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domenica, novembre 30, 2008

MIA FIGLIA NON PARLA PIU'

sonia Età: 35 Buon giorno, sono la mamma di due bimbe Sara 8 anni eMartina 4anni e mezzo. Da un anno Martina ha cominciato a non parlare piu', prima con gli estranei, poi con i conoscenti, poi ha escluso nonni e zii e infine da tre mesi non parla piu' neanche con noi genitori e sua sorella. Da gennaio 2008 è seguita da una psicologa che la vede una volta a settimana.La bimba durante quest'anno si è aperta molto verso gli altri, gioca, è serena, ma rimane comunque "muta". Siamo angosciati perchè ora che non sentiamo più' la sua voce è veramente dura. Martina si fa capire comunque benissimo, è molto comunicativa . Quest'anno va volentieri all'asilo a differenza dell'anno scorso e ha instaurato una vera e propria complicità con la maestra con cui parla. La maestra in questo momento è l'unica ad avere un rapporto verbale con la bimba che appunto non parla con nessun altro nè bambino. La psicologa che la segue ci aiuta molto, è andata a parlare con la maestra di asilo,alla bimba piace.Ho letto tanto di questa malattia, ma quello che mispaventa è l'impotenza di noi genitori, il non sapere se e quando Martina riuscirà a parlare di nuovo, a superare questa ansia di parlare.Cosa possiamo fare in più?Grazie cordiali saluti.
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Continuate a seguire le indicazioni della psicologa che vi segue ed evitate di trasmettere la vostra di ansia alla bambina, rischiate solo d'alimentare ulteriormente l'ansia di quest'ultima.
Cordiali saluti
Dott.ssa Rosalia Cipollina

MIO MARITO E' GAY

saxx76 Età: 31 Salve sono Sara... questa è la mia storia aiutatemi... sono sposata da 8 anni. mio marito e gay. l'ho sempre saputo ma sia io che lui abbiamo sottovalutato la cosa perchè eravamo molto innamorati l'uno dell'altro. ma con l'andar del tempo le cose sono cambiate radicalmente. lui ha sentito il bisogno estremo di scoprirsi. di conoscere chi era e i suoi veri sentimenti.così sono iniziate le bugie e i tradimenti ma io ho sempre perdonato tutto...non posso fare a meno di lui.. e neanche lui riesce a staccarsi completamenteda me...fino a questa estate quando ho saputo di essere incinta... lui è rimasto a dirpoco sconvolto.. si stava frequentando già da un paio di mesi con quello cheadesso è il suo ragazzo ufficiale... dice d essere innamoratissimo di questapersona, di non aver mai amato nessuno così e molte altre cose... viviamoancora insieme... spesso mi cerca anche sessualmente e io ci sto... ma mi diceche non mi ama... che non vuole una famiglia classica... che non vuole lasciareil suo ragazzo... che per me ha un forte attaccamnto visto gli anni passati insieme... vorrebbe avere un rapporto con me sereno in casa... e uscire star fuori week end interi e altro con lui...io sono incinta di 5 mesi e sono disperata... perchè mi bastano due sue moine e mi sciolgo... vorrei che se ne andasse ma ho paura e poi non è sua intenzione farlo...piango tutti i giorni... ho momenti di rabbia e di disperazione e poi cerco di capirlo e giustificarlo...vivo in una confusione mentale assurda e non so più che fare... aiutatemi...
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Salve la invito a porre la sua richiesta all'interno del Forum del sito MALdAMORE (http://www.maldamore.it/public/FORUM/) dove troverà sicuramente sostegno ed indicazioni.
Cordiali saluti
Dott. Roberto Cavaliere

SONO VICINO A MIA SORELLA

deborah Età: 15 Argomento: mi chiamo Alice e ho quasi 15 anni...scrivo qui perchè un mese fa ho visto che qualcuno era entrato in questo sito e allora son andata anch'io a vedere e guardando in giro ho trovato una testimonianza di mia sorella del mese di settembre (http://lopsicologo.blogspot.com/2008/09/ho-20-anni-ma-la-mia-vita-e-gia-finita.html)....racconta delle violenze di nostro padre sopratutto sessuali...più volte ha alzato le mani con me ma sopratutto con lei da quando è morta nostra madre ma mai mi sarei aspettata che arrivasse fino a questo punto...così ho parlato a mio fratello più grande e son venuta a sapere che lui lo sa fin dall'inizio...mentre io che ci vivo insieme non mi sono mai accorta di nulla....può immaginare lo schifo e la rabbia cheprovi verso mio padre ma quel che mi fa star più male è che non mi abbi detto nulla per quasi 3anni...forse per non farmi soffrire, per non complicarmi la vita....ma lei è più di una sorella per me...è come una madre...anche se spesso litighiamo, spesso non ci capiamo ma mi ha sempre aiutata nei momenti difficili come ora che ho una bambina di pochi mesi...mi sgrida per i diversi errori che faccio ma alla fine mi sta sempre vicina e mi sostiene....ora vorrei aiutare io lei come lei ha aiutato me....dice che ce l'ha tenuto nascosto perchè non voleva toglierci un padre ma quel che mifa più soffrire ora è che non mi abbia resa partecipe del suo dolore e si abbia tenuto dentro tutto questo per tutti questi anni...vorrei che capisse che non è sola perchè io le starò sempre vicina e sono dalla sua parte;che la sua vita non è inutile e che non è troppo tardi per ricominciare...deve vivere perchè può dare e ricevere ancora tanto...non so come affrontare l'argomento con lei e come convincerla a non stare zitta ancora e denunciare quel che sarebbe nostro padre ma che ormai per me non lo è più....è solo un mostro che la galera se là stra merita....mio fratello dice di star zitta e lasciare lei decidere....io non so proprio come mi devo comportare...che devo fare?
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Se il vostro rapporto è così solido e importante, sua sorella apprezzerà che lei le offra il suo aiuto e sostegno. E' vero che bisogna rispettare i tempi degli altri davanti a cose così gravi e dolorose, tuttavia, in questo caso sua sorella non vi ha resi partecipi di ciò che la accadeva prevalentemente per proteggervi, nonostante avesse certamente un gran bisogno di confidarsi con qualcuno caro. Per questa ragione credo che la soluzione migliore sia incontrarvi nei vostri racconti, nelle vostre confidenze, darà a entrambi la sicurezza di non essere più sole in tutto questo dolore.
Dott.ssa Cristina Gugliermetti

L'EX MOGLIE LO RICATTA

erika Età: 22 Salve! ci è sembrato di conoscerci da una vita. lui sposato io la sua dipendente. 3 anni fa ci siamo innamorati quando già il suo matrimonio era ormai finito.abbiamo deciso di andare via assieme e di convivere. lui ogni 2 settimane andava a trovare le sue figlie fino a quando dopo l'ultima volta che è tornato a casa sua la moglie lo ha messo con le spalle al muro dicendogli di aver scoperto tutto e che non lo avrebbe più fatto andare via. lei non vuole separsi per quello che potrebbe pensare la gente del paese, per i genitori...lo ricatta e lui non fa altro che avere ansia, trema sempre, e sta sempre fuori casa, come dell'altro faceva già prima di conoscemi. a quale scopo la moglie fa tutto questo? lui le ha anche detto di non amarla più e che la sua presenza lo fa stare male. Cosa può comportare la sua convivenza con me se non c'è una pratica legale in corso? come si puòrisolvere questo problema?
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Salve la invito a porre la sua richiesta all'interno del Forum del sito MALdAMORE (http://www.maldamore.it/public/FORUM/) dove troverà sicuramente sostegno ed indicazioni.
Cordiali saluti
Dott. Roberto Cavaliere

PROVO UN SENTIMENTO MOLTO FORTE

keta Età: Salve, ho 21 anni e da 5 mesi ho conosciuto una ragazzadi 32 anni...fin da subito fra noi c'è stato un bel rapporto, ci cercavamo a vicenda e stavamo bene insieme!! Quando usciva fuori fra amici qualche battuta sulla possibilità di stare insieme io e lei rispondevamo tutti e due che c'è troppa differenza di età ma con il passare del tempo il rapporto si è intensificato sempre di più fino a pensare ad una possibilità di stare insieme. Ad oggi noi ci comportiamo come se fossimo una coppia anche alla luce del sole, l'unica differenza è che non ci siamo mai baciati e non abbiamo mai avuto rapporti anche se ne abbiamo parlato provocandoci a vicenda etc... All'inizio per me era un problema farmi vedere con lei ma ad oggi provo un sentimento molto forte per lei e ci starei anche insieme a tutti gli effetti ma non sò come comportarmi e se lei è disposta ad avere una storia con me...Spero che lei possa darmi qualche consiglio, la ringrazio in anticipo!
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La invito a porre la sua richiesta via email all'interno del blog http://primiamori.blogspot.com/
Cordiali saluti
Dott. Roberto Cavaliere

MASTURBAZIONE INFANTILE E PSICOFARMACO

maria rosa Età: 33 Salve ho una bimba di 6 anni che si masturba da quando aveva 9 mesi. Nel corso degli ultimi 5 anni ho contattato vari psicologi e neuropsichiatri senza arrivare a nessun esito positivo. Circa un mese fa mi hanno prescritto un farmaco: TRITTICO gocce. Io ho un pò di paura asomministrarle questo psicofarmaco però vorrei tanto che mia figlia vivesse una vita piu' serena senza l'"angoscia" di questo problema perchè, purtroppo non è una malattia ma ha un notevole risvolto sociale! Da un anno circa ha avuto qualche periodo di miglioramento ma poi ricomincia a masturbarsi. Aspettouna risposta. Grazie
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Salve, purtroppo non posso entrare nel merito della possibile somministrazione del farmaco perchè non è di mia competenza professionale. Ritengo che se glielo hanno prescritto avranno valide motivazioni. Di solito non si prescrivono psicofarmaci ai bambini con leggerezza. Comprendo le sue ansie e perplessità ma fossi in lei proverei a seguire per un pò la cura farmacologica e ne valuterei i possibili esiti positivi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Rosalia Cipollina

giovedì, novembre 13, 2008

PORNODIPENDENZA

stella Età: 44 Sono venuta a conclusione dopo anni di sofferenza che mio marito è un dipendente della pornografia ha tutti i sintomi descritti nel vs sito , capisco che si è ammalato ma alla fine chi ne sta pagando le conseguenze sono io sono una bella donna , sicura di me , mamma di due splendidi ragazzi, molto forte di carattere, ma quando è troppo è troppo. ho cercato di aiutare mio marito in ogni modo possibile , ma sono stata oggetto di continui maltrattamenti , mortificazione (si è masturbato piu volte in mia presenza) o ancora disprezzandomi , da circa due anni non ho nessun tipo di rapporto sessuale anche se so di essere sempre e cmq desiderata da tanti uomini. ormai ho un rifiuto al sesso . io ho bisogno di aiuto perchè ho voglia di ricominciare e vorrei tanto riscattarmi alla luce di tutti gli amici e parenti a quali mio marito continua a dire che sono una pazza e che con me è impossibile vivere , e a quelli piu intimi che a letto ero una morta. questo perchè lui è certo che io dica la verità sul suo conto mi creda proprio non sto bene , non vorrei ammalarmi anch'io ma non so come comportarmi grazie

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Cara Stella, lei riconosce che tutto questo é diventato un gioco perverso. Non é tanto perverso ciò che fa suo marito (anche se indubbiamente discutibile, ma deve essere lui stesso a mettersi in discussione), quanto la relazione che si é instraurata tra voi due, dove lei viene umiliata e frustrata. Sorprende inoltre l’aggressività che lei descrive in lui (nell’imporle la sua masturbazione, nell’insultarla verbalmente e nello svilirla).

Sicuramente questo vostro rapporto é doloroso e duro da affrontare, per questo le suggerisco di cercare aiuto in uno specialista. Nel caso voglia cercare ancora una mediazione con suo marito, le suggerisco un terapeuta della coppia, altrimenti potrà rivolgersi ad un terapeuta individuale che la aiuti a recuperare la fiducia in sé stessa e la accompagni nel suo percorso di crescita personale.

Dott.ssa Cristina Gugliermetti

STATO DEPRESSIVO E PENSIERI NEGATIVI

M@u Età: 22 Salve Dottoressa! Da qualche settimana a questa parte sono caduta in depressione: mi sento un peso per tutti, un rifiuto, una nullità, una persona inutile; le amiche se ne fregano, i familiari noncapiscono la gravità del mio problema, e il mio ragazzo lo sento sempre piu lontano.Vedo tutto nero e piu volte penso al fatto che vorrei morire. Sono in cura da una psicologa che ha confermato il mio stato di depressione e sto seguendo anche una terapia farmacologica, ma anziche migliorare mi sento sempre peggio ora dopo ora. Mi sento sola al mondo, non ho voglia di far nulla neanke le cose che sempre mi sono piaciute, non mangio più xke mimanca l appetito, insomma vedo tutto nero senza alcun bagliore.Ho sofferto troppo nella mia vita: l abbandono alla mia nascita di mio pap°, la brutta infanzia e adolescenza, il mio mal di testa quotidiano, le poco piacevoli storie sentimentali... ecc.Non riesco piu a continuare cosi davvero sono sempre stata una persona forte ma ora ho esaurito ogni mia forza, sono percosi dire scoppiata e anziché ricevere aiuto e comprensione sono sola perchè nessuno mi vuole, nessuno si rende conto di quanto sto soffrendo.
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Cara Mau, lo stato che descrivi, come hai detto tu e come conferma la tua dottoressa, é un evidente stato depressivo.
Innanzitutto, se sei in cura, é già un buon passo avanti. La farmacoterapia farà effetto a breve, purtroppo i farmaci antidepressivi non hanno efficacia immediata, quindi bisogna armarsi di buona pazienza ed attendere alcune settimane prima che abbiano effetto.Tu dici che nessuno ti capisce, nessuno ti dà peso e comprensione. Purtroppo una delle caratteristiche della depressione é proprio far vedere tutto nero e triste. Sembra che niente sia recuperabile, né la nostra salute, né gli affetti che ci stanno intorno, oltretutto vediamo tutto negativo, come se nemmeno un futuro sia più possibile. Le cose che dici sono compatibili con tutto questo quadro ed é importante che tu sappia che non sempre ciò che vediamo é realmente in quel modo. Mi spiego meglio con un esempio: é come quando si tiene per un po’ immobilizzata una gamba. Si fa un’enorma fatica, dopo, a recuperare la forza muscolare e anche solo fare un gradino ci sembra faticosissimo, anche se in generale fare quel gradino non é così faticoso. E’ il nostro stato fisico di quel momento che ci fa sembrare che lo sia. Allo stesso modo tu ora hai una difficoltà (non motoria, ma emotiva) a vedere le cose positive della tua vita e ti viene da pensare che non ce ne siano. Vedrai che con il passare del tempo il tuo stato migliorerà, la tua dottoressa ti aiuterà a stare meglio e i farmaci faranno il resto. Per ora devi solo tener duro. E confidare, sapendo che é un momento critico, che tutto questo passerà.
Dott.ssa Cristina Gugliermetti

DEPRESSIONE DOPO IVG 2

monica Età: 25 Salve dott.ssa, sono la Monica della "depressione dopo IVG". Volevo ringraziarLa della risposta e se possibile, chiederLe un ulteriore parere. Le ho parlato molto brevemente dei miei insuccessi universitari: dopo quel fatidico IVG, ho cercato di andare avanti, ho fatto concretamente solo due esami però nel frattempo ho continuato a seguire i corsi degli anni successivi, più volte mi sono cementata nello studio delle altre materie ma alla fine nn sn mai riuscita a presentarmi all'appello e nn perchè non avessi studiato realmente ma perchè credevo io di nn essere pronta e nn ho mai avuto il coraggio di rischiare. Per esempio ho studiato più volte anatomia, l'anno scorso l'ho fatto insieme ad una mia collega, mi ero anche segnata all'appello poi nn ce l'ho fatta e nn ci sn andata. la mia collega invece ci è andata e ha preso 30. lei mi ha detto che ascoltandomi la materiala sapevo e anche bene eppure nn ho avuto fiducia nè in nelle sue parole nè in me stessa. ora mi chiedo se a 25 anni è tardi per proseguire gli studi di medicina o è meglio cambiare strada. il mio sogno oggi è ancora quello di diventare medico ma il problema è d nn sentirmi più all'altezza e nn solo di fare il medico ma di fare qualsiasi altra cosa in qualsiasi altro campo. Un tempo avevo così tanti progetti o meglio idee chiare sul mio futuro: divebtare un bravo medico,avere una carriera brillante, una famiglia entro i 30-35 anni visto che il mio ragazzo oggi ne ha già 30.ora mi riterovo spiazzata perkè nienteè come quello che avevo previsto e sperato.nn sn preoccupata solo per me mami sento responsabile anche della felicità del mio ragazzo(che tra l\'altroè all\'oscuro di qst mia situazione universitaria):lui lavora ha già 30 anniquindi volendo tra qualche tempo potrà farsi una famiglia ma per colpa miadovrà rinunciare a tt qst almeno per un bel pò di tewmpo (se nn scapperà prima);in più è una persona stupenda che si merita il meglio della vita e ttla felicità possibile:lavora con un enorme spirito di sacrificio,ogni giornocostruisce un mattoncino per il suo futuro,è sicuro determinato con unagrande abnegazione per tt qll che fa ha tantissimi solidi principi e proprioper qst dovrebbe avere accano una persona che sappia renderlo felice che siasicura determinata forte una vera e propria donna.scrivendo qst cose mi faccio pena da sola perchè mai avrei pensato un giornodi piangermi addosso così di farmi pena per la persona orribile che oggi sono.Nn so più chi sono nn so più cosa voglio nn ho obiettivi nn vedo più ilmio futuro e in realtà nemmeno il presente.nn sn soddistatta e fiera di mestessa eppur sapendo qst,nn ho energia per reagire anzichè risaliresprofondo sempre di più in qst agonia di tristezza infelicità paura di vivere la vita.qst ultimi 4anni è come se nn avessi vissuti.4 anni nn snpochi eppure per me è come se nn fosse passato nemmeno un giorno,è come sela mia vita si fosse congelata al 2004.f orse perkè dentro di me spererei che fosse così.vorrei tanto che qualcuno mi illuminasse la strada per capire cosa fare del mio presente e quindi del mio futuro.secondo lei cosa debbo fare? è troppo tardi per continuare i miei studi?le faccio qst domanda perchè nn ho alcuna alternativa.nn so veramente nulla di qll che voglio fare.

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Cara Monica, la tua lettera é davvero piena di dolore e risentimento verso te stessa. Come se tu non potessi permetterti di essere quello che sei, come se tu dovessi per forza essere quello che avevi progettato di essere. Però lo sai anche tu, non sempre (anzi, in verità molto raramente) si riesce ad essere quello che noi vorremmo. In psicologia si parla di Ideale dell’Io. E proprio di un ideale si tratta. Noi ce ne creiamo uno e poi cerchiamo di avvicinarci il più possibile, riaggiustando spesso il tiro e adeguandoci alle circostanze che si frappongono. Tu avevi un ideale molto ambizioso. Essere un buon medico, una buona moglie e madre di famiglia, una donna forte. E nella mail precedente parlavi anche della “figlia-perfetta”. Spero che tu ti accorga che non sono cose da poco. Prevedono tutte un impegno, una costanza e determinazione difficili da raggiungere e il fatto che tu non stia assecondando il tuo ideale ti mette semplicemente di fronte alla tua umanità. Dici che ti senti responsabile della felicità futura del tuo ragazzo. Monica, l’unico responsabile della sua felicità é lui stesso. Tu puoi solamente fornirgli gli elementi per operare le sue scelte (quindi raccontargli i fatti come stanno), ma non dipende da te la sua felicità. Potresti iniziare a riconoscere agli altri il loro ruolo negli eventi e nel corso delle cose. E potresti iniziare a parlare di tutta questa mole di segreti e mezze verità (se ho capito bene nemmeno il tuo ragazzo sa della tua situazione scolastica). Per farlo dovrai finalmente affrontare i tuoi fallimenti (tutti ne abbiamo) e forse, dovrai deludere le aspettative di qualcuno. Ho l’impressione che tu non riesca però prima di tutto a deludere le tue stesse aspettative e che sia questo il motivo per cui non ti confidi con nessuno. Parlarne sarebbe ammettere la realtà dei fatti. Mi domandi se puoi proseguire i tuoi studi. La mia risposta é che ci sono delle priorità. Prima é opportuno che tu metta ordine nella tua vita, che riallacci i rapporti (con la dovuta sincerità) con le persone a te care e che ti chiarisca su quello che vuoi veramente, poi potrai riaggiustare il tiro delle tue ambizioni, proseguire i tuoi studi o decidere di cambiare strada. Hai tutte le potenzialità per fare quello che desideri. Sempre che quello che tu desideri sia raggiungibile da un essere umano e non sia un ideale così difficilmente raggiungibile. E' vero che ci sono persone che sembrano raggiungere tutto quello che tu hai descritto, ma se poi quando li si guarda da vicino, qualche magagna (un amore infelice, una salute poco stabile, una famiglia problematica) ce l'hanno tutti.

Dott.ssa Cristina Gugliermetti

MI DEDICO SEMPRE AGLI ALTRI

Tiziana Età: 53 Saro` breve. Come mai cerco sempre di esaudire idesideri altrui, dedicarmi all'altro, fargli regali che apprezza, supportarlo/i, sostenerlo, etc. ma non faccio lo stesso per me?? L'altro/i neppure fa lo stesso per me e finisce con la delusione!!Grazie
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Cara Tiziana, é chiaro che non é facile rispondere nello specifico al perché TU faccia così, però generalmente le persone che si comportano in questo modo spesso ricercano l’approvazione e l’affetto altrui, che per loro sono prioritari anche alle proprie esigenze e necessità. Talvolta fa piacere donare attenzioni a qualcuno che se le merita, altre volte invece può essere frustrante vedere che c’é anche chi le nostre attenzioni non le apprezza. Sta a te tutelarti e scegliere chi merita quello che fai.
Dott.ssa Cristina Gugliermetti