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domenica, dicembre 28, 2008

PORNODIPENDENZA

Roberto Età: 26 Mi chiamo roberto. scrivo perchè penso di avere bisogno di aiuto. Realmente non so cosa fare. Non mi accade spesso, ma a volte sono preso da un irrefrenabile impulso, di guardare materiale pornografico, all'inizio lo consideravo un disturbo lieve, non una malattia ma ultimamente le cose si sono fatte abbastanza serie, a volte non riesco a dormire la notte se non penso a qualcosa di pornografico, quando sono connesso, non riesco a resistere all'irrefrenabile impulso di guardare video porno, o cose simili, non mi accade molte volte perchè riesco ancora ad avere un certo controllo di me ma quando mi prende, e sono al computer guardo inevitabilmente cose che so non dovrei. Ho provato in tutti i modi ma inevitabilmente ogni 15 gg circa ci ricado. vorrei trovare un modo per controllare i miei impulsi ma non ci riesco. inutile dire come mi senta dopo e tutti i buoni proponimenti, ma alla fine ieri dopo l'ennesima ricaduta, ho preso coscienza della mia malattia. ma ora che fare? può aiutarmi a trovare una cura? Potete aiutarmi a capire maggiormente cosa mi stà accadendo? grazie.
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T' invito a visionare al seguente indirizzo: http://lopsicologo.blogspot.com/search?q=pornodipendenza
tutte le testimonianze e le risposte pubblicate su tale problematica.
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PAURA DI ESSERE OMOSESSUALE

cg90 Età: 18 Salve, sono un ragazzo di 18 anni appena che frequenta l'ultimo anno di liceo, sono simpatico, estroverso, sveglio e intelligente. Naturalmente non si può avere tutto dalla vita, e se ho queste doti postitive, ci sono degli aspetti della mia vita del tutto negativi, mi accingo quindi a riassumere brevemente la mia storia...: ho avuto un infanzia alquanto traumatica, con una madre che non stava tanto bene, con profondi disturbi psicologici radicati da molto tempo e con un padre che cercava di mediare questi disturbi, anche se identificati come tali, insieme al quieto vivere...non ho mai avuto rapporti di nessun tipo con mia madre..essa si configurava più che altro come la moglie di mio padre, figura quest'ultima che ho sempre stimato e cercato di imitare in tutto e per tutto...(ah, dimenticavo, sono anche entrambi molto protettivi, ipotizzo perchè sono figlio unico) passano gli anni e io sono un bambino fondamentalmente infelice e insoddisfatto, che presenta tuttavia come sintomi solo un eccessivo attacamento ai propri genitori quando sta lontano da loro (non tanto a scuola ma a casa di altre persone , parenti e non, specie di sera) e con qualche piccola paura dei luoghi chiusi e del buio...fino a quando, a 11-12 anni, poche settimane dopo la morte di un mio zio (non stretto) e pochi mesi dopo la nascita del mio primo fratello, inizio ad avere crisi di panico notturne, quando dovevo andare a dormire, abbandonandomi quindi ad una "semicoscienza"; crisi "sedate" col passare delle settimane, con comportamenti di tipo ossessivo-compulsivo...chiesi io stesso a mio padre, dopo un po' di tempo, di rivolgersi a qualcuno, perchè riconoscevo di non stare bene e volevo risolvere quei problemi. Ho cambiato 3 terapeuti, per problemi di tipo logistico, e ora sto al 5° anno di terapia con l'ultima dei 3 che ho contattato. Riconosco sensibili miglioramenti ed effetti benefici, nonostante talvolta vi siano state incomprensioni, tuttavia ho a volte delle ansie su di me e sul mondo che mi circonda che non riesco a capire se rientrino più nella psicologia o nella filosofia, se ,quindi, patologiche o filosofiche (avevo scritto, tipo per lapsus, fisiologiche :P ) Ritorniamo però all'argomento principale: 1 mese e mezzo fa, però, sono stato molto malato( mononucleosi) il che mi ha portato ad un isolarmi un po' dal mondo e a rinunciare alla mia vita sociale, il che ha concentrato un po' di più la mia attenzione su me stesso, provocandomi, una sera, un attacco di panico simile a quelli di tanti anni fa (non ne avevo da 5 anni). 4 settimane fa, fumando uno spinello mi sentii male (ne faccio un uso abbastanza sporadico) e mi tornarono alla mente, o più che altro al cuore, sensazioni negative che mi sembrava di aver già vissuto in passato, il che mi fece star male per una settimana, e superai la cosa fumando di nuovo uno spinello (venendo meno ai miei "ritmi" medi di uno ogni mese e mezzo) il che non mi provocò nessun effetto negativo, anzi! :P . da una decina di giorni, però, sono ossessionato dalla paura, dal pensiero di essere omosessuale fino ad oggi, quando si è avuto, credo, l'apice di questa fobia, e a tal proposito vi fornisco delle informazioni che possono essere inerenti (mi scuso per il disordine ma le scrivo come mi vengono)
- non ho mai avuto rapporti di tipo omosessuale
- ho avuto sempre relazioni eterosessuali di durata abbastanza breve, in quanto ho come paura di innamorarmi e di starci male dopo (cosa che mi è capitata in passato)
- ho da 2 settimane una relazione con una ragazza
- ho una costituzione robusta, timbro di voce abbastanza basso, buon rapporto con il mio corpo (tranne qualche chilo in più) e con i miei genitali
- a volte ho (e ho avuto) paura di avere il pene piccolo, cosa che, all'evidenza dei fatti, non è tale
- ho buoni rapporti con individui maschi e femmine
- alle medie ero un po' bollato come gay non tanto per gli atteggiamenti ma più per la grande sensibità e vulnerabilità, forse per l'invidia del mio profitto scolastico, e per la mia incapacità a giocare a calcio (anche se amo questo sport e nonstante ciò giocavo benissimo a basket, stando nella squadra comunale)
- al liceo nessuno penserebbe mai che io possa essere gay, sono più che altro visto come un pessimo imitatore di fonzie di happy days
- ho un'eccessiva cura del mio aspetto fisico (capelli), e anche se penso che questo possa essere abbastanza effemminato, mi servo di questo aspetto per piacere alle ragazze
- sono vergine
- mi eccito normalmente quando sto con una ragazza e faccio petting (ho fatto cilecca un paio di volte, di cui una nell'ultima settimana)
- mi masturbo vedendo coppie eterosessuali e coppie lesbiche
- ho avuto a volte paura che capitasse l'occasione di fare sesso con una ragazza per una sorta di "ansia da prestazione"
- raramente faccio docce in ambienti comuni maschili (palestra o roba del genere) mi mette un po' a disagio penso per una sorta di complesso d'inferiorità sopracitato (stabilisco quindi un confronto visivo con gli organi genitali altrui)
- non mi eccitano (almeno credo e spero, sennò non vi scrivevo) gli uomini
- mi eccitano le donne omosessuali
- ho da 2 anni un migliore amico, eterosessuale, che molte volte è l'unica persona in grado di comprendermi ( e i primi tempi facevo fantasie omosessuali, anche se non esplicitamente sessuali, forse perchè un amico così stretto non l'ho mai avuto e associavo l'idea a una sorta di timore-fantasia che ciò dovesse comportare l'omosessualità)
- ho un brutto rapporto con mia madre e da piccolo non mi innamoravo di lei ma di sua sorella, anche se qualche volta, 3-4 anni fa, mi è capitato di sognare di fare sesso con lei
- questa paura dell'omosessualità mi ha assalito una notte, mentre mi addormentavo (momento per me cruciale) in cui sentii una vocina che diceva "forse un po' frocio ci sono"
- mi assale ogni tanto
- ho paura che possa condizionare i rapporti con la mia attuale ragazza, tipo che non mi eccito più - oggi si è avuto il climax quando su msn un ragazzo (che non ha atteggiamenti gay) mi ha contattato, volendomi chiedere tutt'altra cosa, e io ho fatto la fantasia che volesse chiedermi di uscire con lui - quando penso a queste cose e faccio dei confronti maschio- donna e sento qualcosa nei genitali...tuttavia non so da quale delle due cose sia provocato - non ne ho parlato con nessuno Quello che vorrei sapere, quindi è se questa paura è un solito disturbo ossessivo che ora ha assunto il nome di "omosessualità" o se è un'omosessualità recondita che viene a galla. Ho molta paura che sia la seconda ipotesi, anche perchè vorrei ritornare alla mia condizione di 3 mesi fa, quando sembrava che le mie patologie fossero quasi risolte, che ero felice...quando gli omosessuali li sfottevo un po' per gli atteggiamenti ma mi battevo per farli rispettare a livello civile e politico e non li guardavo con timore...
vi ringrazio per la vostra attenzione e per lo straordinario e difficilissimo lavoro che fate
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La tua potrebbe essere un ossessione da omosessualità correlata a tratti ansiosi. Per fugare i dubbi è necessario che approfondisci con un terapeuta le tue diverse problematiche. Nel frattempo leggi al seguente indirizzo: http://lopsicologo.blogspot.com/search?q=omosessualit%C3%A0 le risposte già fornite su tale argomento.
Saluti
Dott. Roberto Cavaliere

FOBIA DI PUNGERSI CON LE SIRINGHE

lory Età: 24 Scrivo per un problema che riguarda mia mamma, 56 anni, sposata con mio padre da 27anni, lavoratrice. lei, quando è per strada, ha paura di imbattersi in siringhe, di pungersi, e, anche se cerco di farla riflettere razionalmente sul fatto che, se non si è sentita pungere, allora non si è punta, vuole spesso che vada a verificare che "quella cosa che ha visto" non sia una siringa. ovviamente si tratta sempre di non-siringhe, di oggetti che chiaramente non lo sono. l'altro giorno, poi, mi ha chiesto ripetutamente se poteva aver toccato un sacchetto (chiaramente appartenente ad un barbone) abbandonato vicino all'ingresso del supermercato. sebbene le dicessi che era impossibile che l'avesse toccato, perchè non ce ne sarebbe stato motivo, perchè aveva in mano i sacchetti della spesa ecc, ha voluto 1000rassicurazioni sul fatto che l'avessi vista che non lo toccava. ho cercato più volte di spiegarle che, se venisse punta da un ago o se toccasse qualcosa di pericoloso, se ne renderebbe subito conto, che, anche nel malaugurato caso che ciò accadesse, le possibilità di infettarsi con siringhe abbandonate è quasi inesistente ecc. lei lo capisce da un punto di vista razionale, ma la sua paura rimane e non vuole andare da uno psicologo perchè non vuole che le si diano farmaci.posso fare qualcosa per aiutarla io (sono una psicologa, ma in psicologia del lavoro quindi non ho esperienza in materia)?l'esposizione graduale allo stimolo che provoca fobia può servire?e fatto come?
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Le tecniche cognitivo-comportamentali sono quelle che si sono dimostrate più efficaci nel combattere le fobie. In particolare la tecnica di esposizione graduale allo stimolo che suggerisci potrebbe essere utile a tua madre se praticata da un terapeuta specializzato in tal senso.
Saluti
Dott. Roberto Cavaliere

RICHIESTA D'AIUTO E SUICIDIO

mel Età: 21 Salve, sono una ragazza di 21 anni da 3 anni frequento l'università fuori sede. già da prima che iniziassi l'università il rapporto con mia madre non era semplice...l ei ha un carattere molto chiuso, è capace di lodarmi solo quando ci sono le sue amiche ma se siamo sole non è capace di dimostrarmi nulla, mi critica sempre e mi fa sentire una nullità! da quando studio fuori poi il tutto è diventato ancora più pesante. sono cosciente di non essere un genio di andare un pò a rilento con gli esami e di essere molto pigra ma il comportamento di mia mamma non mi aiuta affatto, si lamenta sempre dicendo che non faccio nulla che fingo di studiare, che sono brava solo a preparami per uscire e tante altre cose. anche quando parlo con lei, perchè io cerco sempre di stabilire un contatto, mi rendo conto che è molto distante poco interessata ai miei problemi e sempre pronta a dare giudizi forti che riconducono sempre a qualcosa di negativo riguardante la mia persona anche se il discorso non riguardva me; non è mai capace di gioire per una mia conquista un mio esame andato bene...per nulla insomma, l'unica cosa che sa fare molto bene è darmi addosso! io non convivo più bene con questo suo atteggiamento, a volte cerco di sorvolare pensando che sia normale ma poi mi rendo conto dell'effetto che le sue parole hanno su di me e non è affatto normale. sto attraversando uno strano periodo che va ormai avanti da più di un anno e mezzo in cui non riesco ad ottenere nulla di ciò che voglio, ho un pessimo rapporto con mia madre, l'università sta diventando un incubo, sono ingrassata di 15 chili e non riesco a perdere nemmeno un etto... saranno stupidaggini ma ora mi sembrano così grandi e a volte mi capita di pensare al suicidio. è stato un grande sforzo per me mettere nero su bianco queste cose ma ad andare avanti così non ce la faccio penso sia arrivato il momento di chiedere aiuto a qualcuno... io non so più come ammortizzare tutte queste cose!!a volte ho paura dei mie stessi pensieri ma cosa devo fare? non riesco a non pensare alla morte come unica via d'uscita...
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Il tuo desiderio di suicidio potrebbe nascondere un estremo tentativo di attirare l'attenzione di tua madre e del mondo che ti circonda. Quindi vivi la possibilità del suicidio come richiesta d'aiuto e non effettivo desiderio di porre fine alla tua vita. Chiedi aiuto, come hai fatto con questa email, ad uno psicologo, ti aiuterà a recuperare il rapporto con tua madre e con tè stessa.
Saluti
Dott. Roberto Cavaliere
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Cara Mel, leggo del rapporto con tua madre e mi colpisce la passione con cui lo descrivi. E’ vero, i genitori sono ciò che abbiamo di più solido fin dalla nascita, però arriva un momento in cui dobbiamo separarcene (mentalmente, intendo) e come dire “guardarli dal di fuori”. Vedere in tua mamma una donna che ha difficoltà a dimostrarti il suo amore e che crede che le aggrressioni verbali possano risolvere qualcosa, possano spronarti. Tu soffri per questo suo giudizio, ma forse sarebbe il momento di mettere la giusta distanza tra le sue parole e l’effetto che esse ti fanno. Il processo di separazione-individuazione di una persona passa anche attraverso questo e sicuramente non é facile per nessuno separarsi dal legame più forte che abbiamo dalla nascita. Io ti consiglierei una consulenza da uno psicologo (se i pensieri suicidari sono molto presenti magari anche da uno psichiatra, che possa prescriverti i farmaci idonei) che ti aiuti in questo cammino inizialmente prendendoti per mano e poi mostrandoti a camminare senza essere “tenuta/trattenuta” da nessun altro.
Dott.ssa Cristina Gugliermetti

VIDEOPORNODIPENDENZA

conny Età: 21 Salve,sono una ragazza di 21 anni e sto insieme al mio fidanzato di 26 anni da un anno e mezzo. la storia diciamo che è partita bene dal punto di attrazione fisica e mentale,ma forse perche lui era appena uscito da una lunga storia e io cercavo di non affezionarmi del tutto e per questo in molti frangenti diciamo che stavo abbastanza sulle mie, lui per il primo mese e mezzo è uscito 2 volte con un'altra. Ho scoperto questo fatto, che non mi ha fatto stare bene, e anche se sono una persona che spesso cerca di comprendere le motivazioni altrui, ma non so per quale motivo, forse dovuto alla mia giovane età , ho approfondito la conoscenza con un mio collega, con cui non mi sono risparmiata una piccola relazione. Dopodichè ho detto dell'accaduto al mio ragazzo, perchè comunque anche cercando di fargli una ripicca, mi sentivo in colpa, e mi sembrava di vivere un rapporto sporco e non riuscivo a fare finta di niente. Da li penso che la storia non abbia piu avuto interferenze di questo tipo, sia dalla mia parte che dalla sua. Sono consapevole fin da quando l'ho conosciuto, che guardava film porno, e diciamo che per i primi mesi di conoscenza non gli ho mai chiesto piu di tanto su questo argomento,siccome penso che,entro certi limiti e quando si ha poca confidenza, possa essere normale. Andando avanti con la storia e affezionandomi maggiormente a lui iniziavo a provare fastidio pensando a lui che guarda e prova piacere davanti a questo genere di cose,cosi ho espresso quel che pensavo,cioe che la vedevo come cosa ridicola e non condividevo il fatto di stare davanti ad un pc a sprecare del tempo. So che per alcuni mesi non l'ha piu fatto. Ieri gli ho richiesto se ultimamente aveva riguardato quelle cose e dopo avermi negato un po di volte (lui ha detto che negava per vergogna di ammetterlo) ha ammesso di si...ci sono rimasta male,anche perche ha ricominciato a guardarli piu o meno dal periodo che per studio mi sono dovuta trasferire fuori città per studio,dunque ci vediamo molto meno. Pian piano da quando ci siamo allontanati ed essendo molto occupati ed entrambi ansiosi sembra che ci sia sempre meno tempo per la nostra vita sessuale,e questo traspere molto in lui,infatti a volte capita che mi rifiuti,facendomi stare molto male. Mi fa sentire poco attraente questo fatto e mi dispiace perchè io ogni volta che mi va di pensare a qualcosa di erotico penso a lui;mentre lui,invece,ha ricominciato a guardarsi questi film porno dove oltretutto mi ha detto dopo varie volte che ho insistito,che scarica spesso roba porno straniera come cinese, brasiliana, africana..e questo mi fa pensare che non pensi a me. Lui mi ha detto che scarica questa roba come se fosse un'abitudine perchè lo fa da molti anni e anche come valvola di sfogo-quando è nervoso gli viene voglia di sfogarsi toccandosi-e utilizza questo tipo di filmati piuttosto che niente.Io gli ho chiesto perchè scarica roba straniera,poichè non penso che immagini me nel momento che guarda contenuti africani e lui mi ha risposto che lui prova attrazione solo per me e fin'ora non ha mai avuto attrazione per altre e nella realtà non andrebbe mai con quello che scarica;lui dice che scaricare contenuti stranieri è guardare per lui qualcosa di diverso e che piu che la donna in se protagonista in quel film,quello che lo fa eccitare è guardare l'atto sessuale che si svolge!non so cosa pensare e mi viene da collegare il fatto che da quando ha ricominciato ha guardare questo tipo di film sia calata la voglia sessuale verso di me e non riesco a capacitarmi se sia per questo o per qualche altro motivo. A me lui piace molto ma non capisco perchè anch'io anche provando desiderio per lui,quando sono davanti a lui provo una specie di blocco e non riesco a dare tutta me stessa,sento di passargli la mia insicurezza dovuta anche a questo tipo di cose che so ,ma cio che è piu grave è che non riesco piu a darmi delle risposte,sono estremamente confusa e non capisco cosa stia succedendo al nostro rapporto.La ringrazio in anticipo per l'aiuto,saluti.
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Cordiali saluti
Dott. Roberto Cavaliere

giovedì, dicembre 18, 2008

MADRE, CORPO ED AMORE

Eclypse Età: 22 Gentile dottore, le scrivo perchè ho bisogno di sapere se sto sbagliando oppure no. Ho 22 anni sono sempre stata una ragazza modello.Da bambina non ero accettata da i mie compagni che mi prendevano in giro perchè dicevano che ero brutta. Al liceo idem fino a quando,all\'impatto con le primedelusioni amorose, ho deciso di curare il mio aspetto estetico senza maiabbandonare i miei principi e le pie passioni,costantemente alla ricerca di unamia personalità che mi distinguesse dalla massa.Ho sempre vissuto con l'ideale di assomigliare a mia madre e non a mio padre,perchè lei mi appariva come il massimo modello di realizzazione a cui aspirare. Bella,intelligente,realizzata,con un uomo accanto che moriva per lei ea volte sfiorava anche lo "zerbinismo" (mi passi il termine).Ma poi ho cominciato ad avere serie difficoltà a raggiungere questo obiettivo, lei era fisicamente troppo meglio di me e io non riuscivo per quanto mi sforzassi a dimagrire ad assomigliarle. Insieme abbiamo creato un rapporto molto intenso,viscerale,forse troppo,tanto da ritrovarmela sempre come fonte d'influenza determinante nelle mie decisioni.A 15 anni ho iniziato a raccogliere i frutti del mio mutamento, i ragazzi finalmente non mi vedevano più come l'amica ma iniziavano ad apprezzare la mia femminilità e la mia bellezza che con il passare del tempo cresceva e si aggiungeva alla mio carattere e allamia intelligenza. Ho iniziato ad avere le mie prima relazioni e ad ogni scelta c'era cmq la presenza di mia madre.
A 16anni ho trovato il mio primo amore,un ex alunno di mia madre con il quale fu subito un colpo di fulmine.Con lui hovissuto una storia fantastica per 2 anni,accomunati dall'amore per la poesia ele arti in generale.la magia è durata fino a che lui non è entrato in conflittocon mia madre per alcune opinioni divergenti,alle quali si è poi aggiunta lasua completa dipendenza da me.Il suo amore era diventato una mania di possessoe una gabbia che mi rilegava ala sua presenza costruingendomi ad abbandonare lemie amicizie. Alla soglia dei 18 anni e con l\'esame di stato decido dilasciarlo.Nel contempo studiando con un compagno di scuola mi scopro innamorata di questo ragazzo . All'inizio negavo questo sentimento perchè lui rappresentava il prototipo contro cui avevo lottato tutti e 5 gli anni delliceo:il ragazzo bellissimo,fissato per la moda e gli abiti firmati,assiduo frequentatore di discoteche e estimatore di veline senza cervello.Dopo qualchetempo mi sono arresa al mio cuore e ho cercato disperatamente di conquistarlononostante le sue riluttanze e le sue mancanze di rispetto nei mieiconfronti.Da qui è nata una storia di 3 anni nella quale io ho dovuto cambiaredrasticamente sia fisicamente che caratterialmente.Esteticamente sono diventatatutto ciò che odiavo e tutto ciò che ora mi rende impossibile il trasmettere lamia identità:UN corpo bello e attraente che non lascia preludere nessuncontenuto,anche se non è così.Per 3 anni mi sono sentita umiliare e confrontarecon modelle e soubrette varei,rilegando la mia cultura e la mia intelligenza amisero bagaglio nascosto.Per 3 anni ho subito le sue mancanze di rispetto,isuoi rifiuti e ho sempre perdonato e sopportato tutto ciò che faceva,tutti isuoi sbagli.Ho imparato a vivere da sola a non fare conto sull'aiuto dinessuno perchè da parte sua non avrei avuto niente.Nonostante i suoi tradimentie le sue cattiverie non sono riuscita mai a staccarmi da lui,anche quando lo lasciavo e lui dopo un pò tornava io ho sempre ricucito lo strappo.Ora dopo unanno di corrente alternata nella quale io ho anche cercato di rifarmi una vitacon altre persone(ma ne sono uscita ancora unavolta più delusa e a pezzi diprima a causa della meschinità di questa gente), hopreso la decisione dilasciarlo un mese e mezzo fa.Il giorno delmio compleanno ha toccato il fondoper l'ennesima volta.L\'ho trovato a passeggio con una ragazza,la quale hosaputo dopo , essere una modella.Alle mie dimostranze è saltato fuori che leinon sapeva che lui fosse fidanzato ufficialmete e al mio chiedergli dipresentarmi alla sua compagnia(perchè a detta di lui c\'erano anche degli altriragazzi ma io ho visto solo lei)siamo sfociati in una furiosa litigataconoclusasi con 2 pugni e un livido grande quanto unamano sulla mia gamba.Aquella umiliazione non ho saputo far finta di niente.Il dolore per l'accaduto era tale da impedirmi di andare avanti e perdonare.Più guardavo i segni e più mi prendeva il disgusto.Più io mi disgustavo e mi allontanavo e più lui miaddossava la colpa dell'accaduto. Così ho deciso di chiudere per sempre.Ho cancellato tutto. Ora non sento più nulla se non lo schifo per quello che gli hopermesso di fare alla mia vita.Ora nasce il mio problema:da qualche settimanaho conosciuto un ragazzo.Un ragazzo che ha saputo guardare oltre il mio corpo e riportare a galla tutto ciò che ero. Per la prima volta trovo una personadisposta a vedere più in la del mio aspetto estetico.Una persona che nonpretende che mi adatti a degli standard da top model per poter essere degna del suo amore, una persona che mi accetta senza remore e senza cambiarmi,solo perquello che sono.Ci è scappato un bacio e un forte sentimento ora ci lega.sembra impossibile in così poco tempo scoprire che c'è chi ancora sa donare amore e riceverlo senza particolari pretese.Ma la questione che mi destabilizza è lareazione di mia madre. Da premetter che mi ero imosta di non buttarmi in unastoria subito dopo aver chiuso quella di prima,ed infatti alla richiesta di unappuntamento da parte di questo nuovo ragazzo io ho preferito rifiutreproponendo però di aggregarsi alla mia comitiva di amici,in modo da potersiconoscere senza rischiare di sfociare in altro.Tutto questo mio impegno èandato a vanificarsi perchè l'attrazione e la stima nonchè la curiosità e la strana chimica createsi ci hanno portato a riscoprire un sentimento reciproco tale da sentire quella magia intorno che solo quando si è innamorati si sente.Abbiamo intrapreso una pseudo storia nascosta perchè mia madre non avrebbe mai accettato una cosa simile e ci siamo costretti a vederci solo nel week end e non uscire soli ma in comitiva.Tutto sprecato..perchè dopo poco miamadre ha sbirciato nel mio tel e ha trovato un sms.Da lì è venuta la fine delmondo mi amadre non mi ha parlato per un sacco di tempo e un giorno durante unalitigata mi ha incolpata di aver lasciato il mio ex perchè già intrattenevo una relazione con il nuovo ragazzo.A sentir ciò non ho resistito e tra le lacrime ho confessato l'accaduto del giorno del mio compleanno e delle botte ricevute.Tutto ciò non ha calmato le acque totalmente.Ora con mia madre parlo normalmente ma non posso toccare l'argomento ragazzo nuovo altrimenti va su tutte le furie.Non accetta questa mia situazione per non definirlo amore.Continuo a vederlo solo il venerdì e il sabato e sempre in comitivae ognivolta devo sempre evitare di farmi venire a prendere o ad accompagnare acasa.Questo ragazzo mi fa stare bene mi rende felice,mi fa sentire importante eso che lui è importante per me.è passato così poco tempo,lo conosco da pocoeppure mi sembra di conoscerlo da una vita.Gli basta un secondo per guardarmi ecapire cosa penso senza che io parli ed è lo stesso per me ...non vogliorinunciare a questa persona e non voglio recidere ciò che sta nascendo soloperchè mia madre pensa che io stia facendo un chiodo scaccia chiodo e nonritengo neanche giusto da parte sua insultarmi continuamente dicendomi che nonho serietà,non ho valori o che sono una ragazza poco seria,perchè così non misento.I miei valori sono sempre stati al centro dell amia vita,ho sacrificato sempre me stessa agli altri se era necessario,non credo di essere poco seriaperchè a 22 anni sfido a trovare una ragazza che è ancora vergine e che non siconcede al primo che capita una sera in disco senza ricordarselo il giornodopo.Dottore mi dica,che c'è di male a cercare la felicità?che c'è di male adamare ed essere amati anche se si è chiusi una storia da poco?e c'è veramenteun tempo passato il quale si può essere pronti per una nuova storia?Mi dica stoforse sbagliando a essere felice amando qualcuno che mi ama senza chiedere niente in cambio,accettando di vivere un amore in sordina tanto più casto e puro??Attendo da lei una risposta illuminante con ansia...nel frattempo la ringrazio e le auguro un Felice Natale

INDECISIONI SENTIMENTALI

ro Età: 51 Inquieto, molte storie parallele,(non mi vanto)alla continua ricerca di non so cosa o forse si... uando pensavo di aver raggiunto un equilibrio è arrivata laura. inizialmente sembrava storia da poco,poi è esplosa una passione mai provata per nessuna donna, la storia è durata quasi 3anni in cui sono andato vicinissimo alla separazione da mia moglie, cosa che sta succedendo in questi giorni definitivamente.nel frattempo con laura un rapporto travagliato, lei che confessa a mia moglie il nostro amore (che mazzata per lei) riappacificazioni problematiche in famiglia..poi un mese add laura con email si dice fuori,che non c'entra più....che se mi fossi separato lo avrei fatto senza che ci fosse di mezzo lei, non più..a quel punto capito definitivamente che volevo stare solo con lei accellero per la separazione,anche perchè laura continuava a tenere rapporti con me,e facendo anche l'amore poco tempo fa sempre in modo eccezionale, con passione...poi.......quando finalmente avrremmo potuto avere una storia alla luce del sole dice che dopo tutte le sofferenze che ho causato si è disamorata e che ormai PER ORA dice PER ORA non si sente di rinunciare alla sua libertà...incredibile mache FORSE tra un mese' tra2 -10 chi lo sà cosa potrà accadere...ora mi trovo in una situazione (diranno ti sta bene)dolorosissima,per me molto ma anche esopratutto per mia moglie che mi ha dimostrato un amore che non immaginavo eora è distrutta dagli eventi..lei cosa ne pensa?come guarire?sperare ancora?laura dice che quando è vicina l'attrazione è troppo forte, e non riesce a non volermi,e allora?la storia è stata molto più forte di quello cheprob sono riscito a descrivere.ho deciso com di separarmi(non so sedefinitivamente)per il rispetto che provo specie ora per mia moglie che nonmerita tutto questo ringraziandola e scusandomi della confusione
CARO ROCCO,continui a scrivere messaggi che non dicono nulla, e dicono tutto: non sei pronto a perdere TUA MOGLIE. prima te ne vai e torni senza dirmi nulla nel giro di una notte, poi decidi chelei se ne deve andare dicendomi, per un mese, di aspettarti, ma sei tu afermare lei... ora DECIDETE INSIEME di dividervi dopo lunghe discussioni,confessioni, prove, cambiamenti...ecc ecc... Anche adesso, io sempre nascosta, io l' infatuazione, io odiata da tutti, ioad aspettare le VOSTRE DECISIONI, i VOSTRI TEMPI, sempre nascosta....tu sempree ancora attento a non farti vedere con me, tu che rifiuti gli inviti degliamici per RISPETTO a tua moglie!!!!!!! RISPETTO????? tu che godi della simpatia dei nostri amici che hanno sempre fatto il tifo pernoi ma che ora NON CI CREDONO PIU\' NEMMENO LORO. dimostri, ogni volta che ci vediamo o ci sentiamo, di non voler perdere me, madimostri molto di più di non voler troncare definitivamente con lei. NON E'POSSIBILE!!!!! A QUESTO PUNTO..NON E' POSSIBILE!!!!!devo aspettare che tua moglie trovi un compagno cosi tu ti sentirai meno incolpa? devo aspettare anche questo? anche stamattina il tuo sms non dice nulla....evoluzione, fine mese, sto parlando.....è tardi...troppo tardi.... ti ho amato sino a che ti vedevo innamorato di me...deciso a perdere lei...tisono stata vicino in tutto e per tutto...ho parlato coi miei...con tuamoglie...mi sono esposta di brutto!e sai a che cosa è servito parlare con tua moglie? a nulla di positivo per me,ma per voi: lei si è attaccata ancora di più a te, ti ha voluto perdonare, tiha complicato le cose, ti ha fatto capire quanto ti ama e che vuole te a tuttii costi! tutto questo me l\'hai detto tu.ma io sono fiera di come sono ONESTA e CORAGGIOSA, anche se questo non mi haportato a nulla. io sono al limite della sopportazione, della speranza, della pazienza,dell\'altruismo, della solidarietà, della comprensione.......no, non ho già piùdi tutto questo ! ho fatto di tutto ma nulla è mai servito a nulla.ho parlato ed ho taciuto, ti ho amato e ti ho odiato, mi sono avvicinata e poi allontanata, ti ascoltato e ti ho ignorato.....non sono mai riuscita a sentirti MIO se non a letto. se tua moglie se ne andasse via..non passerebbe una settimana che tu andresti a riprendertela o la raggiungeresti nella VOSTRA nuova casa. NON SEI CONVINTO DI VOLERLA PERDERE SE NO NON MI AVRESTI TENUTO NASCOSTA ANCORA E ANCHE IN QUESTO ULTIMO PERIODO. a questo punto, se vi separerete mai, lo farete per una VOSTRA decisione benponderata. non sarà perchè ci sono io (perchè non ci sono più da un pò) maperchè, come vi siete detti davanti ai vostri figli, NON LA AMI PIU'. a questo punto IO NON C'ENTRO NULLA!!!!!io mi fermo qui e mi ritiro! VOI fate quello che volete....sei ancora in tempo a fermarla...e so che lo farai! un bacio, ciao laura

AMORE ED AUTOLESIONISMO

ripy Età: 18 Sono praticamente fuori di me !!dopo una storia importante con un 23 enne stamattina mi ha kiamato dicendomi ke non mi ama e ke non vuole stare piu cn me io x lui ho dato me stessa e adesso sono sola senza nessuno io continuo ainiarci messaggi e telefonate ma non risp piu...domenica abbiamo avuto l'ultimo rapporto e penso sia stato condizionato dalla madre xke e molto legata alla sua ex...casa devo fare io sto pensando di tutto dalla andare via o farmi autolesionismo tagliarmi le vene visto ke ho difficlta a coaculare in sangue cosi morire e non soffrire

sabato, dicembre 06, 2008

IN NOI C'E' LA MAGIA PIU' GRANDE

skippy30 Età: 30 Ho perso la mia ragione di vita, ho perso mio padre il giorno stesso del mio primo esame universitario. Ho perso il punto di riferimento,l a guida della mia giovinezza. Avevo 21 anni, ora ne ho 30, ma avolte il tempo non basta....Mi sono trovato in balia di me stesso, ho dovuto dare coraggio e ridere,quando ero io ad averne bisogno, ho camminato su campi aridi di indifferenza e credetemi mi son trovato solo.S olo con persone che cercavano di aiutarti e poi inevitabilmente chiedevano il conto...ho nascosto mille tramonti in me bevendo di tutto e di più. Ero diventato fango, e nessuno mi chiedeva come stai, nessuno.Vittima? no, non si puo essere vittima della vita,a nche là dove la magia,la fede non basta più, ho trascorso anni bui,p oi mi son fermato. A 23 anni ho ripreso astudiare, ora laureato abilitato docente e ricopro un ruolo di estrema importanza, non mi son riempito con il consenso sociale, non mi interessa non basta.La mia testimonianza, è solo finalizzata a dire che oggi, non si puo dire ho perso, ad ogni rinuncia come canta la Consoli corrisponde una contropartita considerevole.. a me è toccato un angelo. Ringrazio me stesso, e l'angelo di mio padre che tenendomi per mano mi ha fatto capire che non dovevo più restare così, non ero fango potevo e dovevo provarci ancora.Ora ho tanti amici, tanti colleghi,un amore straordinario, ora però,che ho iniziato a volermi bene, che ho capito che prima di vedere l'arcobaleno necessariamente doveva piovere.Ho lottato prima per la morte, poi per la vita,n on so quale sia stata ed è lapiù dura, ma comunque sia non cambierei neanche una virgola, ero fango e c'era mio padre, sono io adesso è c'è mio padre, ci sarà futuro e c'è amore che è l'unico motore regolatore di tutto. aBBIATE, ABBIAMO SEMPRE FIDUCIA, NON SI E'MAI SOLI, IN NOI C'E' LA MAGIA PIU' GRANDE BASTA CREDERCI..