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sabato, dicembre 19, 2009

NON CREDO SOLO DI ESSERE DEPRESSO

marco
Età: 22
Salve,  non credo solo di essere depresso ma di avere seri problemi psicologici legati ad un deviato impatto con la realtà.
Innanzitutto vivo una condizione familiare assurda. Mio padre è una persona patriarcale con il quale non si può ragionare e mio fratello a tratti ragiona con uno psicopatico. Per le violenze mentali ( e fisiche un tempo ) che mio padre spesso ha dimostrato nei miei confronti e in quelli di mia madre e per il modo pessimo in cui mi tratta ( e tratta anche gli altri ) mio fratello ho deciso di eliminare ogni sorta di contatto con loro riducendo la conversazione quotidiana al " buongiorno , we , ciao ".
Abbiamo sempre passato ogni festività da soli perchè mio padre odia i parenti di mia madre e quando volevo andarli a trovare si litigava perchè " temeva gli si potessero rubare i figli" . Non so proprio cosa significa essere legato ad un parente.
Non solo. Non riesco ad avere un rapporto durevole in amicizia ( in amore a quanto pare si , sono 5 anni all'incirca ) in quanto ritengo che le persone che ho conosciuto abbiamo dei difetti che sono incompatibili con la mia persona ( cattiveria , egocentrismo , rabbia repressa ).. anche la mia ragazza conosce queste persone e , dopo che le spiego , vede ciò che vedo io. Malgrado questo sento che ogni tipo di rapporto nella mia vita sicuramente andrà in frantumi.
Non ho aspettative nella vita. Studio alla facoltà di ingegneria , mi mancano 2 esami ma la sto facendo per avere un lavoro e basta. non provo minimamente passione per questo tipo di facoltà ne tantomeno per le altre. Una volta ho insegnato a scuola e il dare qualcosa a qualcuno , aldilà della " conoscenza " se cosi la vogliamo chiamare , mi ha reso per un attimo felice.
Mi rendo conto di tutte le realtà allucinanti in cui viviamo : società erotizzata , allevamenti intensivi , violenze su popolazioni minori e soffro inevitabilmente per queste cose ( per rimediare sono diventato vegano , ho fatto un pò di volontariato e quando avrò tempo ne farò in più).
Penso tante volte al suicidio perchè la mia è sofferenza repressa riparata da un sorriso occasionale.
Non voglio rivolgermi ad uno psicologo..e questo mi sembra l'unico metodo.
E' un processo che al momento ritengo irreversibile quello che si è innescato nella mia testa.
Aiutatemi..finche si è in tempo...

RELAZIONE TERAPEUTICA

Anymore89
Età: 19
Buonasera Dottore,le stò scrivendo,perchè è da un anno che non riesco più a vivere,a Natale dell\'anno scorso ho dovuto subire una profonda separazione,dalle persone che per 6 anni sono state il mio unico punto di riferimento;Da quel momento sono andata a vivere con mio padre con il quale non ho mai avuto dialogo,la mia vita ha perso tutto il suo significato,ma ho cercato sempre di continuare a lottare,tenendomi tutto dentro,cercando di nascondere il mio dolore,ho provato a cercarmi lavoro,non trovandolo,mi sono iscritta ad una scuola serale per inseguire il mio sogno,che probabilmente non si avvererà mai;Ho cominciato ad Aprile una terapia cognitivo comportamentale,perchè volevo uscire da quell'ansia e depressione in cui ero piombata,ma poi due mesi fà ho mollato tutto,mi sono chiusa in me stessa,sono scappata da tutto e tutti,ho chiuso la terapia con la mia psicologa,nonostante avessimo istaurato un bellissimo rapporto,ma era proprio questo che mi ha spaventato,io l'adoravo e non  volevo diventare dipendente da lei,perchè già conosco i mie copioni passati.Ora non riesco più a vivere,sono ossessionata dal cibo,non sono nè bulimica ne anoressica,mangio di notte,ma poi durante il giorno mi sento in colpa e cerco di mangiare di meno,ma qualsiasi cosa io faccia è inutile, il vuoto che ho dentro è incolmabile,anzi ogni giorno si amplifica di più e il dolore mi spacca l'anima,a volte faccio finta di non sentirlo,così divento apatica e depressa,se lo ascolto mi distrugge e per sopportarlo sono diventata autolesionista,per fortuna ancora riesco a tenerlo sottocontrollo..ma non sò quanto resisterò..spesso desidero addormentarmi e non svegliarmi più,non riesco a reagire,ho mollato anche la scuola e le poche amicizie che avevo,la famiglia(Se così si può chiamare)non mi aiuta anzi,mia madre è una depressa,mia sorella ha sofferto di attachi di panico,io ho sempre cercato di aiutare tutti e di essere forte,ma ora mi ritrovo sola e stò affondando..penso ...
Volevo farle alcune domande:Secondo lei dovrei tornare dalla mia Psicoterapeuta?o forse devo cercarne un'altra?(Ho paura che si arrabbi e che si senta presa in giro se torno dopo aver chiuso il nostro rapporto)Il paziente stesso può gestire un transfert?nella terapia cognitivo-comportamentale si possono analizzare le origini del transfert?(Io sapevo che si analizzavano solo in quella psicoanalitica,perchè quella comportamentare lavora più sull'oggi)La Ringrazio anticipatamente,per l'attenzione e la comprensione!





MI SENTO UNA DIVERSA

ladyhawke
Età: 17
ho 17 anni e non vivo. Non ho avuto una vera adolescenza alle spalle, perché dai 12 anni in su non ho fatto altro che stare male:ho incontrato le persone sbagliate, dei bastardi che non si sono mai fatti problemi a umiliarmi e distruggermi solo perché ero brutta (e lo sono ancora, veramente.)
La gabbia in cui vivo me la sono costruita io, quando ho deciso di isolarmi dal mondo, di convincermi che stavo bene da sola, perché gli "altri" mi facevano troppo male.Abito in una zona di paesini piccoli, e i giovani della mia età qui si conoscono tutti..tranne me:io non conosco nessuno, non ho amici qui e le uniche amiche che ho sono a scuola (e sono loro l'unica cosa che mi fa andare avanti..)
Non ce la faccio più a vivere così, sempre piangere, sempre sconvolta da un senso di vuoto e di inutilità, sola, pallida e triste..la verità è che da 5 anni io penso al suicidio, ma l'unico motivo per cui mi trattengo è la paura della morte, non la speranza nella vita. Non ho speranze di nessun tipo, non riesco neanche a immaginarmi il mio futuro o un pò di felicità.

Se dovessi morire oggi, non importerebbe, perché tanto è come se non fossi vissuta mai, e nessuno verrebbe a piangere al mio funerale, perché dalle mie parti io praticamente non esisto.

Non so come si trovino degli amici: sono sempre stata timida e schietta e la vita mi ha fatto diventare senza autostima,insicura e pessimista; i professori e mia madre dicono che sono una ragazza intelligente e che ho tante cose da dire al mondo, ma mi sembra solo di non trovare mai qualcuno che voglia ascoltarmi: quelli della mia età sono troppo presi a correr dietro alle belle ragazze o a quelle facili, nessuno considera l\'idea di conoscermi, brutta, insignificante nel mio angolino buio dove fa solo freddo. Ho provato a uscire con i miei compagni di classe il sabato sera, a andare al cinema o fare shopping con le mie amiche,insomma a comportarmi da ragazza normale ma non è servito, dentro di me io sto sempre male.Ho bisogno di tempo per creare dei legami e nessuno sembra disposto a aspettarmi.Per questa mia situazione non ho mai avuto contatti con l'altro sesso, mai baciato, sono vergine, nessuno ci ha mai provato con me o ha voluto conoscermi. Invece, le persone che si sono divertite a rovinarmi la vita e in generale i giovani intorno a me stanno bene, hanno amici e una vita sentimentale. Io a 11 anni mi sono innamorata di un ragazzo bellissimo, di quelli che pensano solo alla bellezza e al sesso, e ho continuato ad amarlo con la stessa forza per anni, anzi, certe volte credo di amarlo ancora, e lui non è mai stato neanche mio amico: un conoscente. Non sono mai stata così stupida da illudermi che lui potesse amarmi, ma era felice e a me questo bastava. A 13 anni avevo capito che amare significa volere la felicità di chi si ama, dipenda o no da noi, e magari lui non lo ha mai notato ma nei sui momenti difficili c'ero sempre. Ma non sono mai stata abbastanza bella per lui, non abbastanza popolare..perché, semplicemente, non sono NESSUNO.Ci sono così tante cose che ho da dare, da dire..e invece sono qui e aspetto che sia finita, come una malata terminale..non vedo vie d'uscita, la società sembra che non sia disposta ad accogliere una DIVERSA come me, e io mi se...

SONO IN UN TUNNEL DI BUIO E GELO

Daiana
Età: 20
Sono una ragazza di vent'anni che ha preso la maturità solo quest'anno, che ha pochi amici e poche esperienze alle spalle.
vengo da una famiglia numerosa, io sono l'ultima di innumerevoli figli. Mio padre è stato alcolista da quando avevo sei anni e mia madre iniziò ad andare in depressione quando ne avevo otto. ora mio padre non beve più da due anni, è vecchio e consumato e con lui il mio rapporto è nullo. Mia madre è stata in cura per un pò di mesi ma poi uscita dalla clinica è tornata a peggiorare ed ormai ha perso completamente il lume della ragione. Non varca le porte di casa da un anno. Io sono ancora vergine, e questo fatto ormai mi pesa da morire, ho diversi problemi con me stessa, faccio fatica ad adattarmi alle situazioni. Di umore altalenante, rido e poi piango nel giro di pochi minuti. Mi piace bere quando posso, ma il che non è molto spesso. Le mie esperienze lavorative sono state tutte in alberghi e non mi sono mai trovata bene. Da due giorni lavoro nel bar di un albergo 13 ore al giorno e io non ce la faccio. troppo lavoro e troppe responsabilità. non le voglio. non mi danno mai i miei anni, ma daltronde io non 
me li sento, da quando avevo quinidici anni ad ora non vedo particolari cambiamenti. quando avevo otto anni successe qualcosa con un mio parente...ma non posso scriverlo. non riesco ad ammetterlo neppure a me stessa. Voglio solo capire che cosa devo fare per uscire da questo tunnel buio di silenzio e gelo...

VITTIMA DI UN UOMO 'LAIDO'

silvia
Età: 41
Buonasera, sono una "signorina" di 41 anni di ottima presenza e sani principi, nel senso che amo il sesso fatto alla "vecchia maniera", in 2, con tanta passione ma senza telecamere ed accessori vari!!
5 anni fa incontro un uomo di 3 anni piu vecchio di me....bello, sexy, di successo.... Inizia una relazione all'insegna della passione.... Fare l' amore con lui e fantastico, "pulito" ma travolgente e dopo l'ultimo incontro con uno patito di "pioggia dorata" nn mi sembrava vero.
Lui e' dolce ma capisco che nn ha dimestichezza con i sentimenti....NN resta mai a dormire da me e percio gli kiedo spiegazioni. ...Ha perso entrambi i genitori e percio nn si lascia andare facilmente.. ..e poi il suo lavoro lo porta sempre in giro.....Mi bevo le bugie perche per il momento va bene cosi...Decido di nn fare altre domande...
Dopo un po scopro per caso che ha un moglie....nel frattempo e passato un anno e nn abbiamo mai dormito o passato un week end insieme...pero finalmente tutto si spiega (credevo!!). Lo affronto e lui nega....allora vado da lei e le dico cosa succede....In silenzio lui sparisce (per sei mesi)....ma poi torna dicendomi che si e separato ed e andato a vivere in un altro Paese....La relazione continua con gli standard precedenti.. .pochi incontri ma intensi e un po di sesso virtuale (phone) fatto solo di scambi di immagini.... .Personalmente nn ho nulla in contrario alla scambio di effusioni (con il proprio partner!!!) quando si e lontani....ma c'era qualcosa ke nn andava....Perke nn vuole usare la voce??!!! Nn sara solo in casa...Avra una moglie nuova all'estero?? !! Lo riaffronto...lui nega!!
Per farla breve mi arriva in casa una mattina di fine Agosto (2009)...dopo un mese ke nn lo vedevo...in lacrime....Facciamo l'amore perke dice di aver bisogno di calore umano...ke sono la sola con cui puo parlare...si vergogna ma ha un problema finanziario...E stato trattenuto in cella per 5 gg...e gli hanno kiuso il conto in banca....ha problemi di soldi mi kiede un prestito..da rimborsarmi nel giro di un paio di gg....Naturalmente acconsento.. ...Resta in Italia per un mesetto circa ma lo vedo poco perke e in pieno delirio....NN dorme...nn mangia....vive dall'avvocato. ...ma anke in questo caso nn resta mai da me per piu di 3 ore!!! Rientra a casa sua all'estero perke mi dice..."almeno li ho una casa...ma tanto ritrono fra 3 gg"......Nn lo vedo piu....Mi kiama lui con un numero privato perke i telefoni ed il PC sono controllati....Un sacco di storie ke io nn voglio nemmeno piu ascoltare tanto so ke sono bugie.
Essendo pero preoccupata (anche per i miei soldi) vado su Google e faccio una ricerca..utilizzando il nome della sua societa finanziaria. ...E stato l'inizio dell'inferno! !! Me lo sono ritrovato ke fa sesso con una signora over 40 e nemmeno particolarmente avvenente (!!!) su sito di porno amatoriali (post datato Ottobre 2009)...ed iscritto a 6 siti porno dal 2007!!! NN ci volevo credere!!!
Mi sono iscritta al sito delle foto sotto false spoglie e gli ho mandato un msg di fuoco!! Ci credete che quando lo ha letto ha cancellato tutto ed e sparito...avendo il coraggio di telefonarmi per sapere come stavo come se niente fosse...e dicendomi di nn aver ricevuto nessun msg perke nn ha piu il collegamento Internet e che nn sa di cosa parlo....
Ma come si fa ad essere cosi codardi e meschini???! ! Almeno ammettilo e facciamola finita!!! Nn vi nascondo di essere molto preoccupata per la mia salute...Il sesso e sempre stato "unprotected" ....visto ke pensavo ke al massimo avesse una compagna
E sempre stato talmente dolce con me...NN ha mai avuto defaillance ne fatto "richieste strane"...tanto ke mi sono spesso sentita io la "ninfomane" della situazione..perche quando ci si vedeva ero quasi sempre io a prendere l'iniziativa.
NN ho davvero mai sospettato nulla....E come se avessi a ke fare con Dr. Jeckill & Mr. Hyde....Come faccio ad avere "spiegazioni" ..visto ke se kiama ed io tocco l'argomento mi riattacca il telefono in faccia....Lo devo andare a cercare mettendogli davanti le prove??!! riuscira a negare anche davanti alle foto?? Mi sento davvero una povera cretina ke nn ha voluto vedere la realta....oltre ad avere l'amor prioprio sotto i piedi....Mi sento sporca e devo assolutamente fare qualcosa per capire il perche...Avrebbe solo dovut dirmelo....e saremmo andati ognuno per la sua strada....Invece ha continuato a vivere una doppia vita...
Io ci sono sempre stata per lui....mi faceva tenerezza...gli ho offerto tutta la dolcezza di cui sono stata capace perke credevo ke la tristezza nascosta nei suoi okki fosse una richiesta d'amore.....ed invece forse era solo noia perke gli mancavano il video e la telecamera!!!... .Ma perke e tornato da me e nn mi lascia andare??!
Vi ringrazio per qualsiasi illuminazione mi possiate fornire
Silvia

mercoledì, dicembre 02, 2009

DESIDERO IL SUICIDIO

vere Età: 20
Salve, il mio incubo è inziato 4 anni fa. Dopo una litigata con mia zia, dalla rabbia, ho cominciato a sfregarmi le coscie con le unghie, provocando una lacerazione della pelle. Dopo di che, ogni 3 mesi (a volte anche meno) mi faccio male. Le mie crisi cominciano con il pianto a dirotto, colpi di testa contro muro e armi, schiaffi, pugni in teta, e poi lo sfregamento. Dalle coscie sono passata alle braccia e alle mani. Il mio sfregamente è rabbioso cioè non riesco a non farlo. Tutto questo succede quando sono sola. Ora le mie mani e braccia sono piene di cicatrici. Non riesco a tagliarmi. Quest'anno a marzo ho tentato il suicidio perche il mio exmoroso mi aveva lasciato. Mi sono imbottita di farmaci antidepressivi e sono collassata ma ho vomitato e sono ancora qua. Dopo quella volta ci ho pensato spesso al suicidio. Per strada per esempio mi dicevo tra me e me "un passo indietro e finisce tutto, fallo" ma non ero mai sola. Ho chiesto e desiderato morire molte volte anche ora lo desidero. Sembra che in me ci sono 2 persone, una che si rende conto che sta male e l'altra no, che pensa che non ha bisogno di aiuto, che ce la fa da sola. Fin dalle medie ho avuto una
scarsa fiducia in me stessa a causa del mio corpo molto rotondo. Un mese fa il mio ragazzo mi h lasciato. io non ho fatto niente. Orma so che sono brava nel farmoi del male cosi. SOno io che li faccio allontanare e non so perchè.
Quest'estate in montagna (il mio mondo felice, la mia compagnia a cui volevo bene) mi hanno aggredito dicendomi che ero falsa quando io non ho mai detto una bugia. Io a maggio di un anno fa ho fatto entrare in compagnia una che si è faidanzata con il mio ex migliore amico. A causa delle sue bugie siamo arrivati a questo punto ossia di dare la colp a me per tutto qando non ho fatto niente.
Con loro ho chiuso definitivamente. Sono stat male mesi interi. Per stare ancora più male ora sento le, la cusa di tutto.Il mio ex era di li. Mi è stato vicino dopo quanto successo (litigata) ma poi con gli altri ietro che
sparlavano mi ha lasciato. Nella mia famiglia siamo in 4.Mia mamma e papa. Con papa rido e scherzo. Mamma è più severa anche se quando mi faccio male e piango mi abbraccia sempre. Con mia sorella, più grande di me di 5 anni, ho un rapporto strano, avolte andiamo d\'accordo e a volte ci odamo. Zia la odio
perchè è falsa, gioca con le persone e soprattutto è colpa sua se è iniziato tutto. Con nonna quanbdo ci parliamo, raramente, rompe sempre(perchè non dimagrisci?perchè non esci?ecc).Mio zio è come se non ci fosse in qaunto ci parlo poco. I miei cugini sono normali anche se essendo la media e loro più piccoli han sempre favorito loro. Ho due amice del cuore, che mi ascoltano ma come dicevo prima al mio computer, l'unico di cui mi fido e con cui posso essere sincera, non riesco a chiedergli aiuto, a dirgli che sto male.Sono
andata dalla psico per tre mesi ma non è cambiato in quanto non riesco raccontare tutta la verità ad un estraneo.Con lei ci riesco perchè forse è ugulae acivere lettere al mio computer. mi aiuti perfavore. Sono sola, ormai i miei mi lasciano a casa da sola, quando prima dopo il suicidio non mi lasciavno mai sola. ho solo lei su cui posso contare. Forse però non ho bisogno di aiuto pechè sto bene, ce la posso fare da sola o forse no.



PROBLEMATICHE AFFETTIVE

bano Età: 25
Ciao, Sono un ragazzo di quasi 25 anni.
Sto passando un brutto momento della mia vita. Voglio solo dire che all\'età di 6 anni ho perso mia madre.
Dopo 2 anni di relazione con la mia ragazza questa,ad agosto, mi ha tradito è lasciato per stare con questo. Da premettere non ho nessuna intenzione di tornarci insieme anche se qualche volta sento la sua mancanza e mi piacerebbe tornarcci insieme.
Adesso soffro,anche se col tempo vedo che le cose migliorano , ho dei pensieri ossessivi verso di lei cioè che nella giornata la penso e mi sono nate delle paure come non riuscire più a trovare una nuova ragazza e restare solo e sensi di vuoto oppure mi sento ogni tanto vecchio.
Non riesco più a fare la mia attività di studente, non riesco a concentrarmi...
Credo di avere scarsa autostima si me stesso
Un consiglio! Cosa posso fare? come mi devo comportare?
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dario Età: 45
45 anni, sposato da 24,due figli di 19 e 21 anni,licenziato nel 2006 dopo 20 anni di lavoro molto impegnativo dal punto di vista dell\'orario e ora con lavoro precario. Sono molti anni che a causa dei miei problemi lavorativi mia moglie mi accusa di trascurarla e non amarla più,perchè mi sono dato da fare per studiare e cercare un lavoro con un pò di prospettiva, ma l'ho sempre amata e solo dal punto di vista economico sono
stato carente nei suoi confronti, privilegiando le necessità dei figli. Ha conosciuto un uomo ad un corso professionale circa 1 anno fa, se ne è innamorata,ho troavto nella sua valigia le prove del tradimento che non ho tenuto ma che le ho contestato e da allora ha cambiato completamente atteggiamento con me. Si sentono e si scrivono sms più volte al giorno,abita lontano, perchè ho trovato traccia sul suo telefono, ma non glielo voglio dire.
Lei nega il tradimento, nega tutto, anche se all'inizio ha ammesso la storia per poi ritrattare e accusarmi di avere le paranoie.Ora evita l'argomento, non mi bacia da allora, pochi rapporti solo superficiali e quando tento di abbracciarla o coccolarla mi allontana senza tanti complimenti, però rifiuta la separazione e quando ho voluto troncare e andare via da casa mi ha trattenuto.L'unica ammissione è stata che non lo ha cercato lei, ma le è capitato. vorrei sapere se c'è qualcosa che posso fare per tentare una riconciliazione,perchè sono ancora innamorato di lei, prima di arrivare alla separazione. grazie per l'attenzione e l'aiuto che spero mi potrete dare.
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rob Età: 52
SONO SPOSATO DA QUASI 30 ANNI..NO HO 52,DUE ANNI FA HO CONOSCIUTO PAOLA. 38 ANNI,MI HA SCONVOLTO LA VITA..PRIMA DI LEI AVVENTURE NON IMPORTANTI, NON è BELLO DIRLO MA HO TRADITO VARIE VOLTE..MA PARADOSSALMENTE QUESTO MI SERVIVA PER ESSERE TRANQUILLO NEL RAPPORTO DI COPPIA.MA MAI MI ERA PASSATOA PER LA TESTA
L'IDEA DI SEPARARMI..HO CERCATO,PROVATO,MA PAOLA NON MI ESCE DALLA TESTA.. DOPO POCHI GIORNI CHE NON LA VEDEVO MI SEMBRAVA DI IMPAZZIRE.PRIMA SONO ANDATO VIA DA CASA(PER RIFLETTERE)HO RESISTITO 20 GIORNI E SONO TORNATO.. POI MIA MOGLIE(VISTO IL MIO ATTEGGIAMENTO DA DEPRESSO)VA VIA,MA LA CONVINCO A TORNARE DOPO 2 MESI..ORA VISTO CHE ANCORA NON FUNZIONA PALIAMO A BREVISSIMO DI SEPARAZIONE DEFINITIVA.MA ALLORA PERCHè CI,MI,FA MALE COSI' IL PENSIERO DELLA SEPARAZIONE?SONO STATO ANCHE DA Più DI UNO PSICOLOGO,ALLA RICERCA DELLA RISPOSTA GIUSTA CHE NON RIUSCIVO A TROVARE IN ME,RISULTATO IDEE ANCORA Più CONFUSE...VOGLIO MOLTO BENE A MIA MOGLIE,BELLA,INTELLIGENTE CON DEI VALORI MA...SE PENSO DI FARE QUALCOSA PENSO DI FARLO CON PAOLA(SOFFRENDOCI MOLTO)LA STIMO MOLTO ANCHE SE NON SEMBRA DAL MIO COMPORTAMENTO,MA NON RIESCO A FARE A MENO DI PAOLA..ORMAI NON CAPISCO Più NULLA,PENSO CHE SE CI SARà ANCORA FUTURO CON MIA MOGLIE,QUESTO SARà SOLO DOPO AVER PROVATO UNA SEPARAZIONE...FORSE LI'
CAPIRò..MAGARI SARà TARDI...MIA MOGLIE ORA AL POSTO DI DARMI UN CALCIO E
SBATTERMI FUORI CASA,MI FA VEDERE OGNI GIORNO QUANTO MI AMA E TIENE A ME. IO SOFFRO E LA FACCIO SOFFRIRE COME UN CANE E NON SO Più CHE FARE..PERCHè TUTTO QUESTO DOLORE E ANCORA QUESTA INDECISIONE?????????......continuo questa lettera dopo vari mesi...nel luglio scorso mia moglie decide di andarsene,lasciarmi nelle mie indecisioni,questo invece di liberarmi finalmente..mi complica paradossalmente il rapporto con Paola,la tengo nascosta,lei vuole essere la mia fidanzata,io mi ritraggo,dormo con lei ma al mattino voglio andarmene a casa mia,non riesco a vivere con serenità la cosa..dopo vari tira e molla Paola si stufa,non regge più alle mie continue indecisioni, rovino tutto,ogni tanto continuo a vedermi con mia moglie che spera sempre,ma si stuferà anche lei e
perderò tutto .... giustamente..non vedere Paola mi fa stare malissimo,allo stesso tempo voglio molto bene a mia moglie,ma ho paura se ricominciassi con lei di tornare a essere l'uomo depresso,morto,che ero negli ultimi tempi,,,mi sto esaurendo,sto andando incontro a una grossa depressione,come uscirne? nemmeno uno psicologo mi è stato d\'aiuto.........mi sono scoperto un uomo debole,molto....
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martedì, dicembre 01, 2009

CHIUNQUE PUO' UMILIARMI

Sara Età: 46
Ho 46 anni non sono una bambina ma è come se lo fossi xchè non so difendermi, chiunque può umiliarmi offendermi trattarmi male a me non escono le parole giuste. Ho avuto un\'amica per più di dieci anni e lo
scorso anno solo x aver pensato che lei si fosse attirata la simpatia dei capi con la sua tattica e ne ho avuto conferma quest\'anno che l\'anno fatta vice, mi ha chiusa in un camerino sul lavoro e urlando mi ha detto di tutto.
Io non potevo parlare xche qualunque cosa dicessi era sbagliata, non potevo tacere xchè  "era comodo" ha detto, e non potevo pensare tanto lei  "sapeva cosa pensavo" ha detto. Io mi sono sentita morire. Ho il terrore di lei cerco di non incontrarla ma dovremo lavorare un mese insieme a dicembre.Quest'anno x fortuna non abbiamo lavorato insieme e ho cercato di tenerla lontana non andando più a ballare e con gli attacchi di panico che mi sono venuti, la scusa era buona ma ora vorrà andare sull'argomento vice xche ancora non abbiamo parlato ma io con lei non voglio parlare xche ha ragione solo lei quello che dice è legge e non si può contraddirla e io qualunque cosa dica lei sicuramente mi assale xche non mi crede neanche si dico che " va bene così": Ho pensato più volte di licenziarmi e non ho cambiato idea. non prenderò ordini da lei.
In oltre io soffro da anni di depressione e ansia, ho perso mio padre 4 anni fa e mia madre ha avuto un ictus tre anni fa e x ora vive in casa con me e mio marito ma cn la testa c?è e non c\'è e ci rende la vita un inferno. Quest'anno sono morte due conoscenti molto giovani di tumore e il maesto di ballo liscio ci ha lasciato x un infarto mentre eravamo in un locale a ballare, giovane pure lui, sposato senza figli come me , lo vedevo come esempio di modo di vita positivo. Mi è crollato tutto addosso. Persino il mio cane che adoro come un figlio si è ammalato, pensavo di morire x il dolore, la tachicardia è diventata continua, la vita un inferno. Poi la cagnetta è stata operata e x ora c'è ancora. Il matrimomio non esiste, ho un marito ma non abbiamo nessun rapporto intimo da mesi ma non mi interessa, non mi sono mai trovata bene con lui in quello. Mai un bacio, un abbraccio, una carezza, le prende tutte il cane.
Viviamo come fratello e sorella, lui è una brava persona, tranquilla ma parla poco e sono molto sola coi miei pensieri. Vado da uno psicologo ma stamattina xche aveva un medico apprendista quando sono entrata mi ha lpresentata come quella che dice che fa "caadere le Torri gemelle" che in realtà lo dice lui xche io mi sento sempre inferiore agli altri e ha anche aggiunto : quel santo di suo marito e _ si sentirà abbandonato suo marito ora che non lo chiama più xchè non ha piu gli attacchi di panico. NOn L'ho contraddetto x non fargli fare una figuraccia ma mi ha disintegrata. NOn ci andrò piu. Ho tanti problemi e tante paure ma non sono ancora scema del tutto anche se ormai sono sulla buona strada. Cosa faccio adesso? Sono stanca di lòttare x vivere e lavorare ogni giorno, se Dio ha fatto accadere tutte queste cose vicino a me e mi ha resa così fragile che basta un niente x farmi crollare,ci sarà un perche'. Vorrei sapere se è violenza psicologica quella che ho subito dall'amica. Non so se qualcuno mi leggerà, comunque grazie x avermi dato la forza x scrivere tutto quello che mi sta uccidendo.. Grazie

SONO RIGIDA ?

Elena Età: 33
Salve, cerco di essere più breve possibile: ho vissuto fino all'età di 11 anni con i miei nonni paterni, insieme ad altri 3 miei cugini lasciati lì dallo zio. Sono cresciuta senza particolari problemi. Quando avevo 11 anni appunto mi sono trasferita sotto mia richiesta dai miei genitori (che credevo all'estero per lavoro ed ai quali volevo molto bene) scoprendo
che erano due tossicodopendenti. Loro mi trattarono da subito come se fossi un peso, non si prendevano cura di me anzi mi abbandonarono a me stessa, peggio mio padre (di cui vevo molta stima) mi diceva sempre che io avevo un mio io personale al quale dovevo fare riferimento , non dipendere da altri ma dovevo rifarmi al mio io sempre, questo suo maldestro tentativo di farmi fare affidamento su me credo si sia rivelato un arma a doppio taglio in quanto ha instaurato in me la convinzione che la responsabilità di come andava la mia vita era del mio modo di essere. A quell'età si sà a scuola i bambini sono cinici e cattivi, io ero il loro bersaglio in quanto andavo vestita malissimo e senza neanche uno zaino, fuori lo stesso nel gruppo di 'amici' ero la vittima designata ad ogni umiliazione. da quel momento all'inizio ho reagito psicologicamente, cercando di farmi forza, di pensare che se io mi volevo bene e mi facevo forza piano piano sarebbe passato tutto, ma il persistere di quella
situazione io sola contro tutti a un certo punto mi ha fatto sentire sbagliata, quindi ho reagito contro me stessa cioè dissociandomi da quella situazione di disagio e ambendo a diventare un'altra persone , come coloro che mi facevano soffrire.
sono passati più di 20 anni da allora, oggi sono una donna 'affermata' ho il mio lavoro, mio marito che mi ama e che amo, la mia indipendenza, posso dire di avercela fatta rispetto al passato, avendo usato questa difesa per molti anni è come sempre se mi mancasse qualcosa, e credo che sia la parte emotiva della mia vita, sono cresciuta con questa rigidità che mi faceva andare avanti sempe rifiutando quel passato, quella me che soffriva in quel modo, come se tutto partisse sempre da lì, come se il mio stare bene dipendesse sempre dal continuare anegare quella me nel passato. questo mi fà stare molto male.
sono andata 6anni in analisi con scarsi risultati, credo di anon aver trovato la persona giusta. recentemente, ho molto riflettuto sul fatto che in quel passato ero solo una vittima da difendere, non da rinnegare, in quanto ero solo incastrata in un ruolo che mi era stato cucito da altri, non c'enta con me il mio modo di essere un mio sbaglio, nulla di tutto ciò. questo mi ha fatto stare meglio. ma le paure ed insicurezze del fallimento mi tirano verso la vecchia strada della difesa contro me stessa a favore della rigidità. vi chiedo un aiuto in ginocchio per non perdere anni di sacrificio che mi hanno portato qui.
se credete opportuno consulenza on-line la farò volentieri. Grazie per la
disponibilità saluti cordiali Elena

DIPENDENZA DA EROINA

Riccardo Età: 48
La figlia di una mia amica di anni 19 fa/faceva uso di eroina da 6 mesi circa, lei dice di non usarla più, sappiamo che da 10 giorni circa va autonomamente presso un sert dove prende il metadone, la ragazza ha
degli scatti di rabbia seguiti da momenti normali, lei dice che riuscirà da
sola ad uscire da questa storia prendendosi l'intera responsabilità della
situazione, mentre io so che da sola non può farcela, la ragazza dall'età di 13 anni aveva cominciato ad auto lesionarsi con lamette, il padre non è mai stato presente, ed usa saltuariamente di nascosto cocaina + rientra spesso in casa in stato di ebrezza. La madre ha sempre aiutato la figlia cercando di proteggerla, la ragazza non vuole assolutamente entrare in comunità, noi non abbiamo accennato alla comunità, ma abbiamo deciso con il suo parere favorevole di eseguire dei drug test (2 a settimana). Io personalmente non ho fiducia nei psicologi della ASL, cosa possiamo fare? Grazie