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domenica, febbraio 26, 2012

IL DOLORE PER LA MORTE DI MIO PADRE E' IMMENSO

Malinconica Età: 29
Mio padre se n\'è andato poco più di tre mesi fa.
Sette anni di lunga malattia con la speranza di un trapianto.
Poi i dottori hanno cominciato a parlare di problemi circolatori, di stenosi presenti alle arterie delle gambe e in un batter d\'occhio abbiamo cominciato a sentir parlare di amputazione.
Il panico. Mio padre disperato. Noi disperati. Abbiamo tentato di tutto. Operazioni su operazioni per cercare di riaprire quelle maledette arterie. Costretto a fare dialisi 3 volte a settimana, senza ormai più la speranza di un trapianto perchè i problemi sopraggiunti non lo avrebbero ormai più permesso. Prima gli hanno amputato l'alluce..poi l'avampiede..poi per evitare l\'amputazione sopra al ginocchio è stato sottoposto a un\'intervento di 9 ore e mezzo per riuscire a mettere un by pass alla gamba. Miracolosamente l\'operazione riesce.
Lo vedo in terapia intensiva il giorno dopo. Devastato ma felice di avere ancora la sua gamba!!! Sembrava un bimbo..indifeso. Che dolore!!!
Qualche giorno e la situazione peggiora. Ma nonostante tutto la gamba continua a farcela. Poi l\'emorragia all\'intestino. Tac e urgente operazione per salvargli la vita. Asportazione di tutto l\'intestino. Shock settico, così dicono i dottori. Di nuovo terapia intensiva. Sedato. Sembra farcela. L\'anestesista è ottimista anche se le condizioni rimangono gravi. Poi la tragica notizia. Quella sera, nonostante fossi distrutta vado a trovarlo. Ero sola. Il dottore si avvicina e mi comunica il verdetto: non c\'è più niente da fare: 24/48 ore. Mi sembra impossibile, mi cade il modo addosso, credo di capire male..mio padre non può andarsene. La mattina dopo ci chiamano. Dicono di venire subito all\'ospedale per salutarlo per l\'ultima volta. Arriviamo..e stiamo lì..tutta la sua famiglia sta lì accanto a lui..fino alla fine..fino a quando il suo cuore non smette di battere. Aveva 59 anni. Vorrei tanto poterlo abbracciare ancora una volta. Vorrei che facesse quella cena che tanto desiderava nella mia nuova casa..insieme ai genitori del mio ragazzo. Vorrei che potesse vedere la cucina che mi ha regalato..vorrei che gioisse ancora dei bei voti universitari di mio fratello. Vorrei che potesse consolare il dolore immenso di mia madre. E\' così difficile rendersi conto ogni giorno che non potrò vederlo mai più. Il dolore è immenso.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Comprendo questo tuo immenso dolore perchè purtroppo anche io ho perso mio padre a febbraio di quest'anno dopo 2 durissimi anni di malattia.
Mio padre aveva un tumore all'esofago, all'inizio i medici ci avevano dato buone speranze di guarigione, ma andando avanti con interventi, terapie ed esami a non finire ci siamo resi conto che peggiorava ogni giorno di più. Lui poverino ce l'ha messa tutta, ha lottato fino alla fine. Era un uomo molto forte, ma il cancro è stato piu forte di lui e ce l'ha portato via...
Amava molto la sua famiglia, non ci avrebbe mai lasciato sole, ricordo come se fosse adesso gli ultimi istanti passati insieme, sapeva che se ne stava andando e ci ha voluto tutte e tre (io, mia madre e mia sorella) vicine x salutari un ultima volta. Sono stati momenti che hanno segnato la mia vita e che non dimenticheró mai....
Ora a distanza di 9 mesi dalla su morte sento la sofferenza e la mancanzax lui farsi sempre piu forte, a moment insopportabile. Sicuramente con il tempo impareró a convivere con questo dolore, x il momento ho solo tanto rammarico x non poter più condividere niente con lui....
Anche se ho la mia famiglia e 2 bimbi fantastici che riempiono le mie giornate, purtroppo non abbastanza da colmare questo vuoto immenso.
Mio padre aveva 67 anni e ancora tanta voglia di vivere....sarà sempre nel mio cuore......