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mercoledì, gennaio 09, 2008

AUTOLESIONISMO E BULIMIA ?

Non sono pazza Età: 15 Dio se sto male.. è un anno ormai che sono autolesionista.. ho cominciato col tagliarmi, mi procuravo ferite profonde sui polsi con la speranza che un giorno avrei avuto il coraggio di spingere a fondo ed uccidermi.Questo non è avvenuto.. ho continuanto x mesi e mesi a tagliarmi provando un dolore indescrivibile, ma allo stesso tempo provavo gratificazione nel punirmi, mi è sempre piaciuto sentire il mio corpo soffrire,anche se non so il perchè.Un giorno i miei genitori scoprirono che mi tagliavo e così fui costretta a cambiare posto, cominciai a ferirmi sulle spalle, prendevo aghi disiringe e li infilavo nella pelle, anche abbastanza in profondità. Con iltaglierino mi sfregiavo tutte le braccia e mi divertivo a scaldare l'accendino e poi poggiarlo con forza sulla mia pelle.. in poche parole mi bruciavo,fino a farmi scendere le lacrime dal dolore e devo dire pur soffrendo fisicamente tutto questo mi dava un enorme gratificazione.. non so perchè, ma non mi sono mai sentita a mio agio con me stessa, non mi sono mai amata e per me tutto questo. .è come una punizione. Quest'anno ho preso la fissa del cibo..sono circa 8 mesi che ho continue abbuffate, mangio in interrottamente, non riesco a fare a meno del cibo x me è vitale. Ci sono continue abbuffate e forti sensi di colpa che inizialmente sono rimasti solo sensi di colpa..ma è circa un mese e mezzo che mi provoco il vomito autoindotto.. uno sfrzo che il mio corpo nonriesce a sopportare,troppo faticoso. Si anchio come tante ho la fissa del peso ma vi assicuro che non sono così fissata da vomitare per impedire al mio corpo di prendere chili...vomito x.. sentire il mio corpo soffrire..non so perchèfaccio tutto questo..credo di essere autolesionista..e forse anche bulimica ma con un fattore psicologico che forse è un po diverso da quello delle bulimiche.Come posso fare? So di sbagliare a fare tutto questo e so per certo che porta un sacco di conseguenze, ma è come una droga..non riesco a smettere.. sento continuamente il bisogno di sentire il mio corpo soffrire..devo dare una scossa al mio cervello.. senza emozioni forti mi sento come morta dentro. Per me l'autolesionismo è un modo per sentirmi viva, sentire che dentro di me c'è ancora qualcosa che funziona.
Oltre ad invitarti a leggere l'articolo del sito sull'autolesionismo ( http://www.iltuopsicologo.it/autolesionismo.asp )
ti dedico questa brevissima storia:
IL LUPO Un bambino alla nonna... Nonnina mia, ho due Lupi qua proprio nel petto; uno affamato d'amore e l'altro affamato di morte. Dimmi nonnina mia chi vincerà...? Nipotino mio, vincerà il lupo...a cui darai nutrimento. (Anonimo).
Saluti

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Da piccola soffrivo di anoressia infantile.Non mangiavo.Poi ho cominciato a farmi del male.non ero ancora adolecsente. Mi ferivo volontariamente in modo dolorosissimo e sfacciato. Cucchiai bollenti sulla pelle, correre contro uno spigolo pèer sentire il muscolo spaccarsi...folle, follemente innamorata del dolore. A 16 anni andai a farmi il mio primo percing.E sul soffitto della bottega, mentre una donna piena di buchi e cicatrici prendeva le mia pelle tra due pinze, lessi "the pleasure of pain"...quella scritta mi fece male.Bucavo la mia pelle per che cosa? Perchè ero fragile?Perchè avevo paura di non essere all'altezza del mio mondo? La piercer mi infilò un anellino carino al labbro. Le chiesi di farmi altri quattro buchi: naso-ombleico-cervicale-lingua.Volevano dire: la mia schiena: la mia struttura, la mia fisicità imperfetta e perfetta al tempo stesso-il mio labbro: quello che dico, l'amore passionale, la femminilità che mi negavo, quella volta che qualcuno mi spinse contro un miro cercando la mia femminilità da bambina.Quella volta che mi vidi allospecchio così grassa.Quella volta che mamma seppe di quell'uomo che aveva provato a denutrire la mia crescita- il mio naso: l'aria che respiro, l'energia del mondo, la realtà di cui nutro il mio sangue, la relatà da cui sfuggivo- l'ombelico:il mio baricentro emotivo, la mia voglia di prendere la vita irrazionalmente, i miei sogni, la paura delle mie aspettative- la lmia lingua: non vergognarmi mai di ciò che dico, delle mie parole, del mio modo di dire.Non smettere mai di mangiare per assomigliare a qualcuno che non sono io.Tornai a casa e scrissi queste cose: avevo sigillato le mie paure dentro un orecchino.Mi sentivo veramente invincibile.Col tempo uno ad uno ho tolto i piercing.Quando mi sono sentita pronta, ho tolto quello alla cervicale.Ero cresciuta, Non avev più bisogno di un orecchino a ricordarmi che mi volevo morta e dovevo lottare per sopravvivere a me stessa.Tanti auguri, bimba. Lollimetal

Leda ha detto...

alessia giovanna.
anni 15.
disperata.
pazzamente autolesionista, con una famiglia di merda da cui non so come uscire, ossessionata dalla mia prof che vedo...come una mamma, come uno scoglio di salvezza...la cerco sempre, non riesco a smettere di pensare a lei.
mi odio.
sto malissimo.
voglio andare via ma non c'è nessun posto dove andare.
piacere di conoscervi...

Anonimo ha detto...

salve a tutti ho 14 anni e mi sono tagliata per la seconda volta,non sono tagli profondi o grandi ma piccoli e superficiali,vanno via dopo una,massimo due settimane,stò malissimo in questo periodo,e sono lunatica,molto.Alcune volte sono felice,felicissima altre vorrei morire,ho pensato anche al suicidio come idea lontana ma non ho mai avuto il coraggio di fare di peggio al mio corpo,vomito,mi abbuffo e vomito,per rabbia,per depressione o per sensi di colpa.Prima andava bene perchè c'era mia cugina che mi aiutava lei era la mia vita ma ora abbiamo litigato e no ci parliamo molto,non ho amici,o meglio li ho ma solo apparentemente,io no sono importante per nessuno e spesso mi insultano (stronza,bastarda,troia,pur non avendo nemmeno dato il mio primo bacio)ho bisogno di affetto che nessuno riesce a darmi,nemmeno i miei genitori che da piccola mi picchiavano,anche con dei bastoni fino a lasciarmi lividi sul corpo per giorni e giorni,non chiedo aiuto,ma affetto,mmi sn ripromessa di non tagliarmi più,e spero di riuscirci,voglio affetto,ho bisogno di affetto.

Anonimo ha detto...

Sono stanca.... Ho quasi 38 anni e da quando ne avevo 14 mia faccio del male. Ogni volta che succede qualcosa, qualsiasi cosa inizio ad abbuffarmi, vomitare e poi nuovamente abbuffarmi. Ed ecco provare insieme sia piacere fisico nel vomitare anche sangue e poi sensi di colpa fortissimi dopo essermi abbuffata nuovamente. Pur di non rispondere a gli altri e non fare cattiverie preferisco provare dolore fisico. Se solamente dico una parola fuori posto mi ammazzo dai sensi di colpa. Sono stanca... Stanca di vedermi brutta, stanca di soffire, stanca di non essere accettata per come sono... Stanca di tutto...

Anonimo ha detto...

ciao ragazze. Ho 16 anni. Ho sofferto di attacchi di panico quando ero molto piccola, in seguito di depressione.4 anni fa ho iniziato ad avere problemi con il cibo che inseguito si sono trasformati in bulimia che a sua volta ha dato vita anche all' autolesionismo. Mi abbuffavo, e dopo per colpa della mia ossessione per il peso e per la perfezione corporea, abusavo di lassativi, non mangiavo per giorni. Poi mi bruciavo, vogliosa di punirmi e distrutta dall'apatia. Mi piaceva il dolore il fuoco sulla pelle mi faceva sentire viva, come anche la violenza, la rabbia, la ricerca del conflitto. Un giorno dopo l'ennessima abbuffata mi sono resa conto di non potere andare avanti. Di avere bisogno di aiuto. Ho capito che questa volta non ce l'avrei fatta da sola. Allora con l'aiuto dei miei genitori mi sono rivolta ad un bravo psicologo. Oggi non sono più bulimica, ne autolesionista non sono più violenta e depressa. E' stato immensamente difficile, ma ne sono uscita senza psicofarmaci senza calmanti. I miei spettri sono ancora lì, tatuaggi di fuoco sulle mie braccia, ma li sento lontani, i lassativi li ho buttati. Spesso è difficile, mi devo fare forza non tutti i giorni vanno dritti. Ma ho riscoperto la bellezza del mondo, ogni giorno mi sono fatta forza osservando la bellezza che contiene, e pensando che a tanta gente serve il mio aiuto. Nei vostri momenti peggiori guardate fuori dalla finestra e cercatela, la bellezza, provate a trovarla ovunque vi troviate. Anche dentro voi stesse, che ne sono convinta, a modo vostro siete tutte bellissime e non date retta a chi vi ha detto il contrario. buona fortuna un'abbraccio grande.

Anonimo ha detto...

ciao ragazze. Ho 16 anni. Ho sofferto di attacchi di panico quando ero molto piccola, in seguito di depressione.4 anni fa ho iniziato ad avere problemi con il cibo che inseguito si sono trasformati in bulimia che a sua volta ha dato vita anche all' autolesionismo. Mi abbuffavo, e dopo per colpa della mia ossessione per il peso e per la perfezione corporea, abusavo di lassativi, non mangiavo per giorni. Poi mi bruciavo, vogliosa di punirmi e distrutta dall'apatia. Mi piaceva il dolore il fuoco sulla pelle mi faceva sentire viva, come anche la violenza, la rabbia, la ricerca del conflitto. Un giorno dopo l'ennessima abbuffata mi sono resa conto di non potere andare avanti. Di avere bisogno di aiuto. Ho capito che questa volta non ce l'avrei fatta da sola. Allora con l'aiuto dei miei genitori mi sono rivolta ad un bravo psicologo. Oggi non sono più bulimica, ne autolesionista non sono più violenta e depressa. E' stato immensamente difficile, ma ne sono uscita senza psicofarmaci senza calmanti. I miei spettri sono ancora lì, tatuaggi di fuoco sulle mie braccia, ma li sento lontani, i lassativi li ho buttati. Spesso è difficile, mi devo fare forza non tutti i giorni vanno dritti. Ma ho riscoperto la bellezza del mondo, ogni giorno mi sono fatta forza osservando la bellezza che contiene, e pensando che a tanta gente serve il mio aiuto. Nei vostri momenti peggiori guardate fuori dalla finestra e cercatela, la bellezza, provate a trovarla ovunque vi troviate. Anche dentro voi stesse, che ne sono convinta, a modo vostro siete tutte bellissime e non date retta a chi vi ha detto il contrario. buona fortuna un'abbraccio grande.

Anonimo ha detto...

ciao ragazze. Ho 16 anni. Ho sofferto di attacchi di panico quando ero molto piccola, in seguito di depressione.4 anni fa ho iniziato ad avere problemi con il cibo che inseguito si sono trasformati in bulimia che a sua volta ha dato vita anche all' autolesionismo. Mi abbuffavo, e dopo per colpa della mia ossessione per il peso e per la perfezione corporea, abusavo di lassativi, non mangiavo per giorni. Poi mi bruciavo, vogliosa di punirmi e distrutta dall'apatia. Mi piaceva il dolore il fuoco sulla pelle mi faceva sentire viva, come anche la violenza, la rabbia, la ricerca del conflitto. Un giorno dopo l'ennessima abbuffata mi sono resa conto di non potere andare avanti. Di avere bisogno di aiuto. Ho capito che questa volta non ce l'avrei fatta da sola. Allora con l'aiuto dei miei genitori mi sono rivolta ad un bravo psicologo. Oggi non sono più bulimica, ne autolesionista non sono più violenta e depressa. E' stato immensamente difficile, ma ne sono uscita senza psicofarmaci senza calmanti. I miei spettri sono ancora lì, tatuaggi di fuoco sulle mie braccia, ma li sento lontani, i lassativi li ho buttati. Spesso è difficile, mi devo fare forza non tutti i giorni vanno dritti. Ma ho riscoperto la bellezza del mondo, ogni giorno mi sono fatta forza osservando la bellezza che contiene, e pensando che a tanta gente serve il mio aiuto. Nei vostri momenti peggiori guardate fuori dalla finestra e cercatela, la bellezza, provate a trovarla ovunque vi troviate. Anche dentro voi stesse, che ne sono convinta, a modo vostro siete tutte bellissime e non date retta a chi vi ha detto il contrario. buona fortuna un'abbraccio grande.

Anonimo ha detto...

Ho 16 anni. Durante il periodo delle medie sono stata vittima di atti di bullismo,mi hanno offesa, umiliata, tormentata fino allo sfinimento. Odiavo me stessa, il mio corpo, il mio essere timida e insicura e tutto questo mi ha portato all'autolesionismo. Ormai sono 3 anni che vado avanti, perché lo faccio? Non lo so più neanche io, è diventata un' abitudine, ogni volta che mi sento arrabbiata, frustrata mi chiudo in bagno e inizio...poi esco come se non fosse successo nulla e continuo tranquillamente la mia vita. Tagliarmi è l'unico modo che ho per sfogarmi, è l'unico modo che mi permette, almeno per un po', di trasformare il dolore emotivo che provo in dolore fisico e questo mi fa stare meglio. Non lo sa nessuno, perché ho paura di essere giudicata o addirittura di essere considerata pazza...Non è difficile nascodere i tagli anche se a volte alcune mie amiche hanno visto dei segni sulle mie braccia e mi hanno chiesto che cosa avevo fatto e io, ovviamente, ho dovuto mentire. Ho deciso di scrivere questo commento perché altrimenti non saprei con chi parlarne.

Anonimo ha detto...

Ho paura di quello che dico perché potrei sembrare pazza ma mi sento strana , parlo con persone immaginarie ormai e' diventata una fissa quella di parlare con persone immaginarie parlo per ore e ore con loro ho sbalzi d' umore da felice a depressa , soffro di autolesionismo da un anno ormai alcune volte vomito io non mi riconosco più e dura guardarsi allo specchio..
.. Mi taglio , mi graffio , mi tiro le cose in testa per poi vedere il livido ... Ho bisogno di aiuto !!! Ma ho paura di dirlo e orribile di giorno in giorno peggiora ho pensato al suicidio ma la pura mi blocca ho iniziato a fumare .. Mi sento sporca , brutta e ho paura che la cosa possa degenerare ma mi manca la voglia di smettere voglio ma non voglio !! Capitemi