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martedì, marzo 30, 2010

AUTOLESIONISMO ONLINE

Silvye Età: 24
Salve, non nascondo che ho molta vergogna a parlarne, e non mi viene facile. Sono autolesionista e masochista ma in un modo diverso dalle altre testimonianze che ho letto... non mi procuro tagli, ma la mia "passione" malata consiste nel frustarmi con una catenella, sopratutto su schiena, fianchi e gambe... ho iniziato da piccolissima, intorno ai 13-14 anni, nei pomeriggi a casa da sola senza i miei ho iniziato spogliandomi, e iniziando a colpirmi con una catenella mentre mi guardavo davanti allo specchio... questa pratica mi è rimasta per tutti questi anni, è come se "sento" di meritarmi una punizione, e devo guardarmi mentre la subisco, così nella mente mi rimangono impresse le immagini di me che piango e provo dolore... nei momenti di lucidità poi provo molta vergogna di quello che ho fatto, e molte volte mi sono detta che devo smettere, ma non ce la faccio, e ricasco sempre nella stessa vicenda, a volte mi sembra anche di sentire una voce cattiva dentro di me che mi ordina di farlo. Con gli anni poi ho scoperto molte altre attività autolesionistiche, e con internet ho iniziato a raccontarle nel web a sconosciuti/e e ad espormi ai loro giudizi o consigli, mi vergogno davvero a scriverlo, ma a volte chiedo che mi vengano assegnate punizioni on-line che devo eseguire a casa da sola...
Ho letto alcune cose riguardo al masochismo, dovrebbe essere sempre causato dal senso di colpa per qualcosa (infatti io quando lo faccio penso di meritare
tutto ciò), e penso possa essere legato in parte anche al rapporto che ho avuto coi miei genitori, poco amorevoli verso di me, molto assenti... Cosa dovrei fare per riuscire a smettere?
Credetemi, non è stato facile scrivere questa testimonianza, ho molta vergogna nonostante l'anonimato...

9 commenti:

Semplicemente_IO ha detto...

Ciao Silvye
Oltre a questa attività, quali passioni hai? Intendo Hobby.
Secondo me, quando ci si abitua ad una realtà poi è difficile cambiare, diventa una vera e propria abitudine.
Prova a tenerti impegnata sopratutto socialemente, prova per un periodo medio lungo a non restare sola.
Cerca intanto di disabituarti da questa abitudine e poi piano piano riprendi a passare qualche pomeriggio da sola.
Io quando non riesco a disabituarmi da un qualcosa, mi tengo impegnato e funziona e spero che possa aiutare anche te.
Pero il mio consiglio principale e di frequentare un percorso di analisi con uno psicologo, in modo da scavare sul perchè tu pensi di meritarti "tutto ciò".
Buona fortuna....

Anonimo ha detto...

Silvia, non smettere di farti male... continua così e soffri!

Haries C. ha detto...

Ad Anonimo,
ma cosa stai dicendo ma stai scherzando?!
Già è difficile smettere, pensare a come farlo! Così non aiuti, se intendevi scrivere il tuo mesag con sarcasmo, peggiori ...
Ci sono vere crisi di come guarire da un atto così, come tutte le altre dipendenze una volta che, ti entrano nella mente, nella vita ...
E se riesci poi bisogna pensare al periodo dopo che, è peggio perchè ti domandi continuamente se smettere o, ricominciare, se ne vale la pena o, se cambiare mentalità .
Gurire non è facile !

Anonimo ha detto...

Ciao Silvye, non avevo mai sentito parlare di ciò, fino a qualche ora fa.Al tel mia madre mi ha raccontato che da un paio di mesi si pizzica e si graffia violentemente e non riesce a smettere di farlo, sanguina e dice che non prova dolore anzi sollievo.Per questo ho cominciato a cercare il significato dell'autolesionismo.Anche lei ha avuto una infanzia difficile ed è spesso depressa.Ma secondo me la causa non è questa, io le ho consigliato un esorcista e di pregare. Sei giovanissima puoi farcela ad uscirne.Tu sei preziosissima agli occhi di Dio che ti ama come il migliore dei padri.Meriti amore e rispetto, ama il tuo corpo rispettalo, è un dono. Sicuramente hai bisogno di parlarne con uno specialista, ma contemporaneamente entra in chiesa cerca un sacerdote e apri il cuore a Dio. Ti abbraccio.

Anonimo ha detto...

Io mi mordo le mani, quella sinistra in particolare. Provo sollievo e più stringo più mi sento bene. Ho tanta rabbia in me, vorrei sfogarla ma mi sento inetta per qualsiasi attività sportiva o artistica, ci provo e mi da fastidio perché non vedo il risultato che vorrei. Sono giovane e non vedo il mio futuro, sono dubbiosa, mi sento incapace di perseguire qualsiasi percorso dagli studia a una quslsiasi dieta dimagrante. Ho voglia di piangere, sempre, spesso la voglia di finire di vivere questa vita che per il mio punto di vista non ha senso mi assale. Vorrei morire, vorrei vedere cosa succede se io non ci fossi, o se stessi male. Provo spesso a farmi stare male tanto da aver bisogno di andare in ospedale e avere le persone che mi degnano di attenzione. Ma non ci riesco. 2 anni fa ho cominciato a mangiare e provocarmi il vomito, ma non ci sono riuscita. Lo scrivo qui perché è anonimo, non voglio che nessuno sappia queste cose.
il mio ragazzo vede che mi mordo e mi sgrida. Ma degli altri miei pensieri non sa nulla, nessuno sa nulla, solo io so cosa mi opprime. Non ho amici, solo il mio ragazzo. Non mi fido delle persone.
Ho bisogno di aiuto.

Anonimo ha detto...

ciao io sono la mamma di una ragazza di 13 anni che si provoca dei tagli , lei è molto timida e fa fatica a far amicizia con altri i suoi compagni non la capiscono che è sensibile e la isola ancora di più io ho paura che la colpa è anche mia perché il lavoro mi porta via tanto tempo ma adesso gli staro più vicina e spero di fargli capire che lei è la cosa più importante e si deve accettare cosi anche con qualche difetto ma volersi bene anche tu prova ciao

DeV ha detto...

Sono autolesionista da trent'anni, forse qualcosa di più. Non ne ho nemmeno quaranta. Le persone che ho intorno non capiscono né cosa sia l'autolesionismo né vogliono saperlo. Giro da anni tra psicologi, terapisti, psichiatri... per tutti, medici compresi, è una forma di esibizionismo. Ho cercato gruppi di sostegno per autolesionisti ma ciò che ho trovato è desolante, la maggior parte dei membri era diventata autolesionista per imitazione, per crearsi una maschera da compiangere. Ho chiesto "perché lo fate?" e mi hanno risposto in molti "Perché la vita fa schifo" o "per le solite ragioni". Cercando di andare a fondo ho ottenuto risposte come "non lo so, è di moda". Mettere insieme due autolesionisti è come innescare una miccia, specie se non sanno il perché lo fanno. Nemmeno fosse la moda del momento. Io so bene perché lo faccio, mi conosco abbastanza bene per dirlo. I rimproveri, le scenate isteriche, il non capire delle persone che ho intorno non fanno che aumentare la rabbia che sento verso me stessa. Ho passato la vita a chiedere scusa... per tutto, perché sono qui, perché faccio soffrire gli altri, per tutto. Nessuno ascolta la mia verità, vedono solo quello che vogliono e quello che volevano io fossi. E io chiedo scusa, prendo un martello e mi riempio il cranio di martellate finché non sento più quelle voci, finché la rabbia non sparisce.

Anonimo ha detto...

Sei uno stronzo, scusa, ma stai incitando una persona a distruggersi, io! Ho superato il suo stesso problema! vergognati

Anonimo ha detto...

Ti capisco