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mercoledì, agosto 30, 2006

ATTACCHI DI PANICO CON EVITAMENTO FOBICO

sara N° di riferimento: 447887331 Età: 27 Sono una studentessa di 27 anni con una vita apparentemente tranquilla. mi manca un solo esame per laurearmi in lettere moderne, ho un rapporto sereno con i miei genitori ed una relazione felice con un mio coetaneo che dura da sette anni. nonostante questo da quattro anni,anche se in periodi alterni, combatto contro gli attacchi di panico. i sintomi bene o male, sono sempre gli stessi e cioè paura degli spazi chiusi, dellaf olla, tremore e senso di svenimento, tachicardia e, nei casi peggiori soffocamento. è come se avessi un bisogno costante di sentire l'aria sulla pelle, nelle narici e quando questo non avviene è panico. lo scorso anno hoi ntrapreso un percorso cognitivo comportamentale (la diagnosi fu attachi dipanico con evitamento fobico), ma basta che arrivi l'estate, e con lei ilcaldo, che tutti gli sforzi fatti vanificano. ho paura di stare sulla spiaggia,paura di svenire. amo la musica, ma mi terrorizzano i concerti... sento di essere completamente limitata e, quel che è peggio, è che limito anche coloro che mi sono accanto! ora ho ricominciato a prendere le xanax (0,50 al giorno),ma anche così non è che vada bene! non faccio le cose e, se costretta dallecircostanze, la paura della paura puntualmente mi fa stare male. mi guardo intorno e mi vedo così diversa dalle mie coetanee, così poco spontanea ed allafine, anche così poco felice! tra gli aforismi che lei utilizza nel suo sito c'è quello di yukteswar per cui bisognerebbe guardare in faccia la paura, ma in alcuni momenti è così devastante da rappresentare, forse, un'utopia... con la speranza che lei mi risponda, la saluto cordialmente.
Lei non ha precisato se con la terapia cognitivo-comportamentale ha avuto un miglioramento o meno. In ogni caso, anche al termine di questa terapia, lei deve far suoi gli esercizi cognitivo-comportamentali che ha appreso, tenendosi costantemente in "allenamento". Purtroppo la sua sintomatologia è abbastanza "resistente" ma non impossibile da combattere. Serve anche una forte volontà personale, al di là dei farmaci o di altre terapie. Per qaunto riguarda l'aforisma lo ripeta ogni giorno a sè stessa, in qualsiasi momento. Noi tendiamo a fare anche ciò che pensiamo. Lo faccia diventare la sua "fede". Saluti.

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