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mercoledì, febbraio 22, 2017

NON VOGLIO PIU' VIVERE COSI'

MissBurnout Età: 26

Sono una studentessa di medicina e chirurgia, frequento il sesto anno, da pochi mesi fuori corso, mi mancano tre esami alla laurea. Sembra quasi fatta, sembra così vicina la laurea. Eppure non mi sembra più. È sempre stato troppo, davvero troppo impegnativo per me, al punto da pensare piu volte di abbandonare il percorso, è almeno dal terzo anno che credo di non essere in grado di sopportare più questo stress. Lo studio non è un problema, ho sempre pensato di voler solo studiare medicina, senza pormi davvero il reale problema del l\'esercizio della professione, demandando ad anni successivi la decisione vera di proseguire in questo percorso. Il problema ancora non si pone davvero, ma sento di essere davvero al limite. Non riesco a occuparmi di nulla se non delo studio, non ho più alcun hobby, interessi o piacevole distrazioni. Studio circa dieci ore al giorno, ogni giorno, dopo cena sto col mio ragazzo, ma non c\'è più posto per gli amici. Non partecipo alle feste di laurea, non sono potuta andare Alla cresima di mio cugino. È un sacrificio che devo fare mi ripetono, \"non bisogna pensare ai sacrifici adesso, bisogna pensare ai benefici del futuro\" dice sempre mio nonno, lo ripetono un po\' tutti. Io non lo accetto, scegliere di vivere ogni giorno è continuare ad accettare tutto questo, un insieme di rimpianti, di eventi e momenti che non torneranno. La mia famiglia, economicamente mi sostiene, ma non siamo certamente ricchi, perciò mi trascino addosso anche la consapevolezza dei sacrifici dei miei genitori. Non mi è mai stato permesso di lavorare per controbuire. Io devo pensare solo a studiare. Nella vita non c\'è altro, ed è una vita vuota, con una passione per la medicina che sta rapidamente scemando. Da due anni ho sviluppato una condizione a cui non so dare un nome certo, le hanno chiamate \"crisi epilettiche recidivanti\", poi esclusa l\'epilessia è diventata \"sospetto disturbo di conversione\" o ancora \"disturbo da panico\" e \"crisi isteriche\". Ho fatto psicoterapia per un anno e mezzo, non è stata del tutto efficace, forse non sono stata in grado di fidarmi dello psicoterapeuta. Sono stanca di avere queste crisi. Fatto sta che ora mi trovo sola, la mia psicoterapeuta è in maternità e io ho bisogno di un consiglio. Mi ritrovo a sperare di addormentarmi e non svegliarmi più, ormai da mesi, a fissare il vuoto davanti a me (abito al sesto piano di un palazzo) o fantastico su come potrei gettarmi dalla scogliera, vicina a casa mia, o di cadere a terra in presa a una delle solite crisi isteriche e battere la testa e non svegliarmi più. Mai più. Non voglio vivere così. Come si può accettare una vita vuota, fatta solo si studio, esami e ancora studio. Oggi ho dato uno dei miei ultimi esami e non l\'ho passato per la terza volta. Sono stanca, ma penso che tutto potrebbe finire quando lo deciderò. Perché allora non l\'ho ancora fatto?

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