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domenica, marzo 01, 2009

DIPENDENZA DA GIOCO

testolina Età: 41 Il mio convivente all'inizio della ns relazione mi aveva confessato di aver avuto un periodo in cui continuava a giocare buttando via i soldi (totocalcio,scommesse,lotto,superenalotto...) Diceva però di aver superato tutto.Circa un anno fa ho scoperto che nn è così,continua a giocare di nascosto cifre considerevoli pur senza arrivare a metterci in difficoltà. Io tengo controllato asiduamente il suo portafoglio e faccio finta di niente,anche xchè quando cerco di affrontare l'argomento in modo indiretto riesce sempre a mantenere un atteggiamento distaccato. Anzi,critica fortemente chi gioca. Cosa faccio? continuo così o affronto l'argomento? Il mio timore è che lui ponga fine alla ns relazione. Vorrei pensare ad un figlio ma temo che questo possa accentuare il suo bisogno di giocare. Nn capisco xkè lo faccia, fra noi nn ci sono problemi e il lavoro va bene. In passato aveva iniziato a giocare dopo la fine del suo matrimonio. Grazie x il consiglio ke mi darete.
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La dipendenza dal gioco può definirsi tale quando il giocatore non si rende conto di essere dipendente da quell’attività e/o quanto quell’attività invalidi la sua vita regolare e le sue finanze. Cara signora, il problema é che suo marito non riconosce (o non vuole che lei riconosca) il suo problema con il gioco, quindi, le suggerisco di parlargliene apertamente, consigliando in contemporanea, l’avvio di una terapia di coppia (non solo per lui, perché si potrebbe sentire accusato maggiormente) e manifestandogli il suo timore che questa realtà possa cambiare la vostra relazione.
Dott.ssa Cristina Gugliermetti

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