Pagine

mercoledì, settembre 15, 2010

SONO ATTRATTO SESSUALMENTE DALLE MIE CUGINE

hendrix Età: 27
Salve, sono un ragazzo di 27 anni e, praticamente, non ho una vita sessuale.
Da anni ormai non ho stimoli, ho pensato anche che si trattasse di omosessualità latente ma, ad essere sincero, solo l'idea di baciare un uomo mi disgusta, farei molta fatica ad andare oltre!
Una costante nelle mie prestazioni è l'ansia che mi impedisce di avere una erezione immediata, e quando poi avviene faccio anche fatica a mantenerla.
Il mio ultimo rapporto risale a circa tre anni fa: fidanzato da circa tre anni, il sesso andava così così ma andava, alternavo serate di forte eccitazione ad altre quasi spente, poi la fine della relazione che, divenuta troppo seria, mi spaventava; temevo di stare con lei solo perchè riuscivo ormai a fare sesso e non riesco a trattare così una donna.
Successivamente un paio di episodi completamente infelici e, da più di un anno, non tento nemmeno approcci con le ragazze pur consapevole delle occasioni che mi capitano.
Oggi la mia attività sessuale è ridotta alla masturbazione, internet su tutti ma non meno rilevante è l'attrazione che provo verso le mie cugine; a tal proposito ci sarebbero degli episodi legati all'infanzia, alcuni piccoli episodi erotici con cugine ma anche uno con un mio cugino a cui tentai di baciare il pene: non andò a buon fine e non ricordo bene il perchè, questo episodio lo sento importante, mi da come la sensazione di qualcosa in sospeso, molto simile alla sensazione che mi accompagna quando sono con una ragazza che sento che "ci starebbe" e qundi basta solo concludere... come una sensazione di sporco, di disagio. Al contrario le mie cugine mi danno una  fortissima eccitazione, simile a quella che provavo da piccolo in quegli innocenti giochi che consistevano in baci oppure in tentativi di toccar loro il seno (anche se ancora non c'era).
La mia prima volta è stata drammatica: mio padre mi ha portato in appartamento!
Panico, paura! non volevo andarci con mio padre, ma non volevo neanche dirgli
di no così, dopo non aver quasi fatto niente, tornai in auto dove mi aspettava  e gli dissi che era andato tutto bene e la cosa finì li; inutile dire quanto abbia influenzato sul nostro futuro rapporto, ce l'ho con lui ma so che, nelle convinzioni della sua mentalità di forte uomo del sud, pensava di fare bene.
Descrivo ora la mia situazione: a 27 anni vivo ancora a casa dei miei e la cosa non mi rende felice, avrei voluto andare a vivre da solo, anche all'estero per fare un'esperienza, purtroppo però in questi anni di crisi ho sentito il dovere di aiutare economicamente la famiglia; questo mi deprime molto, soprattutto nelle ultime settimane mi sento molto giù e non so quanto resisterò ancora: vivo in una città che non mi piace e vorrei realizzarmi altrove, faccio il muratore, ho un diploma e non mi  mancano le capacità intellettive e fisiche per potermi mettere in gioco, spingere i miei limiti che, oggi, sento molto bassi e non so se siano conseguenza o causa del problema sessuale.
Leggo molto Freud, mi appassiona l'interpretazione dei sogni e alcuni dei miei, secondo la mia analisi, simboleggiano insoddisfazione della vita che sto "vivendo" oggi, come se per me continuare questa vita significhi "non vivere", "accontentarmi di quello che ho", la cosa mi inorridisce e, soprattutto, mi impedisce di vivere sereno, in pace con me stesso e, di conseguenza, con il mondo.
Sperando di non aver scritto troppo, e contemporaneamente di aver scritto tutto, ringrazio in anticipo per l'attenzione e attendo con impazienza la Vostra risposta,  cordialmente Hendrix.
strangename.no@gmail.com (non voglo nascondermi, se qualcuno vuole scrivere per un confronto o altro...)

Nessun commento: