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lunedì, novembre 20, 2006

ANSIA E DEPRESSIONE


Mi scuso già in partenza perchè il mio messaggio sarà prolisso e logorroico. soffro di ansia e depressione da circa 7 anni.
tutto è cominciato un'estate, l'estate dei miei 20 anni, quando avevo deciso di andare all'università e di fare un viaggio ad Ibiza con amici e fidanzato. Vabbè, solita storia, attacchi di vomito, che cos'è. gastroscopia, e via dicendo. Università a Milano uno schifo, mollo l'appartamento e torno a casa da mammà. Prima psichiatra dell'usl, poi privato, grosse spese (circa 60 euro a seduta); stavo meglio, poi ricaduta nell'estate del 2003, poi psicologa, ipnosi, rilassamento, yoga etc etc etc
Mollo il ragazzo dopo 7 anni, mi riiscrivo all'uni e genova, passo uno splendido anno, poi trovo l'amore. Finisco l'uni (devo laurearmi tra 13 giorni) e via con gli attacchi di panico...
adesso devo cominciare a vivere...ma come?
sottolineo il fatto che ho preso ansiolitici e antidepressivi per ben 7 anni, sebbene dosi minime.
quest'estate ho deciso di smetterli e sto uno schifo; e quasi tutti i giorni uno xanax da 0.25 me lo devo prendere.
io lo so quali sono i miei problemi:
non riesco a staccarmi da mia madre
mi attacco troppo alle persone
non ho voglia di vivere e mi arrendo subito
che faccio?

Quello che non ha fatto fino ad adesso. Cercare di non dipendere più dagli altri. Impossibile mi dirà. Almeno inizi le rispondo. E questa volta non deleghi tutto a farmaci e terapeuti, ma prenda in mano la sua vita. La saluto con un significativo aforisma che le sarà utile:

"La lezione più importante che l'uomo possa imparare in vita non è che nel mondo esiste la paura ma che dipende da noi trarne profitto e che ci è consentito tramutarla in coraggio. (R. Tagore)"


E' GELOSIA

mario N° di riferimento: 210362969 Età: 39 Caro Dottore ho seguito sempre con interesse le varie tematiche sul suo sito e credo sia arrivata l’ora di aggiungere anche la mia vicenda alle tante narrate soprattutto per avere un consiglio/aiuto per fare un po’ di chiarezza nella confusione in cui mi dibatto. Mia moglie un anno piu’ piccola di me, sposato da 14, abbiamo 4 stupendi bambini. Bambini venuti al mondo per caso ma una volta scoperta la gravidanza mia moglie ha tentato senza riuscirci di abortire (mi sono opposto in ogni modo soprattutto standole vicino e rassicurandola per qualsiasi cosa) vivendo un dramma ogni volta che aveva notizia di essere incinta, e addossandomi la colpa per “l’incidente”. Ma non è questo il punto. Oltre ad essere diversi come vedute veniamo da due storie differenti: mentre lei che ha una mentalità piu’ libertina proviene da una serie di vicissitudini sentimentali basti considerare che appena conosciuti era legata ad un ragazzo pur frequentando me, io avevo fatto un particolare e profondo cammino spirituale e nessuna vera esperienza sentimentale. L’ho amata da subito, la prima volta che l'ho vista mi è sembrata così piccola ed indifesa, da proteggere ed amare, lei al contrario distaccata nel rapporto meno coinvolta emotivamente, anzi quando stava con me non disdegnava di guardarsi intorno, dando un’occhiata accurata ai ragazzi di passaggio, e questo mi mandava il sangue alla testa e cominciavano le prime litigate. Avevo paura di perderla e nello stesso tempo chiedevo a lei spiegazioni di questi comportamenti e lei puntualmente negava e accusandomi di gelosia improvvisava delle scenate che non facevano altro che accrescere il mio disagio, sopportavo quindi giorni di musi e di silenzi aspettando che gli passasse il nervosismo per potermi riappacificare. La storia è andata avanti per un po’ di mesi fino a quando è rimasta incinta della prima figlia: dramma assoluto per lei (comprensibile se si pensa che stava studiando fuori sede ed i genitori nemmeno sapevano della mia esistenza). In quel particolare momento mi sono dimostrato fortemente vicino rassicurandola che avrei sistemato ogni cosa e di non preoccuparsi che ci saremmo sposati quanto prima, ma nell’esternarle queste mie intenzioni vedevo che rimaneva sempre piu’ turbata e meno convinta. A dire il vero non ero convinto nemmeno io dei suoi comportamenti ma siccome in fondo l’amavo andava bene così. Gli anni successivi le cose non migliorarono anche se nelle varie litigate ed in particolari momenti di rottura ci ha molto aiutato un comune amico frate (da un po’ di anni defunto) per risolvere le crisi. Siamo andati avanti quindi a litigate, riappacificazioni e figli. A rigor del vero c’è da dire che dopo le litigate ero sempre io che l’andavo a cercare per fare pace anche spingendola a fare l’amore, avevo un bisogno fisico di sentirla, mentre lei al momento della discussione minacciava sempre di andarsene e di volersi separare, a tale scopo una volta ha chiamato anche una sua amica avvocato. Voglio bene anche ai bambini ed ho il terrore di perdere anche loro. Credo che il problema per il quale chiedo un aiuto sia chiaro: l’atteggiamento di mia moglie. Quando vede un uomo che gli interessa và come in ipnosi lo fissa insistentemente fino a cercare lo sguardo e tutto questo anche in mia presenza. Credo puo' capire il mio disagio e l’umiliazione che provo quando vedo l’altra persona che vistasi così bersagliata non solo ricambia conpiacere gli sguardi ma comincia anche ad avvicinarsi. Ora ultimamente cerca di stare un po’ piu’ attenta quando usciamo insieme evitando magari di farsi accorgere di questi suoi atteggiamenti, ma resta comunque in me il dubbio di cosa succede quando non ci sono. Io naturalmente continuo a vivere un incubo tanto che sono terrorizzato dall’idea si uscire insieme, poi la notte sogno continuamente suoi tradimenti e quando cerco ancora oggi di fargli capire il mio stato d’animo e di avere una spiegazione per questi suoi atteggiamenti, la risposta è sempre la stessa e cioè che sono malato di gelosia e devo farmi curare. Sono arrivato a 14 anni di matrimonio e mi trovo a constatare che ancora questo dilemma non sono riuscito a (o forse non ho voluto) risolverlo, amaramente devo ammettere che non conosco ancora mia moglie. Come faccio a capire se è un mio problema o un suo, sento comunque che quel sentimento di amore che era in me sta a poco a poco spegnendosi fiaccato dalla troppa sofferenza, sono piu’ i giorni che siamo litigati che quelli in pace, facciamo l’amore molto raramente e sono sempre io che vado a cercarla e ad insistere.Ultimamente temo proprio che abbia un altro uomo, anche se prove non ne ho.Preferirei, mi creda, sapere che il problema è la mia gelosia, sarebbe tutto piu’ semplice, mi farei curare per salvare il matrimonio. Capisco che non si puo’ con queste due righe inquadrare la situazione perfettamente, ma la prego dottore mi aiuti.
Mi scuso per il ritardo con cui la rispondo. Sono d'accordo con lei quando afferma che sarebbe preferibile se fosse solo un problematica di gelosia. Ma non è così. Sua moglie col proprio atteggiamento seduttivo verso gli altri uomini, vuole inconsciamente vendicarsi di lei. Vuole vendicarsi per averla costretta ad un matrimonio ed alle conseguenti ripetute gravidanze che sua moglie non desiderava. Mi permetta, forse lei, inconsciamente, usava le garvidanze al fine di non perderla. Deve trovare il coraggio d'affrontare, insieme a sua moglie, il futuro della vostra relazione. Continuare ad incentrarsi solo sulla gelosia, serve esclusivamente a prolungare l'agonia. Cordiali saluti.

CAMMINO CON LA TESTA ABBASSATA

Nico N° di riferimento: 339619696 Età: 18 Salve dott, ho un problema che penso sia di carattere psicologico!!! Allora, quando cammino ho sempre la testa abbassata, la postura inclinata verso il basso!! ho letto sul un libro che questa postura, è tipicadella persona insicura che ha paura degli altri ecc!! Lei concorda?? Un altra cosa, quando sono in tensione, ho emozionato per qalsiasi cosa, ho una speciedi tic nervoso, cioè tendo ad alzare le spalle verso l'alto!! Mi può aiutare a risolvere questi disagi? la ringrazio della risposta!!!
I sintomi che descrivi sono tipici delle persone timide, ansiose, insicure. Per risolvere questi disagi devi prima combattere le cause che ne sono alla base. Inoltre utile è compiere un percorso assertivo. Al riguardo ti consiglio di leggere l'articolo http://www.iltuopsicologo.it/Assertivit%E0.asp. Saluti.

NON RIESCO AD ANDARE A SCUOLA

Rocco N° di riferimento: 606368869 Età: 17 Salve dotto, le scrivo perchè ho un problema, serio!!! Cioè no riesco a studiare, no riesco a mettermi con la testa sui libri, spesso non vado a scuola!!! La cosa grave è questa, cioè che sento il bisogno di interessarmi allo studio, cioè mi piacerebbe avere una bella carriera da studente, e ogni giorno dico: " dalla prossima settimana inizio a studiare", ma all'atto pratico, niente!!!( c'è da dire anche che il rapporto con la classe non è del tutto positivo, ma non penso sia questa la causa prinicipale!!! Non riesco, preferisco fare altro, la cosa ancora più strana, è che quando marino la scuola, dico: " oggi non vado, ma da domani inizio a studiare sul serio", e invece il giorno dopo, niente!!! Come mai dico queste cose? forse quando marino la scuola mi sento in colpa, e per consolare il mio incoscio dico: "da domani inizio a studiare"??, la ringrazio della sua risposta, che credo mi aiuterà certamente!!! Ma lei come ha fatto a diventare psicologo? lo sa che è il mio sogno?? Ma se continuo così addio con lo studio addio!!! Invidio il suo lavoro, siete dei grandi, soprattutto lei lo è, che sfrutta il suo tempo per aiutare persone che hanno bisogno!!! Grazie dicuore!!!
Rocco probabilmente oltre a non essere motivato sufficientemente allo studio, come hai già individuato, ci sono anche problematiche relazionali colla classe. Questo connubbio può essere molto forte da superare. Devi trovare altre motivazioni. Inizia, ad esempio, a studiare le materie che più t'interessano. Quelle umanistiche, ad esempio, che potrebbero essere vicine al tuo modo d'essere. Parla di questo tuo disagio con qualche professore con cui hai un rapporto migliore. Potrebbe aiutarti ad riavvicinarti alla scuola. Saluti.

MASTURBAZIONE INFANTILE

Gaia N° di riferimento: 157013899 Età: 8 Ho una bimba di otto anni che spesso a scuola ha atteggiamenti riconducibili ad una masturbazione. La pediatra ha confermato che non ha sintomi di pubertà precoce. Lo psicologo ha constatato , dopo colloqui e test, che la bimba non ha altri problemi che l'ansia da prestazione. Dato che l'atteggiamento della bimba dà fastidio alle maestre che l'hanno isolata mettendola in fondo alla classe, mi consiglia cosa posso dire alle maestre e come devo comportarmi nei confronti di mia figlia? Grazie, Franca
Và comunicato alle insegnanti di sua figlia che la masturbazione infantile non è da considerare una malattia o qualcosa di "riprovevole". E' un comportamento che può avvenire nel bambino anche molto piccolo a fini di autoesplorazione ma soprattutto di autoproduzione di sensazioni piacevoli, calmanti. Un comportamento "punitivo" da parte delle insegnanti può solo rafforzare il comportamento della bambina. Inoltre vale la pena di domandarsi che funzione può avere mettendolo in relazione con altri comportamenti del bambino stesso (ricerca di relazioni con figure affettive, pianto, etc). In questo caso è utile instaurare un diaologo aperto con sua figlia al fine d'individuare, appunto, problematiche sottese al comportamento masturbatorio. Cordiali saluti. Dott.ssa Rosalia Cipollina

mercoledì, novembre 01, 2006

MI SEMBRA TUTTO COSI' NERO E DISASTROSO

Valentina N° di riferimento: 633733748 Età: 21 ...sono una ragazza di 21 anni che si sente una merda, un'incapace... odio questa vita... non faccio che pensare al suicidio come unica soluzione (1> volta ci ho già provato tentando di avvelenarmi).... lavoro da più di 2 anni in una fabbrica come progettista, ho un ragazzo da quasi sei anni che dice di amarmi ma non ne sono sicura per niente.... non c'è mai per me, nemmeno nel momento del bisogno... è un egoista che pensa solo a se stesso ed hai suoi hobby... tutti mi ritengono fortunata... ma io questa fortuna proprio non la vedo! la mia famiglia: 7 persone...1 sorella con un figlio, 2 fratelli, mia madre e mio padre anziano ... mia sorella mi odia, mi invidia...e io da quando sono nata sono la sua schiavetta... vivo in un piccolo paese dal quale vorrei andarmene... non mi va più questa situazione... a casa non si fa che litigare...con il mio ragazzo non faccio che litigare ma non riesco a lasciarlo... sono sempre seria educata a posto... non sgarro mai sempre ubbidiente.... mai nessuno però mi guarda negli occhi e mi dice : "ti voglio bene" mai nessuno e ora che ho trovato la persona giusta della mia vita...cosa faccio? non riesco a lasciare Cristian e allora facccio solo guai e casini...quindi meglio morire.... è l'unica soluzione... sono sempre triste... " vorrei volar come volan le rondini"... non so più nemmeno quello che voglio dala vita... Valentina N° di riferimento: 633733748 Età: 21 Argomento: > ...sono una rgazza di 21 anni che si sente una merda,un 'incapace... odio questa vita... non faccio che pensare al suicidio come unica soluzione (1> volta ci ho già provato tentando di avvelenarmi)....> lavoro da più di 2 anni in una fabbrica come progettista, ho un ragazzo da> quasi sei anni che dice di amarmi ma non ne sono sicura per niente.... non c'è mai per me, nemmeno nel momento del bisogno... è un egoista che> pensa solo a se stesso ed hai suoi hobby...> tutti mi ritengono fortunata...ma io questa fortuna proprio non la vedo! la mia famiglia: 7 persone...1 sorella con un figlio, 2 fratelli, mia madre e mio padre anziano ... mia sorella mi odia, mi invidia...e io da quando sono nata sono la sua schiavetta... vivo in un piccolo paese dal quale vorrei andarmene... non mi va più questa situazione... a casa non si fa che litigare...con il mio ragazzo non faccio che litigare ma non riesco a lasciarlo... sono sempre seria educata a posto... non sgarro mai sempre ubbidiente.... mai nessuno però mi guarda negli occhi e mi dice : "ti voglio bene" mai nessuno e ora che ho trovato la persona giusta della mia vita...cosa faccio? non riesco a lasciare Cristian e allora facccio solo guai e casini...quindi meglio morire.... è l'unica soluzione... sono sempre triste... " vorrei volar come volan le rondini"...non so più nemmeno quello che voglio dala vita...mi sembra tutto così nero e disastroso... bo...
Le sembra tutto nero e disastroso, ma in lei una tenue luce c'è. E' questo anelito di vita che l'ha spinta a scrivermi ed a chiedere, attraverso un apparente sfogo aiuto. Trasformi il suo dolore in una "risorsa". In tal senso le invio un significativo aforisma:
"Un'uomo può compiere imprese stupefacenti e assimilare una grande quantità di conoscenze, eppure non avere alcuna comprensione di sé. Ma la sofferenza spinge un uomo a guardarsi dentro. Se vi riesce, ecco che là, dentro di lui, comincia il suo apprendimento. (S.Kierkegaard)

OSSESSIONE PER LO SPECCHIO

francesca N° di riferimento: 926136096 Età: 24 Salve, sono una ragazza di 24 anni ossessionata dallo specchio..mi specchio in continuazione per ricevere conferme. Per un pò sto bene, poi sento il bisogno di riandarci. .a volte capita che non mi piaccio, allora mi resta una sensazione di tristezza che condiziona i miei comportamenti e tutta la mia giornata...la prego di darmi un consiglio e nell'attesa di una sua risposta la ringrazio infinitamente.Francesca
La sua ossessione potrebbe originare da una cattiva "percezione" corporea e da una bassa autostima. Queste due cause la conducono a guardarsi ripetutamente allo specchio per avere conferma del suo "corpo" e trovare conferma alla sua bassa autostima. L'alternativa è solo un rafforzamento della propria autostima e della percezione "interna" del proprio corpo non di quella "esterna". Purtroppo la limitatezza della consulenza online m'impedisce di darle ulteriori indicazioni. Saluti

LA FINE DI UNA TERAPIA E' SEMPRE UN ABBANDONO?

Max N° di riferimento: 945506444 Età: 30 Ho avuto una bella storia d'amore con una ragazza. Da qualche mese siamo entrati in crisi e adesso ci troviamo nella tristemente famosa fase chiamata "pausa di riflessione". Siamo d'accordo entrambi che il nostro rapporto filava liscio, avevamo i nostri spazi insieme e quelli per noi, c'era complicità, affetto profondo, armonia (non abbiamo praticamente mai litigato!). Ad un certo punto, lei è entrata in un leggero stato depressivo ed ha iniziato una terapia con uno psicologo. Nel giro di pochi mesi tutto è cambiato: da che diceva che non aveva nessun problema con me, ha messo in dubbio il sentimento che prova nei miei confronti. E' possibile che la depressione abbia influito sul nostro rapporto così profondamente? Oppure lo stato depressivo ha in qualche modo celato un malessere esistente e mai dichiarato? In un film di Leconte, "Confidenze troppo intime", ad un certo punto lo psichiatra afferma: <>. E' normale?
E' normale che una terapia metta tutto in discussione. Una relazione, alla fine della terapia, può finire sia con un abbandono che con un legame più stabile e duraturo. Che cosa abbia causato l'abbandono della sua ragazza, ritengo che sia un connubio fra i fattori delineati da lei nell'email. Saluti.

LIEVE DEPRESSIONE

deborah N° di riferimento: 882683927 Età: 33 Ho fatto il test e soffro di depressione moderata. Mi sento stanca e i problemi sul lavoro mi sembrano non risolvibili anche se di fatto forse non sarà così. Sono mamma di 2 bambini e ho paura di perdere il controllo e avere reazioni violente anche con loro. Dovrei temere questa cosa? O comunque anche se la depressione dovesse peggiorare si riesce sempre a controllare il proprio comportamentamento con le persone più care?
Vista la sintomatologia che avverte, che al momento è lieve, si muova in maniera preventiva. Effettui un consulto specialistico che l'aiuterà a delineare una diagnosi più precisa ed eventualmente la rassicurerà sul suo stato. Cordiali saluti

ANSIA DELLA MIA RAGAZZA

angelus N° di riferimento: 553429366 Età: 27 Salve, sono un ragazzo di 27 anni che è molto preoccupato per lo stato d'animo della propria ragazza! la mia ragazza ha 22 anni, da circa due mesi soffre di stati d'animo ansiosi e sta molto giù moralmente! fin da piccola ha avuto rapporti difficili con la mamma che ancora oggi si manifestano... infatti litigano spesso! mia suocera è insopportabile, litiga con ogni componente della famiglia! In famiglia non c'è molto dialogo, e ci sono molti problemi tra cui quello più presente è quello economico! Lei va a scuola privata a pagamento che le paga il fratello...in più il suo desiderio è quello di sposarsi...: i problemi che si pone sono : si sente in colpa perchè il fratello le paga la scuola e in più ha paura di creare problemi e di mettere in difficoltà il padre quando un giorno dcideremo di sposarci! un altro problema che si crea è quello del fatto che non si piace fisicamente, perchè 5 anni fa era magra ed ora è diventatata più in carne ed ha il problema della cellulite! la madre essendo una persona molto particolare e non capisce mai lo stato d'animo della figllia non fa altro che mettere altri problemi in testa! per il suo stato d'animo che a me è riuscita solo a confidare appena una settimana fa, non fa altro che darle tormenti, e in più anche tra noi in intimità le cose no vanno affatto bene perchè lei non ci riesce...e anche di questa si crea il problema! io l'amo moltissimo...vale più della mia vita stessa per me... vorrei tanto vederla sorridere e che tutti queste ansie e questi problemi scomparissero dalla sua mente e rivederla sorridere...ma come? mi dia un consiglio...grazie
La situazione della sua ragazza che lei delinea nell'email coinvolge anche la cerchia familiare. In questi casi un'intervento "singolo" lascia il tempo che trova. L'intervento andrebbe fatto sulla "rete familiare" o la sua ragazza dovrebbe svincolarsi da essa. Nel frattempo l'unica "terapia" che lei può attuare è di sostegno, attraverso un ascolto empatico e non giudicante. Ascolti semplicemente, senza "dispensare" consigli. E' già molto. Saluti.