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lunedì, maggio 21, 2012

NON HO IL CONTROLLO SUL MIO CORPO, SULLA MIA MENTE E SULLA MIA VITA

dafne Età: 25
Salve dottore,
le scrivo perchè sono molto confusa riguardo ad atteggiamenti che tornano periodicamente: spossatezza, noia, calo a picco dell'autostima (già non alta nei periodi "normali"), pessimismo, senso di fallimento, pianti disperati senza un motivo ben definito e atteggiamenti morbosi (abbuffate, gelosia per il passato del mio ragazzo, aggressività nei miei confronti e nei suoi...). Solitamente questi "sintomi" compaiono per 1 o 2 giorni al mese (in corrispondenza della sindrome premestruale)e non gli ho mai dato importanza, attribuendone la natura ai "picchi" ormonali e riuscendo a tenerli discretamente sotto controllo. Ma qualche volta sono rimasti costanti per periodi più lunghi (da 1 a 3mesi)e ora mi trovo in uno di questi periodi. Ho contratto un mese fa la mononucleosi e forse la spossatezza proviene da quella. Ma mi sento continuamente come se stessi per scoppiare a piangere, ho continui dubbi sul mio ragazzo e temo di star rovinando il nostro rapporto. La nostra storia è nata in modo anomalo. Mi ha lasciata una prima volta, dopo tre mesi di relazione in cui si era esposto, faceva progetti per il futuro ecc.), semplicemente sparendo. Il ritorno di fiamma, dopo circa 4anni non ha avuto un esito migliore. Ho scoperto che mentre stava con me cercava disperatamente di incontrare la sua ex, fidanzata e reticente, mandandole dichiarazioni disperate. Nonostante tutto gli ho concesso una terza possibilità, viviamo insieme da un anno, mi riempie di attenzioni, nei momenti in cui mi lancio, quasi in trance, in indagini su e mail, cellulare ecc.. non rilevo niente di \"preoccupante\". Ma, nell\'ultimo periodo, il fiutare un flirt innocente da parte sua con qualche bella ragazza mi distrugge. Piango diperatamente guardandomi allo specchio, vivo l\'uscire di casa per andare all\'università o da qualsiasi altra parte come una violenza, non riesco a studiare e ho paura di un colossale fallimento alla prossima sessione di esami (già quella di febbraio è stata fallimentare, o quasi),le domande del mio ragazzo per capire cosa mi prende le recepisco come attacchi, sto ingrassando e sento di non avere il minimo controllo sul mio corpo, sulla mia mente e sulla mia vita. Non so cosa fare e, più passano i giorni, più cresce la paura che tutto ciò possa durare ancora molto a lungo.



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