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sabato, marzo 25, 2006

ASSERTIVITA'

fabio N° di riferimento: 410227279 Età: 17 Salve dott. le scrivo perchè sto veramente male, io nonce le faccio più, la prego di aiutarmi!!!Ho 17 anni vivo in un piccolo paese dove ho molti amici e amiche, con questiamici io ho un rapp straordinario, sono simpatico e li faccio crepare dallerisate insomma ho un comportamento eccezionale. comportamento che non riesco adavere nella mia classe di scuola,in classe io sono un altra persona, \"timida\"e \"intimorito\" da tutti, questo comportamento fa in modo che i bastardi deimiei amici possano approfittare di me e della mia bontà. ( dott. io in quellaclasse sembro essere il fantozzi della situazione)! Ora le spiego cosa mi èsuccesso ( mi aiuti la prego): Oggi in classe mentre stavamo facendo lezione unmio amico mi ha chiesto di prestargli il cellulare ( noi abbiamo il celluguale), io senza esitare gliel\'ho prestato convinto che dovesse chiamare, maalla fine cosa mi combina\'\'? mi cambia la batteria o si frega qualche pezzoche serviva al suo cell. Quando mel\'ha restituito io mi sono accorto deldanno, ma non ho detto niente. (Ecco questo è il mio dramma, in quella classe qualunque cosa mi facciano nonso reagire, se mi dessero uno schiaffo io non saprei reagire Ma perchè?), nelfrattempo che io guardavo il mio cell, lui parlava con i suoi amici e spiegavail fatto e lei non sa come mi sono sentito in quel momento \" deriso datutti\"!!! Ora io sto male ma proprio male perchè ho il cell rotto, ma più ditanto non mi importa, a me importa che situazioni come queste non accadano più,e voglio fare il possibile per non farle accadere ma non ci riesco!!! questasituazione mi fa perdere anche la voglia di andare a scuola, non so che fare.Io ora sto davvero male soprattuto se vedo il cell sopra al comodino rotto enon funzionante. La prego di aiutarmi mi dica perchè mi comporto cosi!!! ( SonoTimido?,Troppo Buono? o Troppo Scemo?, isomma Fantozzi???), io non voglio essere il fantozzi della situazione.Ho un nervoso. Ora che torno in classe che dovrei dirgli? Io odio essere deriso e non voglio neanche che gli altri abbino compassione di me. Insomma non so che fare sono in crisi. spero che lei possa aiutarmi dandomi dei consigli, Prima come dott, e poi come uomo, la prego non sottovaluti il mio caso, ne ho veramente bisogno. penso di non ritornare mai più in quella classe, ma non voglio dargliela vinta. Mi dia lei la forza la prego!! Come devo fare a non pensare più a questo problema???? Io sono fattocosì, qualunque cosa negativa mi facciano la penso sempre, e così mi rendo lavita impossibile. Io voglio Vincere!!! Ma non sò perchè questa voglia che ho non riesco a metterla in atto! ho paura soprattutto della violenza, forse è pe rquesto che non reagisco, io sono alto circa 1.68, e la maggior parte dei mieiamici sono quasi il doppio, e mi intimoriscono. La prego mi aiuti, \"Voglioavere un carattere\" lei è la mia unica Speranza. Ammiro il suo lavoro, egrazie per quello che sta facendo per noi.!!!
Nel tuo caso può essere utile applicare i diritti assertivi. Ti allego l'estratto dal sito.
Diritti assertivi
I diritti assertivi comprendono il rispetto di se stessi, delle proprie esigenze, sentimenti e convinzioni. Tali diritti sono necessari per costruire sentimenti e pensieri positivi come l'autostima e la fiducia. Riconoscerli e rispettarli significa anche riconoscerli e rispettarli negli altri.
Ma vediamo quali sono questi diritti assertivi. Innanzitutto il più importante:
DIRE NO ALLE RICHIESTE ALTRUI SENZA SENTIRSI IN COLPA
Di seguito
• il diritto di fare qualsiasi cosa, purchè non danneggi nessun altro.• il diritto di mantenere la propria dignità agendo in modo assertivo, anche se ciò urta qualcun altro, a condizione che il movente sia assertivo e non aggressivo.• il diritto di fare richieste ad un’altra persona, dal momento che riconosco all’altro l’identico diritto di rifiutare.• il diritto ridiscutere il problema con la persona interessata, e di giungere a un chiarimento.• il diritto ad attuare i propri diritti ed al rispetto altrui dei propri diritti.
il diritto di avere idee, opinioni, punti di vista personali e non necessariamente coincidenti con quelli degli altri
il diritto a che le proprie idee, opinioni e punti di vista siano quanto meno ascoltati e presi in considerazione (non necessariamente condivisi) dalle altre persone
il diritto ad avere bisogni e necessità anche diverse da quelle delle altre persone
il diritto a provare determinati stati d’animo ed a manifestarli in modo assertivo se si decide di farlo
il dirittodi commettere degli errori, in buona fede
il diritto di decidere di sollevare una determinata questione o, viceversa, di non sollevarla
il diritto di essere realmente se stessi, anche se questo significa a volte contravvenire a delle aspettative esterne
il diritto di chiedere aiuto.

Essere assertivi non è facile, costa sacrificio ed esercizio costante al fine di ottenere risultati soddisfacenti. Importante è, comunque, iniziare a praticarli, se non tutti insieme, anche uno alla volta. Come si è riusciti superarne uno, passare a quello successivo. Come recita un aforisma zen "un cammino è fatto di mille passi". Incominciamo, un passo alla volta, a fare il cammino verso l'assertività

2 commenti:

Anonimo ha detto...

salve dottore sono un ragazzo di 25 anni. Pur essendo un ingegnere ho negli ultimi tempi ho sviluppato una passione per la psicologia. Ho pensato di intervenire direttamente su me stesso e i mei difetti. Ultimamente sono stato molto incuriosito dal concetto di assertività .Osservando in maniera piu oggettiva il mio comportamento in ambito sociale mi son reso conto di essere in generale abbastanza assertivo, difendo i miei punti di vista, esprimo il mio pensiero amo comunicare ecc, ma soffro come di fasi black out nelle quali sono a volte passivo e a volte aggressivo.
faccio un esempio: ieri ho passato una bella giornata fuori con gli amici , nella quale per gran parte del tempo mi son sentito a mio agio , partecipe dei discorsi e in generale molto assertivo. Ma tutto a un tratto sono come entrato nei miei pensieri, sentendomi improvvisamente lontano da loro, quasi estraneo...in questa situazione mi sentivo molto passivo, non prendevo parte ai discorsi e mi sentivo poco calcolato, loro mi conoscono bene e chiamano questi miei momenti "fasi down", in questi momenti posso restare assente nei miei pensieri senza parlare anche per un ora, a volte posso sviluppare antipatie per le persone presenti e comportamenti piuttosto aggressivi. Questo aspetto mi ha creato difficolta nei rapporti sentimentali duraturi, anche le mie ex- ragazze si sono accorte di queste mie fasi e nn si spiegavano il motivo, affettuoso e brillante e improvvisamente assente e scontroso .Pur essendone innamorato era come se in certe situazioni, per esempio dopo una splendida intera giornata insieme, fossi infastidito dalla loro presenza. In un rapporto in particolare terminato 2 mesi fa e durato 10 mesi lei mi ha lasciato ritenendo che non fossi una persona sulla quale potesse contare in qualsiasi situazione, mi disse di sentirsi ancora attratta da me ma che ero imprevedibile e che lei sentiva il bisogno di una persona più rassicurante accanto a se. Non l ho presa bene ma ho rispettato la sua scelta, ho sofferto tanto ripensando al fatto che avrei potuto amarla in maniera molto più profonda, ma come in altre situazioni non ho avuto il tempo di rimediare
.cosa posso fare per migliorare la i assertivita e riuscire ad voler bene davvero alle persone per me importanti?

Anonimo ha detto...

salve dottore sono un ragazzo di 25 anni. Pur essendo un ingegnere ho negli ultimi tempi ho sviluppato una passione per la psicologia. Ho pensato di intervenire direttamente su me stesso e i mei difetti. Ultimamente sono stato molto incuriosito dal concetto di assertività .Osservando in maniera piu oggettiva il mio comportamento in ambito sociale mi son reso conto di essere in generale abbastanza assertivo, difendo i miei punti di vista, esprimo il mio pensiero amo comunicare ecc, ma soffro come di fasi black out nelle quali sono a volte passivo e a volte aggressivo.
faccio un esempio: ieri ho passato una bella giornata fuori con gli amici , nella quale per gran parte del tempo mi son sentito a mio agio , partecipe dei discorsi e in generale molto assertivo. Ma tutto a un tratto sono come entrato nei miei pensieri, sentendomi improvvisamente lontano da loro, quasi estraneo...in questa situazione mi sentivo molto passivo, non prendevo parte ai discorsi e mi sentivo poco calcolato, loro mi conoscono bene e chiamano questi miei momenti "fasi down", in questi momenti posso restare assente nei miei pensieri senza parlare anche per un ora, a volte posso sviluppare antipatie per le persone presenti e comportamenti piuttosto aggressivi. Questo aspetto mi ha creato difficolta nei rapporti sentimentali duraturi, anche le mie ex- ragazze si sono accorte di queste mie fasi e nn si spiegavano il motivo, affettuoso e brillante e improvvisamente assente e scontroso .Pur essendone innamorato era come se in certe situazioni, per esempio dopo una splendida intera giornata insieme, fossi infastidito dalla loro presenza. In un rapporto in particolare terminato 2 mesi fa e durato 10 mesi lei mi ha lasciato ritenendo che non fossi una persona sulla quale potesse contare in qualsiasi situazione, mi disse di sentirsi ancora attratta da me ma che ero imprevedibile e che lei sentiva il bisogno di una persona più rassicurante accanto a se. Non l ho presa bene ma ho rispettato la sua scelta, ho sofferto tanto ripensando al fatto che avrei potuto amarla in maniera molto più profonda, ma come in altre situazioni non ho avuto il tempo di rimediare
.cosa posso fare per migliorare la i assertivita e riuscire ad voler bene davvero alle persone per me importanti?