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sabato, ottobre 07, 2006

INSICUREZZE ED INDECISIONI


Rita N° di riferimento: 573297117 Età: 28 Gentile Dottore, approfitto di questo mio momento di decisione per scriverLe ringraziandoLa in anticipo per la risposta e i consigli che spero mi possa dare. Il mio problema credo sia una grande insicurezza che mi accompagna da una vita e che io chiamerei anche indecisione (non so esattamente se psicologicamente parlando le due cose possano considerarsi sinonime).. per questo motivo scrivevo inizialmente che approfitto del momento di “decisione”, perché sono mesi che penso e ripenso se scrivere o meno sul suo sito, che scrivo e riscrivo la mia lettera e poi la lascio archiviata senza inviargliela. Come questo avviene per una lettera si ripete da anni nella mia vita anche per ogni altra cosa o quasi, dalla più banale e semplice alla più importante. Così sono indecisa sul colore della maglietta da comprare (e magari una volta definito il colore sono indecisa se comprarla o meno!), se uscire a cena con gli amici o stare a casa,se vedere un film o un altro, se fare o meno un acquisto importante…e poi sulle decisioni più serie come quelle relative alle mie relazioni sentimentali ho varie difficoltà come quella di definire se ad esempio un ragazzo possa piacermi o meno e così ecco che la mia insicurezza/indecisione fa danni anche in questo campi meno banali. Sono capace di perdere giorni e giorni alla ricerca del mio parere (sono anche una persona estremamente razionale e forse troppo pensante) e spesso senza esito..la cosa più brutta infatti è che in tutto questo sembra che io non abbia praticamente le idee chiare mai, a volte mi chiedo cosa mi piaccia veramente e non riesco a darmi una risposta precisa.(A parte dei punti fondamentali della mia vita quali le mie credenze e i miei principi).Per tornare all’esempio più banale molto spesso di una maglietta non so dire esattamente se mi piaccia o no. E poi mi capita su alcune cose di essere influenzabile, sembra sempre che abbia bisogno del parere delle persone che stimo e di cui mi fido e che poi mi convinca solo con le loro parole e le loro opinioni. Preciso che non voglio ne ho bisogno di piacere agli altri ma non so davvero a volte cosa pensare e ho bisogno di un supporto, di una guida. Perché tutto ciò? Nell’analizzarmi, una cosa che credo di sapere con certezza (qualche certezza ce l’ho!) è che questo non è dovuto a traumi o problemi particolari del passato semplicemente perché sono consapevolissima di non averne avuti. Sono cresciuta bene in una buona famiglia che oltre a dei sani principi ha saputo darmi il giusto affetto. Inoltre sono stimata dagli amici e sono sempre stata abbastanza corteggiata dai ragazzi. Eppure forse il problema potrebbe venire da mio padre perché in questo mio carattere vedo proprio lui con le mie stesse caratteristiche, lui che a monte però ha avuto quel trauma che probabilmente le ha procurato questa insicurezza e che forse l’ha trasferita a me semplicemente per via genetica. Vedo lui e vedo anche suo padre e mi ci rispecchio precisamente. Le stesse problematiche. Ora quindi il punto non è voler capire le cause di tutto ciò ma come potrei venirne fuori in modo pratico. Ho fatto tanti tentativi ma con pochi e piccoli progressi. Sembra forse una cosa da niente ma così invece non si vive affatto bene. Intanto passano gli anni e magari le decisioni più importanti (come quella di avere qualcuno accanto) non ho saputo ancora prenderle. La ringrazio ancora e porgo i miei saluti.
Innanzitutto mi scuso per il ritardo con cui le rispondo. Spero che ciò non abbia aumentato le sue insicurezze, visto che finalmente si era decisa a scrivermi. Ironia a perte (che è terpautica, impari ad usarla) vediamo di fornirle delle indicazioni. Insicurezza ed indecisione sono i due lati della stessa medaglia. Non è possibile intervenire sull'uno se non s'interviene sull'altro. Và cercata d'attenuare l'insicurezza di base che rende indecisi. Ma è un processo molto lungo e doloroso, che và fatto necessariamente. Nel frattempo "decida" comunque iniziando dalle cose più banali, come la scelta di un maglione. Scelga sulla base della prima "decisione" che le viene di prendere, senza considerare le successive. Anche se "sbaglia" o se ne "pente" si saranno poche conseguenze "negative". Anzi scoprirà di sbagliare meno di quello che pensa. Man mano che riuscirà a decidere su cose banali passerà a "scelte" un pò meno banali. Per le scelte "affettive", invece, dovrà necessariamente fare chiarezza dentro di sè e sul suo passato. Cordiali saluti.
Gentile dott. Cavaliere, volevo semplicemente ringraziarLa per l'attenzione che mi ha dato rispondendo alla mia lettera. Non è necessario che lei pubblichi questa mia risposta perchè come Le ripeto è un modo per ringraziarLa...in realtà è vero come Lei stesso scrive che non aver ricevuto risposta a breve aveva alimentato un pochino questa antipatica insicurezza! Volevo anche dirLe che per carattere sono ironica come mi suggeriva ma forse è anche vero che per quanto riguarda questo aspetto a lungo andare l'ironia è sfumata lasciando posto al malcontento generato dal non riuscire a cambiare. Se decidesse di pubblicare comunque anche questo mio commento alla Sua risposta sarei grata di capire meglio se sia possibile (come supponevo nella mia prima lettera) aver semplicemente "ereditato" questo difetto caratteriale. Da parte mia proverò a prendere le decisioni più semplici sulla base del primo pensiero che avrò in mente anche se quello che mi spaventa come Le dicevo è a volte l'incapacità di definire esattamente se una cosa mi piaccia o meno! Spero di migliorare! Grazie ancora. Cordiali saluti,Rita.
Il bambino è il padre dell'uomo. Tendiamo più che ad ereditare a replicare certi copioni familiari. E' probabile che sua madre o suo padre le abbiano "trasmesso" certi aspetti del suo carattere. Saluti.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Rita, leggendo la tua lettera mi sembrava di sentire me stessa.. Ho 29 anni e la mia indecisione non si è limitata ad influenzare la mia vita sentimentale, ad un certo punto ne ha compromesso ogni aspetto. Ho abbandonato la tesi a metà, mi sono immobilizzata senza riuscire ad affrontare più alcuna decisione. Da sei mesi ho intrapreso un percorso di psicoterapia, duro ma che mi sta finalmente aiutando a cambiare. Bisogna essere pronti a mettere fortemente in discussione se stessi, i nostri genitori ed anche quelle poche certezze che si avevano. Quello che ci piace o che ci va in realtà lo sappiamo, bisogna solo educarci a riconoscerlo. Sono fiduciosa, la serenità si può raggiungere. Te lo auguro, Michela

Anonimo ha detto...

Ciao Rita, come te e Michela anche io sono un'indecisa cronica, ti basti solo pensare che la sottoscritta, pur di non rischiare in campo sentimentale, rifiuta di uscire con un ragazzo o ne molla uno solo perchè alcune cose del suo aspetto o del suo carattere non colpiscono particolarmente..il fatto è che così penso, a forza di rifiutare inviti su inviti, penso di " conservarmi" per colui che sarà l'uomo della mia vita, ma così mi rendo conto che non potrà mai accadere...Vorrei porvi un rimedio a questa cosa, ma solo agire così mi da una qualche sicurezza e controllo sulla mia vita.
Un bacio
Glo

annasigno ha detto...

Anch'io sono quasi sempre indecisa su ogni cosa che faccio, l'indecisione mi fa perdere sempre molto tempo e quando invece sono decisa, capita spesso di pentirmi della decisione presa..Sono indecisa sull'amore che provo x un uomo da circa 18 anni,continuo a chiedermi se devo ritornare con lui, sto male se penso che debba finire x sempre e che non potro' piu' rivederlo, pero' poi ci passo alcuni gg insieme e non so' piu' cosa voglio, anzi l'istinto e' quello di non volermi impegnare nuovamente con lui...quanto tempo sto perdendo!!! ormai da troppo tempo non so' che fare, sono stanca....

Anonimo ha detto...

anche io idem come voi sempre indecisa
a volte vorrei morire per questo

Anonimo ha detto...

Anche io sono un indeciso cronico. da ormai 3 anni passo 2 ore al giorno, tutto il mio tempo libero, a cercare di capire cosa fare del mio futuro; e il risultato è che piano piano lo sto facendo a pezzi, distruggendo in pochi giorni le cose belle che ho impiegato anni di lavoro a costruire.
Penso che l'unica soluzione sia quella che Nietzsche, se non sbaglio, chiamava la "volontà nel passato". Le decisioni vanno prese senza pensarci troppo; il vero lavoro viene dopo, nel convincersi che quella che si è presa fosse la scelta più giusta, l'unica possibile.

Unknown ha detto...

Penso che parlarne qui a tutti noi faccia solo che bene....
Io sono un ragazzo di 18 anni, e oltre alle cose più banali, questo problema mina anche la mia vita sentimentale e la mia amicizia: ormai sono 2 anni che sono fidanzato, e vedo i miei amici allontanarsi sempre di più da me, perchè non sono più disponibile al divertimento come lo ero prima (chi vuol capire capisca).
Mi strazia l'indecisione di dover scegliere tra gli amici e la ragazza, soffro per entrambi, ma contemporaneamente non so cosa io preferisca, e ho solo 18 anni....

Cristina ha detto...

Ciao ragazzi, anch'io sono troppo indecisa ho 30 anni e non sò ancora cosa devo fare nella mia vita. Adesso penso di sentirmi condannata a questa indecisione e che non sarò mai in grado di cambiare in meglio la mia viita.

Anonimo ha detto...

nemmeno io riesco a prendere decisioni e mi trovo in un momento difficile in cui dovrei effettuare delle scelte ma continuo a rimandare.
nessuno mi sa aiutare
F

Anonimo ha detto...

sono anke io un caso patologico

fede ha detto...

anke io sono in queste condizioni e ho delle questioni in sospeso da tempo