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venerdì, marzo 23, 2012

SENTO IL BISOGNO DI TAGLIARMI

Nothing Età: 16
Caro Dottore, le scrivo per la prima volta.
Sono una ragazza di sedici anni che si è appena trasferita all'estero.
Mio padre è morto nel Luglio 2009. Gli volevo davvero molto bene e lui ha sofferto di una malattia venerea che ha tenuto nascosta sia a me che a mia madre.
Subito dopo la sua morte ho conosciuto una ragazza via rete alla quale mi sono legata moltissimo. Mia madre nel frattempo soffriva di crisi isterico-depressive alimentate anche dall'alcool e a cui io non badavo. Finché c'era A, la ragazza, tutto andava bene. Mi sono scontrata con mia madre, mi ha tenuta notti sveglia in preda all'isterismo ma poi, piano piano ne è uscita.
Più passava il tempo e più capivo di voler davvero bene ad A. In un certo senso, grazie a vari avvenimenti ho capito di amare A e un giorno le ho confessato i miei sentimenti.
Lei mi ha subito rifiutato e io, da quel momento, ho ripreso a soffrire anche per mio padre.
Le cose sono andate avanti, ho provato a insistere con A ma lei ha sempre rifiutato finché non mi sono arresa e ho voltato dolorosamente pagina. Poi lei, contro ogni aspettativa, ha cambiato pagina, ma io non volevo saperne.
In quel doloroso periodo mi sono fatta circondare da brave persone a cui voglio davvero bene e altre che ho cancellato per il motivo che le spiegherò a breve.
Vede, sento il bisogno di qualcuno che mi tenga a galla. Non mia madre, ovvio, ma qualcuno da tenere per me, che anche io possa proteggere.
Le persone che ho attorno sono buone, molto buone, ma un giorno capita che li trovo inutili, un'altro in cui sono solo insignificanti, altri in cui li odioo a morte e capita addirittura che io cerchi di tenerli solo per me.
Ho allontanato così, alcune persone che a me erano care davvero.
Con il trasloco all'estero ho trovato il conforto di un'amica che abita davvero lontana da me che chiamerò S. S ha i suoi problemi, anche in famiglia. Problemi gravi, dico. Più dei miei forse. S mi vuole bene, cerca di aiutarmi e io aiuto lui come posso, ci salviamo a vicenda quasi ma lui... niente, lui non può tenermi a galla, ha il cuore occupato, per dirla tutta.
Mi sento sola, nonostante sia circondata da persone e le rinnego, non so per quale ragione.
Provo a tagliarmi più volte e se va bene mi restano le cicatrici ma non tocco punti come polsi et similar. Oggi ci ho provato. La mia sfortuna è stata la lama del coltello poco affilata che non mi ha permesso niente.
Sento il bisogno di tagliarmi, di stare appallottolata per terra a fissare il vuoto.
Cosa devo fare?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anch'io ho 16 anni e anch'io ho il tuo stesso problema. Sto cercando di smettere però, magari quando ne sento il bisogno inizio ad ascoltare musica o a leggere o a fare qualsiasi altra cosa. Poi mi sono stancata di mentire, ogni volta devo giustificare quei tagli perché sento che non capirebbero, ma ci stiamo uccidendo piano piano, perché quei tagli diventano sempre più profondi ed aumentano sempre di numero e non ci meritiamo questo, non ci farà star meglio di come stavamo prima!