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venerdì, agosto 23, 2013

SOFFRO TROPPO PER LA MORTE DI MIO PADRE


Chiara Salve,ho 19 anni compiuti precisamente 8 giorni fa,il 21 agosto ho perso mio padre per un brutto male: carcinosi peritoneale (tumore intestinale).
I 18 anni che dovevano essere quelli più belli,quelli più liberi,si sono dimostrati i più brutti della mia vita! 
Mio padre ha scoperto il male dopo neanche qualche mese dal mio compleanno,da una cavolata sono arrivati a un tumore di 3 anni e mezzo,dopo 2 interventi e 11 cicli di chemio pensavo che le cose si sarebbero risolte.
Mancava l\'ultimo ciclo quando ha iniziato a peggiorare.
A luglio si fece l\'ultimo intervento e ci hanno dato la conferma che ormai non c\'era più nulla da fare anche se la ripresa di malattia non c\'era, stavano solo delle aderenze che \"strozzavano\" l\'intestino.
Sapevo che non ci stavano molte possibilità però io speravo lo stesso.
Avevo un bellissimo rapporto con lui e al solo pensiero che potesse andarsene da un momento all\'altro il mio cuore si riempiva sempre di più di dolore! 
Aspettavo, aspettavo quella chiamata e nel frattempo cercavo di godermi al massimo quello che mi rimaneva...
Era 21 agosto,precisamente le 7.50 di mattina,stavo facendo colazione con il mio ragazzo (non volevo stare la notte da sola,mia madre stava con mio padre in ospedale e mia sorella per svagarsi un pò, perché faceva il pomeriggio,usciva)arriva una telefonata,la tanto attesa telefonata di mia madre,non disse nulla perché piangeva!! In quel momento avevo capito tutto...
Arrivai prima di mia sorella in ospedale e lo vidi lì sul quel letto,mi mancava il respiro,il cuore era a pezzi,mi faceva male lo stomaco,mi sentivo impotente,e senza forze, non capii nulla per tutta la giornata,per non parlare del giorno dopo al funerale!
Andando avanti con i giorni e i mesi mi rendo conto che le persone partono con il presupposto che possono sempre capire tutto e tutti,cosa molto sbagliata! 
Perdere una persona cara,un genitore, alla mia età significa crescere vuoti, tutti i problemi che sembrano così difficili da risolvere x me non sono nient\'altro che il pane quotidiano che la vita mi offre! 
Molti dicono che tutto si sistemerà,che tutto andrà meglio,che il tempo,solo il tempo potrà alleviare le ferite.. \"davvero?? tu hai perso un genitore alla mia età? a 18 anni?? tu sei dovuto crescere all\'improvviso?? tu hai dovuto affrontare cose ASSURDE??\"
Poche sono le persone come me e poche sono realmente le persone che possono davvero capire il mio dolore, perché non è un dolore come tanti altri!! 
E\' un dolore così forte che si riesce a percepire, non è un dolore tanto per, fa veramente male! Parte dallo stomaco, sale , sale sempre di più come se si dovesse vomitare al tal punto che la pancia ti fa tanto male, il cuore ti batte forte, perdi le forze fino ad arrivare al pianto, che purtroppo è solo un piccolo sfogo,e l\'unica domanda è PERCHE\'!!! 
Le persone non ti vengono incontro, ma forse no perché non vogliono ma perché non sanno che dire, perché non sanno che fare, nessuno cerca VERAMENTE di aiutarti psicologicamente,neanche le persone che ti stanno più vicine,nessuno!
Perché parlare con persone che non riescono davvero a capire il tuo problema?perché parlare con persone che non ti aiutano seriamente? 
Aiutare persone,come me, che soffrono, non è semplice! Secondo me non bisogna MAI far rivivere x nessun motivo al mondo quello che hanno vissuto (mi è capitato) perché già sanno che trovare una via d\'uscita non è facile!!
Io ogni giorno mi sveglio disperata, non esiste un minimo motivo x andare avanti,quando esco mi accorgo che i ragazzi della mia età sono così tranquilli e spensierati con un unico problema... \"perché quel ragazzo/a non mi ama?!\" Cavolo si vorrei avere pure io quel problema inutile,insignificante,stupido,senza senso! 
Esiste solo una soluzione, ma dato che un minimo briciolo di cervello mi è rimasto, mi rendo conto che non si può assolutamente fare! 
Ero felice ,perché nel mio piccolo avevo tutto ciò che mi bastava,ero tranquilla , ero spensierata con piccoli problemi che se messi a tavolino si sarebbero risolti tutti, avevo persone al mio fianco che erano veramente sagge!Mi sono rimaste solo le fotografie e la cosa non è positiva!
Ora invece sono vuota, sola, pronta a consolare le persone,con problemi che non sono problemi e mi rendo anche conto di questa cosa, perché consolare me stessa non sarebbe facile, il mio non è un problema,ormai è diventato uno stile di vita, e la cosa più brutta è affrontarlo alla mia età, non ci sarà mai niente e nessuno che mi potrà mai far tornare quella felicità che un tempo mi faceva stare bene! Non basteranno,famiglia,amici,fidanzati, quella felicità è andata via e non tornerà più! 
Sorridere facendo finta di niente,ingoiare il dolore ormai stanno diventando uno stile di vita,il mio stile di vita.
Sono invidiosa,sì, invidiosa di chi può ancora permettersi tutto quello che io ho perso,invidiosa perché non posso più sorridere sul serio, invidiosa perché quella dolcezza,quella bontà non esiste più. 
La disperazione diventa sempre più forte che sentire determinate canzoni,determinati discorsi,determinati film non fanno altro che farmi peggiorare perché non si tratta di depressione,qui si tratta di rabbia,di pure e semplice tristezza! 
Vivere nel ricordo non fa bene, le cose astratte NON sono buone x l\'umanità e chi come me può averne certezza?!
Avevo conosciuto una persona brava,fantastica,sincera,dolce,che amava tutto e tutti,che non alzava un dito manco ad una mosca,così brava che non aveva nemici,che non si lamentava di nulla,che pure quando stava male consolava gli altri,assurdo eh?eppure c\'era,c\'era perché adesso non c\'è più! 
Ecco la fatidica domanda PERCHE\',perché non si può fare più niente?, perché è andato via da me?,PERCHE\' NON PUO TORNARE INDIETRO??,perché... perché!
Forse prima ho sbagliato a dire che è difficile vivere così,perché non è difficile, non si può proprio! 
Ricordo tutto, ma i ricordi non bastano x farmi stare bene, ci sarebbe solo una cosa ma non si può avere,e io come una stupida spero sempre, ma...
sto così tanto a terra,a pezzi che uno spiraglio di luce ,uno, non esiste,non c\'è,gli altri vanno avanti e io sono bloccata qui x terra! 
Vorrei solo svegliarmi da questo incubo.
Mi manca,mi manca tanto,così tanto che non riesco a pensare ad altre cose ,non c\'è niente che mi fa svagare il cervello(nè uscire con gli amici o fare shopping) e forse.. non voglio neanche!
Una cosa è certa questo ormai è diventato il mio nuovo mondo, spero solo che lui da lassù mi dia la VERA forza che nessuno mi da perché qui,senza di lui fa tutto estremamente schifo!!!
Cordiali saluti. Chiara.

MIO MARITO E' MORTO DUE MESI FA'. VORREI MORIRE ANCH'IO


lunetta Età: 55
Ho perso mio marito 2 mesi fa, se n'è andato in meno di tre mesi, per un tumore che non gli ha lasciato scampo. Ancora non riesco a crederci , da quando ci siamo conosciuti è la prima volta che siamo stati così tano tempo lontani. Vivere senza di lui mi sembra impossibile, ed è come se attendessi sempre il suo ritorno. Ho due figli, e solo per loro riesco ad andare avanti, altrimenti preferirei morire anch'io.

IL MIO RAGAZZO SI E' ISCRITTO AD UN SITO PORNO


Cisonoancheio Età: 28
Salve sono una ragazza di 28 anni ho una relazione da quasi tre anni con un mio coetaneo ,la nostra storia all\'inizio è stata molto travolgente e cè stata subito una forte passione, ci siamo baciati subito...e anche il primo rapporto è stato una delle prime cose che abbiamo fatto insieme,però più di un anno fa ho avuto problemi in famiglia, problemi riguardanti la salute di mia madre che si è dovuta sottoporre a un intervento e chemio e radio terapia. A lui ho cercato di non far pesare la cosa di essere sempre di buon umore e non alterare il nostro rapporto però ci sono stati dei momenti in cui ho avuto degli scatti di nervosismo fortissimi, discutevamo sopratutto per una sua partenza in quel periodo in cui invece l\'avrei voluto vicino, partenza che poi c è stata, è stato fuori per cinque giorni ma prima che partisse abbiamo litigato per quasi un mese di seguito, anche se i nostri incontri a letto non diminuivano .Diciamo che da allora è capitato di discutere per questo e per altre cavolate.. mentre prima di allora non capitava quasi mai di litigare...Ma il nostro rapporto oggi rimane comunque bello e soddisfacente per entrambi, abbiamo un buon dialogo e c è sintonia a letto, e abbiamo un sacco di interessi comuni. L\'altro giorno però sono entrata nella sua email ed ho visto che proprio in quel periodo in cui c\'erano state più discussioni circa un anno fa quindi si è iscritto a un sito hot. Allora io non sono bigotta e accetto la masturbazione anche se si ha una ragazza anche perchè non viviamo insieme, lui lo sa come la penso...e lui stesso mi ha confidato di guardare dei film...io ho deciso di non parlare di queste email d\'iscrizione che ho visto con lui anche perchè penso di aver sbagliato nell\'entrare nella sua email, l\'unico problema è semplicemente uno...mi sono iscritta anch\'io in questo sito per vedere un pò come funziona e in pratica se nn hai un abbonamento puoi fare ben poco ma nn è tanto il fatto che si sia iscritto che mi preoccupa( o meglio si ma perchè mi rendo conto che forse con lui in certe situazioni ho esagerato) forse aveva solo voglia di trasgredire o era solo curiosità il punto è che poi lui ha cambiato email e da quella in cui sono entrata io nn ho visto in realtà cosa ha fatto lui in quel sito...ma quello che mi crea disagio è solo una cosa il profilo che avevo visto io e in cui lui poi ha cambiato email è molto anonimo non ci sono foto nè altro..ma facendo una ricerca nel sito ho visto un altro profilo che mi sembra il suo perchè ci sono tre foto di parti intime e credo che siano le sue ..beh tra iscriversi in un sito hot per curiosità per trasgredire o anche per masturbarsi e iscriversi in un sito hot con delle foto per me cè una differenza...la prima situazione anche se a molte donne darebbe disagio a me nn da fastidio la seconda sinceramente un pò si...capisco che nn ho rispettato la sua privacy e che probabilmente è anche un pò dovuto al cambiamento di rapporto che cè stato un anno fa ma adesso che dovrei fare ? io ero molto fragile in quel periodo.. le cose adesso cmq vanno di nuovo bene a letto abbiamo molta sintonia io penso che lui mi ami perchè me lo dimostra costantemente e progettiamo anche di trasferirci insieme parliamo anche di una futura famiglia insieme .Cosa dovrei fare secondo lei nn vorrei umiliarlo affrontandolo ma se effettivamente sono foto sue come penso cosa dovrei fare? io cmq so che se lo affrontassi lui potrebbe mentire,e poi non voglio farlo sentire sotto accusa ...dovrei allora continuare la storia e nn dare peso? mi rendo conto anche che lui si è iscritto proprio in quel periodo in cui io stavo affrontando problemi seri e questo mi dovrebbe far imbestialire ma mi rendo anche conto di essere cambiata nei suoi confronti in quel periodo non a letto ma con gli atteggiamenti si..secondo lei cosa dovrei fare? io non credo che lui adesso sia insoddisfatto sono una bella ragazza attiro gli sguardi di molti uomini d ogni età e penso di piacere al mio ragazzo ma penso che lui stia con me anche per altri 1000 motivi differenti dal sesso ...anche io mi masturbo è una cosa normale...certo non in cam...ovviamente non ho la sicurezza che quello siano foto sue....io nn voglio chiudere la storia con lui stiamo anche organizzando un viaggio a breve e so che sarà una bella esperienza insieme....e inoltre ho fiducia...cosa mi consiglia?! io ho pensato di tenere queste cose per me e nn parlarne con lui....ma se effettivamente sono foto sue io non sopporto il suo mettere in vetrina il pene!e se si masturbasse spesso in cam??cioè se fosse una cosa frequente??? non voglio parlare dipendenza ma se fosse un abitudine difficile da abbandonare?dalle email mi risulta che in passato prima che ci conoscessimo già frequentasse certi siti ma sempre in forma molto anonima , e poi una volta iniziata la nostra storia li avesse totalmente abbandonati...infatti vorrei riuscire a non pensare che quelle foto siano sue ...mi fa un pò sorridere ma o qualcuno ha il pene molto simile al suo o è proprio lui!la cosa che mi crea dubbi è che lui ha qualche vizio....ama fumare e gli piace anche scommettere..per quanto riguarda il sesso nella vita reale...spesso sono più io a prendere l\'inziativa a stuzzicarlo anche a chiedergli cose un pò diverse...lui è sempre stato molto rispettoso cn me...è dolce mi bacia e nn mi tocca in maniera volgare...nn mi sento mai usata da lui...io ho paura che affrontandolo possa peggiorare le cose tra di noi... si possa sentire controllato...la ringrazio anticipatamente....le dico cmq che il mio cuore mi dice di continuare con lui perchè mi sento bene e sono felice quando siamo insieme....ma vorrei un consiglio da una persona esperta esterna che non sia coinvolta emotivamente dalla situazione e che mi sappia veramente aiutare.Pensa che è stata solo una cosa di quel periodo???vorrei che mi consigliasse un modo per tenerlo lontano da queste cose....senza però accusarlo!!! e anche per scoprire se effettivamente quelle foto sono sue...ma so che questo già vorrebbe dire parlarne con lui....pensa che possa essere un vizio?ho la certezza che lui cmq non stia spendendo dei soldi per questo sito...e questo mi tranquillizza...io ho letto varie testimonianze su internet e vedo che è una cosa comune....nel senso che molti ragazzi anche uomini sposati si iscrivono in questi siti..non saprei la ringrazio nuovamente...arrivederla....

IL MIO RAGAZZO HA INIZIATO A PICCHIARMI


Età: 28 Buona sera dottore,
vivo una relazione con un ragazzo da tre anni: circa un anno fa siamo andati a vivere insieme. La convivenza non è facile, possono capitare dei litigi più o meno futili o più seri. Comunque per me le discussioni che a volte si possono verificare dovrebbero essere occasione di confronto e di crescita, invece da parte sua noto sempre una tendenza alla chiusura emotiva. Spesso tende a cambiare argomento cercando di distogliere la mia attenzione dalla discussione oppure reagisce in modo aggressivo!
Ieri sera gli ho richiesto un po\' di attenzione, nella volontà di parlare del nostro rapporto ma questa volta ha reagito in un modo ancora più aggressivo: mi ha picchiato e mi ha offeso verbalmente. La mia paura è che non rimanga un episodio isolato, ma che possa ripetersi.
Le scrivo perché non so cosa fare.
La ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione!

HO DATO ALLA PERSONA SBAGLIATA

La solitudine e l'aver capito che nella vita hai dato a persone sbagliate che non riconoscono niente di quello che hai fatto per loro che ti cancellano con un cancellino fatto di idifferenza e vigliaccheria di persone perverse e malate che non sanno che facendo del male a te fanno principalmente male ai propri figli ma e' giusto cosi...in fondo se avessero avuto la sensibilita e sopratutto l intelligenza di arrivare a qs avrebbero avuto principalmente troppo rispetto di loro stessi prima degli altri ma...questa certamente sarebbe tutta un altra storia.Io soffro per mio figlio in primis e per il mio grave limite.."QUELLO DI NON AVER SAPUTO RICONOSCERE CHE IN IN INVOLUCRO DI PELLE UMANA SI NASCONDEVA STERCO ALLO STATO PURO" 

PROVO UNA FORTE RABBIA VERSO I MIEI FAMILIARI


MF Età: 24
Buongiorno, scrivo per chiedere una consulenza, sono indecisa se intraprendere una terapia o meno. Ho una situazione in casa (vivo sola con mia madre) estremamente conflittuale. Da anni lei galleggia tra il depresso e l\'irascibile, non si è mai curata e prende psicofarmaci unicamente per l\'insonnia. Sono stata un anno all\'estero per un master e sono tornata da qualche mese, quando torno litighiamo e lei mi sbatte fuori di casa (è già successo in passato), poi rientra tutto per poi ri-litigare dopo qualche giorno. Provo una rabbia profonda nei confronti dei miei genitori, penso siano la causa della mia frustrazione. Ultimamente litigo con tutti, amici e fidanzato compresi. Non mi sento capita e non riesco a liberarmi di questa sensazione. Ho una laurea in Psicologia e questo mi ha frenata in passato nel chiedere aiuto, pensando che una terapia fosse troppo lunga e poco mirata per soluzioni a breve termine. Ora capisco che sono stata superficiale e che la mia rabbia non è momentanea ai momenti di litigio ma è intrinseca e costante. Vorrei sapere se esistono degli esercizi di auto-rilassamento che mi aiutino in certi momenti di forte rabbia e di disagio psicologico, una sorta di training autogeno. Penso che inizerò una terapia a Settembre nonostante io dipenda da mia madre economicamente e dovrò vedere se sarà disposta a pagarla, ma nel mentre vorrei poter autogestire queste sensazioni per rimanere consapevole che i sentimenti che provo non sono frutto di un evento in particolare ma di un passato conflittuale e dunque ricordarmi che non me la devo prendere troppo. Ringrazio per l\'attenzione, MF

SONO UN INFERMIERE CON LA SINDROME DEL BURNOUT MA L'HO PERSA VEDENDO MIO PADRE STARE MALE


AlexSV Età: 46
Il 2/11/2012 mio padre, mentre si trovava per strada, subisce un secondo infarto, più devastante del precedente avuto quasi quattro anni fa. Viene ricoverato di corsa in UTIC e sottoposto alle cure del caso.

Passano i giorni ed a complicare tutto ci si mette una polmonite, la quale sommandosi a quel 30% di frazione di eiezione che è rimasta al suo cuore, gli causa grossi problemi respiratori, tali da rendere necessario un trasferimento in Rianimazione ed una conseguente intubazione.

Negli ultimi giorni hanno provato più volte a svezzare mio padre dal respiratore, ma c\'è stato sempre qualche problema che ritardava tutto (desaturazione, tachicardia, tachipnea). Oggi hanno addirittura tentato l\'estubazione completa, ma dopo che il tubo è stato sfilato dalla gola hanno dovuto reintubarlo d\'urgenza poichè tutti i valori erano rapidamente peggiorati.

Io ora mi ritrovo qua a fare i conti con un sentimento difficilmente descrivibile; ho 46 anni e di professione faccio l\'infermiere, per cui nel tempo ho sviluppato quello che mia madre tanti anni fa chiamava \"il pelo d\'orso sullo stomaco\", ovvero quella forma di cinismo senza la quale non si potrebbe fare questo lavoro senza portarsi a casa dolore, disperazione e senso di impotenza quando non riesci a ridare la salute a qualcuno.
E\' per questo motivo che a volte l\'infermiere letteralmente \"scoppia\", cadendo vittima di quello che gli esperti chiamano \"\"Sindrome del Burnout\", patologia che però viene tranquillamente snobbata e non presa abbastanza sul serio da chi dovrebbe metterci in condizione di lavorare con serenità, senza essere spremuti come limoni e considerati come semplici numeri da far girare.
Ora che sul \"patibolo\" c\'è mio padre ho perso quel pelo sullo stomaco che ho sempre avuto; penso che ci siano ottime probabilità che lui possa non farcela e mi ritrovo con un enorme nodo in gola, immaginandomelo come un bambino spaventato che lotta contro qualcosa più grosso e più forte di lui, disperato ed impotente.

Ricordo di aver studiato che chi sta facendo i conti con la Morte, dopo aver passato alcune fasi specifiche, ad un certo punto arrivi ad elaborare ed accettare l\'evento, facendosi in un certo senso una ragione di quello che sta accadendo ed affrontandolo con serenità.

Nel corso degli anni ho assistito ad un lento declino di mio padre, ora 78enne, un lento appassire che ho sempre ritenuto normale ed inevitabile per un essere umano. Mi ero preparato psicologicamente ad un possibile evento nefasto che, prima o poi, sarebbe dovuto capitargli e con il quale ci si doveva misurare e superarlo. Ora che l\'evento si è verificato mi ritrovo in bilico tra un finta consapevolezza di mente quasi fredda (so che mio padre sta male ma spero che qualcosa migliori) e momenti di disperazione come questo, durante i quali penso a quel bambino spaventato di cui parlavo prima e che temo non possa superare questa batosta ricevuta tra capo e collo all\'improvviso.
Nella mia carriera di infermiere ho perso il conto di quante persone ho visto morire, ed a dispetto di quell\'essere bastardamente cinico come ho descritto prima mi sono sempre ritrovato di fronte a queste persone con un senso di smarrimento, di malinconia, guardando i loro corpi oramai senza vita, pensando a come sia strano che un essere umano sia improvvisamente diventato un qualcosa di inanimato, quasi come se si trattasse di un oggetto qualunque.
Probabilmente con la mia freddezza ed il mio distacco ho cercato, nel corso degli anni di lavoro, di non cedere alla paura della morte, ma ora vedendo mio padre nelle sue attuali condizioni inconsciamento associo la sua figura con la mia, non so come spiegare altrimenti.
Io spero solo che mio padre riesca a riportare la pelle a casa, per godersi ancora un po\' il nipotino di quasi due anni che io e mia moglie gli abbiamo dato, spero che possa passare ancora un po\' di tempo con mia madre.
Nessuno di noi è eterno, questo purtroppo è un dato di fatto, ma vorrei davvero che mio padre possa avere ancora un po\' di tempo per stare con noi.
Con lui (e con mia madre) non sono mai riuscito ad avere un rapporto aperto, anzi mi sono sempre confrontato con loro vivendo in un marcato stato di soggezione, ma questo forse non è importante.

Grazie per l\'attenzione.

STO PENSANDO AL SUICIDIO PERCHE' NON RIESCO A RICOLLOCARMI NEL MONDO DEL LAVORO


Salve,
Ho 33 anni, ho un figlio di 3, una moglie.
Sto seriamente pensando al suicidio come unica soluzione poiché non ne trovo altre, non come fine di sofferenze o come via di fuga, ma come soluzione al fatto che non vedo nessuna vis per poter continuare.

Ho investito gli ultimi 6 anni lavorativi per formarmi ed imparare ed oggi con la crisi mi sono sentito dire che il mio profilo é troppo alto e che sono troppo \"skillato\", il settore in cui opero é in profonda crisi un po\' come tutti i settori, c\'é poca richiesta di figure di vendita come la mia e non riesco a ricollocarmi.

Devo sostenere mia moglie, devo pensare a mio figlio e non so fin quando riuscirò a sostenere la famiglia. 

Non vedendo una possibilità di continuare questa vita che ho cercato e costruito vorrei solo addormentarmi e non svegliarmi più. Potrei accettare qualunque tipo di lavoro anche nelle vendite potrei dare tanto a tante aziende pero tra crisi e moderne tecniche di selezione fin'ora non ho trovato nulla.

... Si accettano suggerimenti ...

MI COLPEVOLIZZO PER UN FALLIMENTO SENTIMENTALE


Giorgia  Salve, sono una giovane donna (34 anni), lavoro in uno studio di commercialisti, e sono single. E' oramai da molto tempo, quasi 3 anni, che ho finito una relazione lunga con la persona con la quale avrei dovuto sposarmi. Da allora sono assolutamente disinteressata a fare nuove conoscenze, il lavoro inizia ad annoiarmi, e non ho più alcun piacere nell\'uscire con gli amici, andare al cinema, ecc...Nonostante io abbia molti amici, tanti di questi hanno già bambini, o sono comunque sposati o in coppia, per cui provo a volte anche un certo disagio nel trascorrere il tempo con loro, dal momento che io invece sono sola. Inoltre sono spesso triste perche continuo a colpevolizzarmi per il fallimento sentimentale, finito per incomprensioni stupide e motivi futili. Ho molta paura di rimanere una donna sola, magari in carriera ma sola; per me la cosa veramente importante era quella di creare una famiglia, e il io sogno, mi sembra oramai svanito, con la fine della relazione . Vorrei sentire un parere dello psicologo sul mio disagio
grazie 

TAGLIARMI E' LA MIA DROGA

Leila Età: 16
Il mio primo taglio me lo sono fatta quando sono stata costretta a lasciare la donna che amavo per colpa dei nostri genitori. Quando la lama è entrata dentro me ero libera. Libera del mio corpo, di decidere dove e come ferirmi. Avevo io il controllo di tutto. Piangevo disperata ma quando ho visto il sangue uscirmi dal polso ho pensato che fosse il dolore che mi fuoriusciva dal corpo. Ho sorriso. Un sorriso quasi malato vista la situazione ma quel dolore mi dava forza. Quel sangue erano le mie lacrime che uscivano dal polso solo che faceva molto molto meno male. Ora è diventato una dipendenza non posso farne più a meno. Non so come smettere o forse NON VOGLIO smettere. Ormai è la lametta a guidare me e i tagli diventano più profondi e più numerosi , spesso non riesco a dirmi basta ogni volta che mi taglio, e l dolore diventa piacere. Mi piace rivedere le mie "opere d\'arte \" il giorno dopo. è la testimonianza che ciò che sto vivendo è reale. Ma quando mi taglio io non sono più io e non provo dolore. Mi piace pensare che io non sono io. è questo ciò che spinge la gente ad ubriacarsi, a drogarsi. Amano perdere la consapevolezza di loro stessi. Questa invece è la mia droga e più vado avanti e più aumentano le dosi

giovedì, agosto 22, 2013

LA MIA RAGAZZA HA FINTO DI ESSERE LAUREATA


paolo3 Età: 26
sono stato preso in giro per 1 anno e mezzo dalla mia ragazza che ha finto di essere laureata ha finto la festa di laurea e ha lavorato senza contratto per 5 mesi presso dei dottori che settimana scorsa si sono accorti di tutto.........ha mentito a me alla sua famiglia e a tutte le amiche tenendo il segreto solo per lei........io volevo sapere se è possibile che sia l unica bugia che lei mi ha detto? quante sono piu o meno le probabilità che ce ne siano altre? cosa devo fare con lei?
grazie per l attenzione....

IL NUOVO LAVORO HA RESO DEPRESSO MIO MARITO

Salve, sono una mamma di 25 con un bimbo di 8 mesi, mio marito circa 3 mesi fa ha avuto la proposta di un nuovo lavoro totalmente diverso da quello che gia faceva è passato da un lavoro pratico e dove lo portava a girare di continuo ad un lavoro dietro la scrivania che gli chiedeva lavoro mentale e delle responsabilità. Attualmente ha lasciato questo lavoro perche lo ha portato ad una condizione di depressione e sbalzi di umore, riferendomi che si sentiva inadeguato al contesto lavorativo, ma da adesso in poi nonostante il vecchio datore di lavore sia contento di riaverlo in azienda non fa altro che vedere tutto negativo di farsi paranoie su quello che pensera la gente...insomma nn riesco a fargli vedere il lato positivo della situazione.cosa devo fare?

DALL'ETAA' DI 12 ANNI MI GRATTO LE BOLLE SUL CORPO


emily Età: 19
salve, da quando ho all\'incirca 12 anni ho cominciato a grattarmi le bolle che mi ritrovo sulle braccia e col tempo sono passata anche a tutta la parte superiore del busto e l\'inguine. non so perchè lo faccio, però nel mentre questa cosa mi calma ma poi me ne pento perchè mi vergogno a mostrare la pelle deturpata dalla mia mania e spesso indosso vestiti che possano coprirla. ho cercato più volte di smettere ma ci ricasco sempre. non so come smettere anche perchè a causa di questo problema avito di andare al mere o di mostrare comunque le zone interessate. avrei bisogno di un aiuto anche perchè non ne ho mai parlato con nessuno e mi vergogno a farlo. grazie

LA MIA AMICA SI PROVOCA IL VOMITO AUTOINDOTTO


gruffi.gigi Età: 15
Sono molto preoccupata per una mia amica, ha 15 anni ed ho scoperto che ha dei gravi problemi alimentari da circa 4 mesi: mangia il meno possibile e,talvolta, si provoca il vomito autoindotto. Recentemente ha anche cominciato a farsi dei tagli sulle braccia. Non me ne ha parlato minimamente, nè di questo, nè del fatto che, evidentemente, sta male. Non riesco a capire come sia possibile è una persona fantastica: bellissima, simpaticissima, ha tantissimi amici veri, sembra sempre felice, ha una vita sentimentale invidiabile. Spesso ha qualche difficoltà a scuola(2 liceo classico) ma riesce a recuperare tutto, i genitori spesso le fanno pesare molto il fatto che non si impegna abbastanza a scuola, ma le fanno anche molti complimenti quando migliora. E\' l\'ultima di molti fratelli e sorelle, con i quali ha molti anni di differenza. Io vorrei davvero tanto aiutarla, almeno per farle capire che bellissima persona è, ma o mi ritrovo a sgridarla o stare male per lei o cerco di essere allegra con lei ignorando qualsiasi problema.

E' MORTO MIO PADRE


serena Età: 56
gentile dottore .non so con chi parlare perche\' il dolore che porto dentro per la morte di mio padre e\' scomodo per chi ascolta.mi tengo dentro questo vuoto e seso di impotenza.Non devo piangere ma mostrarmi forte ! e\' quello che le persone vogliono.piango di nascosto e piango anche per il non senso ! il mio compagno e\' venuto al funerale di mio padre e mi ospita a casa sua per tre giorni ,per distrarmi un po (cosi lui dice )accetto a mi sento strana quasi avoler rimanere sola con il mio dolore.lui non fa nulla ! vede le mie lacrime ma rimane inerte !non un abbraccio ne\' una carezza. amici a cena ma sono assente mentalmente.vado via e da allora non mi ha piu chiamata .IL nulla perche\', forse perche\' non vuole vedere una persona triste o piangere ? che miserabilita\'! che vigliaccheria!anziche starmi vicino lui scappa ! non riesco a pensare piu a nulla ma non mi aspettavo un simile comportamento di insensibilita\'! e\' morto mio padre ...

NESSUNO MI E' VICINO PER LA MORTE DI MIO PADRE


maria Età: 56
Da un mese e\' morto mio padre e attorno a me c\'e incredulita\'e dolore e tante sensazioni strane mai provate prima. mia madre presente assente di 86 anni e\' in crisi depressiva ,piange e piango anche io.devo mostrare un sorriso che non ho .devo mostrare di esse r forte ma non ci riesco! il mio compagno e\' venuto il giorno del funerale e non si e\' mai preso un incarico prima della morte di mio padre. essendo medico mi stesse piu\' vicino.niente ! rimaneva a casuccia e lo informavo di quanto accadeva in ospedale. dopo il funerale mi reco nella sua citta per due giorni giusto per distrarmi un po Ma no stavo bene .ero con li ma lo sentivo un estraneo ,non una carezza ,non un bacio ,piangevo di sera e lui faceva finta di non udire.gli ho detto che mi sentivo strana ! certo risponde e\' morto tuo padre! sono andata via forse con finta indifferenza .da quel giorno non si e\' fatto piu sentire ! non so le ragioni ma ammesso che abbia ragione mi ha lascciata in um momento delicato della mia vita e mi chiedo il perche\'!

MIA MADRE NON ACCETTA IL MIO RAGAZZO PERCHE E' BASSO


Ellie Età: 23
Scrivo qui perché non so più cosa fare. La situazione è semplice: mia madre non accetta il mio ragazzo perché è troppo basso e per basso intendo 1.66 (praticamente alto come me). È arrivata anche alle minacce. Mi ha detto che non dovrò più contare su di lei, che mi comprerà solo scarpe alte così \'sembrerete la chiesa e il campanile\', che mi devo vergognare. Trovo la sua reazione eccessiva e la situazione che si è creata in casa imbarazzante e dolorosa. Non sto più bene qui, vorrei andarmene ma non lavorando e frequentando ancora l\'università non ne ho i mezzi. Piango tutti i giorni, per rabbia o dispiacere. Cosa posso fare per farle capire che con lui sto bene e che ho bisogno del suo appoggio anche per vivere questa storia in modo sereno?

giovedì, maggio 23, 2013

AMORE NON CORRISPOSTO ONLINE

Kyon Età:   23
Tutto è cominciato 3 anni fa mentre giocavo a uno di quei
giochi di ruolo online, sono entrato in un gruppo di persone con cui ho stretto
amicizia, persone con cui mi tengo tuttora in contatto via Skype e in certe
occasioni riusciamo pure a fare dei ritrovi. Tra questi c'era lei.
Con questa ragazza ho stretto amicizia fin da subito, ci scambiavamo battute
oppure pensieri raggiungendo un livello d'intesa per cui iniziammo a fidarci
l'uno del'altro e parlare anche della nostra sfera personale fino a
diventare due ottimi amici.
È successo tutto in un attimo. Circa un anno fa ho iniziato a provare una forte
gelosia nei confronti dei ragazzi che conosceva o con cui stava. All'inizio
attribuivo questa gelosia al fatto che per me era diventata cara come una
sorella, ma non era così, era qualcosa in più del semplice 'ti voglio bene'.
Ho capito di essermi innamorato di lei e ad iniziare a fantasticare sul formare
una coppia con lei, iniziavo a stare male quando mi contattava per sfogarsi dei problemi con il suo ragazzo, o qualche suo ex, ma la aiutavo lo stesso con
qualche consiglio perché mi rendeva felice sapere che contava su di me.
Ho portato pazienza per un anno intero, ho continuato a farmi illusioni e un
sacco di castelli in aria fino a quando non ho più retto.
Una sera di qualche giorno fa le ho confessato tutti i miei sentimenti con un
semplice sms, la maniera più codarda possibile per farlo. Le ho scritto tutto
ciò che mi sgorgava dal cuore per il bisogno impellente di liberarmi di questo
peso.
Ho sbagliato, non dovevo farlo. Sapevo che avrei ottenuto una risposta
negativa, sono sempre stato brutto come ragazzo e non passa giorno che qualcuno me lo ricordi, il mio è stato un atto di inutile pazzia di cui continuo a
pentirmene.
Lei è rimasta sconvolta dalla mia confessione, non se lo aspettava, avrebbe
potuto arrabbiarsi ma non l'ha fatto.
Mi ha risposto usando molto tatto, arrivando a chiedermi perfino scusa per
tutte le volte che mi chiedeva consiglio su qualcuno che le piaceva, tuttavia
mi ritiene solo un buon amico niente di più.
Sebbene sapessi già che sarei stato rifiutato non ho potuto fare a meno di
rimanere deluso, di vedere tutte le mie speranze ed illusioni infrangersi. Lei
mi è rimasta vicino, mi ha sopportato per un paio di giorni senza abbandonarmi, però non volevo sembrarle troppo patetico, ha pure i suoi problemi e io non faccio che causare altri, quindi le ho detto che stavo meglio in modo da poter tornare a conversare e scherzare come una volta.
Non è vero, non sto meglio. La delusione e l'amarezza mi stringono forte, non
riesco più a mangiare. Ogni volta che parlo con lei mi sento peggio, dovrei
smettere di sentirla ma non ci riesco, è diventata la mia droga, fa male ma non ne posso fare a meno.
Quindi finisco ogni sera a piangere sotto le coperte pensando continuamente a
lei, ai suoi capelli lisci, ai suoi splendidi occhi che mi fanno impazzire.
Conscio della risposta negativa non riesco a fare a meno di tornare a farmi
stupide illusioni, la speranza che un giorno pure lei si innamori di me, di
sposarci e passare il resto della vita assieme. Stupide fantasie da ragazzino
poco maturo.
Ho bisogno di lei, ho paura che mi abbandoni per sempre lasciandomi solo, per
lei sarei disposto a fare qualsiasi cosa. Se me lo chiedesse sarei pronto a
mollare il lavoro per cui ho compiuto tanti sacrifici per mantenere il posto
solo per andare a vivere nella sua città, mi basta solo poter avere il suo
amore il resto non ha più importanza.
Scusate eventuali errori grammaticali o di punteggiatura, ma ho scritto tutto

di getto per sfogarmi.



IL MIO UOMO SI MASTURBA OGNI GIORNO

Sandra Età:   36
Avrei un quesito da porvi che mi fa molto preoccupare;
sono fidanzata da 1 anno quasi e convivo con il mio uomo, tra noi va tt bene
sia a letto che nel rapporto, solo che ho scoperto che lui si masturba quasi
ogni sera ogni mattina, quando si chiude in bagno  per 1 oretta buona..questa
cosa mi da fastidio e mi chiedo se è normale che un uomo di 42 anni lo faccia
ancora pur essendo fidanzato...e piu che altro mi chiedo....lo fa xke nn lo
soddisfo io a letto??  ovviamente questo fatto mi da noia anke xke kn me lo fa 1 - 2 volte a settimana....ma qui c\'è qualkosa sotto ke nn va in lui...nn è
possibile ke siamo soli in kasa...e lui preferisce masturbarsi invece ke fare l
amore kn me!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! inizio a kredere seriamente ke sono io
il problema, mi sto facendo tantissime paranoie e ci soffro sempre
tantissimo....ma puttroppo nn è solo questo il problema tra noi...io nn so piu
se ci sto bene o no kn lui..passo dei giorni in kui sento propio d amarlo
tantissmo...passo dei giorni invece in kui mi rendo konto ke la vita ke sto
facendo nn è quella ke voglio...e ke sono troppo troppo kambiata...e sopratt
sono kambiata velocemente! (pensate ke fino a 8 mesi fa ero una ragazza ke
andava a ballare tt le sere...uscivo sempre....studiavo e mi divertivo...poi ho
konosciuto lui e in fretta e furia siamo andati a konvivere....e adesso mi
trovo in kasa...sempre...xke a lui il week nn va piu d tanto d uscire......è
pigro..ANKE IN QUESTO!) Sono seriamente disperata....inizio ad avere sempre piu spesso krisi d pianto....e addirittura girmamenti d testa... KOSA POSSO
FARE?????  io mi rendo solo konto ke, se lui fosse vivo e attivo io starei
benissimo....ma siamo opposti.....quasi in tutto..

Consigliatemi cosa fareeeeeeeee

LOTTO COL TUMORE AL CERVELLO DI MIA MADRE

Pa97 Età:   15
Salve dottore, sono una ragazza di 15 anni di Roma. Da 2
anni circa a casa lotto con il tumore al cervello di madre. Tumore che l'ha
cancellata o almeno io penso così, non la riesco più a vedere come una volta.
Quelle piccole grandi cose che faceva non esistono più: non cucina, non va a
lavoro, non cammina, non può andare in bagno da sola, non mi parla più come
prima, non vive. Il problema è che so di essere io a vederla cosi anche quando
so che lei è la forza in persona, ma non ce la faccio. Non ce la faccio ad
andare avanti cosi tanto che a volte le rispondo male perchè mi sembra di
parlare con un bambino di 2 anni. Sono convinta di essere cattiva con lei, di
non essere più quella di un tempo ma dopo che tua mamma di 47 si ammala di una malattia che colpisce l'1.3% della popolazione all'anno, non si riesce più a ragionare. Non so cosa pensare o come comportarmi, è che non vedo
miglioramenti. A 15 anni non conosco nessuno che lotta come me ma non è vanto quello che ho, è una guerra interiore che ogni giorno sento che mi distrugge.
Cosa posso fare? La prego mi aiuti 

Grazie infinite

DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA'

Giuseppe Età:   19
Fin da piccolo ho avuto una sensibilità più acuta rispetto agli altri, in alcuni casi mi ha portato anche ad isolarmi.
Crescendo però mi sono sempre di più distaccato dagli altri, per paura di non
esser accettato.
Oggi vedo me come una persona con disturbo evitante di personalità.
La mia famiglia cerca sempre di supportarmi, ma io preferisco tenermi tutto
dentro.
Sono fidanzato da oltre 3 anni, lei mi ha sempre sostenuto nei momenti di
abbattimento nonostante i miei rifiuti.
Con la mia fidanzata mi vedo quasi sempre a casa mia, io so che lei vorrebbe
far altro, ma la mia stanza ormai sta diventando per me l'unico posto dove mi
sento sicuro.
Lei tutto ciò non me lo fa mai pesare, però a me pesa tantissimo e sento che
sto negando a lei, oltre che a me, i suoi 19 anni.
Uscire di casa con lei o con amici si fa sempre più difficile, si è creata una
situazione di rifiuto fisico oltre che psicologico, mi capita di non sentirmi
bene quando sto lontano da casa e ciò mi costringe a tornarci.
A peggiorare la situazione ci pensò un uomo più grande di me, che mi fece
sentire per la prima volta unico, in lui vidi per la prima volta l'amico che
desideravo.
Mi violento psicologicamente, creando enormi paure in me e alla fine mi giro le
spalle, questo mi ha distrutto enormemente, inizio a far parte addirittura dei
miei incubi la notte.
Ad oggi mi ritrovo a sentirmi quasi sempre come uno straccio, cerco rifugio nel
mondo virtuale, ma ciò non mi aiuta.
Ho paura di crescere e di affrontare la società, ed inevitabilmente penso al
suicidio come unica soluzione o scappatoia.

LA INVITO A LEGGERE IL SEGUENTE ARTICOLO: http://www.iltuopsicologo.it/personalita_evitante.htm


MIO PADRE STA' PER FALLIRE

fiona90 Età:   23
ciao sono una ragazza di 23 anni. volevo parlarvi della
mia situazione familiare.da anni mi sembra di stare in un labirinto e non
trovare mai la via d\'uscita. il problema principale è mio padre con lui non
abbiamo un buon rapporto...anzi direi che è quasi inesistente, lui non parla
mai in casa con me o mio fratello o anche mia madre. è molto introverso ma solo con la famiglia.quando sta con gli amici o gente che conosce appena io quasi non lo riconosco...è aperto e parla,parla tanto. io ci ho sempre sofferto per questa cosa perchè mi sono sempre sentita messa da parte, esclusa dalla sua vita, mi sento tuttora così, come se a lui non piacessi. non ci chiede mai
niente è freddo in ogni situazione. ma la cosa peggiore è che noi famiglia
lavoriamo insieme, lavoriamo per lui. e c\'è poco riguardo per quello che
facciamo...io e mio fratello dopo 3 anni di lavoro non siamo ancora assunti
lavoriamo in nero per mio padre...penso spesso di andare via ma non riesco a
trovare un lavoro...e poi mi dispiace dover lasciare mia madre da sola...lei
dice sempre che sono la sua spalla forte,ed è vero perchè quando non ci sono
lei è sola e        nessuno le dà l\'aiuto che le dò io. abbiamo due negozi(panifici)e purtoppo le cose non vanno bene, siamo sull\'orlo
del fallimento anche perchè mio padre è pieno di debiti.....noi gli abbiamo
proposto varie soluzioni ma lui non dà ascolto a nessuno. soluzioni che vanno a suo vantaggio. ogni volta abbiamo un muro davanti che non ci permette di
migliorare la situazione.è intestato tutto a nome suo è se lui crolla noi
crolliamo dietro di lui, questo lo sa ma non glie ne importa...sta sprofondando
sempre di più e non cerca di risalire e ci sta trascinando in questo burrone
senza che noi lo vogliamo. perchè non ci ascolta? perchè non segue i nostri
consigli? e perchè è così indifferente verso la sua famiglia che onostante il
suo carattere gli porta sncora rispetto...gli fa trovare il piatto pronto la
casa pulita ecc...perchè non si rende conto che se non trova una soluzione
crollerà lui e con lui noi? abbiam varie soluzioni per risolvere questi
problemi ma lui è sempre lì fermo, bloccato e chiuso in se stesso, non si fa
aiutare....ti chiedo di aiutarmi a capire questo comportamento. questa

situazione diventa ogni giorno più pesante...

HO L'ANIMO LACERATO

Framma Età:   16
Inizio con il dire che la mia non è mai stata una vita
serena, molti credono sia impossibile che una ragazzina possa star male,
perchè da adolescente non si conoscono i veri probemi della vita, invece sento
di avere l'animo lacerato.
A settembre, 3 g dopo il mio compleanno,è deceduto mio padre di 48 anni per
tumore e metastasi varie, scoprimmo che non stava bene l\'anno prima con
precisione il giorno del mio compleanno. Per la prima volta lo vidi piangere e
ci abbracciammo forte forte dicendoci di volerci bene. Era la prima volta. Non
avevamo un buon rapporto, forse anche a causa di mia madre perchè ce lo faceva odiare (stavano per divorziare ma quando mamma seppe che non stava bene annullò tutto). Non ho mai visto i miei dirsi ti amo, abbracciarsi, solo urla e bestemmie. So che mio padre non si è comportato al massimo ma mamma non doveva permettersi di screditarlo con i figli. Ormai sono passati 7 mesi dalla morte di papà e non riesco a rassegnarmi: non ascolterò più la sua voce, non vedrò più i suoi occhi, gli stessi che negli ultimi mesi ti fissavano implorandoti di aiutarlo. Penso al suo volto snello e stanco, al sangue che gli usciva dalla bocca, al fatto che avrei potuto trascorrere più tempo con lui, che avrei potuto dimostrargli quanto per me fosse importante invece di ignorarlo. Ora ho un fratello che d'improvviso esce pazzo e mi da gli schiaffi per stupidi
litigi, una madre depressa che si sfoga sul cibo o su di noi e bestemmia contro
mio padre! E urla come la bestia, ora è in terapia... già prima della morte era
depressa... per non parlare di come siamo messi sul punto di vista economico!
Eppoi ci sono io, quella che non riesce a vivere perchè avvolta dai sensi di
colpa, la stessa che finge un sorriso e tira avanti, che è così talmente
disperata da essersi rivolta ad un blog. La stessa che ha voglia di riprendersi
la sua vita da 15enne che non  ha mai avuto, dove le uniche preoccupazioni sono il ragazzo che ti lascia e non pensare se dopo la vita ci sia qualcosa, se mai rincontrerò mio padre, preoccuparmi se mia madre piange o mangia tutto ciò che vede,piango ogni notte, sono stanca. Ho l'anima logorata!


ANORGASMIA E MASTURBAZIONE COMPULSIVA

Ginevra Età:   21
Scrivo qui perchè non saprei con chi altro parlarne. Sono
una ragazza di 21 anni, studio all\'università, ho degli amici e un fidanzato.
I miei genitori sono separati, in pessimi rapporti e con una non irrisoria
differenza di reddito, fonte primaria di ogni problema. Questo crea tensioni
anche nei miei rapporti con loro, in particolare con mia madre. A parte una
situazione familiare non idilliaca (ma neanche disastrosa, tutto sommato) ,
credo che la mia vita sia piuttosto normale. In ogni modo, credo di soffrire di
due disturbi sessuali – anorgasmia e masturbazione compulsiva –, non so se e
quanto collegati tra loro. Da quando ho 18 anni ho avuto rapporti sessuali con
tre ragazzi diversi, senza mai raggiungere nessun orgasmo. Ho iniziato a
sospettare di avere un problema con il mio attuale ragazzo, con il quale il
sesso mi piace ma non abbastanza da raggiungere l\'apice del piacere. Almeno
credo, le mie amiche dicono che se l\'avessi raggiunta me ne sarei resa conto.
Inoltre, il problema persiste anche quando mi masturbo. E qui giungiamo al
secondo, e decisamente più ingombrante, problema. Mi masturbo in continuazione, quasi ogni volta che sono sola. Ho molti amici all\'università e durante la settimana esco spesso e vedo tante persone, quindi non avverto l\'impulso. Ma quando sono a casa da sola, il weekend, mi metto sul letto e ci perdo le ore, qualche volta addirittura le giornate. Non raggiungendo il climax, non esiste una fine. E ogni volta che un pensiero (un esame, per esempio) mi crea ansia, l\'impulso è ancora più forte. Alla fine mi sento impigrita, frustrata, pentita di aver buttato via la giornata. Esiste un modo per \"guarire\" da questa cosa?
Sforzandomi il più possibile di resistere all\'impulso quando mi viene, può

essere che col tempo sparisca?  La ringrazio anticipatamente.

LA INVITO A LEGGERE IL SEGUENTE ARTICOLO http://www.iltuopsicologo.it/anorgasmia.htm

PAURA DELL'AEREO

Cecilia Età:   27
salve io da 3 anni ad ora ho dei problemi con l'affrontare certe situazioni anche il solo semplice viaggio in aereo.....già
la parola aereo mi fa paura....ma devo dirgli che io l'aereo l'ho già preso
diverse volte anche da sola....quindi s le sensazioni che si posso provare...ho
sempre avuto un po di ansia nel prenderlo ma mai cosi tanta come ora....sembra che devo andare in guerra,ma non  e' solo l'aereo mi fa paura anche il solo prendere un pedalo' d'estate mi fa paura ritrovarmi nell'acqua profonda ( ed io so nuotare) insomma sono delle cose che mi fanno pensare che in fondo la mia non e' paura di quel preciso oggetto...ma di qualcos'altro che non riesco a trovare....la mia situazione familiare e' perfetta ringraziando il cielo ho una famiglia che mia adora un fidanzato che mi adora altrettanto e degli davvero speciali....ho provato ad andare da uno psicologo ma ho fatto solo una seduta,fondamentalmente il dottore non mi ha spiegato nulla di più perchè a prima voluto sapere un po\' la mia situazione.... Adesso ho una volo prenotato per combattere questa paura con il mio ragazzo e le mie amiche ma ho un\'ansia tremenda che non mi fa dormire bene la notte...e tutto questo mia fa vivere male....vorrei solo capire il motivo che ha scatenato tutto ciò e guarire al più presto perchè non riesco più a sopportare questa situazione, io adoro vedere posti nuovi....città meravigliose ma per paura dell\'aereo non riesco a condividere queste cose a dir poco fantastiche con il mio ragazzo che adora viaggiare...purtroppo mi sento dentro un tunnel. spero solo voi possiate

aiutarmi GRAZIE attendo risposta

LA INVITO A LEGGERE IL SEGUENTE ARTICOLO http://www.iltuopsicologo.it/Aerofobia.htm

MIA MADRE GIOCA A GRATTA E VINCI E MACCHINETTE

Silvia Età:   28
Buon giorno, il problema di cui le voglio parlare riguarda mia madre. Da circa un anno e mezzo (potrebbe essere anche qualcosa in piu\') va spesso dal tabaccaio per comprare gratta e vinci e giocare alle macchinette. Io come gli altri componenti della famiglia ne siamo a conoscenza ma fino a poco tempo fa pensavamo, sbagliando, che la situazione fosse sotto controllo. Lei andava dal tabaccaio, anche per fare due chiacchere con il gestore e ogni tanto giocava.
Tuttavia mio fratello un paio di mesi fa ha cominciato a notare che le monete
dalla sua scrivania sparivano, quando poi un amico di famiglia ci ha detto che
la vedeva sempre davanti alle macchinette, mio fratello ha provato a parlarle.
La sua risposta è stata " Non preoccuparti lo so che con queste cose non si
scherza, cercherò di limitarmi". Oggi ho scoperto che dalle buste dove tengo
"le mance" regalate ai miei bimbi sono spariti 100 euro (50 per busta).
Mia madre ha poca disponibilità di denaro, solo circa 200-250 euro che
rappresentano la paga per le pulizie che fa, i soldi sul conto corrente li
gestisce mio papà che si accorgerebbe di prelievi extra. Inoltre siamo una
famiglia modesta.
Temo che la causa principale sia dovuta a mio padre. Da quando non lavora più gestisce lui la spesa e la cucina e forse questo ha fatto sentire mia madre un po' "inutile".
Volevo aggiungere anche che mia madre viene ogni giorno a casa mia a tenere la bimba piu' piccola mentre io sono al lavoro, però poi il pomeriggio lei è
libera e praticamente quasi tutti i giorni va dal tabaccaio.
La scoperta di oggi mi ha riempito di rabbia e delusione. Lo so che forse sono
emozioni sbagliate, ma il fatto che abbia preso i soldi senza nemmeno
dirmelo..oltretutto su ciascuna busta avevo segnato la cifra, quindi
probabilmente lei pensa di potermeli restituire. Io per ora ho deciso di
rimettere la busta nel solito posto, conosciuto anche da lei, e tenere
controllato, Tuttavia non so davvero cosa fare.

Grazie in anticipo per la risposta

MIA SORELLA SI E' SUICIDATA

Età:   34
Salve, ho perso mia sorella da 15 giorni: si è suicidata.
Mi sento vuota, persa e colpevole di non averla capita abbastanza, di non
essermi sforzata, forse una mia parola le avrebbe consentito di risalire il
tunnel nel quale era entrata...mi manca tanto, e oggi non riesco più a piangere perchè nonostate l'ho vista morta ho la sensazione che tutto possa ritornare indietro. La rivedrò, mi richiamerà, mi sorriderà....sono sconvolta e priva di ogni entusiasmo.

mercoledì, febbraio 27, 2013

SBALZI D'UMORE


Stefy Età:   24
Sono una ragazza di 24 anni e soffro di depressione da anni, una situazione probabilmente preggiorata dal mio ipotiroidismo (che tuttavia curo) e dal fatto che uso come metodo contraccettivo la pillola anticoncezionale. Ultimamente la situazione è divenuta insopportabile a causa dei fortissimi e improvvisi sbalzi d'umore: un momento sono allegra, tranquilla e mi sento bene, e il momento dopo senza nessun motivo apparente divento silenziosa e cattiva, mi chiudo in me stessa e non parlo. Se mi trovo in compagnia, ovviamente, la situazione si fa ancora più spiacevole. Mi sento come se nulla avesse senso e vorrei solo morire (ma in realtà, più che un desiderio di morte, il mio è un desiderio di non esistere e di non essere mai esistita). Ho avuto qualche episodio, qualche anno fa, di autolesionismo, sebbene non particolarmente rilevante: ma oggi evito di farmi del male perchè vivo con il mio ragazzo e ne sarebbe scioccato. Oltre alla depressione provo anche una rabbia fortissima contro qualcosa, ma non so che cosa. Nel corso dell'ultimo anno la mia vita è stata messa completamente a soqquadro perchè mi sono traferita con il mio ragazzo in Australia e in un colpo solo ho lasciato tutto, amici famiglia e casa, per seguirlo: e purtroppo quello che è iniziato come un viaggio emozionante e bellissimo è finito con l'arenarsi, almeno per il momento, in un paesino nel mezzo di un'area semidesertica che entrambi odiamo e che sta uccidendo tutte le mie risorse vitali (ma dove, tuttavia, abbiamo il nostro lavoro e dunque vi siamo incatenati). Avendo io sempre sofferto, a periodi, di depressione, ritrovarmi in un ambiente così poco stimolante e con nessuna o quasi amicizia intorno, di certo non aiuta. Non so cosa fare e non ho prospettive per il futuro, l'unica vera ragione della mia
vita a parte gli affetti è sempre stata scrivere e/o disegnare, insomma fare
qualcosa di creativo, ma qui non riesco a fare nulla, non posso scrivere e mi
sento ompletamente vuota. Il lavoro che faccio qui è noioso, monotono e io lo
odio, ma purtroppo è tutto quello che riesco a trovare in questa zona e per ora
non posso fare altro. Ho bisogno di aiuto anche perchè la mia depressione si
riflette negativamente sul rapporto col mio ragazzo e lo fa allontanare sempre
più.Grazie dell'ascolto.