirne, perche continuo a foccalizzare tutta la mia attenzione in quella sensazione e rimango li, poi con volonta ne esco...diriggo la mia attenzione verso un altro punto..inizio a parlare, bevo un bicchiere d'acqua, canto.....ecc.comunque adesso che scrivo mi rendo conto che sono diventata un po piu forte ,e non mi fa tanta paura come prima....e come se io stesse smascherando quel mostro che sembra grande, pero che se gli togli la maschera vedi qualcosa di piccolo che voleva solo farti uno scherzo e che piano piano svanisce.in questo periodo della mia vita sono un po sensibile, perche e un periodo dicambiamenti. Sono in un posto lontana da casa, (sono del Sud Amarica, ma adesso vivo in Sardegna, posto meraviglioso) mi faccio tante domande sullavita..ecc...sono molto irrequieta mentalmente. pero piano piano mi conosco sempre di piu.. e divento piu forte e piu stabile...cosi mi sembra.Io non ho voluto mai chiedere "aiuto" (si questa parola non mi piace tanto,perche e' come accettare una condizione e accettare che sono debole in quellacondizione, questo mi fa paura perche ..e se nessuno mi puo aiutare?, devofarlo io da sola..ma se accetto che sono debole mi sembra di non poterfarcela...e poi mi e' sempre sembrato che nessuno avrebbe avuto la possibilitadi aiutarmi , perche non credo tantissimo nella medicina occidentale) ..una cosa che mi preoccuppa e' causare preoccupazione agli altri, al mio fidanzato,a mia madre, sopra tutto a lei....alle persone che mi vogliono bene...un'altracosa che mi causa preoccuppazione e' non avere chiarezza per godere lavita....e'd e' per questo che voglio essere tranquilla...per godere la vita....devo dire che solo leggere il suo articolo mi ha veramente aiutato..molto...grazie!! veramente grazie!! prima queste sensazioni le vedevocome una cosa grande e forse grave..ma adesso sono piu tranquilla..mi e'piaciuto questa parte:"Vari sono i modelli eziopatogenetici dell'attacco e del disturbo di panico.Uno dei più esplicativi circa l'insorgenza di attacchi di panico associata a fattori cognitivi, ritengo sia il modello di Clark (1986). Secondo questo modello, il disturbo di panico è il risultato di interpretazioni"catastrofiche" di normali reazioni corporee. La costante attenzione su dati provenienti dal proprio corpo e dall'ambiente favorisce uno costante stato d'apprensione, per la minaccia incombente che si verifichi un'attacco. " per me questa e' una risposta.e gli aforismi terapeutici citati alla fine..sono veramente belli!!!!!grazie!!!!!! grazie!!buen dia!!!!!ps: vorrei commentare ai miei colleghi di lavoro che ho appena scritto una mail ad un psicologo, per descrivere il mio caso...ma non capiranno , chiederanno, e forse si preoccupperanno anche.......o forse no...anche loro sono un po fuori..come me...forse anche loro hanno delle sensazioni strane.....molte persone hanno delle sensazioni strane vero? Grazie per ascoltarmi Ana
La ringrazio per la sua testimonianza che forse è più significativa dei miei articoli sugli attacchi di panico. Saluti

CHE FARE ?

Arturo Età: 35 Salve mi chiamo Arturo e scrivo per mio fratello. Lui ha 35 anni, gestisce un bar di famiglia è sposato ed ha una figlia. Veniamo al dunque. Lui crede di essere vittima di un complotto contro di lui, non riesce a dormire, accusa in continuazione la ragazza, mia madre (me solo indirettamente), è sempre nervosissimo. Beve anche 15 caffè al giorno, tre pacchetti di sigarette e beve molto alcool.Il "suo caso" è scoppiato due anni fa quando ha minacciato (a me è sembrato molto plateale come cosa) il suicidio. All'epoca non era fidanzato è il suo mio è sembrato un richiamo d'attenzione per me e mia madre. Da quando è fidanzato la sua preda è la ragazza, è gelosissimo, la spia, la segue, l'accusa di tutto e la minaccia di lasciarla ogni giorno e minaccia di farla finita perchè lui ha deluso tutti.Ho provato a convincerlo ad andare da qualche psicologo, per due volte ha preso appuntamento ma poi per varie ragioni ha rifiutato. Continua ad insultare la moglie, rea di chissà quali colpe. Ha sicuramente bisogno di aiuto, ma andare da uno psichiatra senza esserne convinti forse non ha senso. Io non so cosa fare.Che fare?
La sintomatologia che presenta suo fratello necessita, volente o nolente, di un consulto specialistico. Concordo che sarebbe utile che avvenisse con la volontà di suo fratello, ma se ciò non è possibile, dovrete valutare la necessità di valutare un diverso approccio (non solo comprensivo) nei suoi confronti. Saluti