Irena Età: 38
Conviviamo da 8 anni, non facili, non liberi da litigi e discussioni, se non i primi 2 anni. Abbiamo vissuto sempre all´estero, eccetto i primi 2 anni. Lui freelance pieno di energia e speranze, io che mi arrabattavo a fare lavori in nero e corsi di lingua intensivi, quando la mia energia fiscia e mentale mi permetteva di conciliare tutto. Problemi familiari molto gravi, la morte dei miei suoceri per un tumore dopo anni di cure tentate e strazianti. Io, e la mia incapacitá di capire e provare fino in fondo il dolore e la solitudione provata dal mio compagno, che mi ha \"sposata\" regalandomi l´anello di fidanzamento di sua madre, io che mi sentivo inadeguata e incapace di capire cosa lui provasse, io e i silenzi delle serate in cui lui mi parlava e io rispondevo con banalitá utili solo a riempire un vuoto sonoro. Lui, che stava sempre piú male mi rimproverava di non essere stata con lui, fisicamente e affettivamente, io che ho lavorato il giorno di natale lasciandolo solo a casa dopo solo 2 mesi dalla morte di sua madre. In me é sempre piú cresciuto il senso di inadeguatezza, affettiva, sentimentale e intellettuale. I comportamenti \"indifferenti\" dei miei familiari, che non hanno mostrato interesse per lui, ma solo per sua sorella, incinta a quel tempo e con un altro figlio di 3 anni. Le difficoltá economiche, la mancaza di prospettive di avere un lavoro che potesse farci respirare almeno economicamente e i miei costanti tentativi di \"accontentarlo\" per fargli sentire che io c´ero comunque. Ora abbiamo lasciato il paese europeo in cui abbiamo vissuto e abbiamo tentato di iniziare una vita migliore in un altro paese estero. Ora lavoro, dal punto di vista economico stiamo meglio, ma io riesco sempre meno a sopportare le critiche e le affermazioni \"radicali\" del mio compagno che mi rinfaccia la mia totale assenza, il mio egoismo e la mia indifferenza verso una vita di coppia, che é diventata di banale routine senza interessi e stimoli, se non quelli dati da lui. Io non ho amici in pratica, solo conoscenti, perché ho assecondato sempre i suoi commenti sulle persone che frequentavo o conoscevo. Mi sono isolata e ho lasciato indebolire il mio lato giá debole. Ora, da circa 6 mesi, saranno giá capitati 5-6 episodi in cui gli ho dato spintoni e schiaffi sul corpo e gli ho lasciato dei lividi sulle braccia e sulle gambe. Anche graffi. Ho una reazione di lieve autolesionismo e sbatto la testa sul muro, sulle porte. Mi butto per terra, piangendo a supplicandolo di ascolatarmi. Oggi ha suonato un vicino di casa, pensando che lui usasse violenza su di me, ma ero io in realtá. Ho perso il mio compagno di vita, ho perso definitivamente la mia dignitá, ma credo che non l´abbia mai avuta veramente, perché sono molto insicura e non reagisco immediatamente quando vengo attaccata verbalmente. Tendo a giustificare gli altri piuttosto che a pensare di difendere la mia persona e la mia testa con rispetto. Il senso di vergogna e di colpa non posso descriverli. Ci sono entrambi, molto forti e so che resteranno per sempre. Non mi era mai successo prima di lui e ora ho perso lui e me stessa.
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