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domenica, marzo 01, 2009

PENSIERI OSSESSIVI E DEPRESSIVI

tulipano Età: 21 Buongiorno, Le scrivo per un'amica che ha 21 anni come me. Circa tre anni fa è rimasta incinta. Ne ha parlato subito con i genitori e con il fidanzato, con il quale sta ancora insieme, ed ha deciso di abortire. La scelta è stata presa non senza pianti e disperazione. Io le dicevo che era normale stare male, dato che lei è una persona molto fragile e soprattutto di grande sensibilità, ma che col tempo la cosa sarebbe passata. Ebbene,ora dopo 3 anni lei non ha ancora superato quello che le è successo. Le è rimasto un blocco psicologico oltre che sessuale. Pensa continuamente all'aborto, piange, si sente priva di interessi. E'molto introversa e di queste sue crisi non ne ha mai parlato con nessuno, nè il fidanzato, nè i genitori...solo con me ieri sera, e per questo sento ancor di più la responsabilità di aiutarla. Ho paura che possa cadere in depressione...non sta chiusa in casa, la sera esce e si diverte,l'università va avanti ma continua a cadere in malinconia per questa cosa. Con il fidanzato le cose in questo periodo non vanno per il meglio ma lei non sa se il problema è lei e le sue crisi o le cose andrebbero male comunque anche senza quello che è successo e coinvolto entrambi 3 anniprima. Mi ha detto di avere VOGLIA di superare la cosa, non vuole restarecosì per sempre. Io ho cercato di farle capire che questa guerra non puòfarla da sola ma deve chiedere aiuto. Ho pensato che se lei non lo fa,allora parlerò io con i genitori.Ma non so se è una buona idea.Quello che Le chiedo è come possiamo noi aiutarla? Io, i genitori, il fidanzato? Deve rivolgrsi ad uno psicologo o può vincere anche da sola (e con il ns aiuto) questa guerra? Grazie!
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C'è da domandarsi il motivo per cui dopo questi anni la sua amica ripensi ossessivamente all'aborto, che per quanto evento potenzialmente traumatico e importante, era stato deciso , a quanto mi pare di capire con una certa consapevolezza.
Le sconsiglio di parlarne con genitori e fidanzato, se avesse voluto lo avrebbe fatto da sé, tuttavia, le domanderei in modo franco su come pensa di superare questa crisi. L’eventualità di un consulto psicologico potrebbe proporgliela come soluzione da trovare insieme, così forse la sua amica vedrà in lei un sostegno non giudicante ma propositivo.
Dott.ssa Cristina Gugliermetti

1 commento:

Anonimo ha detto...

Credo sia normale ke la tua amica abbia questa reazione,credimi ci sto passando ank'io,purtroppo anke se è una decisione ke ha preso lei,il dolore,il rimorso,il rimpianto,la rabbia ci sono sempre.Non è facile superare tutto questo.Se posso darti un consiglio: stalle acconto,ascoltala,sii x lei una spalla in cui può piangere,un bastone su cui può aggrapparsi,piano piano cerca di farle capire ke deve reagire,ke deve andare avanti,ke sicuramente porterà questo peso nel suo cuore x il resto della sua vita,ma ke deve imparare a conviverci,xkè la sua vita continua,la sua vita deve continuare...Non lasciarla sola e cerca soprattutto di capire la sua sofferenza.Se poi la convinci ad andare da uno psicologo è ancora meglio,ha bisogno di qualcuno ke sappia come farla reagire,come farle superare questo periodo.In bocca al lupo alla tua amica,anke se nn la conosco le sn vicina e spero ke possa superare questo momento difficile.