marco
Età: 22
Salve, non credo solo di essere depresso ma di avere seri problemi psicologici legati ad un deviato impatto con la realtà.
Innanzitutto vivo una condizione familiare assurda. Mio padre è una persona patriarcale con il quale non si può ragionare e mio fratello a tratti ragiona con uno psicopatico. Per le violenze mentali ( e fisiche un tempo ) che mio padre spesso ha dimostrato nei miei confronti e in quelli di mia madre e per il modo pessimo in cui mi tratta ( e tratta anche gli altri ) mio fratello ho deciso di eliminare ogni sorta di contatto con loro riducendo la conversazione quotidiana al " buongiorno , we , ciao ".
Abbiamo sempre passato ogni festività da soli perchè mio padre odia i parenti di mia madre e quando volevo andarli a trovare si litigava perchè " temeva gli si potessero rubare i figli " . Non so proprio cosa significa essere legato ad un parente.
Non solo. Non riesco ad avere un rapporto durevole in amicizia ( in amore a quanto pare si , sono 5 anni all'incirca ) in quanto ritengo che le persone che ho conosciuto abbiamo dei difetti che sono incompatibili con la mia persona ( cattiveria , egocentrismo , rabbia repressa ).. anche la mia ragazza conosce queste persone e , dopo che le spiego , vede ciò che vedo io. Malgrado questo sento che ogni tipo di rapporto nella mia vita sicuramente andrà in frantumi.
Non ho aspettative nella vita. Studio alla facoltà di ingegneria , mi mancano 2 esami ma la sto facendo per avere un lavoro e basta. non provo minimamente passione per questo tipo di facoltà ne tantomeno per le altre. Una volta ho insegnato a scuola e il dare qualcosa a qualcuno , aldilà della " conoscenza " se cosi la vogliamo chiamare , mi ha reso per un attimo felice.
Mi rendo conto di tutte le realtà allucinanti in cui viviamo : società erotizzata , allevamenti intensivi , violenze su popolazioni minori e soffro inevitabilmente per queste cose ( per rimediare sono diventato vegano , ho fatto un pò di volontariato e quando avrò tempo ne farò in più). Penso tante volte al suicidio perchè la mia è sofferenza repressa riparata da un sorriso occasionale.
Non voglio rivolgermi ad uno psicologo..e questo mi sembra l'unico metodo.
E' un processo che al momento ritengo irreversibile quello che si è innescato nella mia testa.
Aiutatemi..finche si è in tempo...
4 commenti:
La penso esattamente come te...se ti può in qualche modo essere di conforto...non sei solo...
Ti sono vicina,mi chiedo se tu puoi andare a vivere per conto tuo in modo che affronteresti meglio gli esami e la vita la vedresti sotto un'altro aspetto cosi' pure gli amici e perchè no avvicinare i parenti--anzi sono sicura che saranno proprio loro a farsi vivi -i sorrisi non saranno piu' occasionali e non dovrai piu'dire we --non parlare di suicidio--ma di amore almeno per la tua ragazza--lo merita non ti pare?ciao sandra61
Non sai quanto t'invidio!
Secondo me, sei davvero fortunato: stai per laurearti, e hai solo 22 anni!
Io non ho potuto studiare, e a 24 anni penso come te a morire, solo che io non ho combinato nulla, tu sì.
Non so se voglio continuare a vivere...
ma cosa dici..hai 1 ragazza sei iscritto ad 1 buona facoltà che offre buone opportunità di lavoro e ti manca poco alla laurea e pensi di suicidarti?guarda che non ne hai motivo,io sì..Sono un fallito..non riesco a studiare,sto spendendo soldi inutilmente e sono 1 delusione totale per la mia famiglia
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