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giovedì, giugno 01, 2006

seguito di NON MANGIA

malu N° di riferimento: 823132894 Età: 42 Ho già scritto circa 15 giorni fa (http://lopsicologo.blogspot.com/2006/05/non-mangia.html) a proposito del comportamento assunto da mia figlia di 13 anni che ultimamente mangia molto poco, ho ricevuto la risposta e ve ne sono molto grata. Ho portato mia figlia dalla pediatra martedì e per ora l'ha trovata bene (avevo la scusa del certificato medico sportivo) però la vuole ripesare prima delle vacanze e verificare che non abbia perso peso (io ho fatto presente che mangia poco davanti a lei, ma la dott.ssa era già informata del suo strano rapporto con il cibo!) Nel frattempo mi ha consigliato di non insistere con il cibo e di non costringerla a a mangiare, di starle più vicina (ho anche un'altra figlia di 9 anni alla quale "forse" ho dedicato troppe attenzioni fino ad adesso), e di fare qualcosa solo con lei. Ieri sono andata al cinema con lei da sola e mi sembrava contenta poi quando siamo tornate a casa ha improvvisamente cambiato umore e non ha mangiato niente. A volte è veramente difficile far finta di niente, io mi preoccupo, ma al tempo stesso non voglio che mi veda troppo preoccupata e non voglio che diventi una ossessione. So già che se perderà peso la dott.ssa mi manderà da uno specialista e così forse riuscirò a capire cosa c'è veramente che non va in lei. Non vorrei arrivare a questo punto, ma credo sia l'unica via d'uscita! Spesso mi risponde male, mi dice che non sono una brava madre e a volte, presa dall'esasperazione, io piango (lo so non dovrei,ma qando sono nervosa io piango) e lei mi guarda con aria di commiserazione mi dice: Piangi sempre! Come mi devo comportare? Se lei salta il pasto e dice che non ha fame, è giusto far finta di niente? Se si arrabbia con me e mi risponde male devo cercare di essere ferma, di punirla in qualche modo?Scusate per tuttte le domande, ma sono un po' disperata! grazie
salve malu,sua figlia è molto fortunata ad essere seguita da una brava dottoressa, che aquanto leggo è anche una confidente, visto che già era a conoscenza del suorapporto con il cibo.Si è domandata come faceva a saperlo??? se lo ha scoperto o se sua figliaspontaneamente ne ha parlato, legittimando quindi il problema ericonoscendolo??? Nel secondo caso già sua figlia starebbe cercando dellerisorse, che è già un bel passo in avanti.E' importante seguire i consigli della dottoressa e se lo riterrà opportuno farseguire sua figlia da uno specialista, anche se non capisco le sue resistenze aquesto proposito.In tutto questo, dalle mail che mi ha scritto, ho "conosciuto" lei, le suefiglie di nove e di tredici anni, ma sento che mi mancano delleinformazioni,.... un pezzo di famiglia...., informazioni riguardanti qualcunoche possa aiutarla in queste situazioni...che possa, con la sua forte presenza,in qualche modo, mediare tra lei e sua figlia.... a lei non sembra??? Saluti. Dott.ssa Roberta Santoro

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